“Parco della Musica” per un Vasto-on-Sound
Che un Sindaco ritenga di dover dare ragione dei suoi atti amministrativi a un elemento di un gruppo musicale, mentre mai ha avvertito il dovere di dare risposta a un Consigliere (che più volte, gli aveva chiesto di intervenire sull’arredo verde di una Piazza), sicuramente non riguarda la politica ma è un fatto di costume, un’originalità (diciamo così) tutta sua, incomprensibile e inaccettabile. Saldi di fine stagione, non solo meteo, e meno male.
Mentre era a tutti evidente che in città erano in molti a eccedere e trasgredire (normative e civiltà) nella progressiva invadenza di tavoli apparecchiati su piazze e percorsi pedonali, e nel protrarre voci e suoni ad alto volume fra le case, ben oltre il consentito o il ragionevolmente possibile, il nostro primo cittadino, che …“non poteva non sapere”, ma mai intervenendo, per togliersi d’impaccio (passata la festa, gabbato lo santo) ha disposto che …nulla sarebbe stato più come prima. Mentre gli esercenti hanno fatto spallucce, poiché al momento erano indaffarati a ritirare i troppi tavoli messi fuori piuttosto che a programmare altre performance, giacché la gente stava ormai lasciando il luogo della vacanza, le band (gasati dall’indubbio successo avuto esibendosi in piazza) hanno inscenato una loro protesta, con lettera diretta per chiedere al Sindaco del “perché mai”, pur sapendo che ormai era stagionalmente finito la stagione del tavoli&musica …on the road.
In contemporanea si è sviluppato nella Rete un dibattito che è passato dal comprensibile ma non pertinente …“che cazzo, sto sindaco!”, all’oggettivo “dove e come continueremo a far musica noi?”. E qui, pur con tutti i suoi difetti, questo Sindaco, con le sue Ordinanze “a capocchia”, non c’entra più. Entra in gioco “la politica”, il come si amministra e come si programma lo sviluppo della città e un’urbanistica per il sociale. E dunque, mentre ci si attende che una nuova Amministrazione per la prossima estate emani regole locali ben precise, rispettose delle istanze di tutti i cittadini, giovani o vecchi che siano, capace di sanzionare e impedire gli abusi di chi li commette, tutta questa faccenda ha di positivo che sia ormai chiaro la necessità di dover individuare oggi, e poi magari progettare per il domani, gli spazi d’intrattenimento musicale per i giovani. Qualcuno ha ipotizzato di recuperare allo scopo struttura e area, oggi in abbandono, dell’ex Asilo Carlo Della Penna. Se il Comune di Vasto non hanno altro per la mente (come ad esempio vendere) potrebbe essere senz’altro il sito in cui realizzare una sorta di Auditorium-Parco della Musica, del tipo sorto alcuni anni fa a Roma. Intanto, vista la vacanza attuale del calcio a Vasto, potrebbe essere l’Aragona, il posto per ospitare concerti e performance periodici, da parte di gruppi musicali locali e magari di fuori. Potrebbe essere una sorta di “campionato”, con trofeo finale: un …Vasto-Music-Festival o un Vasto-on-Sound. Sempre che questo, sbollita la rabbia per un atto amministrativo alla “’Ndo cojo cojo”, permanga negli interessi veri e duraturi delle nostre Bands.
I politici, pur accogliendo le richieste sia pur accidentalmente venute fuori, più che inscenare mass-mediatiche e fumose assemblee di piazza, elaborino proposte e progetti per la città e per la sua popolazione, di oggi e del prossimo futuro, e non solo per chi oggi alza la voce, confondendo le cose, a ciò portato da chi fa da bordone (figura musicale), solo per una sua voglia di visibilità … tutta elettorale.
G. F. Pollutri
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