Sabato 3 nov’12,
Campo Incoronata.
ACCIDIOSI – IRACONDI
7-2
arbitro Lino Frasca
ACCIDIOSI (Rossoblu): Granata; D’Adamo P., Ronzitti N.; Frasca M. (Del
Vecchio), Ronzitti F., Salvatore P.; Soldano, Reale, Angiolillo (fino al 45’ ), Serafini A., Ronzitti
Gogò.
IRACONDI (Gialloneri): Puddu (Fanucci); Antenucci, Lemme; Sebastiani,
Sboro, Di Foglio; Del Vecchio (Frasca), Fanucci (Puddu), Frangione (fino al 20’ ), Bozzelli, D’Angelo.
Clima
poco amichevole sul campo dell’Incoronata quest’oggi, tanto nervosismo
soprattutto nel primo tempo e il cronico problema dei portieri che ritorna
ancora. Causa indisponibilità e assenze dell’ultima ora, tanti giovani in campo
e capitan Puddu, storico leader dei blu, che decide di fare da tappabuchi e si
presta a fare il portiere per gli storici avversari gialli. Fin dall’ingresso
in campo, il maresciallo Frangione si mostra poco convinto delle squadre e
sentenzia: “Nen se po’ iuchà a ssa manire!” I fatti gli daranno ragione.
Eppure
è proprio lui ad avere la prima grande occasione, quando sfrutta un buco di
Ronzitti F. e si presenta solo davanti al portiere, ma gli tira addosso senza
la forza necessaria. Poi però sono i blu a prendere in mano le redini
dell’incontro, e sfruttando l’emergenza dei gialli a centrocampo (si sente
l’assenza del professor Cicchini) riescono in pochi minuti a indirizzare la
partita con 4 gol in rapida successione. Apre Peppino Reale intorno al quarto
d’ora, che su un lancio da centrocampo parte dietro la linea avversaria e batte
con facilità il portiere. Raddoppia Andrea Serafini, che dal limite piazza un
missile imparabile che bacia il palo destro e si insacca imparabilmente. I
gialli non riescono a reagire, e ancora con gli inserimenti sul filo del
fuorigioco i blu dilagano prima con Gogò Ronzitti, al rientro dopo alcune
partite, e poi con Marco Frasca, entrambi soli davanti al portiere. A questo
punto, siamo intorno al ventesimo, si cerca d’arimmisticà le carte in campo:
Frasca passa ai gialli al posto di Del Vecchio, e Puddu torna in difesa
lasciando posto tra i pali a Fanucci. La mossa non piace al maresciallo
Frangione, che polemico abbandona il campo e va sotto la doccia (“Ma che
cagname a fa’ mo che steme già quattr’a zer’? Ma che me stete a pija in
gire?”). Qualche discussione e alcune parole di troppo tra alcuni membri delle
squadre, poi torna la calma e si ricomincia a giocare. I gialli in 10 si
risistemano e riescono a riaprire la gara con Bozzelli, che sfrutta
un’incomprensione tra Salvatore e Granata, salta il portiere e mette dentro. La
reazione è breve, poi i blu tornano a controllare la gara e un ispirato Peppino
Reale consegna a Gogò Ronzitti la palla facile del 5-1. Lo stesso Gogò è
implacabile, e poco prima di fine tempo va ancora a segno per la sua
personalissima tripletta.
A
inizio ripresa anche i blu restano in dieci perché Angiolillo, al rientro da un
infortunio, preferisce restare sotto la doccia. Nonostante l’ampio divario, la
partita si mantiene piuttosto vivace, con i gialli che sfruttano la stanchezza
degli avversari e provano a portarsi in attacco e riaprire la gara. Prima
Ronzitti F. rischia il più fantozziano degli autogol, deviando indietro un
pallone che per sua fortuna finisce sul palo, poi Hulk D’Angelo manda fuori di
testa da buona posizione su calcio d’angolo, infine Bozzelli (il più attivo dei
suoi) entra in area da sinistra ma tira fuori. Dopo alcuni minuti di
sofferenza, i blu chiudono la gara con un ottimo contropiede che Peppino Reale
finalizza con un eurogol, un tiro imparabile dalla destra dell’area di rigore:
7-1. I gialli continuano a lottare, e Marco Frasca segna il secondo gol della
giornata, ma con una maglia diversa: salta in velocità un paio di avversari e
di sinistro da fuori trova un angolo imparabile, 7-2. Gli attacchi dei gialli
proseguono, ma non nascono altri pericoli di rilievo per la porta dei blu,
salvo un ultimo brivido nel finale. L’arbitro Frasca concede una punizione a
due in area per un retropassaggio di Ronzitti N. che Granata stoppa con le
mani: sulla battuta di Frasca, il portiere si supera respingendo di piede e
mandando la palla sopra un albero. Mentre il buon Reale, che era reduce da due
giorni di “vattute de la ‘live”, si arrampica con agilità per recuperarlo, ma
nel mentre l’arbitro decreta la fine e manda tutti a casa. L’ultima perla è di
Peppino Soldano, che negli spogliatoi si arrabbia per la porta rimasta aperta e
dice sicuro: “Chiude ssa porte ca se m’ammale ije aecche nen se ioche cchiù!”.
Se lo dice lui…
Class. cannonieri: 10 gol Ronzitti Go.; 8 gol Frangione; 7 gol Angiolillo; 4
gol Ronzitti L., Serafini A.; 3 gol Cicchini,
D’Angelo, Frasca M., Sboro, Storto; 2 gol Bozzelli, D’Adamo F.P., Reale,
Sebastiani; 1 gol Fanucci, Piras, Salvatore D.
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