Il valore delle parole.
Certo quello che dico dell'amico Davide
D'Alessandro si può dire di molti altri. Vero è però che gli altri cercano di
avere più pudore quando prendono una posizione. Purtroppo benché molti cervelli
siano oramai all'ammasso, si trovano comunque persone ben dotate di memoria. E
qualcuna fa anche la giornalista. Innumerevoli sono state le prese di posizione
felicemente incongruenti le une con le altre, che si sono via via susseguite,
sfociate sempre in un rivendicare l'indifendibile, quando non il ridicolo. Si
parte civici, ma il giorno dopo le votazioni il movimento civico si può anche
sciogliere perché non gli interessa. Si parte alternativi a Lapenna ma i
tentativi di avvicinamento e gli ammiccamenti al sindaco e al presidente del consiglio
si sono sprecati. Dopo molti mesi dice: aderisco a Fli ma neanche sei mesi dopo
dice: non ho neanche la tessera. A inizio estate dice: la politica fatta così è
inutile tanto vale dimettersi. A inizio autunno dispensa consigli alla
maggioranza. Dimettersi? Ma quando mai. Il tentativo è anzi quello di
avvicinarsi ai “5 stelle”, i quali dovranno pur candidare qualcuno alle
prossime elezioni. Da tutte le altre parti le porte sono chiuse a doppia
mandata. I “5 stelle” invece, pur essendo per me i migliori, presi come sono da
e-democracy, doparie, wikicrazia, meetup e chi più ne ha ne metta, hanno già
dimostrato di poter prendere molti voti ma di non sapere troppo cosa farsene. E
D’Alessandro quindi, tra la stesura di un libro sull’amore e una nota sulle navi
da crociera, si potrebbe rendere gentilmente disponibile. Lasciate però che vi
dica: “non prendetevela troppo con Davide D'Alessandro”. Almeno, anche se
“falsovalido”, lui è “trasparente”. Certo se voi non lo avete ascoltato, allora
i suoi comportamenti vi possono sorprendere. Ma la colpa è vostra che non siete
stati attenti.
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