lunedì 18 gennaio 2010

Situazione del cactus.


Qualche tempo fa a Chieti in un incontro dell’IdV, ho trovato interessante, una pianta ornamentale, posta all’ingresso dell’albergo dove si teneva l’importante appuntamento politico. Un cactus alto circa 3 metri.
Il cactus, è solo il caso di ricordare, è una pianta spinosa che cresce nelle zone aride.
La curiosità che mi ha colpito però, non sta tanto nella collocazione di una pianta di questo tipo nel luogo di accoglienza di una conferenza dell’Italia dei Valori, cosa che già potrebbe lasciare spazio a metafore, bensì ad un cartellino posto sulla pianta stessa. Questo cartellino invitava a “non toccare”.
Già il numero di allegorie, che vengono in mente all'osservatore di un elemento bislungo come quel cactus, è alto, quel cartellino ne aggiunge altre.
Chi potrebbe aver voglia di toccare quella pianta, considerate le spine che la ricoprono?
Puntualmente da egocentrico quale io sono, ho pensato ad immedesimarmi nella parte, e come avrebbe fatto Zelig (quello del film di Woody Allen) mi sono sentito una enorme “supposta spinosa” e mi sono chiesto: “perché invitano a non toccarmi?” eppure il cactus … (vedi Wikipedia).

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