Piano di recupero del centro storico, il Pdl all'attacco: "E' irregolare"
Etelwardo Sigismondi (Pdl)
VASTO - “L’iter è irregolare e si presta a ricorsi che possono causare sentenze in grado di annullare il Piano di recupero del centro storico”. Lo afferma Etelwardo Sigismondi, consigliere comunale del Pdl, dopo che il Consiglio comunale ha iniziato nella seduta di lunedì a discutere delle osservazioni: le proposte di modifica presentate dai cittadini al Programma di recupero della Vasto antica.
“Nella delibera del 4 aprile 2011, con cui il Consiglio adottava il Piano - sottolinea l’esponente del centrodestra - si dava mandato al settore Urbanistica del Comune di compiere tutti gli atti necessari all’attuazione della legge regionale numero 18 del 1983. L’amministrazione avrebbe dovuto inviare la delibera di adozione alla Provincia e acquisire tramite un’apposita conferenza di servizi i pareri di tutti gli enti competenti a rilasciare i necessari nulla osta. La procedura seguita dalla Giunta Lapenna è irregolare”, sostiene Sigismondi.
“Mancano, infatti, il via libera della Provincia e la conferenza di servizi. Inoltre, una delle osservazioni è stata presentata dallo stesso progettista”, il professor Pier Luigi Cervellati.
“L’amministrazione ha escluso le cosiddette zone di completamento, che erano inzialmente state inserite da Cervellati. Questo - commenta il consigliere comunale del Pdl - la dice lunga sulla confusione che regna attorno al Piano di recupero”.
micheledannunzio@vastoweb.com
“Nella delibera del 4 aprile 2011, con cui il Consiglio adottava il Piano - sottolinea l’esponente del centrodestra - si dava mandato al settore Urbanistica del Comune di compiere tutti gli atti necessari all’attuazione della legge regionale numero 18 del 1983. L’amministrazione avrebbe dovuto inviare la delibera di adozione alla Provincia e acquisire tramite un’apposita conferenza di servizi i pareri di tutti gli enti competenti a rilasciare i necessari nulla osta. La procedura seguita dalla Giunta Lapenna è irregolare”, sostiene Sigismondi.
“Mancano, infatti, il via libera della Provincia e la conferenza di servizi. Inoltre, una delle osservazioni è stata presentata dallo stesso progettista”, il professor Pier Luigi Cervellati.
“L’amministrazione ha escluso le cosiddette zone di completamento, che erano inzialmente state inserite da Cervellati. Questo - commenta il consigliere comunale del Pdl - la dice lunga sulla confusione che regna attorno al Piano di recupero”.
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