Ieri da mio fratello la signora Angela mi ha chiesto di scrivere una poesia sul coro delle nonne. Le ho risposto che non so scrivere su commissione ma solo se mi viene. Questa notte però mi sono svegliato e ...
Mi dite cosa ne pensate?
Il coro delle nonne.
“Sorgente”, aveva il coro due
sorelle,
tra tante voci erano le più
belle
e se lo dico nessuno si
offenderà
erano le più melodiose della
città
Cantavano di una “vita
spericolata”
di una città ormai da tempo
perduta
quella immersa tra vigne,
olivi e aranci
quella degli oleandri e del
suo immenso mar.
E lo facevano senza
ricompensa alcuna
se non del sorriso di qualche
nipotina.
Il canto si diffondeva da
una finestrella
che si affacciava sopra il
belvedere,
quello col monumento all’emigrante
che tanti ricordi dava al
loro cuor.
E ancora cantavano … “Vasto è bello e terra d’or”.
14 commenti:
Magari adatterei le rime affinche la poesia resti impressa e facilmente, per tutti, recitabile.
Mi sono divertita ad adattarle,
ma non oso ora postarle...
Se lei mi darà il consenso,
le posterò in un momento...
Ad ogni modo, la sua poesia è molto bella.
Posta Maria, posta!
Eccola... Il tutto, ovviamente, con rispetto dell'originale senza il quale, nemmeno il gioco delle rime, avrei potuto fare.
Aveva il coro due sorelle
tra tante voci le più belle...
lo dico e nessuno s’offenderà
le più belle e melodiose, erano, della città…
Cantavano di una vita spericolata
di una città ormai andata
(oppure:
cantavano di una vita molto arguta
di una città ormai perduta)
quella immersa tra vigne, olivi e aranci
e del suo immenso mar, quella degli oleandri
Per loro non c’era ricompensa
ma il sorriso dei bimbi le riempiva di una gioia immensa
Sul monumento all’emigrante si affacciava una finestrella
e da li il canto si udiva in una grande emozione bella
che tanti ricordi dava al loro cuor
e ancora cantavano “Vasto è bella e terra d’or”
Complimenti.
Caro Paolo, grazie per la bella poesia. Possiedi il valore di chi mantiene le promesse!
Il coro, dopo 20 anni dice FINE a tanti anni di meritati successi nel corso dei quali, diretti da Emilia D’Adamo abbiamo cantato le bellezze della nostra Vasto, i sentimenti e la simpatia della nostra gente.
Ricordi indelebili per le “nonne”, storie da raccontare con orgoglio ai propri nipoti.
Consegnerò la poesia a tutte le ”nonne” , la leggerò insieme a loro , ricordando con Maria Sorgente, la sorella Anna che ci ha lasciti di recente.
Angelina Poli-Molino
Presidente Associazione Amici degli Anziani
Evviva l'Angelina PoliMolino... Non si smentisce mai. Tutto si fa per catturare la benevolenza di chi, all'occorrenza, gli darà il suo bel voto..., in modo che, pur nei tempi che cambiano, lei resti sempre a galla.
Quel che non si capisce perchè lei architetto si sia prestato a tanto. Perchè parlare di "poesia" laddove tutto quel che ha potuto offrire e solo un dilettevole gioco di parole?
Poi, per celebrare in versi una FINE ci sarebbe voluto altro tono, tipo:
"Ei fu il Coro immobile
orbo di sì tante voci
..."
Se vuole, vista anche la sua manifestata vena lirica, può andare avanti così anche la Maria. Per lei non ci sarà ricompensa /
ma il sorriso delle nonne la riempirà di una gioia immensa!
Del resto, anche per noi, da questo blog-finestrella ...sarà una grande emozione bella.
Eh vai!
Scusate..., con questo mio postato ho voluto giocare anch'io.
Sa, caro anonimo, io i miei giochi li faccio per me...
I meie nervosismi, le mie ire, le esprimo proprio, quando in un contesto di semplici opinioni, viene esaltata, ad esempio, quella di un poeta che non riesce ad emergere, nonostante la sua passione e la sua bravura, proprio per via del fatto che altri, magari solo per il loro nome o per le loro conoscenze, vengono acclamati...
Lasciando questi poveri poeti, quasi maledetti, al loro ignorato destino.
A lei, anonimo, le rode tanto quanto rode a me...
A lei per le sue doti poetiche, a me, perchè certe volte, non si prende in considerazione una mia seppur semplice opinione, per dare spazio, magari ad ovvietà e banalità (non che io non lo sia) di altri, esclusivamente perchè per loro c'è sempre spazio...
e poi, magari, si osanna la libertà di parola per tutti...
Io, non mi sono mai definita un poeta, e mai ho preteso di sembrare o solo somigliare...
Lei, magari, lo è!
Non si rende conto che la mia rabbia è dalla sua parte...
Peccato!
Forse, anche lei, ama distinguere una rabbia giusta e degna da una non degna, solo in base al nome che porta colui o colei che la esprime...
Mi dispiace...
Cordiali saluti, anonimo.
Mi scusi, anonimo, ma ero talmente irritata che non c'ho affilato di una virgola a ciò che volevo dire...
Sa, caro anonimo, io i miei giochi li faccio per me...
"I miei nervosismi, le mie ire, le esprimo proprio, quando in un contesto di semplici opinioni,NON viene esaltata, ad esempio..."
Questo è l'inizio che volevo scrivere.
Gentile anonimo che parla di Angela Poli Molino e di voti. Se certe cose le facessi in cambio di questi (voti) sarei Presidente degli Stati Uniti d'America, invece le faccio quando "me la sento". Avendo poi questa "finestrella" mi piace tenerla aperta per muovere l'aria stantia di questa "Città".
I suoi commenti sono comunque ascoltati con attenzione, tuttavia in questo caso non rispondenti al carattere e al "modus operandi" del sottoscritto. Il che vuol dire che non mi conosce. Se invece mi conosce è in mala fede. In questo secondo caso le porgo gentilmente un consiglio: "se lei gradisce altro rivolga altrove il suo pensiero".
Mamma mia che sconquasso, quanta permalosa ira...
L'avevo detto in fondo e lo ripeto: avete giocato voi (ma non gioca di certo la APM a far la presidentessa delle care nonne, non ci piove) mi si conceda tranquillamente di esprimere quel che penso, sia pure giocosamente, anch'io. Eh dai!
Quanto alla firma in "Anonimo" è palesemente nelle possibilità date dal blog, e lo si usa proprio per non farne qualcosa di personale.
Ciò precisato, dare all'interlocutore dell'"anonimo", volutamente a tutte minuscole, in risposta ad una critica, è un segno di malanimo, sicuramente sgradevole e inopportuno, soprattutto da parte del padrone di casa. Lasciatevelo dire.
Altro che rime e poesia. Comunque, alla Mike B, allegria!
E no caro! A Vasto si dice: "tutte li cille cande e lu celle me na da candà?" Troppo bello fare polemiche anche su argomenti come una poesia sul coro delle nonne e poi dire che era un "gioco". Allora io dovrei sopportare tutto quello che mi dite e stare zitto? "Ridi pagliaccio" cantava Caruso . Se tu mi avessi detto che quello che ho scritto fa schifo non mi sarei offeso ma dirmi ce l'ho fatto per i voti se permetti mi fa girare i "capitelli". Comunque Allegria!
NON PER AVER RAGIONE (POI DI COSA) MA, RIPETO, HO DETTO:
"Evviva l'Angelina PoliMolino... Non si smentisce mai. Tutto si fa per catturare la benevolenza di chi, all'occorrenza, gli darà il suo bel voto..., in modo che, pur nei tempi che cambiano, lei resti sempre a galla."
NON S'E' CAPITO CHE PARLAVO - QUI SERIAMENTE CERTO - DELLA APM?
Quanto alla "poesia", ci siamo divertiti a giocare, di certo io e alquanto seriamente e con più impegno lei e la signora Maria.
Quanto al "Caro Paolo, grazie per la bella poesia", guardi che la detta Presidentessa l'ha proferito perchè "Possiedi il valore di chi mantiene le promesse!", trascurando di dire su (il banale e scontato aggettivo Bella a parte) contenuti in versi e rime. Io al posto suo di questo mi sarei offeso. Che poi il suo componimento sia, come detto, un convenzionale gioco di parole e non poesia (mi si permetta) è a tutti evidente.
In fatto di accaparramento facile e capzioso di voti, il malinteso spiega il suo "giramento" e lo accetto.
Da semplice e abietto ...anonimo, saluto.
Grazie Cicco per le precisazioni.
Caro anonimo presunto Cicco...
Se nel primo commento ero "la Maria"
non vedo la necessità del dovremi aggiungere, nel secondo, il titolo di "signora".
Mi creda, posso tranquillamente farne a meno... lo riservi per altri più bisognosi di titoli.
Sono sempre e semplicemente maria. (volutamente minuscolo)
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