lunedì 9 luglio 2012

Piano Cervellati. Cosa c'è da aggiungere? Ne volessi di cose da aggiungere!


Sul Piano del Centro storico, l’Amministrazione comunale svergognata dal Prof Cervellati, estensore del Piano stesso.

In occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale, l’Assemblea ha proceduto all’esame delle Osservazioni al Piano di Recupero del Centro storico cittadino. Tra gli oltre venti rilievi proposti dai cittadini, ve n’è uno che merita di essere messo in evidenza, poiché rappresenta il clamoroso esempio di inettitudine con cui si giunge alla definizione di un Piano la cui redazione fu affidata, nel Maggio del 2008, ad un equipe di tecnici, guidata dall’insigne urbanista di fama nazionale Prof Pierluigi Cervellati, il quale ha al suo attivo la redazione di numerosi strumenti urbanistici e che fu allora salutato con gli onori che si confanno a chi è preceduto da gran fama professionale.

All’epoca, l’iniziativa fu presentata nei termini che qui di seguito riportiamo. Sindaco Lapenna: ''Per Vasto è una giornata importante. Finalmente avviamo un percorso di recupero del centro storico di Vasto, città d'arte e di cultura che ad oggi non ha ancora un piano particolareggiato di recupero del centro storico”. Assessore Suriani: “E’ un punto di partenza che, in futuro, produrrà effetti positivi sul tessuto sociale. Mi preme sottolineare che il centro storico della nostra città, così importante e ricco di testimonianze di tante epoche, attendeva da anni un Piano di recupero, strumento fondamentale per una profonda valorizzazione del tessuto urbano”. Il Prof Cervellati: "Ringrazio l'Amministrazione Comunale per aver privilegiato il nostro gruppo. E' un incarico importante che cercherò di svolgere nel migliore dei modi. E' evidente che riteniamo importante coinvolgere in questo piano anche la città ed i suoi professionisti perché dovranno partecipare alle scelte e alle indicazioni. Siamo convinti che la Vasto storica potrà essere unica. Soprattutto se riuscirà a ritrovare la sua identità culturale".

Tutto ciò premesso, il fatto.

Appare di per sé molto strano e, per il buon senso, inconcepibile che l’estensore di un Piano avanzi Osservazioni ad uno strumento di pianificazione che egli stesso ha redatto per incarico dell’Amministrazione. Ma, nel presentarle, ecco cosa e come argomenta il Prof Cervellati: “Il perimetro del Centro storico non corrisponde a quello progettato e consegnato all’Amministrazione comunale. L’ingiustificata modifica del perimetro altera gli obiettivi e i contenuti del piano isolando la parte storica dal quadro urbano complessivo e ne annulla l’efficacia”. Aggiunge: “La scelta fatta dal Consiglio lede un lavoro svolto con passione e, credo, competenza. Una scelta che inficia la dignità professionale, oltre a essere non legittima. Nel partecipare alla gara per l’affidamento dell’incarico, si era indicato e in modo tutt’altro che generico, il metodo che sarebbe stato assunto… Nell’assegnare l’incarico era palese la volontà di entrambe le parti di rispettare il metodo indicato nell’offerta”. Ancora: “L’intervento arbitrario dell’Amministrazione comunale inficia (e ridicolizza) il lavoro svolto. Così stravolto il Piano perde di qualsiasi significato politico e culturale e finirà per essere messo in un cassetto come lo fu l’altro elaborato negli anni ‘80”. Il Professore conclude chiedendo che il Consiglio comunale riesamini la questione, facendo ulteriori valutazioni magari alla presenza dei progettisti.

In Consiglio comunale, l’Amministrazione, nell’imbarazzo del tecnico rappresentante dell’equipe di lavoro che, legittimamente, si è astenuto dal pronunciarsi circa il contenuto del rilievo così posto dal suo capogruppo, ha dichiarato addirittura irricevibili le Osservazioni del Prof Cervellati (naturalmente assente durante i lavori).

Cosa aggiungere? Crediamo non vi sia bisogno di alcunché.

                                                                                               Massimo Desiati

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