Questa mattina, risalendo dalla Marina verso Vasto, ho notato manifesti elettorali di un candidato sindaco "outsider" affissi sul muro di una casa diroccata.
Mi sono posto la domanda:
Quel candidato sa cosa significa "affissione abusiva"?
Se quel candidato comincia col fare una azione contro le regole figuriamoci che credibilità possa avere.
Per ora mi fermo qui.
1 commento:
Ciao Paolo.
Raccolgo la tua osservazione e il cosa 'starebbe' a significare.
Per mia esperienza, anni fa - e per quello che in seguito ancora ho potuto vedere su questo malcostume, in giro per l'Italia, compreso la Capitale - ebbi a scrivere un articolo dal titolo: "Una ...manifesta vergogna".
Nel 1987 - candidato al Senato per il PDL, povero di mezzi, di partito e personali - dovetti subire la impar-condicio (diciamo prepotenza) nel 'manifestare' da parte dei partiti maggiori e di largo consenso elettorale (comunque dato ed ottenuto) quali DC PCI PSI ed anche del MSI... I socialisti, allora imperanti, per il mio chiedere rispetto e correttezza, mi risero in faccia.
Poi, come sai, è venuta la 2.a Repubblica... La 'manifesta vergogna' resta quella ed è comune alle parti. Esemplare: un sindaco pd in carica, appena tre anni fa, giunse a mettere o a far mettere o a tollerare che venisse messo il suo manifesto elettorale persino su quello ufficiale di tutte le liste...! (Ho le foto).
Considerazione, desolata per quel che mi riguarda: pensi che qualcuno dei "suoi" elettori abbia pensato di ritenerlo un incivile, uno scostumato, un inaffidabile? Interrogativo retorico.
Allora, cosa possiamo dire: che sono più o meno tutti scorretti, congenitamente, quanti aspirano (e tanti ci riescono bellamente, come ben sai) a gestire il Bene Comune? O che, magari o piuttosto o peggio ancora, mal-educati al rispetto delle cose e degli altri sono, nella generalità, gli stessi elettori?
Non aggiungo altro, se non che la malasorte delle pubbliche amministrazioni parte proprio da qui.
Hai ragione a evocare il ...diluvio, ma ben sai che - così come sarebbe necessario e noi lo pensiamo - non ci sarà (figuriamoci) e forse in vita non lo vedremo mai.
C'è solo da sopravvivere. Auguri.
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