Tempo addietro tutti ridevamo del
Ministro Gelmini che aveva dichiarato l’esistenza di un tunnel tra la Svizzera ed il Gran Sasso, il quale permetteva il passaggio di neutrini. Tutti allora ridemmo dicendo:
“possibile che la Gelmini
non sia arrivata a capire (o a sapere) che tale tunnel non esiste”?
Tutti pensavamo, anzi “sapevamo”
che i neutrini non avessero bisogno di un tunnel per raggiungere il Gran Sasso
dalla Svizzera. Qualcuno però, si sarà mai chiesto dove passassero questi neutrini?
Qualcuno avrà mai pensato che tipo di “macchinario” fosse necessario per questo
“esperimento scientifico”?
L’Italia ha diverse peculiarità
che altre nazioni non hanno. Oltre la natura (sempre meno), possiede uno
sterminato patrimonio artistico e tante piccole realtà industriali. Tra queste
ultime spiccano quelle per la produzione prodotti alimentari unici nel mondo.
Qualche giorno fa la terra ha
tremato in Emilia, una terra dove i terremoti sono rari e di bassa intensità.
Guarda caso, i danni maggiori sono stati causati al patrimonio storico-artistico
ed alle piccole imprese, soprattutto agroalimentari.
I terremoti sono catastrofi
naturali che nessuno riesce a prevedere. Per curiosità del lettore, mi piace
ricordare che esiste uno studio sui terremoti risalente alla prima metà del
Settecento, realizzato, presumibilmente a Vasto (la Città della "foto"), da Padre Alessandro Pompeo
Berti. Chi è interessato a consultarlo può recarsi a Lucca dove è conservato.
Torniamo alla Gelmini.
Ma se non
c’è bisogno di un tunnel per far passare i neutrini, non sarebbe possibile far
passare delle onde che, come le bombe intelligenti, colpiscano un obbiettivo
causando terremoti? Se esiste una struttura che possiede dei sofisticatissimi
congegni che dalla Svizzera riescono a lanciare particelle verso il Gran Sasso
senza un “tunnel”, non potrebbe esisterne un’altra che possa lanciare qualche
“cosa” che riesca a provocare un terremoto in un determinato luogo?
Mi chiedo adesso chi, dopo
essersi poste queste domande, possa ridere senza compararsi alla Gelmini.
A proposito oggi: prosciutto e
melone, scaglie di parmigiano (con una goccia di aceto balsamico) e un buon bicchiere di … Lambrusco.
3 commenti:
Non sono riuscita a trovare nulla sugli studi (sui terremoti) da parte di Padre Alessandro Pompeo Berti, se non di archeologia sacra: mi sa che bisogna proprio andare a Lucca, o cambiare, trovare una chiave di ricerca diversa.
Però, ho letto che il Padre in questione, fortemente voluto a Vasto dal Marchese D'Avalos, fu trattato un po' male dei Vastesi, almeno quelli aristotelici...
Fuori tema, lo so... ma mi è giunta curiosità di ricerca.
Maria non meravigliarti se i vastesi qualche volta sono un po' stronzi. Nota come trattano talvolta nei blog quelli che non sono allineati al pensiero prevalente.
Ho imparato, Ciccosan, a meravigliarmi solo delle cose belle...
Per fortuna, Vasto, ha anche ed ancora molte di cose belle!!!
Per la Gelmini, è difficile compararsi ad ella... bisognerebbe prima essere nominate Ministro e poi, avere sulle spalle una intera generazione di ragazzi che si appoggiano agli studi per il loro futuro...
Purtroppo, è una comparazione che difficilmente mi riuscirà nella vita...
Però, architetto, come dicevo su Face book, è comunque dimostrato che esistano strumenti che senza tunnel, potrebbero scaturire un terremoto; questo, tra bufale, leggende e realtà, se ne parla spesso e, tralasciando lo strumento, anche attraverso l'uso di scie chimiche che modificherebbero temporaneamente ionosfera ecc. Ma mi sembra di raccontare un film di fantaminkia... e di certo, se fosse vero, anche tanto quanto i neutrini che viaggiano più veloci della luce attraverso un tunnel, non ci sarebbero varie Gelmini a congratularsene, quindi... Pazienza...
Ma compararmi alla Gelmini, non potrei mai.
Ridere, invece, forse si, ma quello, indipendentemente dalla Gelmini e da come girano i tunnel, pardon, i neutrini...
Ma comunque, mi sfugge ancora cosa realmente voleva intendere col suo post...
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