Legalità. Nel linguaggio politico un potere si dice esercitato secondo legalità quando il suo esercizio avviene nel rispetto delle leggi e non arbitrariamente. Si tratta dunque di una conquista peculiare della modernità sviluppatasi nell'occidente ovvero in quella parte di mondo che ha avuto evoluzione sotto l'influsso politico-storico delle lotte politiche che ebbero luogo nella parte occidentale dell'impero romano. Lo stato cioè ha progressivamente preso personalità propria, distinguendosi dall'ambito patrimoniale del Re. In altri termini la legalità è data dalla "rigidità" delle norme che esso stesso stabilisce e che lo impegnano per i fatti futuri abolendo l'arbitrarietà e imprevedibilità delle norme. Ciò che consente al singolo cittadino di avvalersi della forza dello Stato anche contro lo Stato stesso, secondo norme prestabilite. Netta è la differenza rispetto alla tradizione degli stati dispotici dell'Europa orientale che trova un culmine di espressione nell'assolutismo Statale cinese, dove lo Stato per antichissima tradizione pervade di sé e annichilisce la personalità del singolo individuo, lasciandolo assoggettato in via esclusiva alle determinazioni statali.
Non vedo come possa un politico chiedere il voto elencando tra le sue qualita la "legalità". Cosa significa!?! Che gli altri usano metodi o comportamenti illegali?
I nomi, caro signore, i nomi.
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