Mi hanno detto che l’articolo, sull’ipotesi di un centro commerciale a Vasto, era troppo lungo. Tenterò di essere telegrafico su questo altro argomento che, in questi giorni, “tiene banco”, non solo in città. La centrale eolica offshore di Petacciato.
Qui dove il mare luccica … spira forte il vento? … Non so!
Alcuni anni orsono, un parlamentare di Sorrento, dal balcone di Palazzo d’Avalos, mi disse: “Che fortuna avete. Da noi non si potrebbe stare in un posto come questo, il vento ci porterebbe via”.
Ora, aldilà di come varierebbe il paesaggio, qualcuno ha spiegato ai cittadini, quali sarebbero i vantaggi “concreti”, i vantaggi “veri”, che questo impianto eolico “offshore” (provvisorio???) produrrebbe a vantaggio della collettività? E i politici che si affrettano a dire che sono contrari, ci spiegano il perché di questa loro contrarietà? (pare che non siano ancora state presentate osservazioni).
Forse sono un disinformato, forse i politici “veri” saranno stati messi al corrente dagli “sviluppatori” (quelle persone che hanno curato il progetto) su quanti vantaggi l’impianto produrrebbe. Gli stessi “sviluppatori” sicuramente avranno, con esaustive spiegazioni e simulazioni, rassicurato i politici interessati sul fatto che gli svantaggi saranno minimi, anzi … permettetemi di aggiungere un pensiero scherzoso: “… sai quanto sarebbero favorite quelle persone che, abituate a pescare le cozze nere intorno ai piloni delle piattaforme petrolifere, troverebbero un immenso allevamento ogni torre eolica”, ne saranno 54, figuriamoci! (e non mi si dica che sono inquinate!)”.
Molti impianti eolici in Italia sono fermi, le pale non girano, come mai? Erano solo impianti “sperimentali”? Pagare la terra al contadino per l’istallazione, non è un problema, anzi! questi sono anche contenti e quindi favorevoli all’iniziativa. Ottenere il permesso per le istallazioni, forse qualche problema lo crea. Saltare tutti i passaggi possibili, per ottenere autorizzazioni, è il meglio che si possa fare in Italia. In mare … più facile. Gli scaricatori di barile (non di petrolio) sulla terra ferma, adesso urlano, imprecano, si sbracciano. Ma vogliono davvero risolvere il problema?
L’unico modo sicuro ed efficace, per bloccare l’operazione in corso, sarebbe quello di insinuare che c’è odore di mafia. Sembra che questa procedura produca miracoli.
La preoccupazione adesso passa al cittadino ignaro e disinformato. Questo mostro ci mangerà? La società “Effeventi” però, rassicura.
«Non sarà certamente un mostro, ma un grande veliero con 54 vele spiegate che forniranno energia a 120mila famiglie italiane» fanno sapere dalla società con una nota stampa. Effeventi, che ha in programma di realizzare il primo impianto eolico in mare d’Italia, spiega che la località individuata (il confine tra Termoli e Petacciato) gode di condizioni ventose ideali in quanto c’è il vento di maestrale che garantisce un ideale funzionamento delle turbine e riduce il rischio di usura. La società ricorda i numerosi precedenti europei di centrali eoliche posizionate in mare (Olanda e Danimarca), rassicura sul fatto che l’impatto visivo sarà ridotto al minimo perché i cavi saranno interrati e «la cabina di trasformazione non insisterà su alcuna area Sic (sito ad interesse comunitario)» e sottolinea come l’energia pulita sia oggi «un obbligo» della comunità europea, che deve concentrare la sua attenzione sulle fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti. «Tutta la regione Molise riceverà un beneficio» dicono ancora dalla società lombarda, anticipando che verrà distribuita energia a titolo gratuito per iniziative mirate e a favore dei ceti meno abbienti.
Peccato l’uso di termini quali: riduce il rischio, sarà ridotto al minimo. Peccato che, rassicurandoci che la cabina non insisterà su alcuna area Sic, non specifichi dove insisterà. Peccato che non ci dica quali sono le iniziative a favore dei ceti meno abbienti. Peccato …
L’immagine poetica del grande veliero mi affascina. La bandiera di questo veliero, però, di che colore è ? Che immagine raffigura ?
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