Qualche cosa non mi quadra.
A suo tempo,
avevo dichiarato che se non era valida la prima seduta del Consiglio Comunale
di questa seconda Amministrazione Lapenna, non sarebbe stata valida nemmeno
quella della prima Amministrazione Lapenna. Quindi io non sarei stato mai Assessore o lo sarei
stato in maniera irregolare. Eppure una persona, “più preparate di me”, capolista della mia
Lista Civica e ora a cavallo su due staffe, mi diede tante giustificazioni, per
cui mi posi in disparte.
Ora però non mi
tornano i conti.
Primo:
Per quel poco
che conosco del Giudice Della Porta lo ritengo, oltre che brava “persona”,
bravo “Giudice”. Tuttavia ha “perso”.
Suoi colleghi hanno ritenuto di dargli torto.
Se un Giudice
importante ritiene una “azione” irregolare, tanto da far ricorso contro questa “azione”,
e il Tribunale da torto a questo Giudice, o i giudici non sono infallibili o la Legge non è chiara e da
spazio ad interpretazioni personali.
Secondo:
Non mi
interessano le motivazioni che i Giudici del Tar hanno addotto in merito al
ricorso. Però, se Lapenna ha vinto, perché le spese sono state compensate? Vuoi
vedere che Lapenna non ha vinto “completamente”? Vuoi vedere che i ricorrenti
non avevano “completamente” torto, tanto che i Giudici del Tar hanno ritenuto di
dover compensare le spese?
Io sicuramente
non sono preparato per “giudicare” certe situazioni ma se qualcuno prova a
spiegarle forse le capisco. Non vorrei però che come al solito, le spese
“compensate” le pagheremo noi cittadini come il gettone di presenza che certi
consiglieri devolveranno alla Caritas.
PS: "Le
sentenze si rispettano. Io eviterei ulteriori e magari inutili ricorsi al
Consiglio di Stato. "Pensiamo ad amministrare Vasto, anche perché i
problemi dei cittadini sono tanti e la Giunta Lapenna , da
sola, ha mille difficoltà e non può farcela. Il sindaco ha il diritto-dovere di
guidare la città fino al 2016, ma occorre un drastico cambio di passo".
Mi chiedo
perché non si è partiti con quel passo. Ma la risposta la conosciamo ....
Rientrare dalla finestra quando si è “persa” la chiave “Della Porta”.
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