giovedì 26 luglio 2012

Est modus in rebus, Signora


Dirla, semmai, “dal volto severo, donna fiera ed energica”, così come ritratta dal figlio, pittore, poteva pur essere. Equipararla, come ha fatto la presentatrice al catalogo, all’inaugurazione della retrospettiva dell’artista, “una Proserpina venuta dagli Inferi” (in realtà, non creatura ‘infernale’ ma giovane e leggiadra fanciulla trascinata all’Ade dall’invaghitosi dio Plutone”), poteva starci, come licenza culturale dell’affabulante espositrice. Definirla poi, con improntitudine saccente, un “ectoplasma”...
Ad un personagio ritratto ad arte, dotato in immagine di forte presenza, si vorrebbe dire che (parallelo con i cani a parte): ...”gli manca la parola!”. Nel caso, la madre di V. Canci, seppur di educazione d’altri tempi, avrebbe avuto buon motivo di rispondere all’incauta storico dell’arte:
-        “Ectoplasma..., Signora, lo sarà lei”!

GFP

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