Sul Piano del Centro storico,
l’Amministrazione comunale svergognata dal Prof Cervellati, estensore del Piano
stesso.
In occasione
dell’ultima seduta del Consiglio comunale, l’Assemblea ha proceduto all’esame
delle Osservazioni al Piano di Recupero
del Centro storico cittadino. Tra gli oltre venti rilievi proposti dai
cittadini, ve n’è uno che merita di essere messo in evidenza, poiché
rappresenta il clamoroso esempio di
inettitudine con cui si giunge alla definizione di un Piano la cui
redazione fu affidata, nel
Maggio del 2008, ad
un equipe di tecnici, guidata dall’insigne urbanista di fama nazionale Prof
Pierluigi Cervellati,
il quale
ha al suo attivo la redazione di numerosi strumenti urbanistici e che fu allora
salutato con gli onori che si confanno a chi è preceduto da gran fama
professionale.
All’epoca, l’iniziativa fu
presentata nei termini che qui di seguito riportiamo. Sindaco Lapenna: ''Per Vasto è una giornata importante. Finalmente avviamo
un percorso di recupero del centro storico di Vasto, città d'arte e di cultura
che ad oggi non ha ancora un piano particolareggiato di recupero del centro
storico”.
Assessore Suriani: “E’ un punto di
partenza che, in futuro, produrrà effetti positivi sul tessuto sociale.
Mi preme sottolineare che il centro storico della nostra
città, così importante e ricco di testimonianze di tante epoche, attendeva da
anni un Piano di recupero, strumento fondamentale per una profonda
valorizzazione del tessuto urbano”. Il Prof Cervellati: "Ringrazio l'Amministrazione Comunale per aver privilegiato
il nostro gruppo. E' un incarico importante che cercherò di svolgere nel
migliore dei modi. E' evidente che riteniamo importante coinvolgere in questo
piano anche la città ed i suoi professionisti perché dovranno partecipare alle
scelte e alle indicazioni. Siamo convinti che la Vasto storica potrà essere
unica. Soprattutto se riuscirà a ritrovare la sua identità culturale".
Tutto ciò premesso, il
fatto.
Appare di per sé molto
strano e, per il buon senso, inconcepibile che l’estensore di un Piano avanzi
Osservazioni ad uno strumento di pianificazione che egli stesso ha redatto per
incarico dell’Amministrazione. Ma, nel presentarle, ecco cosa e come argomenta il
Prof Cervellati: “Il perimetro del Centro
storico non corrisponde a quello
progettato e consegnato all’Amministrazione comunale. L’ingiustificata modifica del perimetro altera gli obiettivi e i contenuti del piano isolando la parte
storica dal quadro urbano complessivo e ne
annulla l’efficacia”. Aggiunge: “La scelta fatta dal Consiglio lede un lavoro
svolto con passione e, credo, competenza. Una scelta che inficia la
dignità professionale, oltre a essere non legittima. Nel partecipare alla
gara per l’affidamento dell’incarico, si era indicato e in modo tutt’altro che
generico, il metodo che sarebbe stato assunto… Nell’assegnare l’incarico era
palese la volontà di entrambe le parti di rispettare il metodo indicato
nell’offerta”. Ancora: “L’intervento arbitrario dell’Amministrazione
comunale inficia (e ridicolizza) il lavoro svolto. Così stravolto il Piano
perde di qualsiasi significato politico e culturale e finirà per essere messo
in un cassetto come lo fu l’altro elaborato negli anni ‘80”. Il
Professore conclude chiedendo che il Consiglio comunale riesamini la questione,
facendo ulteriori valutazioni magari alla presenza dei progettisti.
In Consiglio comunale,
l’Amministrazione, nell’imbarazzo del tecnico rappresentante dell’equipe di
lavoro che, legittimamente, si è astenuto dal pronunciarsi circa il contenuto
del rilievo così posto dal suo capogruppo, ha
dichiarato addirittura irricevibili le Osservazioni del Prof Cervellati (naturalmente
assente durante i lavori).
Cosa aggiungere?
Crediamo non vi sia bisogno di alcunché.
Massimo Desiati
Nessun commento:
Posta un commento