Sul cosiddetto “Piano commercio” di Vasto ho già detto la mia (7 ottobre 2009). Oggi ho ancora da sottolineare.
In un articolo di un importante quotidiano, qualche giorno addietro, si leggeva tra l’altro:
«La legge lascia ai comuni ampia discrezionalità», sostiene il sindaco, «il consiglio comunale di Vasto, in questa prima fase, ha inteso recepire solo la media distribuzione, fissando la superficie complessiva consentita e le zone dove è possibile aprire le strutture di vendita. E’ un provvedimento preso in accordo con le associazioni di categoria da cui mi auguro un ampio sostegno», aggiunge Lapenna che, in ogni caso, non si dichiara contrario alla grande distribuzione. «E’ un’operazione che abbiamo appoggiato perché consente l’insediamento della media distribuzione laddove prima non era consentito», commenta Simone Lembo , direttore della Confesercenti di Vasto, organizzazione che insieme alla Confcommercio aveva espresso parere favorevole sul piano commercio.
Ora mi piacerebbe che il primo cittadino ed il consigliere comunale Simone Lembo spiegassero alla città come mai continuano a parlare di “Piano Commercio”. Dove sono gli elaborati, le relazioni e quanto altro necessario, affinché un cittadino possa estrapolare tutto l’impianto di regole necessarie per l’apertura di una attività commerciale (Insegne pubblicitarie comprese). Penso che il recepimento di una Legge, sia altra cosa rispetto ad un piano.
Qualcuno potrebbe pensare che si possano fare favoritismi in mancanza di regole certe.
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