Quando ero piccolo, mi piaceva seguire mia madre quando andava in una casa posta all'angolo est tra le vie Laccetti e Valerico Laccetti. Ci andavo volentieri perchè mi piaceva una signora che in quella casa viveva e lavorava.
Aveva un modo di parlare che mi affascinava, abituato com'ero alla "rozza" parlata di quel quartiere.
Il suo lavoro, non so se dire sarta, modista o simili e l'ambiente dove ero accolto mi facevano sentire in un luogo di pace e di bellezza.
Ero troppo piccolo per ricordare ulteriori particolari, magari qualche frase o qualche gesto ma ricordo benissimo il volto di quella signora. La signora Tupone.
Ieri, buttando lo sguardo tra i manifesti elettorali e i necrologi, ho visto il volto di una persona che mi suscitava ricodi. Oggi, ripassando, mi sono fermato e ho letto "Vedova Tupone".
Pensavo fosse già scoparsa da tempo, visto che non la incontravo più.
100 anni. E' scomparsa alla bella età di 100 anni. Ne sono contento. Contento anche perchè capace di risvegliarmi un dolcissimo, romantico, sincero ricordo.