IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE A UNA PROVA DI COERENZA
Lo scorso 5 giugno il Comitato di
Coordinamento Regionale per la
Valutazione di Impatto Ambientale (CCR-VIA), ribaltando una
sua decisione di neppure due mesi prima[1], ha espresso parere
favorevole (con prescrizioni) all’impianto di trattamento di rifiuti speciali
pericolosi (denominato Recogen)
progettato dalla Puccioni SpA a Punta Penna.
Il fatto ci pare scandaloso.
Sulla decisione, che pure proviene da un organismo “tecnico” (ma di nomina
politica) hanno a nostro giudizio probabilmente pesato dei fattori che tecnici
non sono: la diversa dimensione e peso politico dei contendenti, e, verosimilmente, l’entità della posta in gioco (800mila
euro di contributi europei).
Tralasciamo tutti i rilievi sulle
numerose incongruenze e contraddizioni del provvedimento (non è questo il
luogo), e ne indichiamo solo la maggiore. Il giudizio è stato mutato, così si
legge nel documento del CCR, sulla base di “nuove
integrazioni consegnate in data 24/05/2012 nelle quali sono stati trattati gli
argomenti ritenuti carenti dal comitato VIA”[2],
integrazioni pubblicate sul sito regionale il 29 maggio.
È noto che, in casi come questo,
la normativa[3]
prevede il termine di 60 giorni per la presentazione di eventuali
controdeduzioni da parte di cittadini ed associazioni. Eppure il giudizio è
stato espresso non più di 7 giorni dopo. A che tanta fretta? Il prossimo 30
giugno, come la ditta non ha mancato di segnalare, scadrà il termine ultimo –ai
fini dell’attribuzione dei finanziamenti europei- per l’approvazione del
progetto...
A questo punto chiediamo ai
partiti presenti in Consiglio comunale e in Consiglio provinciale, che pure
hanno approvato in difesa di Punta Penna alcune specifiche Delibere consiliari,
di dimostrare l’autenticità delle loro posizioni impegnando Comune e Provincia
a sostenere, nei confronti del suddetto parere del CCR, il relativo ricorso al
TAR. L’occasione, per il Comune di Vasto, è il Consiglio comunale previsto per
il prossimo lunedì 18.
Parimenti ci pare indecorosa
–nonché contraria, com’è stato giustamente osservato, alla Legge Regionale[4]- la proposta avanzata da
alcuni consiglieri comunali di maggioranza, di cui si discuterà per l’appunto
nel Consiglio comunale del 18, di rivedere la composizione del comitato di
gestione della Riserva di Punta Aderci inserendovi una rappresentanza degli
industriali.
Due decisioni distinte, ma
convergenti. Su di esse i cittadini misureranno la coerenza dei loro rappresentanti
in Consiglio comunale.
Anche da parte dei consiglieri
regionali sarebbe gradita una chiara presa di posizione.
Vasto, il 16 giugno 2012
Il Comitato Cittadino per la
Tutela del Territorio
[1]
10 aprile 2012.
[2]
Così la Relazione
istruttoria, a pag. 2.
[3] Art. 9-bis DLgs 152/06. In
questo senso una recente sentenza del TAR Puglia: “A fronte di integrazioni
sostanziali dello studio di impatto ambientale, deve ritenersi necessaria la
riattivazione del procedimento VIA, se non altro per garantire il pieno
rispetto dei meccanismi partecipativi di cui all’art. 24 del codice ambiente.”
(TAR PUGLIA, Lecce, Sez. I - 25 maggio 2011, n. 957).
[4] Art. 3 L .R. 20/02/98 n. 9, art. 3:
“La gestione della Riserva Naturale Guidata è demandata al Comune di Vasto. Il
Comune può avvalersi, ai fini della gestione, delle associazioni di protezione
ambientale più rap-presentative, di Società cooperative o istituti
particolarmente qualificati, del Corpo Forestale dello Stato, dell’Università.”
1 commento:
Siame alle solite... Ma chi è questo "Comitato" e chi rapresentano coloro che ne fanno parte e a che titolo?
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