venerdì 8 gennaio 2010

A Michele Memmo


Lo sguardo di un padre
brillava d'immenso
nel presentarmi sua figlia.

Orgoglioso.

In quella luminosa giornata
d'estate vastese
Nei suoi occhi
la luce
più forte del sole d'agosto.

Quella luce che si è trasformata
nel buio più profondo.

Perchè

1 commento:

giusfra.poll ha detto...

Un figlio che muore prima di noi genitori è uno strazio inimmaginabile e credo insopportabile, per il resto della vita. Con quali parole confortare gli amici di gioventù Michele e Rita? Nessuna è adeguata, c'è solo da soffrire in silenzio con loro, invocando Dio Padre nostro, che in questo caso appare inspiegabile tremendo carnefice. E pregare, per l'anima del giovane fiore reciso, Cinzia. Per noi non meno, per il nostro vivere spesso dimentico dei reali valori umani.
(Pino Pollutri)