mercoledì 20 giugno 2012

Che cattivi!


COMUNICATO STAMPA

Il Sindaco dice che ci sono cose più importanti su cui far lavorare il Consiglio comunale che non la formazione del “Comitato di gestione della Riserva di Punta d’Erce”, poi però addirittura abbandona l’aula perché non si fa come dice lui. Potrebbe anche essere vero che ci sono cose più importanti se non fosse stata la stessa Amministrazione comunale a stressare, ormai da anni, la valenza di questa Riserva naturale. La si esalta, anche giustamente, quando deve far vetrina naturalistica, deve però contar poco quando bisogna stabilire chi la gestisce, quando gli interessi di prospettiva devono essere manovrati in una certa direzione, quando infastidisce che vi si voglia metter bocca.
Ed ecco che, in una mozione di indirizzo discussa nell’ultimo Consiglio comunale sul tema, gli interessi che dividono la maggioranza vengono sostenuti dalle “diverse sensibilità” (che delicatezza!) che albergano all’interno della coalizione che sorregge il governo comunale. Ne vien fuori un pastrocchio in virtù del quale il Consiglio comunale dice che, a gestire la Riserva di Punta d’Erce, deve esserci anche il rappresentante del Consorzio industriale ma, al contempo, dice anche che, invece, non deve esserci quello degli agricoltori i cui terreni ricadono all’interno del perimetro della Riserva stessa. Avrà pure una logica una scelta del genere, sarà pur frutto di una qualche… sensibilità; nel caso specifico, quella del Sindaco Lapenna.
Quello approvato è solo un atto di indirizzo, per modificare l’assetto del Comitato di gestione della Riserva occorre comunque una Delibera del Consiglio comunale e quindi l’argomento dovrà per forza tornare all’attenzione dell’Assemblea civica. Chissà se, in quella occasione, il Sindaco sarà costretto ad abbandonare l’aula o, addirittura, a minacciare dimissioni per far vincere i capricci con cui tutela interessi, e per tenere unita una maggioranza alla deriva che traballa continuamente, persino su cose così poco importanti…
Ed allora possiamo sperare che… sensibilità diverse possano avere la meglio, possiamo sperare che inizi un percorso che conceda maggiore spazio, nel Piano di Assetto Naturalistico della Riserva, all’aspetto legato all’offerta turistica del meraviglioso angolo del nostro territorio. Questo, probabilmente, interesserebbe meno il rappresentante del Consorzio industriale, organismo che ha già altri strumenti di confronto con la realtà della Riserva che non siano quelli della sua gestione diretta.
                                                           
Massimo Desiati – Valerio Ruggieri
Progetto per Vasto

1 commento:

Ciccosan ha detto...

Sarebbe interessante sapere quali sono le attribuzioni di questo Comitato di gestione.
Se è la solita riunioncina annuale per il gettone di presenza, o per qualche favore a tizio e dispetto a caio, allora è sì un gioco di poltrone.
Ma se le sorti di un'area coltivabile, oppure il passaggio di una servitù industriale, dipendono dalle decisioni o dai capricci o dall'immobilismo di questo Comitato, allora non mi sembra tanto strano che le potenziali vittime vogliano dire la propria al momento opportuno.
Sul sito del Parco Nazionale si può leggere di un abitante dell'area che ha dovuto chiedere l'autorizzazione per mettere una pensilina di legno sulla porta di casa; e di perle ce ne sono altre.