Finalmente, dopo anni trascorsi tra maltempo, mareggiate e problemi di ogni sorta, torna ad esistere il Trabocco di Punta d’Erce (per me si scrive così). Per l’opera di recupero di questo storico “trabocco”, realizzata dal Signor Michele Fiore e dal Signor Giuseppe Cinquina, è stato ammesso un contributo, da parte della Direzione Territorio Urbanistica, Parchi, Politiche e Gestione dei Bacini Idrici, pari a 13.577,88 Euro.
Il recupero di questo elemento storico, aggiunge al richiamo turistico della riserva naturale, un elemento di curiosità in più. La scelta poi, di realizzare una passerella accessibile anche ai disabili, permetterà a gruppi e scolaresche la visita di questo impianto, consentendo visite didattiche guidate.
Durante queste visite saranno mostrati ai visitatori tutti i gesti e tutte le operazioni atte a far conoscere i metodi e la fatica necessaria, per attivare questo tipo di pesca, che negli anni ha dato da vivere a intere famiglie. Può darsi inoltre, che si potrà dare al visitatore la possibilità di gustare in loco il pescato. Una esperienza da vivere e una idea da incoraggiare.
Ad onor del vero, c’è da dire che qualcuno non ritiene valido, l’intervento umano sul paesaggio, in questo caso la ricostruzione del trabocco, distrutto da una mareggiata negli anni Settanta. Su questo punto di vista però, lascio al visitatore dei luoghi il giudizio.
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