lunedì 3 dicembre 2018

La differenza


Se avessi scritto "La Differenza" con la lettera maiuscola mi sarei riferito al noto gruppo di Vasto che, anni addietro, partecipò al Festival di Sanremo e già pensando a questo festival avrei potuto scrivere dell'incapacità nostra di organizzare manifestazioni e farle crescere nel tempo così da produrre immagine e "ricchezza". Il Festival della canzone italiana di Sanremo infatti nacque assieme al Festival della canzone abruzzese e molisana che, guarda un po', si svolgeva a Vasto. Solo che il Festival di Sanremo è diventato quello che è, mentre quello di Vasto è ricordato solo da pochi (direi dai soliti) nostalgici.
Potrei dilungarmi e fare un lungo elenco delle tante "manifestazioni" che sono state e sono realizzate a Vasto, che non hanno nessun richiamo fuori dai confini della nostra città.  Potrei limitarmi solo a quelle che ho "inventato" io ma passerei per il solito "presuntuoso". Allora torno alla parola "differenza", questa vota con la lettera minuscola.

La differenza che c'è tra i "vastesi" (avrei scritto "noi" se avessi potuto usare il termine "vastaroli") e gli "altri" .

La settimana scorsa sono stato a Salerno per le "Luminarie". Ne sono rimasto molto deluso. Mi aspettavo chissà cosa e invece ... 

Ieri hanno acceso le luminarie di Vasto. 

Alla stragrande maggioranza dei lettori sarà sfuggita la mia sottigliezza di scrivere "Luminarie" di Salerno con la lettera maiuscola mentre "luminarie" di Vasto con la minuscola.

"Ecco il solito critico che non si accontenta mai!" starà già pensando qualcuno. Invece no. Io penso che le "luminarie" di Vasto siano molto meglio di quelle che ho visto a Salerno. E allora di cosa mi lamento? Mi lamento del fatto che noi non sappiamo valorizzare le cose che facciamo e non le utilizziamo come richiamo turistico. 

Solo il parcheggio dell'autobus a Salerno costa 250,00 Euro e di autobus ne arrivano tanti. Gli abitanti di Salerno approfittano dell'affluenza dei forestieri usando il cervello, ognuno secondo le proprie qualità e capacità. Dal negozio di classe che ti organizza la sfilata di moda all'interno delle sue vetrine, alla signora che dalla sua finestra ti vende le castagne appena cotte. Dall'associazione che per mostrarti il proprio presepe ti chiede (se vuoi) un piccolo obolo, alla pasticceria storica dove non puoi non fermarti ad assaggiare, e tanto altro. Io, per esempio, dopo aver ammirato monumenti, mi sono fermato a spulciare tra vecchi libri e vecchi dischi mentre altri hanno comprato prodotti tipici e oggetti vari.

Ma cosa ci vuole a pensare che organizzando le "luminarie" di Vasto in altra maniera (io avevo proposto la "Petite Promenade" ma non mi si è filato nessuno, forse perchè nessuno capisce il francese) potrebbero essere un richiamo turistico e anche nella nostra Città potrebbero giungere "tanti autobus"? Quando si affronta una spesa, se questa genera un "ritorno" non è meglio?

Ho preso spunto dalle "luminarie" ma ...

1 commento:

Unknown ha detto...

Hai perfettamente ragione....Spero,però,che tu abbia preso le Luminarie come esempio,perchè ora le fanno dappertutto.A Vasto manca un "Cervello" che studi una manifestazione "unica" per cui Vasto venga ricordata...Ciao,scarpasciùdd