Vincè! Proprio adesso che avevo cominciato a dire che in mezzo alla "Combriccola di Vasto ridens" eri il migliore, mi fai ricredere? Io che avevo esaltato le tue doti mostrando al "mondo" le tue capacità, facendo notare come ti sei salvato dal "polpettone" (per i politici costretti ad assistere) della conferenza dell'Arcivescovo, quando ti sei fatto chiamare chiamare con una scusa dal segretario particolare del sindaco nel bel mezzo del discorso e non hai fatto più ritorno più ritorno. Quella poltrona vuota mi aveva fatto sognare e invece ...
Forse dovevo pensare che non fosse una scusa. Forse dovevo pensare che non lo avevi fatto apposta. Magari dovevo pensare che eri andato a controllare a che punto erano i lavori per Fosso Marino? O forse eri andato a vedere se avevo scritto qualcos'altro su Santa Lucia, così da ripetere "a campanella" le mie parole a Paola Calvano?
Mannaggia Vincè! E mo con questa storia del rinvio dei lavori alla Marina, come la mettiamo?
COMUNICATO
STAMPA
Vasto,
16.05.2012.- Una
figuraccia, una vera figuraccia! Si apprende dai mezzi di comunicazione che l’Amministrazione
comunale ha convocato un “vertice” per decidere se i lavori di cui al famoso
bando affidati con il 40% di ribasso, quelli per la captazione delle acque
sorgive dal monumento alla Bagnante a Fosso marino, possono essere fatti in 20
giorni oppure rinviati!
L’Assessore
Sputore, il 10 Aprile scorso, aveva
dichiarato: "Credo che già dalla prossima settimana procederemo alla consegna del
cantiere, una volta terminate le procedure legate all'impiego delle poste di
bilancio". Una simile previsione, già da allora, non ci sembrava
verosimile. Ed infatti, dopo oltre un
mese da tale uscita, della “consegna del
cantiere” neanche l’ombra! Oggi, la giustificazione del rinvio, secondo
Sputore, risiederebbe nel fatto che “un
paio di balneatori non ci hanno rilasciato la liberatoria a eseguire lo scavo
nella sabbia per realizzare la condotta ai margini del lungomare”. Fino a
ieri, invece, tale circostanza non avrebbe potuto rappresentare un impedimento
ed infatti tale “permesso” non è necessario per un’opera pubblica urgente su di
un suolo oltretutto non in proprietà ma affidato solo in concessione. Una giustificazione incredibile!
Ricordiamo
che i tempi per la loro realizzazione furono inizialmente stimati, dal
progettista, in 120 giorni; successivamente, il bando del Comune li concentrò
in 90 gg e, poi ancora, la ditta “provvisoriamente”
assegnataria si impegnò ad eseguirli in 30 e con il 40% di ribasso. Ad oggi,
dei macchinari e delle maestranze per iniziarli non se ne vede traccia. A causa
del tempo perso da parte dell’Amministrazione comunale, il rischio che, da
subito, paventammo fu quello di ritrovarsi con ruspe, materiali di grande
ingombro e tabelle di “lavori in corso”
ad impedire l’accesso alla spiaggia centrale ed agli stabilimenti balneari, a
stagione balneare inoltrata. Dicemmo anche che le opere commissionate
dall’Amministrazione comunale apparivano
inutili alla soluzione del problema del travasamento in mare dei liquami
fognari di Fosso Marino. Infatti soltanto l’intervento della SASI può
risolvere le carenze ed ovviare allo stato di emergenza e questi lavori stanno
andando avanti. E meno male!
Oggi è chiaro che l’Amministrazione comunale ha
tentato un’operazione d’immagine: realizzare
qualcosa di proprio, anche se inutile, per assumere il merito di aver risolto
l’annosa questione di Fosso marino mentre chi avrà posto rimedio è solo la SASI che ha la gestione e
la responsabilità del sistema fognario!
Chissà se anche questa volta, al pari delle declassate Bandiere blu, la
colpa sarà dei “gufi”, come ama dire
il Sindaco, di fronte alla propria inefficienza! La stagione turistica è
ormai alle porte e gli stabilimenti balneari hanno già iniziato ad allestire le
proprie strutture per l’ospitalità ed oggi ci si accorge che iniziare la messa
a dimora di una nuova condotta, con pozzi anche di due metri e mezzo di
profondità tra la Bagnante
e Fosso marino, tra il lungomare pavimentato e la sabbia, rimuovendo recinzioni
e strutture, in prossimità di vegetazione e quanto altro è di… difficile
esecuzione! A causa dei ritardi accumulati nell’iniziare i
lavori, basterebbe una forte precipitazione a cantiere ancora aperto e i danni
sarebbero ingenti, con conseguenze ancor peggiori.
Di fronte
quanto è accaduto, non c’è difesa per l’Amministrazione comunale che, ancora
una volta, si è mostrata incapace e parolaia!
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