Pubblico uno stralcio del
discorso che Tiziano Longhi, (all’epoca) portavoce del Circolo IDV Vasto 1
Michele Colantonio, ha fatto in occasione del congresso di Rifondazione
Comunista del 22.11.2009. Come ricorderete con il nostro circolo siamo stati un
caso nazionale. I partiti nascono, fanno giravolte, seguono le mode, imbarcano
arrivisti, spariscono nel nulla come IDV perchè le forze sane sono state
isolate ed espulse. Noi invece, sui fatti concreti la pensiamo sempre allo stesso
modo. Quel giorno erano presenti Lapenna e Peppino Forte, tra gli altri. Grossi
applausi alla fine.
... Però io ho un’altra domanda da fare. E mi rivolgo a voi, a noi
tutti: MA NOI COSA FACCIAMO? Come è possibile che in presenza di governi
quantomeno imbarazzanti, per non dire di molto peggio, noi non riusciamo ad
attrarre più consensi? Non siamo forse più le “avanguardie della rivoluzione”?
Evidentemente no. Qui in Italia si vota a destra. E quando le sinistre
hanno avuto modo di governare… evidentemente avrebbero potuto dare miglior
prova di se stesse.
Ma forse non è neanche il caso di “volare” così alto. A livello locale
non abbiamo forse necessità di occuparci di temi della massima importanza? Il
decreto che impone la privatizzazione dell’acqua è del mese di agosto…
DELL’ANNO SCORSO, DEL 2008! Il mio circolo è un pezzo che si sgola su questa
cosa di portata epocale, ma rilevo che le popolazioni tutte sono molto
interessate al fatto che Lippi non convocherà Cassano per il mondiale. Oppure,
sembra quasi che sia un problema di Maria Rita D’Orsogna, il fatto che ci
avviamo, ma che dico ci avviamo, che stiamo assistendo alla petrolarizzazione
dell’Abruzzo. Oh che quella sta in California, ed è più preoccupata di noi!
Oppure, c’era bisogno di arrivare al problema conclamato, per discutere
così come si è fatto del CIVETA?
Forse che a livello locale non possiamo agire in quanto partiti? Forse
che abbiamo bisogno di direttive dalle segreterie nazionali per decidere su come esprimerci SULLA NOSTRA ACQUA? SUL
NOSTRO TERRITORIO A RISCHIO DEVASTAZIONE PER ESTRARRE POCHI BARILI DI CATTIVO
PETROLIO? SULLA GESTIONE DEI NOSTRI RIFIUTI?
Permettetemi una piccola parentesi sui rifiuti. A volta basta una
piccola cosa, un minimo accenno ad un problema, che parte la giostra delle
fesserie lanciate a mezzo stampa. Non avevamo ancora fatto in tempo a capire
cosa stava succedendo al CIVETA che già venivano lanciate proposte per la
realizzazione di TERMOVALORIZZATORI. Eh sì, pare che si chiamino proprio così.
Quei formidabili apparecchi che servono a far ammalare le persone e ad
avvelenare i territori si chiamano TERMOVALORIZZATORI.
Nel frattempo enti locali danno la loro disponibilità preventiva ad
ospitarli. Cose fuori dalla grazia di Dio...
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