La democrazia su un
tetto di lamiera che scotta
Succede
anche in campo nazionale, ma restiamo qui da noi. E’ vero che la libertà che
abbiamo, di criticare decisioni del ’potere’ o della casta di turno che
dispone, è comunque una preziosa conquista, ma, di fatto, è ben magra
consolazione quando sai che devi subire, perchè non puoi farci niente. Poi la
dicono democrazia...
Se
un governante e la sua ristretta cerchia decide che – adulterando e
mistificando progetti e sensibilità, specificatamente professionali ed anche civicamente
comuni – in Centro ad opera o per approvazione dell’Ente comunale si possa
porre in opera fra tetti tegolati e antichi, fra torri avite, una “casetta”
stile magazzino, con tanto di copertura sfacciatamente in lamiera, può essere
abbastanza (dite, dite!) per il popolo poter “storcere il muso” e borbottare
sapendo che, demo o non demo che sia o si creda, delle angherie di altri deve
farsene una ragione?
Aggiungo,
per vero e per moto sincero, non per voglia polemica: ma gli ambientalisti (se ne
esistono di urbani), singoli e storicizzati o in comitato adunati, perchè non
protestano o, al solito e quantomeno, non ciurlano nel manico dei Media?
Chi
vuol farmi figurare da ingenuo, qual mi ostino a voler essere, mi risponderà
deridendomi che costoro fanno parte del Sistema, porcellato o preferenziato che
sia, che i “se” e i “ma” li spendono a seconda che stanno dentro o fuori il
Palazzo... Tant’è che ad essere derisi, astenuti o complici, oppositori per
ciurla o impotenti, siamo e restiamo noi tutti o quelli che ancora credono o
sperano nella sacro-santità delle Istituzioni. Poi la dicono democrazia...
Giusfra
1 commento:
Ma credo che esistono ambientalisti urbani e/o metropolitani...
Se non erro, (ma non ne sono sicura) sono quelli che accettarono, anni fa, che l'unico rimedio per liberarsi dei piccioni, fosse quello di avvelenarli...
Non vorrei sbagliarmi però!
Quindi, che si prenda questo commento come una domanda e non come una affermazione...
Posta un commento