martedì 29 marzo 2011
Quelli che hanno fatto vincere Lapenna …
Non hanno capito che il sindaco uscente sa fare solo quello: brigare per vincere le elezioni. Lui sa con chi allearsi, dove pescare, quando blandire, quando minacciare. Insomma conosce i suoi polli.
I tanti che si vantano di aver fatto vincere Lapenna alle primarie, ritenendolo un candidato perdente, non hanno capito che hanno fatto proprio il gioco di quest’ultimo. Forte sarebbe stato un candidato facilmente battibile, in quanto non dotato delle armi che Lapenna possiede. Una squadra di fedelissimi e un esercito di “àscari” pronti a battersi per lui. I suoi modi di fare convincerebbero anche il demonio a seguirlo, salvo poi quando è troppo tardi pentirsi di averlo fatto. Vedi Del Prete. E anche per il diavolo diventa poi difficile dimostrare agli altri l’errore commesso. Vedete, in questo caso non serve nemmeno ricordare la sua evidente incapacità di amministratore. Badate bene, abbiamo già ampiamente e diffusamente dimostrato che come amministratore è indifendibile, ma alla stregua di un rais de noantri i suoi fedelissimi lo fanno apparire la persona giusta al posto giusto. I signori che continuano a reputarlo un semplice “quaquaraquà” peccano di presunzione, vanità e boria. Lapenna lo sa e approfitta proprio di questo loro comportamento, atteggiandosi a “cane bastonato” e “scemo che non vuole andare alla guerra”, ma che al contrario sa benissimo dove vuole arrivare. Punire Vasto con altri cinque anni di amministrazione Lapenna sarebbe deleterio. Questi “tromboni” della politica che sottovalutandolo gli stanno spianando la strada, dovrebbero smetterla di favorire l’avversario.
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2 commenti:
Lei potrebbe anche avere ragione, ma poniamo per assurdo che vincesse la lista Del Prete.
Mi ritrovo Del Prete sindaco e D'Alessandro assessore se non peggio. Ora onestamente non le pare di richiedere un atto di incredibile masochismo ai vastesi?
Venendo al serio: la trovo da sempre una persona ottima e disponibile e capisco il suo problema con Lapenna. Ora tuttavia la politica é fatta di realismo e gesti come quelli di Lucky nei suoi confronti sono ahimé parte del gioco. Non accettarli fanno di lei una persona pulita, d'altrocanto non accettarli e sponsorizzarci N.d.P (Che potrebbe anche essere niente di personale, in quanto a idee) é blasfemia politica. A muso duro invece avrebbe potuto fare la differenza.
Tornando a bomba, leggo quotidianamente i commenti di D'Alessandro e se fossi un elettore di centro sinistra ma come pretende che potrei darvi fiducia, suvvia facciamo i seri, finiamola pure con la demonizzazione di Lapenna, onestamente gli date un profilo machiavellico che neppure lui sa di avere (e per contro lo rafforzate).
A presto!
Devo dire che così, lei architetto, è molto più convincente di quando allude, sospende, puntineggia, motteggia, ecc..
Meglio pane al pane e vino al vino.
Però il livello definito per l'abilità di questo "conducador" stabilisce anche il livello in negativo delle sue coorti di sostenitori, e non ne escono molto bene, se le cose stanno così.
Ma devo anche constatare che il fronte dei vastesi è frantumato e litigioso, e non offre quelle garanzie di affidabilità che ci si aspetterebbe da persone che ogni giorno ci ripetono di amare Vasto. E poi la consegnano ad un gissano, senza farlo nemmeno sudare.
I vastesi, io penso, si accontenterebbero di vedere affrontati quei 4 o 5 problemi più urgenti; anche perchè in 5 anni di mandato non puoi affrontarne di più.
Vasto avrebbe bisogno di un governo cittadino di solidarietà; cioè fatto di persone che sappiano andare oltre i referenti partitici e che almeno per un paio di mandati, si occupino effettivamente di quello che urge fare, senza baloccarsi in progetti faraonici che non vedranno mai la luce se non tra vent'anni.
Chi riuscisse ad affermarsi agli occhi della gente perchè ha saputo affrontare fatti come assistenza anziani, servizi pubblici, efficienza amministrativa, decoro urbano, infanzia, sanità, sicurezza sulle strade, un poco di cultura, e qualcos'altro, avrà questa gente dalla sua parte per ben oltre un mandato.
Sennò teniamoci il gissano e continuiamo a discutere dell'altezza delle recinzioni alla marina e dell'uccello fratino.
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