mercoledì 25 luglio 2012

Si parla di Vasto e subito Palomba ... PRRRRRRrrrrr!


Da  DAGOSPIA
«Non si può continuare ad attaccare le istituzioni tutti i giorni. Abbiamo fatto tanto l'anno scorso per portare Bersani a Vasto, e ora non passa giorno senza che si attacchi l'alleato».

LA TENTAZIONE DI DI PIETRO: SCIOGLIERE L'IDV...
Giovanna Casadio per "la Repubblica"
Il convitato di pietra si chiama Beppe Grillo. Per Tonino è «l'amico che sento spesso». Ma per i dipietristi, in pieno maremoto, è una calamita che sta attirando Di Pietro verso il definitivo distacco dal Pd e ad imboccare una strada in fondo alla quale sembra intravedersi un "coup de theatre": lo scioglimento dell'Idv per creare una "lista dei cittadini". Un "Movimento dei valori", una sorta di listone civico.
Con quale scopo? L'ex pm potrebbe metterlo in prima battuta sul tavolo del centrosinistra o, in caso contrario, schierarlo (schierarsi) sullo stesso fronte "antagonista" del MoVimento 5 Stelle. Tonino è tentato. Molto. Anche se il logo di Idv non dovrebbe scomparire perché, secondo gli ultimi sondaggi, garantisce comunque un 8% di consensi. L'annuncio? A settembre, quando a Vasto si riunisce lo stato maggiore del partito.
Un anno fa proprio la "foto di Vasto" siglò l'alleanza di Di Pietro con Vendola e Bersani. Sembra passato un secolo. "Vasto 2" arriva dopo l'opposizione al governo Monti, dopo una rottura con Bersani che appare quasi impossibile evitare, e nel mezzo di un Idv in piena fibrillazione. Per il partito dipietrista è il momento forse più duro di tutta la sua storia. E dire che di vicissitudini "Italia dei valori" in sette anni ne ha passate tante. Basti pensare, solo in questa legislatura, all'abbandono di Scilipoti e Razzi passati dalla parte del "nemico" Berlusconi.
dipietro bersani vendolaDIPIETRO BERSANI VENDOLA
Di 29 deputati che erano nel 2008, i dipietristi sono oggi 20. In questi giorni è un tam-tam sulla nuova possibile scissione dei filo-Pd in dissenso con la deriva grillina di Di Pietro che va dall'attacco al Quirinale alla strategia politica. La giornata di ieri è trascorsa per l'ex pm a negare che ci siano fronde interne, malesseri, addii: «È un bene che all'interno di un partito democratico come il nostro ci sia qualcuno che la pensa diversamente ha risposto - È un arricchimento culturale». E via con le rassicurazioni, smentendo (e anche gli altri) esodi; mantenendo alti i toni contro il presidente Napolitano, contro Monti e contro «i morti viventi» della maggioranza che appoggia il governo.
Massimo Donadi, il capogruppo dipietrista a Montecitorio, ha ammesso che «in Idv lo sbandamento è forte». Poiché la bufera delle polemiche interne infuria, lo stesso Donadi - che per primo si è smarcato dal "grillismo" di Di Pietro con un'intervista sull'Unità - resta abbottonato. Però di una cosa è certo: «Vasto non può ratificare scelte già fatte». Bisogna in qualche modo avviare un confronto e discutere di qual è la linea, se è cambiata rispetto al 2008, e dove si vuole andare a parare.
Pancho Pardi è della stessa opinione: «Un chiarimento ci vuole». Ma la «semi rottura con Bersani è più una forzatura tattica che una reale volontà - sostiene Pardi - d'altra parte è stato Casini che con perfida finezza ha mostrato di essere disponibile a un accordo con Pd e con Vendola ma non con Idv». Tonino sta sbagliando? «Non dico questo, d'altra parte in politica si procede anche con "colpi di assaggio", però per me che sostengo a spada tratta l'alleanza con i Democratici, è necessaria una bella discussione, e sono sicuro non ci saranno scissioni».
A smarcarsi, dopo Donadi e Borghesi, è stato anche il senatore Elio Lannutti con tanto di lettera di dimissioni inviata a Di Pietro: «Caro Antonio, io con te ho chiuso...». Poi c'è stata una mezza rappacificazione: racconta Franco Barbato. Ma per Barbato, Tonino sta facendo la cosa giusta e «Donadi e Borghesi sono la semi sezione del Pd in Idv, dirò a Di Pietro che sono un "cavallo di Troia"». Barbato è tra i sostenitori del "listone civico". Addirittura immagina già un logo misto: la scritta "Italia dei valori" e, incastonato, "I cittadini".

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