mercoledì 30 marzo 2011

Anche se la solidarietà ....

Oggetto: lettera aperta al Sindaco di Vasto

Pregiatissimo signor Sindaco,
ci rivolgiamo a Lei in qualità di rappresentante delle Istituzioni per portare alla sua attenzione lo spaventoso dramma che stanno vivendo i migranti del nord Africa a Lampedusa.
Come lei ben sa, l’isola è oramai satura di immigrati, i quali sono letteralmente accampati negli anfratti e sugli scogli, con il rischio che possano scoppiare epidemie incontrollate.
Riteniamo che un simile trattamento sia disumano, oltre ogni limite. In particolar modo verso popolazioni che fuggono dalla miseria e dalla guerra.

Giacché noi non dovremmo mai dimenticare le lezioni del passato, essendo stati interessati dal fenomeno migratorio sia dentro che fuori la Nazione.
L’umanità che ci ha sempre contraddistinto da altri popoli e che viene dalla nostra educazione Cattolica, deve avere un sussulto di fronte a questi eventi.
Per questo siamo a chiederle un gesto di accoglienza verso questi fratelli del nord Africa che in questo momento ne hanno bisogno.
Vasto ha una capacità ricettiva notevole e non sarà certamente qualche decina di migranti che manderà in disgrazia la stagione turistica.
Anzi, siamo sicuri che il gesto sarà particolarmente apprezzato, non solo dai Migranti, ma da tutti coloro che hanno a cuore il buon nome della città.

Cordialmente.
Verdi Vasto
Antonino Spinnato

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il solito "animabella" che pensa di risolvere problematiche complesse e, come oggi si dice, a ragione, epocali, con il ...fare la carità (o col chiedere ad altri che "facciano" la carità) di un tozzo di pane o di un ricovero e un letto. Dovrebbe avere capito che nella generalità i tunisini sbarcati a Lampedusa non è questo per cui sono venuti, non è la carità ...piuttosto spinnata che vogliono da noi.
Al solito (aggiungo, cattivo come qualcuno mi ha classificato), il nostro non perde occasione per mettersi in mostra. E' della razza di quelli che, se al mondo funzionasse tutto per il giusto verso, non saprebbero che dire e che fare.

Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo di sottolineare la retorica tutta burocratica di quel ..."Pregiatissimo signor Sindaco...".
Ma ci facci il piacere! diceva Totò De Curtis di fronte a sproloqui impiegatizi di tal genere.
Quanto poi, nel particolare, a quel "pregiatissimo" rivolto alll'attuale sindaco del Vasto (di cui, magari in altra occasione, avrà detto peste e corna o ancor di più): o, così lo definisce perchè non lo conosce, o perchè, da perfetto e banale burocrate (scommetto che è un impiegato pubblico. che fa "il verde" come dopolavoro) pensa così, stupidamente, di "captarne" la benevolenza!?

Per il resto, lasciamo perdere.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Pensa un pò io credevo potesse trattarsi di una provocazione.