MA COME CAZZO SI FA A SCRIVERE COSI:
Vastoweb invita i rappresentanti
parlamentari della città: Onorevole Maria Amato e Senatore Gianluca Castaldi a
pubblicare senza infingimento alcuno le loro paghe, i loro benefit, le loro
spese, i contributi eventuali ai partiti politici di appartenenza per poter
fare chiarezza su un argomento che
agli italiani, soprattutto quelli che hanno meno di 8500 euro l’anno (soglia di
povertà) sta a cuore, sta a bocca, sta a stomaco."
Ci manca :sta a orecchio e sta a culo...
Ci manca :sta a orecchio e sta a culo...
Solleticato
dalla “delicata” mail sopra pubblicata, ricevuta da un amico, relativa, come avrete capito, all’uso della lingua italiana, in
particolare da un articolo su Vastoweb, ho ritenuto “utile” ritagliare un
pochino di tempo, tra quello dedicato alle mie ricerche storiche e quello
dedicato alla pulizia dei “tombini”, così da dedicarmi alla lettura dell’intero
articolo.
Ho letto
(tra l’altro):
Vastoweb invita i rappresentanti
parlamentari della città: Onorevole Maria Amato e Senatore Gianluca Castaldi a
pubblicare senza infingimento alcuno le loro paghe, i loro benefit, le loro
spese, i contributi eventuali ai partiti politici di appartenenza per poter
fare chiarezza su un argomento che agli italiani, soprattutto quelli che hanno
meno di 8500 euro l’anno (soglia di povertà) sta a cuore, sta a bocca, sta a
stomaco.
Anche gli altri esponenti politici
(consiglieri regionali, provinciali, sindaci, presidenti e consiglieri di enti
strumentali), potranno fare lo stesso e Vastoweb li ospiterà con tutto lo
spazio che meriterà questo ampio, ci auguriamo, outing delle retribuzioni e dei
benefit.
Il nostro obiettivo è quello che
parlando tra noi cittadini normali non si possa dire più “Quell’Onorevole, o
quel cittadino prende un sacco di soldi ed ha un sacco di privilegi” ma, come
precisione estrema "prende questa cifra in Euro ed ha esattamente questi
privilegi”. Con la speranza ancora più recondita di poter aggiungere lavora
tanto per il bene dell’Italia e se li merita tutti.
Lascio ai professori e ai puristi della lingua italiana
l’eventuale correzione di quanto scritto, piuttosto vorrei esternare il mio
pensiero in merito a quanto letto.
Chi se ne importa di quanto guadagna chi fa bene il suo dovere! Mi
interessa che il “lavoro” sia fatto bene. Quello del parlamentare è un lavoro
difficile e “pericoloso” e se fatto nella maniera giusta merita un giusto
compenso.
Secondo voi è meglio pagare
poco un “asino” oppure pagare bene uno che soddisfa le esigenze di chi lo paga?
Quindi per me un “onorevole” o un senatore o chiunque altro ricopra cariche
deve essere preparato e “fare le cose per bene”. Risparmieremmo cifre ben più
alte di quelle che “togliamo” o vorremmo togliere ai “nostri” rappresentanti.
Manco a farlo apposta in questa direzione, credo (se so ancora
leggere l’italiano) va la risposta del Cittadino Senatore Gianluca Castaldi
(scritto così in italiano)
-ho aderito alla campagna di Openpolis: (e
spero che aderiscano tutti) campagna rivolta a Deputati e Senatori per ottenere
la trasparenza della Commissioni Parlamentari. Occorre riformare i regolamenti
di Camera e Senato affinché i cittadini siano finalmente informati su presenze,
lavori e votazioni nelle Commissioni. Il cuore dell’attività legislativa del
Parlamento è opaco e ciò non può che incrinare il rapporto di fiducia tra
rappresentanti e rappresentati. Porvi rimedio è un atto dovuto, da realizzare
il prima possibile in questa Legislatura. La Amato non ancora vi aderisce.
Tornando
alla lingua italiana, spero che il mio amico non insista nelle sue critiche
leggendo:
Questo il testo ricevuto e per il quale ringraziamo il Senatore Castaldi che certamente soddisferà la nostra richiesta nel pubblicare il suo “bilancio” al momento della riscossione della prima busta paga e cioè alla fine di aprile anche sul nostro sito.
E
addirittura non si “arrovelli” uleriormente quando leggerà:
Ringraziamo altresì il Senatore per la
preziosa comunicazione circa la sua adesione alla campagna Openopolis, e
per il distinguo circa il quale, in
“Italiano” l’Onorevole Amato non vi abbia ancora aderito.
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