mercoledì 31 ottobre 2012

A proposito di Di Pietro.

A me la Borletti non ha lasciato nulla. Spero che mi lasci qualcosa la Necchi.
                             

Un esempio piccolo piccolo.



Lo confessiamo. Siamo allo stesso tempo stupiti e felici del fatto che in così tanti abbiate recepito lo spirito della nostra associazione. Evidentemente non siamo i soli ai quali non va più bene la maniera con la quale la classe dirigente viene selezionata. E vi possiamo anticipare tranquillamente che per il futuro non siamo ancora ottimisti, circa la possibilità che le cose possano migliorare.

Un piccolo esempio.
Amici ci segnalano che un signore, tal Turdò del “Partito dell'automobilista”!?! abbia rilasciato delle dichiarazioni alla stampa locale nelle quali si dichiara esterrefatto e sbigottito a causa della nascita della nostra associazione. Conclude indicando la nostra come una perdita di tempo e dicendo: "Che vergogna".

Cercheremo di essere brevi.

1.        Dobbiamo rinnovare i ringraziamenti alla stampa, in particolar modo a quella nazionale, la quale ha riportato con precisione i concetti chiave che sono alla base dell'associazione.
2.        Evidentemente del nostro tempo continueremo a decidere noi, e gli altri, come al solito, se ne dovranno fare una ragione.
3.        Ci par curioso comunque non essere stati contattati per un normale diritto di replica verso qualcuno che ci ha attaccato. Evidentemente il giornalista ha pensato altrimenti.

In quanto alla vergogna, ci dilunghiamo appena appena. Sicuramente non prendiamo lezioni dal primo venuto. Il signore in questione ha nutrito/nutre velleità politiche. Questo fatto attiene alle sue libertà, ma ci permette di interrogarci di nuovo sul livello di chi ambisce o arriva a far politica. E siccome noi ci sentiamo particolarmente spiritosi, vi riportiamo di seguito uno dei suoi ultimi comunicati. Voi non ci crederete, ma costui ha avuto il coraggio di spedire quanto segue ai giornali. I quali impietosamente hanno pubblicato. Ecco, in questo caso ci vergogniamo noi. Ma ci vergogniamo per lo scempio fatto della lingua italiana, la quale nulla ha potuto di fronte a tale flagello.

Quello che raccontiamo ed abbiamo visto oggi ha dell’incredibile. Nella giornata di venerdì scorso sulla Trignina un automobilista inavvertitamente ha tamponato ed ucciso un cane. Il quale molto correttamente, oltre ad aver subito dei danni materiali alla sua autovettura, si è allarmato e recatosi presso l’area di servizio del Girasole , ha fatto avvertito il comune di Fresagrandinaria, essendo l’animale rimasto coinvolto all’altezza del km 65.500 della S.S. 650. Ad oggi lunedì 8 ottobre alle ore 10.00 l’animale non è stato ancora rimosso e né sotterrato. Avvertito da alcuni soci della PROTRIGNINA mi sono recato sul posto ed ho visto una carcassa gonfia che stà per scoppiare, piena di vermi e animaletti che la stanno divorando. Una puzza pestilenziale incredibile al limite delle norme igieniche, come si può vedere dalla foto. Ho chiamato sia il capo compartimento ANAS che l’ufficio veterinario della ASL, mi ha risposto il Dott. Torzi Giuseppe , il quale mi ha certificato di aver fatto il sopralluogo e di aver sollecitato il Comune ad intervenire. Questa è una ulteriore dimostrazione di come viene trattata la Trignina , siamo capaci solo a prendere i soldi dalla povera gente e dagli automobilisti, quando invece bisogna rendere un servizio con sollecitudine ed immediatezza cominciano lungaccini burocratiche da prima repubblica. E’ scandaloso che nel terzo millennio un animale morto sia dopo 5 giorni ancora in quello stato di degrado ed abbandono fuori da ogni ordine e regola igienica ed impatto estetico oltre che a condizioni di civiltà di trattamento del mondo animale. con quali soggetti un popolo intero ha a che fare, vessati e tartassati da personaggi che si fanno gioco delle leggi e delle norme. Con preghiera di pubblicazione. Grazie San Salvo, 08 ottobre 2012 Il Presidente Antonio Turdò Associazione Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise

Se siete arrivati fino in fondo, vuol dire che siete gente veramente “dura”.

Per chi cerca la fonte originale, il link è questo:
http://www.vastonotizie.it/wp/un-cane-muore-investito-ora-lautomobilista-chiede-i-danni-chi-dovra-pagare/

Dichiarazione di sospensione delle attività non obbligatorie


Il personale docente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “R. Mattioli” di San Salvo (CH), riunitosi in Assemblea Sindacale indetta dalla RSU in data 30 ottobre 2012, esprime all’unanimità il proprio totale dissenso e la propria indignazione nei confronti dell’art. 3 del ddl di stabilità, che, modificando unilateralmente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ha previsto l’innalzamento da 18 a 24 ore settimanali dell’orario di lezione dei docenti delle scuole secondarie.

Il personale sottolinea che tale norma è inammissibile perché:

- lede in forma gravissima la dignità e la professionalità del proprio lavoro;

- non tiene conto del fatto che tutti gli insegnanti svolgono una mole impressionante di quello che si definisce “lavoro sommerso” precisamente quantificato da una ricerca commissionata, già nel 2005, dalla Giunta Provinciale dell’ Alto Adige all’Istituto di Ricerche Sociali di Bolzano “Apollis”, in circa 1643 ore annue, che corrispondono a 36 ore per 45 settimane;

- comporterà  inevitabilmente un sensibile peggioramento delle già difficili condizioni in cui espleta le proprie funzioni poiché ogni docente sarà impegnato in classe per l’intera mattinata senza possibilità di avere il tempo “indispensabile” per la programmazione, l’organizzazione e la verifica del proprio lavoro;

- taglierà almeno 30.000 posti di lavoro in un momento di pesantissima crisi economica e occupazionale;

- continua nella politica di riduzione delle risorse umane e finanziarie, che ha causato il ridimensionamento delle strutture (laboratori, gabinetti scientifici, etc...) e del loro funzionamento impoverendo l’offerta didattica in netto contrasto con quanto previsto dalla riforma;

- è stata accompagnata da parte del Ministro e dei suoi più stretti collaboratori da dichiarazioni indegnamente offensive del personale docente e da comparazioni inesatte con la situazione internazionale.

Pertanto tutto il personale docente sottoscritto:

-         ritira – con effetto immediato – la propria disponibilità a svolgere qualsiasi incarico e/o funzione all’interno dell’Istituto che non sia strettamente previsto quale obbligo dal vigente CCNL;

-         chiede con forza l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale con un adeguamento stipendiale allineato alla media europea.

Tutto il personale docente dichiara, inoltre, che d’ora in poi – e finché non sarà definitivamente cancellato l’art. 3 del ddl di stabilità – si atterrà esclusivamente allo svolgimento delle attività obbligatorie previste dal CCNL, con conseguente blocco di tutte le attività aggiuntive, ed è pronto a mettere in atto tutte le eventuali ulteriori forme di protesta che saranno stabilite nei prossimi giorni.

... e la "pioggia" che va ...


Il sottoscritto Consigliere comunale,

avendo appreso da notizie di stampa diffuse dalla FEE – Abruzzo di situazioni già segnalate e documentate, anche a codesta Amministrazione comunale, in ordine alla dispersione di liquami fognari e presenza di discariche abusive nel territorio cittadino;

evidenziando la preoccupazione, da questa sollevata, per realtà quali:
- vallone Maltempo, laddove la copertura della vecchia ed oggi chiusa discarica insistente sulla strada per Monteodorisio presenta numerose microfratture che, con le precipitazioni piovose e nevose, causano l’appesantimento del terreno di discarica, fino a farne prevedere l’improvviso cedimento, ed il rilascio costante di liquami che, giunti in detto vallone, si immettono nel fiume Sinello, all’altezza del Bosco di don Venanzio, e con esso sfociano in mare ai confini della Riserva naturale di Punta Aderci;
- località Lota, laddove si evidenzia la copiosa dispersione, a mezza costa ed a cielo aperto, di liquami fognari a causa dell’inefficiente stoccaggio nelle cisterne lì posizionate e l’inesistenza delle canalizzazioni verso Fosso marino;

- località Zimarino, laddove, sotto un ponte autostradale (A14) alto appena 5 metri ed in parte sul greto del fiume Sinello, è stata creata una grande discarica di rifiuti pericolosi, tossici ed altamente infiammabili la cui eventuale combustione genererebbe pericolo immediato per la circolazione veicolare soprastante;

- zona a valle della Circonvallazione Istoniense, laddove continui sversamenti di liquami fognari inquinano il terreno e rendono mefitica l’aria con esalazioni maleodoranti e nauseabonde, soprattutto nelle ore serali, si presume a causa delle molte abitazioni che, nella zona interessata, non hanno allaccio al sistema fognario e sono dotate di pozzi neri per la raccolta delle acque di scarico che, invece di essere smaltite con i tradizionali sistemi di raccolta a domicilio, vengono periodicamente disperse sul terreno circostante e così incanalate nelle pendenze naturali, fino a giungere a mare in località Punta Penna attraversando una vasta area che ricomprende la zona di Sant’Onofrio, Passo della noce e Fonte fico (prova ne sia la rarefazione, lungo i valloni, di flora e fauna che, solo a fino a qualche tempo fa, insistevano su quei terreni);

interroga la SV

per sapere se non ritenga necessario intervenire con urgenza per i casi segnalati, coinvolgendo anche altri enti eventualmente interessati, per assicurare:

- la messa in sicurezza della discarica Maltempo,

- la canalizzazione dei liquami fognari in dispersione in località Lota,

- la rimozione della discarica abusiva di rifiuti pericolosi, tossici ed altamente infiammabili in località Zimarino,

- il censimento delle abitazioni dotate di pozzi neri nella zona Sant’Onofrio e a valle della Circonvallazione Istoniense, il controllo costante dello smaltimento, secondo norma, dei liquami stoccati nei pozzi che devono essere trattati con puntuali procedure che prevedono sistemi di tracciabilità (certificazioni e vidimazioni) a cui, evidentemente, si sottraggono molti residenti della zona.

Massimo Desiati

martedì 30 ottobre 2012

Presto a Vasto “Erotica Tour”?



“L'operazione salvataggio è iniziata stamani”! “E' una corsa contro il tempo...”, si legge, in merito alla “cura” delle palme a Vasto. Al che ... una domanda sorge spontanea (con un altrettanto interrogativo ‘civico’ cui “il dirigente responsabile” Ignazio Rullo mai riterrà di dovere una risposta pubblica):

-        Come mai i preposti Uffici comunali - visto che è da qualche anno che si è evidenziato l’attacco del famigerato punteruolo rosso - solo ora si sono mossi?

L’altro interrogativo, che qui dico civico, ma che nondimeno vuol essere politico (attinente cioè a quel che l’eletto amministrativo – sindaco/assessore - fa o non fa, secondo suo compito democratico e istituzionale) è:

-        Come mai i duplici responsabili qui indicati non danno spiegazioni per l’evidente incuria e, al tempo stesso, perché i mass-media, per conto della pubblica opinione, non li pressano in questo?

Curioso che  neppure “Codici”, dell’attento e fervido Alinovi, chiede e domanda ...


Fin qui una lettera inviata a blog e giornali dall’attivo cittadino Giuseppe Pollutri a cui mi sento in dovere di dare io una risposta.

Già quando io ero Assessore si parlava del “problema” Punteruolo Rosso ma le priorità erano altre e le priorità per il nostro sindaco si affrontano una alla volta, con calma, solo dopo la forte pressione dell’opinione pubblica o per motivazioni politiche. Così tra rimpasti, proposte di dimissioni ritirate, il problema di Fosso Marino, la neve, l’imu, l’iva, l’ova, l’uva, le carenze economiche e tanto altro - non ultimi i socialisti - ci si è trovati nella situazione attuale.  Però non bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto.
C’è stata la notte bianca e c’è stata la notte rosa. Ora si “festeggia” Halloween (a cura dei commercianti del centro). Insomma si è fatto tanto. Aggiungo che la nostra Città vede i cittadini che non si indignano per i cancelletti che propongono simboli massonici, che gustano l’esposizione di vasi, di ogni tipo e campionario, a Piazza Gabriele Rossetti, che deridono chi è pervenuto alle cronache nazionali fondando l’Associazione Nicole Minetti … in definitiva: “la Città è viva”.
Da qui una proposta: dal momento che siamo avvantaggiati dai manufatti per l’arredo urbano distribuiti nei luoghi di passeggio e dalla forma attuale delle palme che ricorda  una simbologia “fallica” (si allega foto), perché non ospitare a Vasto una edizione di “Erotica Tour”?
Sono convinto, caro “Pino” (ti metto tra virgolette perché il tuo nome mi ricorda i due pini della piazza che io volevo e ancora vorrei fossero tagliati), che qualcuno dirà che questa proposta e vecchia e che proprio per quello si è voluto intervenire solo adesso contro il terribile insetto. Dirà che è previsto anche un gay pride. 
Come di consueto ci si porta avanti col lavoro e poi, salvo ripensamenti dovuti a motivazioni politiche, carenza di fondi o pressione popolare, quando i tempi sono maturi si propone l'evento. Dopotutto morta una palma se ne fa un’altra.
Per in "pino" invece ….

lunedì 29 ottobre 2012

Scarpasciudd


IL MARESCIALLO NON TROVA IL PALLONE DA AUTOGRAFARE

sabato 27 ott'12, campo Incoronata.

CLUJ   UNIVERSITEA STUDENTESC  1 - 6
arbitro Orazio Di Blasio

CLUJ (Rossoblu): Ronzitti L, Isoardi, Ronzitti N, Salvatore P, Serafini, Puddu, Soldano, Vino, Piras, Salvatore D, D'Adamo, Lemme

UNIVERSITEA STUDENTESC (Nerogialli): Granata, Antenucci, Di Marco, Sboro, Di Foglio (fino al 45'), Patriarchi, Bozzelli, Sebastiani, D'Angelo, Cicchini, Frangione, Frasca

12 vs.12 e abbondanza di giocatori, oggi, e soprattutto molti giovani in offerta 3 al prezzo di 1, (nel senso che in 3 non si arrivava all'età del capitàa). La 1°occasione è per i gialli, Frangione manda a lato sul palo sin.; al 11' Bozzelli smarca Marco Frasca, fa tutto da solo e sigla lo 0-1.  AL 14' Sboro lancia Nicola Bozzelli, che in progressione stanga a fil di palo dx, 0-2. Al 16',su un intervento difensivo, il giallo Serafini si stira 'lu bicchèine' (tricipite) ed è costretto ad uscire, episodio questo che condizionerà la tenuta difensiva dei blu, in cui spicca Isoardi che per ben 4 volte anticipa Frangione (" Vittò-esclama il maresciallo-e mìche pùzze 'ndrà tòste sopr'a lu puarènde tò!"). Al 27',su un errore del blu Puddu in disimpegno Cicchini ruba palla e mette in moto subito Max Frangione, che scatta sulla sx e infila lo 0-2. L'unica occasione per i blu si registra al 38', su una triangolazione stretta con Salvatore, Piras mette a lato di poco. Nella ripresa l'elettrico Di Foglio ci abbandona per l'ennesimo 'ciambotto a lu' cumbuarùzze' (tra cummuère,cumbuère e cumbuarùzze, il nostro Gigino s'è fatto il programma delle 'manifestazioni' che manco l'Agenzia Per il Turismo di Vasto si sogna). Ristabilita la parità numerica, i blu provano ad affacciarsi in area gialla: al 7' l'irruente D'Adamo manda la palla ad 1m dal palo sx. Ma al 9' Max Frangione si fuma i marcatori della sua fascia e segna lo 0-4. Al 15' il blu Ronzitti serve il rientrante Lemme, oggi ala sinistra, ma il suo tiro si stampa sul palo sx e va fuori (nell'occasione il portiere Granata accoppa 'nu' scùppe 'ndèrre' e s'infortuna). Al 25' Bozzelli serve Pietro D'Angelo che scocca un diagonale secco dal vertice area piccola dx, la palla s'insacca sul 2°palo ed è euro-hulk-gol: 0-5. Ma Hulk, dopo 2' , manda incredibilmente alto ad 1 m dalla porta su traversone da dx di Bozzelli. Al 32' Soldano (oggi minestrina di verdure, e quindi giù di tono) "càcce la cupuèrte e lu cuscinèlle e s'àddorme'sulla  panchina. Nel frattempo il tattico Vino'ammistìche li càrte' e sposta Salvatore jr. di punta, ma nel mentre Max Frangione al 31' viene servito al bacio da Cicchini e sigla lo 0-6. Al 43' per i blu c'è il gol della bandiera: Piras lancia Dante Salvatore che con un diagonale secco manda a fil di palo sx, ed è il finale 1-6. Frangione a fine partita pretende il pallone da autografare, ma questo è stato tempestivamente requisito da Emanuele.   

Class.cannonieri: 8 gol: Frangione 7 gol:Angiolillo, Ronzitti go   4 gol:Ronzitti L   3 gol: Cicchini, D'Angelo, Serafini A, Sboro, Storto   2 gol: D'Adamo FP, Sebastiani    1 gol: Bozzelli, Fanucci, Frasca M, Piras, Salvatore D 

domenica 28 ottobre 2012

La Pro Vasto al Conservatorio

Vi ha fatto male. Ma non è colpa nostra.

Chiedetevi una cosa: perchè TUTTA LA STAMPA NAZIONALE con trascurabili eccezioni, ha riportato la notizia della nascita di una associazione che nel nome riporta Nicole Minetti? Eppure di pagine facebook a lei dedicate ce ne sono tantissime. La risposta ve la diamo noi. Perchè nessuno in  Italia era ancora riuscito a dire esplicitamente qualcosa di così dirompente, che pure era sotto gli occhi di tutti. E cioè che se la signorina Minetti ed i vari “trota” ed i vari “batman” sono dove sono, vuol dire che è proprio il “Sistema Italia” a non andare bene. Vuol dire che la selezione della classe funziona... così come possiamo vedere tutti. Funziona male. Punto e basta. Eppure neanche questo concetto, benchè espresso in maniera così esplicita, è così nuovo. E allora, perchè ha fatto così male a tanti la nascita dell'associazione? Ve lo diciamo noi ancora una volta. Vi ha fatto così male perchè vi richiama alle vostre responsabilità. Questa cosa non ve la dice mai nessuno. Se le cose vanno male, nessuno di voi è esente da responsabilità. Invece i politici, che sanno comunicare benissimo, fanno passare un messaggio, sempre il solito, che poi è questo: guardate quel personaggio come è eccessivo/ridicolo/da gossip/macchiettistico... se le cose vanno male è perchè nella classe dirigente in generale, e nella politica in particolare ci sono persone come loro. Allora siamo tutti contenti. Noi votanti siamo contenti perchè siamo bravi, infatti personaggi così da poco non li abbiamo né scelti né votati noi. I politici sono contenti perchè quelli che non sono macchiette si possono distinguere dai personaggi di cui stiamo parlando. I personaggi a loro volta sono contenti anche loro, perchè tanto, benchè esposti al pubblico ludibrio, cosa potrebbero mai fare di meglio nella vita? E con quali soldi poi? Adesso vi rifacciamo la domanda: in questo sistema pensate di avere una responsabilità oppure no? Oppure più brutalmente: pensate forse di essere meglio voi?

Avendo rilevato il livello sub-neanderthaliano di molti commenti, abbiamo evitato di occuparcene seriamente. Comunque ringraziamo anche i commentatori più sgrammaticati, i più illogici, i più idioti  ed anche i più scurrili. Ci avete fatto ridere molto, e ci avete ben rappresentato com'è il mitologico “mondo della rete che si indigna”. Questo mondo fatto di eroi da tastiera, immediatamente pronti... a non capire neanche l'italiano, ma che se c'è da fare qualcosa di concreto si squaglia perchè sennò non si trova con gli orari dell'aperitivo. A quelli invece che con una punta di spocchia sono venuti a scrivere “sono meglio io perchè politicamente ho fatto questo” abbiamo risposto con molta facilità, dimostrando e facendo capire che la responsabilità delle cose che non vanno è anche la loro. Costoro erano quelli che si credevano furbi, ma in realtà non lo erano affatto. I veri furbi hanno capito. Hanno anche taciuto, perchè sanno che abbiamo ragione noi.

Quando l'Aragona era come l'Arena di Verona.

La stagione estiva partiva il 23 giugno, preceduta dalle "feste campestri", e chiudeva il 15 settembre seguita dalle "feste patronali".
 Vasto era città di "Cultura" oltre che di "mare".

sabato 27 ottobre 2012

Zia Trisina "a fore la porte" ...


Nei primi anni Sessanta, quando iniziavo a girare da solo per la città, mia madre e mia nonna Maria, “la Mastra Marì”, cominciarono a darmi il compito di fare qualche “commissione”. Con me si parlava Italiano non si diceva “la mmasciata”.
Per comprare il pane mi mandavano a “lu Furnarille”, per comprare il latte o i latticini a “Izzarille”, per la carne a “lu Rusce”, per il vino a Cicelelle oppure a “donna Bianca”, per altri generi alimentari a “Pitrucce”. Da questi nomi la Vasto di allora appare come una grande famiglia e almeno per me era così.
Non mi mandavano mai a comprare il pesce perché comprare il pesce a Vasto è cosa “sacra”. Non mi mandavano a comprare frutta e verdura poiché mio nonno Paolo era ortolano e  quindi avevamo frutta e verdura fresca in ogni momento dell’anno. Eppure in corso plebiscito c’era “Gino il casotto”, altrimenti detto il re delle banane. Era specialista in questo frutto che allora non era comune come ora. Allora qualche volta “tradivo” mio nonno che invece era, tra l’altro, specialista in uva (premiato con diploma d’onore e Lire 500 nel 1934 in un concorso sulla coltivazione di questo frutto), fichi e fragole, e mi facevo mandare a comprare le banane.
…………………..

Pensare che, all’epoca, andare a Porta Nuova dove c’era il negozio di alimentari di Teresa Laccetti, la famosa “zia Trisina a fore la porte” della mia canzone “lu Bobbone”, era una avventura.
Da casa mia era lontanissimo. Si scendeva vico storto del Passero all’ombra di torre d’Amante, attraverso largo Siena si raggiungeva la “Cavuta” e da piazza Verdi, che io pensavo si chiamasse così perché c’era il mercato della verdura, finalmente giungevo al negozio delle meraviglie. C’era una vetrina piena di tutti i tipi di leccornie che un bambino di allora potesse desiderare: Caramelle di ogni tipo, Lecca-lecca, foglietti di “surrogato” di cioccolato, nugatine, noccioline zuccherate, ovetti di “ostia” con sorpresa e tanto altro che lascio ad altri ricordare.
A vedere quello “spettacolo” ci si dimenticava dell’odore forte delle latte contenenti sardine sotto sale o tranci di tonno, intorno alle quali svolazzavano felici vespe di varia grandezza.
Solo una cosa mi attraeva oltre a quella vetrina. I contenitori della pasta con gli spaghetti appesi ad un asta. Ogni volta che un cliente ne chiedeva, Zia Teresa ne prendeva una quantità, li spezzava nella lunghezza giusta e li poneva sulla bilancia.
Che bella quella bilancia con i pesi d’ottone da una parte e gli spaghetti dall’altra.
Ma delle bilance parleremo un’altra volta.

venerdì 26 ottobre 2012

I ragazzi educati esistono.

Sono stato in piazza a curiosare sullo "sciopero" degli studenti e ho scambiato opinioni con miei coetanei sulla diversità tra i "nostri" tempi e i "loro". Non è il caso di tornare su questo argomento. Tornato a casa, vedo un ragazzo con una buccia di banana che cerca un cestino o un bidone per gettarla. A causa della raccolta differenziata bidoni non se ne trovano e largo De Litiis non è luogo di passeggio, quindi non merita cestini per i rifiuti. Una ragazza lo attendeva scocciata e gli ripeteva "e buttala per terra!" lui rispondeva "no, no voglio farlo". Allora sono uscito con un mio bidone per la raccolta di rifiuti e gli ho detto: "visto che sei un ragazzo educato mettila qui". Mi ha ringraziato e assieme alla ragazza - che si è vergognata di voltarsi a guardarmi - è andato via.

Fenomeni di "costume".


Se qualche tempo fa si è "solo" sorriso su un Sindaco di Milano che ha posato in Mutande. Perché ora ci si "indigna" sul "fenomeno Minetti? Ve lo siete chiesto? Io si.

giovedì 25 ottobre 2012

Lettera aperta



All'Assessore all'Ambiente, dott.ssa Anna Suriani
e p. c.
al Signor Sindaco della Città del Vasto

Egregio Assessore, gentile Anna Suriani,

di certo – come Lei afferma - è "lotta non facile" quella richiesta dalla strage di palme in atto anche nel territorio di Vasto. Peraltro, mi permetta di pensare e subito annotare che il provvedere per tempo o comunque prima che i rami cominciassero a cadere a terra, pericolosamente, qualche risultato in più forse si poteva registrare. 
Questo quanto alle palme, specie arborea che curiosamente soltanto oggi, perchè attaccate dal terribile coleottero, si comincia a ritenere “non adatte” al nostro territorio. “Sono da sostituire”, “le sostituiamo”, sento dire.  Se posso interloquire: troppo facile e comodo! Quelle che abbiamo, e sono tante, sono comunque un patrimonio del Comune e della collettività che vale la pena salvare, se si riesce, e tenerselo.
     Altro è, comunque, quel che, con questa mia nota, desidero farLe rilevare. E’ un ‘richiamo’ che (come scrivevo in “Palme o non palme ...”) concerne una razionale e meditata gestione dell’Ambientalismo (verde o urbano) in genere, e delle aree a verde nell’abitato cittadino in particolare.
Se occuparsi e preoccuparsi dell’Ambiente vuol dire aver cura dell’habitat antropico in cui viviamo, il ritenere che ci si debba spendere soltanto per le aree di Riserva naturalistica o di teorica “importanza comunitaria” è fuorviante per lo stesso “ambientalismo” e, soprattutto, inaccettabile sotto il profilo civico, politico e persino umano. Da tempo mi ostino a sostenere, in tal senso, che all’essere umano, nel suo vivere associato, quale che sia la posizione della sua ‘domus’, si deve la stessa attenzione e cura (e vorrei dire il rispetto) che occorre dare al territorio nelle sue componenti morfologiche naturali. L’uomo stesso – mi si permetta di dire - è natura. Per poi ‘scendere’ dalle enunciazioni, teoriche ma non superflue e in strada, nei quartieri di città e magari ...anche alla Marina della nostra Vasto; per contestualizzare quanto sopra accennato, e prendendo nota di un Suo intervento e con riferimento ad esso, mi permetta la seguente osservazione.
     Lei, legittimamente, richiama l’attenzione a quanto è stato fatto di recente (ma non certo ... “in Continuità”). Afferma che "in questi anni sono tornati a rifiorire angoli di Vasto prima trascurati ed assediati da erbacce, come i giardini di Palazzo d’Avalos, la loggia Ambling, via Adriatica, Belvedere Romani, piazza Rossetti, la villa comunale, via Alborato, Sant’Onofrio ...”. Non a caso, peraltro, nulla di simile può dire della nostra Marina. Le sembra di poco conto? Per l’assoluta importanza che ha tale peculiare zona per Vasto, quale “Citta di vacanze”, oltre che d’arte e di cultura, a me pare un assurdo il modo sciatto, approssimativo,  sostanzialmente sine cura (o assai poca e molto distrattra) con cui l’Amministrazione comunale in essa tiene le aree lasciate o destinate a verde (e non solo queste). Nessuna cura specifica, quantoneno stagionale alle sue aiuole, nessun rizzollamento, neppure più una ripulitura dalla coltre di sabbia che in inverno si deposita. Come – mi domando spesso nel mio ‘ritorno’ stagionale e periodico al “paese” - Lei e tutta la Giunta, come i consiglieri comunali tutti possono pensare che la Marina non abbia bisogno anch’essa (e per interesse turistico ancor più) di avere “angoli fioriti”? E questo riguarda – come Lei ben sa – sia le aree pubbliche o date in Concessione che quelle private, in considerazione che ciò che è “a vista” e che dunque costituisce immagine e fisionomia del luogo, è un bene comune o comunitario, con i suoi obblighi e doveri. Non è solo questione giuridica, bensì un’intelligente politica per la quale l’ambiente urbano è pensato (e curato) non più solo come insieme di edifici, strade e parcheggi, ma come veri e propri sistemi in grado di interagire in modo soddisfacente con gli abitanti.
     Se questo è, o auspicabile che sia, anche Lei - come io credo – non potrà di certo ritenere tollerabile da parte dell’Ente pubblico, direttamente o indirettamente, ogni incuria, trascuratezza, abbandono, uso improprio del luogo in genere e del bene di cui si ha proprietà o possesso. Non esemplifico in merito. Ogni vastese, e purtroppo molti vacanzieri nostri ospiti, tutti vedono in quale in stato di progressivo e abitudinario degrado è tenuta la nostra Marina e molta parte del territorio costiero ad eccezione di Aderci. Mentre il Presidente della nostra Regione Abruzzo - per sua insondabile opinione - lo auspica, qualcun altro ha scritto recentemente, con giusta preoccupazione, di una manifesta “meridionalizzazione” politico-territoriale di Vasto. A me pare che questo possa dirsi, dannosamente, anche della nostra stazione balneare, laddove è evidente a tutti un progressivo trascinamento ‘in basso’ del luogo, quanto a usi e costumi, pubblici e privati.
Concludo sperando, forse illudendomi, che nella prossima stagione estiva si possa affermare che  ...”son tornate a fiorire le viole”, o magari le rose ed altro, anche alla Marina di Vasto. Tanto, per dirlo ... “con i fiori”, ma che, ovviamente, non può bastare.
Civicamente, quanto amichevolmente,
Giuseppe Franco Pollutri

Vasto cambia

Un altro impegno mantenuto. Finalmente il l'Amministrazione comunale ha cominciato a ristrutturare il mercato coperto di Santa Chiara. Nella foto potete ammirare la nuova collocazione dei punti vendita all'interno. Ampliate doverosamente le categorie merceologiche dei prodotti in vendita. Un plauso al sindaco e all'assessore al commercio per l'impegno profuso. Continuiamo così! "Vasto cambia"

Tutte le piste ciclabili vengono al pettine.


Mentre i poverini di questo mondo sfogano la loro incapacità di leggere la realtà che li circonda insultando in maniera anche scurrile e senza ritegno alcuno l'associazione “Amici di Nicole Minetti ovvero: credete forse di essere meglio voi?”, a Vasto scopriamo che paghiamo cifre salatissime per la cattiva manutenzione delle strade. Pero' abbiamo smantellato l'anello di Piazza Rossetti che era l'unica pezza di asfalto buono che avevamo a Vasto. Di più, scopriamo che il comune è chiamato a rispondere degli incidenti tra pedoni e ciclisti sulla pista ciclabile. Direi io - evidentemente e logicamente - è o non è responsabilità del comune indicare chiaramente chi può  utilizzare la pista ciclabile? Se i pedoni non possono accedere, il comune ha mai provveduto ad irrogare sanzioni ai trasgressori? Oppure i pedoni possono accedere? E nel caso degli incidenti, il comune sta provvedendo a rivalersi su chi (pedoni o ciclisti) ha assunto comportamenti scorretti? Non ci avevate pensato vero? E certo, voi avevate da pensare alla Minetti.

mercoledì 24 ottobre 2012

Presto al Maxxi. Parola di Giovanna Melandri



Prestazione di opera ... d'arte.

"La camicia dell'imbianchino" opera dell'artista Francescopaolo D'Adamo, saggia una forma nuova e differente di relazione con il pubblico. Dalla casa al cantiere e viceversa senza passare da spazi espositivi e mostre. Un'ospitalità destinata a non trasformarsi in possesso. Si percepisce ma non si aliena (se non in altre forme). L'obiettivo dell'artista è al contrario quello di coinvolgere il maggior numero possibile di persone che adotteranno - nella forma di affido transitorio di qualche giorno - la sua opera per poi passarla al "cantiere" successivo. L'esibizione avverrà ogni volta a chi ha prenotato il suo "lavoro", secondo profili e schemi via via diversi, anche in rapporto all'ambiente di accoglienza. Un evento artistico destinato a prolungarsi nel tempo - e negli spazi - che il pubblico stesso determinerà attraverso le proprie richieste di "prestazione d'opera".


martedì 23 ottobre 2012

La voce di un "chierichetto" fuori dal coro.


Ho ricevuto la lettera che pubblico, perché esprime un punto di vista diverso, sul problema del "petrolio".  L'autore della lettera, parlando garbatamente della presa di posizione dei Vescovi sulla questione, evidenzia un concetto preciso: quando si parla di un argomento si dovrebbero analizzare tutte le sfaccettature di questo e non "cavalcare" solo il pensiero "comune".

Sgrammaticato come solo uno scomunicato potrebbe.
Sabato 20 la mia attenzione si è soffermata sulla locandina del quotidiano "il Tempo" che annunciava una "scomunica" da parte dei vescovi ai politici che inseguono il petrolio. Vabbè, continuo la mia passeggiata. Ma al''improvviso un dubbio mi attanaglia: se  politici vengono così additati, cosa ne sarà di quei poveracci che lavorano nel settore dell'energia, del petrolio e del gas? saranno anche loro vittime di scomunica?
La faccenda diventa sempre più interessante...allora mi procuro una copia dell'articolo e leggo che è proprio il CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise) che mette in guardia i politici dai facili guadagni delle attività estrattive (forse royalties), perché esse (ovvero le attività) porterebbero solo morte, distruzione e malattie; in più l'ambiente sarebbe seriamente compromesso da esalazioni di zolfo e pozze di pece bollente (forse questo ha generato in loro il desiderio di "scomunica").
Monsignori miei, ma le vostre prestanti autovetture con autista con che cosa vengono alimentate se non con un derivato del petrolio estratto presso località dove la fame e la violenza regnano sovrani? Allora scomunichiamo anche le compagnie petrolifere!
Sindaco di questa ex ridente cittadina che un giorno chiedi con reverenza ad uno degli uomini più potenti d'Italia di investire qui in Abruzzo e poi vai a marciare tranquillo a Manfredonia, di giallo vestito con a tracolla la fascia tricolore, ti sei mai chiesto il pudore e la coerenza dove abitino?
Fruitore di biciclette elettriche, ipad, ipod, iphone e quanto più ne esista del mercato informatico, dov'è che ricarichi il tuo gadget tecnologico se non collegandolo alla presa di corrente? E la corrente che utilizzi da dove pensi che arrivi? Dalle orrende pale eoliche che hanno deturpato tutto il comprensorio (sì, deturpato, in barba a chi le considera una formidabile macchina che genera energia pulita. Questi impianti come ci arrivano sui crinali dell'Abruzzo forte e gentile, con il teletrasporto?)
Sostenitori del parco della riserva, ma ancora non vi stancate di sostenere un qualcosa che non c'è, di fare il gioco di persone che sfruttano il vostro tempo, la vostra encomiabile dedizione (e non solo) solo per un loro preciso tornaconto? Abbiamo festeggiato il parco che non c'è la scorsa estate,non ve ne ricordate?
Il problema è un altro: viviamo in un territorio che giorno dopo giorno perde volontà, posti di lavoro e la faccia. Energia non è come dicono i vescovi lavoro e reddito solo ad appannaggio di pochi, potrebbe essere una carta in più per stimolare gli investimenti (di qualunque tipo) nella nostra regione, potrebbe dare vita anche ad insediamenti che si occupino di ricerca, sperimentazione, una boccata di ossigeno che si traduce in gente nuova, di tutti i continenti.
Anche questo è petrolio, alla faccia di coloro che si ostinano a darci solo una immagine di esso: perché temono che una voce fuori dl coro ne possa chiamare un altra e poi un altra ed un altra ancora. Essi pretendono di conoscere LA VERITA', perché sanno di avere a che fare con una cultura ferma al'era della metallurgia, intesa come catena di montaggio.
Associazioni, comitati, vescovi, istituzioni devono sedersi attorno ad un tavolo e pianificare quello che potrebbe essere sfruttando le risorse del sottosuolo: QUESTO devono fare! Devono monitorare senza tregua le installazioni industriali SENZA farsi ostacolare dai controllati. Non si può essere sempre contro a tutto!
Concludo con una battuta: è opinione comune, al bar come dal barbiere che "è ora di andarsene dall'Italia, perché questo paese fa schifo e non dà nessuna certezza". Mete privilegiate:
Inghilterra
Francia
Germania
Stati Uniti
(c'era una volta la) Spagna
Guarda caso i primi 4 paesi hanno una dipendenza energetica dall'estero minore di quella dell'Italia (producono energia in svariate forme, anche estraendo petrolio.
Qualcosa vorrà pur dire

lunedì 22 ottobre 2012

So messe a rebbelle lu Uaste! (e non solo)



Nel vocabolario vastarolo, non è riportata la parola “aribelle”  e nemmeno  la forma “a ribbelle”. Questo perché non esistono parole o formule grammaticali che significano nella nostra “lingua” (qualcuno dice dialetto)  mettere a soqquadro. Io, penso di avere capito da dove nasce il detto “ha messe a ribbelle (lu Uaste, lu quartire, la case eccetera)”.
Nel maggio 1934, stazionò nella nostra città, per ben 10 giorni, un Circo.
Immaginate in una tranquilla e sperduta cittadina dell’Abruzzo citeriore la presenza di un Circo che proponeva scimmie e cani ammaestrati, asinelli incavalcabili, animali feroci di diverse razze (un gruppo di “6 leoni 6” ammaestrati, presentati dal più giovane domatore del mondo, Sig. Dante Bellucci) artisti di prim’ordine come i celebri cavallerizzi Freres-Bellucci (reduci dai trionfali successi di America e Inghilterra), le sorelle Ines e Anita eleganti cavallerizze, Ginnasti, Contorsionisti, Velocimani, Atleti, Lottatori, Bravi equilibristi, i più forti saltatori, una schiera di pagliacci con Bagonghi alto 70 cm. i Cow Boy cavallerizzi e tiratori di lacci  rivali di Tom Mix, ecc.
Immaginate spettacoli tutte le sere alle 20,30 e matinèe a prezzi popolarissimi.
Sapete come si chiamava questo Circo? Si chiamava ARBELL.
I vastesi che ancora parlano un po’ il dialetto provassero a pronunciare la parola Arbell. Si accorgeranno di dire: “a. r. bbell” (a ri bbelle).
Per i “vastaroli”, sempre pronti a dare soprannomi o creare parole che col loro suono rendano in maniera appropriata il senso di quello che si dice, il frastuono, il fracasso, la pubblicità, lo stupore, l’ansia, se vogliamo anche lo sconcerto (si dice che nei circhi si annidano ladri e puttane) portati a Vasto dal Circo Arbell, ha originato il detto “ha messe a ribbelle”.
Questa intuizione mi è venuta in questi giorni in cui una mia iniziativa ha messo “a rbell” non solo Vasto ma tutta l’Italia. Questo grazie ad internet. 
A questo punto potrei mettermi a fare un lungo discorso sulla “democrazia partecipativa” ma a cosa servirebbe? Forse a sentirmi augurare un tumore per me e per i miei familiari oppure subire ulteriori minacce oltre a quelle che sto subendo?  A che vale essere un “leone” se ti costringono a vivere nella gabbia, e’ meglio che mi accontenti di essere un “Bagonghi alto 70 cm”. Almeno ….
A proposito: Chi tenesse animali equini di scarto li portasse al Circo che li acquista per pasto alle belve.

domenica 21 ottobre 2012

Scarpasciudd


E' COLPA DELLA BRILLANTINA.. MINETTI

sabato 20 ott'12, campo Incoronata.

IGIENISTI DENTALI   MASSAGGIATRICI 2 - 4
arbitro Gianfranco Ruzzi

IGIENISTI DENTALI (Rossoblu): Granata, D'Adamo P, Ronzitti N, Serafini, Puddu, Soldano, Vino, Angiolillo(dal 22'Sebastiani), Ronzitti L, Reale

MASSAGGIATRICI (Gialloneri): D'Adamo A, Antenucci, Di Marco, Di Foglio, Patriarchi, Sboro, Bozzelli, D'Angelo, Cicchini, Frangione

Oggi a ranghi ridotti (10 vs.10), gli scarpasciùdd' escono eccezionalmente dall'ambito europeo per assumere nomi di squadre ... attuali. Aria pesante sin dall'inizio, oggi al catino 'Incoronata', vuoi per Soldano che a inizio partita, 'ammòlla un riscaldino' giusto per creare un certo ambiente ... intimo, vuoi anche per uno sciagurato contadino confinante che ha bruciato 'fùije, ristrèppele e cìppa sìcche', generando così un fumo acre ''ca s'à mèsse 'ngànne' per tutti i 90', come se fossimo tutti davanti ai ca-minetti. Comunque s'inizia con una traversa, al 9' su destro di Frangione; all'11 i gialli sbloccano: Cicchini smarca sulla sx Franz Sboro, sinistro teso a fil di palo, 0-1. (Che Cu .. Ops! non si può dire.) Ma i blu pareggiano al 13': palla filtrante di Vino per Angiolillo che arriva in ritardo, ma poi si trasforma in assist per lo scattante Lorenzo Ronzitti, Di Foglio nell'intento di'fuffiàrjie'la palla la allunga di piede verso il portiere, ma l'allungo è alto e, scavalcato il portiere,s'infila in rete: 1-1. Al 15' su cross teso da sx del blu Ronzitti, Patriarchi anticipa Reale nella deviazione e mette un filo alto, sfiorando un altro clamoroso autogol. Al 25' il giallo Di Marco serve Max Frangione, che finta sulla sx si accentra e in progressione scarta 3 avversari e insacca l'1-2. Al 27' il blu Luigi Angiolillo, tentando di deviare un cross da sx di Reale, scivola su una chiazza di Brillantina Linetti a centro area e si stira; ma sebbene  poi si trascini in campo giocando da fermo, riesce a trovare lo spunto vincente sulla fascia sx, al 28', con un preciso destro teso, incrociando sul palo dx, e pareggia 2-2: ma il bomber blu deve lasciare il campo di gioco, e viene sostituito da Sebastiani. I blu si fanno sotto anche con Reale dopo 1', stavolta è il portiere D'Adamo che sventa la minaccia. Al 41' i gialli si riportano in vantaggio: dopo un'altra traversa presa al 39', Max Frangione stanga a rete di sinistro, ed è 2-3. Nella ripresa, pochi sono gli avvenimenti: il giallo Bozzelli (esordiente) nonostante la sua atleticità, pecca molto di protagonismo ignorando (e facendo infuriare) i compagni; i blu s'innervosiscono con Vino, che alla maniera di un embargo internazionale, dichiara a Soldano che non gli passerà più un pallone in vita sua (moratoria ONU): per ritorsione, Soldano, osservando Serafini in varie sortite in attacco, lo apostrofa come quadrupede ragliante. Ma soprattutto i blu mantengono ancora per opera del portiere Christian Granata, che si prende un'ampia rivincita sulla scorsa prestazione: mirabolanti parate al 11' su Bozzelli; al 16' su preciso tiro all'incrocio dx vola come NemboKid e devia fuori; al 23' con Frangione solo davanti a lui, si salva col tacco del piede: insomma una saracinesca umana, che però alla fine cede (solo al 30'), quando il giallo Frangione lancia Pietro D'Angelo che s'invola sulla sx e fulmina Granata con un destro preciso: 2-4; il nostro Hulk esulta proprio come il super-eroe marvel, 'zumbuànne pi d'àrie a pita aunìte gnè nu luèbbre'e automandandosi a quel paese, bontà sua, per essersi sbloccato dal digiuno. Al 41' al termine di un'azione di attacco dei blu, Vino da dietro intima 2 volte a Ronzitti di tirare, ma ne esce fuori una loffitèlla: D'Adamo smarcato impreca verso Vino: "scì, scì, tìra-tìre , va a vènne li fìchere a SandaChiàre!": è la perla finale che chiude definitivamente le ostilità. 

Class.cannonieri: 7 gol: Angiolillo, Ronzitti go  5 gol: Frangione   4 gol: Ronzitti L   3 gol: Cicchini, Serafini A, Sboro, Storto   2 gol: D'Adamo FP, D'Angelo, Sebastiani    1 gol: Fanucci, Piras   

sabato 20 ottobre 2012

Lo spirito dell'Associazione Nicole Minetti.


Quello che riporta il comunicato sotto pubblicato, va nella direzione di quanto sollevato con la fondazione dell'Associazione Nicole Minetti. Vale a dire: se la legge prevede questi privilegi perché la consigliera regionale Minetti deve rinunciarci e gli altri no? Perché forse gli altri producono di più? (Lo dovrebbero dimostrare). O forse solo perché la Minetti è una donna "appariscente",quindi, nell'immaginario collettivo, stupida eccetera eccetera? 
Dobbiamo cambiare la regola. Ma credete che chi siede in quegli scranni lo farà?



Rifondazione Comunista avvia a Vasto la campagna referendaria “Stop ai privilegi, difendi i tuoi diritti”.

Già la mattina di sabato 20 ottobre saremo in Piazza Diomede per:
  • togliere i privilegi alla casta eliminando le diarie dei parlamentari;
  • ripristinare l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori;
  • cancellare l'articolo 8 della cosiddetta "manovra di ferragosto" del 2011, che permette alle aziende di derogare leggi e contratti collettivi ogni volta che gli fa comodo;
  • una proposta di legge per l'ottenimento del reddito minimo garantito, affinché le persone a basso reddito possano ricevere 600 € al mese e l’accesso ad una serie di beni e servizi.
Sono tre referendum ed una proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare il Paese, per abolire i privilegi e difendere i diritti. Due questioni che non possono essere separate, perché i privilegi della casta vanno di pari passo con la riduzione della qualità di vita dei cittadini. Ed i riflessi delle questioni nazionali si notato chiaramente a livello locale.
Il pareggio di bilancio approvato del governo Monti, che costringerà gli Enti locali ad aumentare le tariffe ad esempio per asili nido, mense, assistenza domiciliare che pagheranno i cittadini, è stato votato da parlamentari del PD, del PDL, dell’UDC e di FLI che intanto intascano migliaia di euro di diaria.
Questi stessi parlamentari, compresi quelli eletti in Abruzzo, hanno approvato la manomissione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che rende praticamente impossibile il reintegro di lavoratori ingiustamente licenziati. Un provvedimento che si è aggiunto all’introduzione dell’articolo 8 della “manovra di Ferragosto” che rende le leggi sul lavoro un fatto privato.

È chiaro che da chi oggi siede in Parlamento per sostenere il governo Monti non possiamo aspettarci miglioramenti per le vite dei cittadini. Il cambiamento del Paese può partire dal basso, a cominciare dal sostegno ai referendum, firmando per una giusta causa.

 
PRC - Federazione della Sinistra
Circolo "Sante Petrocelli" di Vasto (CH)

“si me mette a venne li cappille, la gende nasce senza cocce”



Saltando nel tempo, tra la gioielleria Colangelo di via Pampani (anni Dieci) e i Magazzini Gamma (anni Settanta), è venuto fuori un ricordo: per attrarre clienti “la Gamma” ospitò Mike Bongiorno.  Per la verità il grande Mike venne diverse volte nella nostra città. Io lo ricordo per il Cantagiro. Questa manifestazione non fece tappa a Vasto ma passò per la Marina e, con Mike, tanti cantanti e tanti attori animarono viale Dalmazia.
Chi dice Mike però dice quiz e quindi non posso sottrarmi dal proporre la domanda: “qual è il negozio più antico di Vasto?”
In tanti ci penseranno un po’, magari grattandosi la testa. Altri invece indovineranno subito. “Stella”, il negozio di cappelli.
“Fiato alle trombe Turchetti! Risposta esatta”.
In corso de Parma che allora era detto “la Corsea”, nel 1867 Francescopaolo Stella fondò l’omonima cappelleria. Il negozio all’epoca era di dimensioni doppie rispetto all’attuale e dava lavoro a diverse persone. Fino agli anni Sessanta, quando fu apposta sull’ingresso del locale la cornice con stipiti e epistilio in travertino, era ancora leggibile la scritta “Cappelleria di Francescopaolo Stella”.
Per la Signorina Ester non vale il proverbio che dice: “si me mette a venne li cappille, la gende nasce senza cocce” (se mi metto a vendere i cappelli la gente nasce senza testa). A Vasto se vuoi un cappello “vero” devi andare da “Stella”.

venerdì 19 ottobre 2012

Scusate


L'Associazione Amici di Nicole Minetti ovvero: credete forse di essere meglio voi? Sta assorbendo tutto il tempo che posso dedicare al web. Scusate se oggi e per qualche altro giorno non scriverò. Approfitto dell'occasione per ringraziare chi ha compreso il significato dell'iniziativa e i numerosissimi associati. Purtroppo è difficile "controllare" la stampa e spesso leggiamo cose che non abbiamo detto né pensato. Il comunicato stampa ufficiale è in rete e chi lo legge potrà capire.

... e che dire!


Il 15 novembre 2012 scade il Bando di partecipazione“Gioielli d’Italia” ed. 2012,volto a promuovere il turismo nazionale e a realizzare ogni utile collaborazione al fine di coordinare e rendere sinergiche le azioni di interesse per gli Enti locali, in coerenza con il rilancio del sistema turistico italiano perseguito dal Ministro per il turismo”.
Lo ricorda in rete un vastese, ormai stabilmente etichettato sui Media come “ex-consigliere del centrosinistra”, ma di cui ci sfugge quale sia stato l’apporto personale dato alla buona amministrazione civica e alla valorizzazione  dei “giacimenti artistici del nostro territorio”, considerato che nella trascorsa Consigliatura comunale ha potuto ‘giostrare’ in maggioranza e che anche ora, (immaginiamo) a questa faccia riferimento. Lodevole cosa, per carità, sollecitare Vasto (ma chi in particolare ?) “a sfruttare l’occasione”, ma non capiamo con quali presupposti, qualitativi e d’immagine, ci si possa oggi candidare al Concorso.
Scopo del progetto - recita il Bando del Governo Italiano, Presidenza del Consiglio - è la promozione del "buon vivere" italiano, contribuendo ad incrementare le politiche di destagionalizzazione attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, turistico, storico-urbanistico, architettonico ed enogastronomico del sistema delle Autonomie locali italiane, sempre nell’ottica del recupero e del rilancio dell'immagine dell'Italia”.
Mentre invitiamo l’ex-consigliere a rileggersi il bando e capire bene cosa, precisamente, si richieda per presentarsi con qualche speranza di considerazione e successo, ci vengono forti dubbi che costui viva e operi, a occhi aperti, nel luogo. Comunque, cominci lui a mostrarci quel che chiede ad altri, ovvero“una mappa di tutti i giacimenti artistici del nostro territorio”, precisando diligentemente in che stato sono, come vengono valorizzati, quale contributo stanno dando alla politica di “destagionalizzazione” e “valorizzazione”, ...”sempre nell’ottica del recupero e del rilancio dell'immagine ...di Vasto”.
GFP

La strada della vergogna.


Non bastava “la strada della vergogna” come la ha ribattezzata lo stesso Sindaco, chiedendo scusa per lo stato di abbandono di via San Rocco in consiglio comunale(salvo poi lasciare tutto nel degrado di sempre)e il tentativo a dir poco goffo di finanza creativa proposto da qualcuno della vendita di Aqualand. Non bastava lo scempio di Fosso Marino che a distanza di più di 6 anni di “non governo” di questa maggioranza non riesce ancora a vedere la luce della definitiva soluzione. Non bastava la manifesta incapacità a gestire anche l’ordinaria amministrazione come evidenziano le ripetute inchieste dei siti di informazione sul totale abbandono del tratto di passeggiata davanti al monumento alla bagnante e più in generale di Vasto Marina, delle continue proteste dei residenti dei quartieri periferici della città, della situazione vergognosa della pista ciclabile di Vallone Lebba, delle rotatorie poste “transitoriamente” per verificarne gli effetti sulla viabilità e “transitoriamente” lasciate a verificare lo stato del loro degrado da più di 2 anni, di strutture sportive ottenute quale scomputo degli oneri di urbanizzazione e mai inaugurate, per anni, salvo comunicati stampa che ne annunciavano pomposamente la messa a disposizione della città. Non bastava neanche la totale mancanza di progettualità e obiettivo di prospettiva da dare ad una città che grazie alla sua “illuminata” guida degli ultimi 6 anni, non sa più se ha una vocazione turistica o da residenza sanitaria assistenziale( con tutto il rispetto che si deve a questo tipo di attività!). Non bastavano le liti e le divisioni dei precedenti 5 anni, ora abbiamo un nuovo problema, si chiama Psi.  Per non parlare delle procedure di gara, come quelle per la piscina comunale, totalmente o in parte contestate dagli organi della giustizia amministrativa o ispettiva. E vogliamo parlare del “tonfo” della differenziata e degli aumenti delle tariffe? Ecco, siccome tutto questo e tanto altro ancora che non elenchiamo per mero amor di patria, non bastava, apprendiamo con stupore, quasi basiti, la svolta di attivismo del Sindaco. Che fa? Propone niente poco di meno che un aleatorio, non certo, possibile, auspicabile, project financing per l’ex asilo Carlo Della Penna. Mica per una struttura che cambi il volto della città, che attragga a Vasto investimenti importanti e possibilmente in Ati con le aziende locali! Ma neanche per sogno, lui ci racconta di nuovo che i soldi non ci sono più, che la crisi ci attanaglia e bla bla bla. Ma i soldi non ci sono più per tutti gli 8.092 comuni d’Italia e noi ci chiediamo, versano tutti nelle condizioni appena descritte?
No, crediamo invece sia vero il contrario, che questa favola dei soldi che mancano offende la dignità di Vasto e dei Vastesi, i soldi sono molto meno di prima, è vero, ma quelli che ci sono vengono spesi in base alle priorità che sceglie la Politica, quindi il Sindaco di Vasto. Per cui, parafrasando il principe De Curtis gli diciamo: ma ci faccia il piacere! Trovi  i soldi, perché è suo dovere, per riportare quell’asilo alla sua dignità e dargli il ruolo che merita nella nostra città. Quanto al resto, che altro dire, il giudizio su questi anni di governo è ormai segnato e non certo verso l’alto.

Valerio Ruggieri
Coordinatore Cittadino Progetto per Vasto

giovedì 18 ottobre 2012

Associazione Amici di Nicole Minetti.

Dopo gli Amici del toson d'oro, gli Amici del teatro rossetti, gli Amici di zampa, Amici degli anziani, Amici di punta aderci, Amici del golf vasto, Amici di Vincenzo Canci, Amici di Robespierre ... nasce l'associazione Amici di Nicole Minetti con lo scopo di combattere la maniera superficiale e ipocrita di vedere le cose.
Nasce a Vasto l’Associazione “AMICI DI NICOLE MINETTI ovvero: credete forse di essere meglio voi?” La prima associazione in Italia a sostegno di Nicole Minetti e di quello che lei rappresenta.
In Italia abbiamo tanti problemi. Quando non ne abbiamo, cerchiamo di inventarcene di veri e di falsi. Soprattutto però ci distinguiamo per l'incapacità di valorizzare i nostri patrimoni. Gli scandali si susseguono e gli sprechi fanno rabbrividire eppure quando abbiamo qualcosa di speciale non sappiamo cosa farne. Nicole Minetti è qualcosa di speciale, ma in tanti non l'hanno capito. Nicole Minetti è una risorsa del nostro Paese. Noi siamo convinti che lei rappresenti al meglio e più di altri il vero zeitgeist. E se allora questo “spirito del tempo” non ci piace, che vogliamo fare? Voi volete dire che il nostro tempo non vi piace? Siete liberi di farlo. Noi invece pensiamo che per colpa di qualcuno o di tutti noi, questo è il “tempo” in cui viviamo e in questo “tempo” dobbiamo operare. Noi pensiamo, che l'oceano di ipocriti da cui siamo circondati, ha perso un'altra occasione forse irripetibile. Poteva essere l'occasione più incredibile per porre la questione della selezione della classe dirigente. Poteva essere l'occasione per discutere finalmente del perché è possibile trovare fra i candidati un “trota” per Bossi o un “trota” per Di Pietro. Oppure un Batman oppure un Maruccio oppure una fila lunghissima di impresentabili. E invece non è successo. Di questo gli ipocriti preferiscono non discutere. A loro basta criticare la Minetti. Ma perché, gli “altri” sono forse meglio della Minetti? Capite certamente cosa intendiamo dire. Per questo la nostra associazione ha come sottotitolo: credete forse di essere meglio voi?
Chi volesse aderire all’associazione può farlo cliccando mi piace, gratuitamente (non è prevista dallo statuto alcuna quota associativa) sulla pagina Facebook : Amici di Nicole Minetti. https://www.facebook.com/pages/Amici-di-Nicole-Minetti/103273209833265
A breve contiamo di comunicare alla stampa un evento del quale Nicole Minetti sarà madrina e potrà finalmente venire a salutarci.