Nel dicembre scorso, con sentenza del TAR, sono state annullate le nuove Norme Tecniche del Piano Regolatore con l'obiettivo di rimettere ordine nel caos urbanistico della città. Motivo: la mancanza della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). L’Amministrazione comunale, per scelta politica, aveva preferito, con una procedura iniziata nell’Ottobre 2007, la strada delle nuove Norme Tecniche piuttosto che rivedere l'intero strumento urbanistico. Una dimenticanza, quella della VAS, importante, considerando che la modifica delle norme tecniche di attuazione, con una riduzione generalizzata degli standard edilizi, comporta chiaramente un riassetto generale della pianificazione, per cui è necessario il vaglio dell'impatto ambientale e la verifica della conformità ai piani sovraordinati.
Il Comune fu condannato al risarcimento danni, alle spese processuali e ad esso furono concessi otto mesi per procedere alla VAS, pena la decadenza delle nuove Norme tecniche ed il ritorno in vigore della normativa precedente. L’Amministrazione comunale si impegnò a provvedere nei termini indicati dal Tar.
Fu convocata una riunione della Commissione consiliare Assetto del Territorio e, in quella sede, fu ribadita la volontà di procedere alla redazione della Valutazione mancante affidando l’incarico ad un tecnico esterno. Una scelta, si disse, obbligata, considerando le carenze strutturali del Settore comunale e la specificità dell’attività da svolgere. Alla luce delle successive scelte organizzative operate, con il suo sdoppiamento, per il Settore Urbanistica e Pianificazione, appare ancor più obbligata tale scelta, considerando la completa inesistenza di una struttura che dovrebbe occuparsi di Pianificazione.
Gli otto mesi scadono ad Agosto e degli studi per la VAS non si ha alcuna notizia. L’Assessore all’Urbanistica Sputore oggi conferma l’incarico al tecnico esterno e dice sarà in grado di produrre “la documentazione necessaria da sottoporre alla Regione per ottenere il via libera". Prendiamo per buona questa dichiarazione ma prende piede l’ipotesi della presentazione, da parte del Comune, di un ricorso al Consiglio di Stato avverso la decisione del TAR.
Per fugare ogni dubbio, sarebbe il caso che l’Assessore Sputore smentisse questa eventualità per evitare che, ancora una volta, si evidenzi un atteggiamento ondivago e carico di incertezze da parte dell’Amministrazione comunale che sta ponendo, ormai da tempo, in gravi difficoltà tutto il settore urbanistico e della pianificazione, sia per quanto riguarda i professionisti che vi operano che i cittadini. Se non si è in grado di produrre quanto richiesto dal TAR lo si dica chiaramente ed il paventato ricorso al Consiglio di Stato non sia solo un escamotage per interrompere i termini o per vagheggiare, nell’incrociar le dita, un sovvertimento della sentenza del TAR.
E’ appena il caso di ricordare, poi, che il Sindaco, nel Settembre 2011, in occasione delle… celebrazioni dei famosi 100 giorni dall’insediamento, dichiarò: “Grazie all’approvazione delle nuove norme tecniche alcuni risultati si sono già visti (sigh!) ma adesso è mia intenzione presiedere una commissione per poter giungere, in tempi ragionevolmente brevi, a definire quelle indicazioni indispensabili per la predisposizione di un bando che dovrà individuare il pool di tecnici e progettisti che saranno chiamati a predisporre la nuova variante al Piano Regolatore generale”. Nessuno ha visto niente, se non sequestri di cantieri, mancata programmazione, ulteriore aggressione del territorio oltre al gran disordine amministrativo.
Massimo Desiati
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