giovedì 31 maggio 2012

La doccia ... le docce.


In tanti, passeggiando sul lungomare Cordella a Vasto Marina, hanno notato che è stata demolita anche l'ultima delle docce pubbliche esistenti in quell'ambito di spiaggia. L'assessore Vincenzo Sputore ha dichiarato: "Abbiamo dato incarico a tecnici ed esperti del settore di studiare una soluzione atta a sostituire gli impianti 'obsoleti'. Si pensa di far realizzare nuovi impianti simili a quelli 'storici', visibili dalle cartoline d'epoca, risalenti ai primi del Novecento. Questi nuovi impianti saranno dotati di 'gettoniera' per l'erogazione di acqua calda e fredda, oltre che di uno 'zampillo' a tempo. Il ricavato, al netto delle spese, sarà utilizzato per la manutenzione (compresa la costante pulitura dei tombini) ed il decoro di Vasto Marina. I lavori inizieranno il più presto possibile. Sicuramente prima dell'inizio della costruzione della teleferica".

Naturalmente questa dichiarazione me la sono inventata ma sono sicuro che l'assessore Sputore o qualche altro amministratore capiranno e "coglieranno" il suggerimento.


mercoledì 30 maggio 2012

Quando eravamo Abruzzi e Molise.

Negli ultimi 10 minuti del programma, tra le autorità riconoscibile Giuseppe Spatatro e tra le immagini Vasto (una bella veduta di San Nicola, l'Autostello ecc.)

Continuiamo a guardare solo il dito.

Apprendiamo dal Presidente dell'ordine degli avvocati Artese, che Parlamento, il Premier Monti, il Ministro della Giustizia Severino (gli unici con l'autorità di decidere quale tribunale serve o non serve in Italia) nel caso proseguano con la soppressione del tribunale di Vasto allora vuol dire che … considera il nostro territorio come terreno di conquista siano essi spacciatori o spregiudicati imprenditori … e così via proseguendo. Mi chiedo se ha già comunicato queste sue avventurose considerazioni ai responsabili del Piano di riordino della geografia giudiziaria. Se non lo ha fatto, io lo esorto a farlo. Per quello che mi riguarda invece, dopo aver definito il Tribunale  ESPLICITAMENTE … questa importantissima istituzione pubblica, ho espresso delle idee e dei progetti ben precisi nel mio comunicato. Progetti tesi a dare un'idea di sviluppo per la città che amo. Progetti che non sono solo il frutto di un piagnisteo di questa o quella categoria, ma che muovendo da premesse che magari sono al di là delle nostre decisioni, si devono concretizzare in progetti e richieste positive per il futuro. E di queste idee e progetti sono pronto a dibattere ovunque con chiunque abbia la compiacenza di leggerli, e la capacità di capirli. Il mio operato a Vasto e nel territorio circostante è quantomeno manifesto. Quindi non permetto a nessuno di darmi lezioni di amore per Vasto e per il territorio. Consiglio invece a chi volesse, di impegnarsi ulteriormente, magari anche in politica. Così da incidere effettivamente su certe scelte. In politica però c'è il problema che non bastano le cariche.




La lettera di Artese


Ho letto con stupore un articolo dal titolo: «Ma serve davvero il Tribunale a Vasto»D'Adamo: "Toglieteci il Tribunale ma mettete l'Università". Rispondo con poche parole. Il Tribunale non serve a chi considera il nostro territorio come terreno di conquista siano essi spacciatori o spregiudicati imprenditori, non serve a chi pensa che le istituzione non devono essere vicine ai cittadini, non serve a chi non ha a cuore la sorte di sessanta dipendenti, non considerando gli appartenenti alla polizia giudiziaria.

Io ho a cuore le sorti del Tribunale di Vasto ma non perché presiedo il Consiglio dell'Ordine ma perché mi ritengo un cittadino responsabile che non spara cifre a vanvera: il Tribunale di Vasto alla cittadinanza costa poco più di Euro 250.000 che per legge devono essere rimborsate dal Ministero che non lo fa da quasi 10 anni. Chi la politica la dovrebbe conoscere, dovrebbe sapere che non si contratta un Tribunale per un' Università perché gli interlocutori sono diversi. Ben venga l'Università ma si facciano proposte serie per farla nascere a Vasto.

"Cono" a Mare.


Continua lo stravolgimento della toponomastica "Vastarola". Dopo Punta d'Erce, trasformanto in Punta  Aderci è arrivato il  momento di Cona (da Icona) a Mare, trasformato in Cono a Mare. 
Giustamente, in questo periodo di consumismo e di "ignorantità" diffusa, il pensiero corre al "cono gelato" consumato passeggiando sul lungomare o sotto l'obrellone e non ad una piccola immagine sacra posta in un luogo a "ristoro del "viandante".

Viste poi le notizie su quel luogo però, bisognerebbe chiedersi: che gusto? Magari "speculazione edilizia" o "Fosso Marino".

martedì 29 maggio 2012

In this town, we live in.




Quando il tempo lo consentirà inizierò a frequentare la Marina e addirittura tenterò di passeggiare in acqua. Già da tempo lo stabilimento balneare dove uso lasciare i “calzari” è aperto. Massimo è un professionista e da quasi un mese ha già sistemato gli ombrelloni e aperto il bar. I passanti, indigeni (come si usa dire ora di noi vastesi) e non , possono trovare quei servizi che sono difficili da trovare “fuori stagione”.
Mi sono intrattenuto a parlare con lui in merito al “problema”. Come quale “problema”? Il “problema” della Marina!
Se adesso parlo di Fosso Marino e degli scarichi in mare, qualcuno mi taccerà di essere un “Gufo”, quindi indico “il” problema così che chi vuole capire, capisce. Figurati se mi metto a parlare “dei” problemi! Oltre che “Gufo” mi indicherebbero come “Civetta”, come “Assiolo”, come “Succiacapre”, e persino come “Barbagianni”. Sicuramente non come “Allocco”.
Ma torniamo a Massimo. Mi ha detto che la SASI sta lavorando bene e che spera che il “problema” non si verifichi nuovamente questa estate.
Ho concordato con lui quando ha precisato: “speriamo che si operi anche una manutenzione adeguata, altrimenti si vanifica il benfatto”.
Intanto altrove …….

lunedì 28 maggio 2012

Vasto: basta con il Tribunale. Avanti con l'Università.




Dominati come siamo da una “criptocrazia” che non ci fa assolutamente presagire nulla di chiaro per il futuro, c’è chi chiede “lumi” al sindaco di Vasto in merito alla ventilata soppressione del Tribunale.  Ma dove si vuole andare a parare? Forse il campanilismo in questa Città è così alto da voler mantenere in “vita” una istituzione che, sia pure storica, ha costi tanto elevati rispetto alla sua funzione da doverne chiedere la soppressione? Oppure la “lobby” degli avvocati locali (mi si prenda per  umorista) è così potente? Non posso pensare sia “solo” questo. Probabilmente c’è qualche altra motivazione che spinge tanti cittadini a “bramare” di non voler perdere questa importantissima istituzione pubblica.
In una città conservatrice come la nostra, la soppressione del Tribunale, rappresenta un ulteriore passo indietro. “Continuando così non ci resterà niente!” si sente dire.
E se invece vedessimo questa soppressione come un passo avanti? Uno “svecchiamento” che ci porti a cercare  elementi nuovi di sviluppo, non legati alle logiche del passato? Una necessità che ci spinga a diventare “qualcosa” che non siamo stati prima?
Sarebbe una sfida troppo difficile per questa città? Forse sì per una rappresentanza politica vuota e per una cittadinanza avviluppata in ottundimento senza precedenti, tuttavia per favorire i “giovani” che sempre più parlano di lasciare questo luogo, bisognerebbe tentare.
E io che da qualche tempo mi accorgo di non essere più “giovane” propongo una idea “vecchia”: Se da Roma decidessero di voler sopprimere il Tribunale, dimostriamo un minimo di capacità. Trattiamo finalmente, concretamente, numeri alla mano, un Università per Vasto. Chiediamo: volete togliere il Tribunale? Dateci un Università. I costi sarebbero uguali se non addirittura inferiori e sarebbero i giovani, col loro bagaglio creativo, ad arricchire la nostra Città.
Aldilà del risparmio per l’amministrazione (i costi del Tribunale ricadono su tutti i vastesi), aldilà del ritorno economico per i cittadini (affitti, commercio, consumi in genere), Vasto ha bisogno di “freschezza”. Provate ad ascoltare o a leggere quanto i “giovani” rappresentanti della politica locale dicono o scrivono. Ve ne renderete conto anche voi.


14° TORNEO AMICHEVOLE DI CALCIO SCARPASCIUDD' 2012


Here we are!

Puntuali come gli svizzeri (e come le primizie ortofrutticole,cirècie,ciappùne e virlingòcche) a fine maggio, i magnifici 75 + 4 arbitri si riapprestano a solleticare le dure zolle del campo Incoronata, simile come fondo alle lande sperdute della Patagonia (ma vuoi mettere che tramonti vediamo noi...) e non a caso, quest'anno, le squadre sono del campionato cileno (confinante con l'Argentina) tutto come al solito, come da 14 anni, l'unica preoccupazione è rappresentata da una puntualizzazione del veterano Pachioli (autentico maitre a pensier), che giustamente osserva: " Vittò, ma li' majjiètte li si' fàtte fa' XXL ?"; certo, Pachiò, come Moody's ha declassato l'Italia da A- a BBB, noi aumentiamo li' scarpascùdd'da L a XXL. Buon divertimento!

venerdì 25 maggio, 

ore 19:  HUACIPATO - PALESTINO 3 - 0
arbitro sign. Orazio Di Blasio.

Molto bilanciato e godibile, la 1° di esordio tra i verdi del Huacipato (11 su 15) e i rossi del Palestino (11 su 15), tant'è che la partita prende piede solo quando, dopo ben 40' di studio, i verdi sbloccano con una magistrale girata a volo di Darek Dzierwa (su cross di Molino), che infila sotto la traversa: 1- 0. Nel 2°t, il rosso D'Adamo effettua un tiro cross, intercettato dal compagno Cicchini, che batte sicuro, con Zucaro 'ipnotizzato', la palla incoccia il palo interno,lambisce la traversa e coglie l'altro palo uscendo fuori (n.d.r.messaggio per Tumini: al prof. minimo 2 casse per questa prodezza, manco Ronaldinho...). I rossi insistono: al 15' Di Tullio gira a volo, alto sulla traversa; risponde al 27' il verde Pachioli, da dx. un pallonetto sorvola i legni; i verdi da ora lentamente guadagnano campo: al 29' Storto su cross di Pachioli, gira in porta, bella parata di Picciani; al 32' Pachioli accòppe nu' silùstre da 25 m.,fuori, e al 34' sempre Pachioli (su assist di Dzierwa che ruba palla a D'Ippolito) spara sul portiere che devia col corpo fuori; al 37' scatto d'orgoglio dei rossi: capitan D'Adamo si fa mezzo campo in sgroppata sulla sinistra, tira di destro, ma la palla a fil di palo va fuori. Dopo una parata di Zucaro su conclusione del rosso Autunno, al 40' una 'mazzànna' del verde Darek Dzierwa prende il palo interno ed entra in rete: 2-0. Allo scadere, i verdi realizzano il 3-0 finale con Luca Storto: risultato maturato solo nei 10' finali, che punisce in maniera eccessiva i volenterosi rossi.

ore 21: COLO COLO - COBRESAL 5 - 1
arbitro sig. HOWARD THIRDSTAR.

Per certi versi, partita molto simile alla 1ma, in questo caso condizionata da singoli episodi: al 10' i bianchi del Colo Colo (11 su 15) sbloccano: incertezza di Ritucci su palla alta, Franz Pesolillo di furbizia segna l'1-0. Al 15' rispondono i blu del Cobresal (12 su 15): cross da sin. di Di Marino, Di Carmine solo a centro area di testa manda alto accecato dai fari (e dalla presbiopìa). Al 17' il bianco Radoccia ruba palla a Patriarchi, ma la sua conclusione viene deviata fuori dal portiere Vittorini che, dopo 2' sventa in angolo un'altra concusione di Serafini: quest'ultimo,però al 20' sfrutta un errato disimpegno a centrocampo e, a campo libero scatta e segna il 2-0. Da annotare 2 'francobolli facciali':Patriarchi(su siluro di Somma) e Di Marco (scileppa di Di Croce). Dopo diversi tentativi a vuoto i blu sfiorano il gol al 41', con una bordata di Frasca fuori di poco. Nel 2°t, al 12' occasionissima per Frasca che, lanciato dall'ammiraglio Lacanale, conclude a rete, ma Docuta riesce a parare, e sulla ribattuta devia in angolo. I blu sembrano ben reagire, ma al 22', su punizione di 1ma dal limite, il bianco (maestro) Vincenzo Landi li azzittisce con un 'assolo rossiniano',  e infila sotto il sette il 3-0. I blu accorciano al 28': Lacanale serve Marco Frasca, che con un preciso diagonale batte Docuta: 3-1; dopo un'altra occasione fallita di poco per Frasca, i blu, nel tentativo di raddrizzare la partita si disuniscono: saltano gli schemi, e (sebbene in 10 per infortunio di Di Pietro) ne approfittano i bianchi: prima con Franz Pesolillo al 32' (4-1) e allo scadere, di nuovo con Vincenzo Landi al 44', per il definitivo 5-1: anche in questo caso forse troppo eccessivo per i valori espressi in campo.

Ha riposato l'Union San Felipe

Classifica: Colo Colo e Huacipato pt.3, Palestino,Cobresal e Union S.Felipe pt.0

Class.cannonieri: 2 gol: Landi e Pesolillo (COL), Dzierwa (HUA), 1 gol: Frasca M (COB), Serafini R (COL), Storto (HUA)  


Foto (sfocata) Soldano Ronaldo.

domenica 27 maggio 2012

.... basta la parola!


L'euro è emesso da un sistema di banche centrali, viene immesso direttamente nelle riserve dei mercati e dei capitali privati europei, gli Stati ex-sovrani devono andare a bussare alla porta da questi strozzini e chiedere ogni singolo euro che spendono per i cancellini delle scuole, per gli stipendi degli insegnanti eccetera. Vengono strozzinati dai tassi d'interesse, e questo ha creato il disastro economico e finanziario che stiamo vivendo.




Bravo Oliviero! "Questi" si attaccano alla "parola" e non al concetto. E riflettere "anche" su quello che dice Colaninno.

Radio att IVO.


Comunicato stampa


RILANCIO DELL’ ELENCO DELLE PROPOSTE ANNUNCIATE DALLA NUOVA TERRA
 IL 25 MAGGIO 2012

Il giorno 18 dicembre 2011, in anticipo sul consiglio comunale del 19 dicembre, (prima che consiglio comunale decidesse l’aumento addizionale IRPEF da 0,5 a 0,8  (imposta sul reddito delle persone fisiche),  avevamo lanciato una serie di proposte che partendo dai tagli dei costi della politica avrebbero dato sollievo alle casse comunali e ricostituito una parte della fiducia nei cittadini verso i ceti politici. Contenere e ridurre le tasse ai cittadini ed eliminare gli sprechi per la drammatica situazione delle famiglie, dei giovani senza lavoro, dei cassintegrati, e per la chiusura di interi settori industriali. Dovere morale degli amministratori comunali  vastesi è quello di rivedere immediatamente gli emolumenti economici che si sono attribuiti.
Destinare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali in consiglio e nelle commissioni per opere umanitarie, sociali, pubbliche.
Convocare i consigli comunali solo in prima convocazione considerato che la prima convocazione va sempre deserta.
Evitare la diretta Striming che risulta essere un costo per l’amministrazione comunale, nonchè una esibizione individuale.
Rivedere i rapporti con le partecipazioni societarie delle:
CIVETA, PULCRA, AQUALAND, E I TERRENI DELLE PROPRIETA’ COMUNALI ALL’INCORONATA E DEL PATRIMONIO EDILIZIO.
Eliminare gli straordinari! Un privilegio da non consentire mai piu’.
Ridurre gli emolumenti del 50% ai revisori dei conti.
Eliminare il nucleo di valutazione che non valuta assolutamente niente.
Riduzione dei costi per l’eccessivo spreco di risme di carta stante la informatizzazione che deve necessariamente sostituirle.
Risparmio energetico su tutta la illuminazione pubblica e di tutte le strutture comunali dalle quali   si potrebbe ottenere un risparmio di almeno 80 mila euro.
Progettare con immediatezza di installare pannelli fotovoltaici sul vasto patrimonio comunale e sui suoi terreni. Un investimento concreto ed educativo  
Controllare severamente severo il territorio che  impedirebbe la nascita di discariche abusive con una spesa a carico dell’ente di oltre 300 mila euro, per fare questo assumere almeno 10 persone prese dalla mobilita’ previa selezione con il compito di lavori cantonali di pulizia.
Sul settore turismo, cultura, spettacolo, sport, è stata elaborata una proposta che va nella direzione di un risparmio di oltre 400 mila euro.
Per tutte le attivita’ dei settori elencati il Sindaco di Vasto dall’inizio dell’anno deve convocare i direttori delle banche, le associazioni dei commercianti, il presidente assovasto, le organizzazioni sindacali, il presidente albergatori, le associazioni di volontariato, il presidente degli avvocati, i presidenti dei comitati di quartiere per i festeggiamenti, i segretari dei partiti politici, le agenzie di assicurazioni, quelle immobiliari, gli amministratori delegati di PULCRA E AQUALAND, gli artisti della città, perché da questo incontro dovra’ scaturire un comitato per la programmazione e la realizzazione degli eventi.
Sostituire il Vasto film festival con inviti ai giovani registi nazionali per aprire la città alle nuove esperienze culturali  con una nuova denominazione : “Vasto film giovani”
Riaprire la vecchia esperienza del comitato per i festeggiamenti di San Michele che da alcuni anni vede il Comune sborsare almeno 100 mila euro, ricordando che le feste patronali devono essere finanziate con denaro dei cittadini volontariamente.
Rivedere il complesso delle attivita’ culturali del Teatro Rossetti e la gestione economica per aprirlo alle associazioni culturali musicali, teatrali.
Rivedere le Manifestazioni Rossettiane riducendone i costi.
Assumere con la mobilita’10 figure di manovali e muratori per i rifacimenti dei marciapiedi dei quartiere San Paolo, di via Santa Lucia, Via Pitagora, Via San Giovanni da Capestrano, evitando di ricorrere a nuovi appalti con aggravi di spese. Questa proposta produrra’ un risparmio oltre 40 mila euro con l’assunzione dei 10 operai.
Con la possibilità della mobilità assumere 15 vigili urbani che avranno un peso economico solo con l’integrazione dello stipendio con gli oneri relativi, che utilizzati al meglio potranno portare alle casse comunali almeno 100 mila euro (facendo il loro dovere).
Per il settore urbanistico cambiare ottica e metodo pretendendo il pagamento degli oneri di urbanizzazione e non concedere scomputi per realizzare opere primarie e secondarie.
Eliminare la pratica clientelare ( che continua senza interruzioni) delle erogazioni dei sussidi per sostituirle con le pratiche del lavoro che solo possono ricostruire la dignita’ della politica e delle persone.
Sciogliere la Commissione contributi e sussidi.

                                  Menna Ivo Ambientalista storico 

FAI (Fondo Ambiente Italiano). FAI (Federazione Anarchica Italiana). FAI (Federazione Apicoltori Italiani). FAI (Federazione Autotrasportatori Italiani). ……. FAI (La Differenziata).



E’stata veramente una decisione coraggiosa quella del Ministro dell’Ambiente Clini che autorevolmente ha bocciato la discarica di Tivoli a poca distanza da uno dei più bei siti archeologici italiani, una profonda soddisfazione  per quanti credono che la difesa di alcuni valori quali l’ambiente, il paesaggio e le nostre tante emergenze culturali, principi per altro fondanti  della nostra bella  Costituzione, non siano negoziabili nemmeno di fronte a situazioni emergenziali pur difficili da gestire.
Ad altre popolazioni toccherà ospitare però la discarica: il problema dei rifiuti c’è e non si risolve facendo finta che non esista. Per fortuna non siamo a Roma ma in una cittadina di una  Regione che ha seri problemi per la gestione dei rifiuti.
Il problema può diventare di tutti e c’è un unico modo per fronteggiarlo adeguatamente:

FARE CON DILIGENZA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Non è solo uno sport per ferventi ambientalisti è un OBBLIGO che lo stato ci impone.
Desidero,  in occasione della partenza per la prossima settimana della raccolta Differenziata in altre aree della città , tra queste il quartiere Incoronata dove anche io vivo, rivolgere un  appello ai tutti i nostri cittadini affinchè si adoperino con scrupolo e solerzia alla buona riuscita della raccolta differenziata.
Fare una buona raccolta significa recuperare tutto quello che si può (carta, plastica, metalli umido, RAEE ecc.), produrre meno rifiuti che non possono essere avviati a recupero con minori necessità di ricorrere a nuove discariche, evitare l’abbandono incontrollato dei rifiuti che una città come la nostra così ricca di attrattive paesaggistiche, culturali ed  ambientali e che vive anche di turismo proprio non può permettersi.
Un minimo sforzo per uno straordinario risultato di civiltà.
Adoperiamoci per presentare la città nella sua forma migliore ai nostri turisti ma soprattutto a noi tutti noi che qui  viviamo per 12 mesi e che amiamo la nostra città.

AMA VASTO, FAI LA DIFFERENZIATA

Anna Suriani Assessore all’Ambiente

sabato 26 maggio 2012

La foto di VASTO.



Sappiamo soffrire. Sappiamo resistere. Sappiamo vincere.

De "tramuoti".



Tempo addietro tutti ridevamo del Ministro Gelmini che aveva dichiarato l’esistenza di un tunnel tra la Svizzera ed il Gran Sasso, il quale permetteva il passaggio di neutrini. Tutti allora ridemmo dicendo: “possibile che la Gelmini non sia arrivata a capire (o a sapere) che tale tunnel non esiste”?
Tutti pensavamo, anzi “sapevamo” che i neutrini non avessero bisogno di un tunnel per raggiungere il Gran Sasso dalla Svizzera. Qualcuno però, si sarà mai chiesto dove passassero questi neutrini? Qualcuno avrà mai pensato che tipo di “macchinario” fosse necessario per questo “esperimento scientifico”?
L’Italia ha diverse peculiarità che altre nazioni non hanno. Oltre la natura (sempre meno), possiede uno sterminato patrimonio artistico e tante piccole realtà industriali. Tra queste ultime spiccano quelle per la produzione prodotti alimentari unici nel mondo.
Qualche giorno fa la terra ha tremato in Emilia, una terra dove i terremoti sono rari e di bassa intensità. Guarda caso, i danni maggiori sono stati causati al patrimonio storico-artistico ed alle piccole imprese, soprattutto agroalimentari. 
I terremoti sono catastrofi naturali che nessuno riesce a prevedere. Per curiosità del lettore, mi piace ricordare che esiste uno studio sui terremoti risalente alla prima metà del Settecento, realizzato, presumibilmente a Vasto (la Città della "foto"), da Padre Alessandro Pompeo Berti. Chi è interessato a consultarlo può recarsi a Lucca dove è conservato.
Torniamo alla Gelmini. 
Ma se non c’è bisogno di un tunnel per far passare i neutrini, non sarebbe possibile far passare delle onde che, come le bombe intelligenti, colpiscano un obbiettivo causando terremoti? Se esiste una struttura che possiede dei sofisticatissimi congegni che dalla Svizzera riescono a lanciare particelle verso il Gran Sasso senza un “tunnel”, non potrebbe esisterne un’altra che possa lanciare qualche “cosa” che riesca a provocare un terremoto in un determinato luogo?
Mi chiedo adesso chi, dopo essersi poste queste domande, possa ridere senza compararsi alla Gelmini.

A proposito oggi: prosciutto e melone, scaglie di parmigiano (con una goccia di aceto balsamico) e un buon bicchiere di … Lambrusco.

giovedì 24 maggio 2012

Messaggio criptico:


Tutti i nodi vengono al pettine.

Oggi, comunque vada ... è "guerra".


Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio

dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"
Ma in una notte triste si parlò di tradimento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
per l'onta consumata a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero!"
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
voleva sfogar tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: "Indietro va', straniero!"
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!


In attesa del responso del TAR.

mercoledì 23 maggio 2012

Tuttavia ....



Fonte Piazza Rossetti.com


I tifosi biancorossi oggi hanno esposto uno striscione all'esterno dell'"Aragona"

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviataci da un gruppo di tifosi della Pro Vasto.

"Dopo 2 anni di totale assenza dai palcoscenici calcistici regionali e/o nazionali, Vasto ed il suo territorio rischiano incredibilmente, per il terzo anno consecutivo, anche per la stagione 2012/2013 di non avere nessuna squadra che con il nome rappresenti l’intera comunità biancorossa. Senza stare ad annoiarVi con inutili discorsi ma ricordando a tutti Voi l’importanza e la storia centenaria che la Pro Vasto (nata nel 1902) e la Vastese Calcio hanno rappresentato per tutto l’Abruzzo (una quarantina di stagioni tra i campionati professionistici ed altrettanti in serie D), invitiamo l'opinione pubblica intera a prendere una posizione intransigente nei confronti di una classe politica totalmente indifferente al gioco del calcio, dal sindaco di Vasto per finire agli assessori comunali e a tutti i consiglieri comunali e regionali attualmente in carica. Il tutto, naturalmente, si riversa negativamente verso la classe imprenditoriale del vastese assolutamente non stimolata a fare la sua parte.
Abbiamo il sacrosanto diritto di andare allo stadio la domenica pomeriggio:
non è davvero possibile per il terzo anno di fila far rimanere lo stadio Aragona vuoto ed abbandonato, lasciando 3000-4000 persone la domenica pomeriggio a giocare a ping pong.
Certi e convinti di un aiuto immediato da parte degli organi di stampa, visto la data imminente del 25 giugno 2012 utile a cambiare denominazione sociale, porgiamo i migliori saluti da parte di una frangia della tifoseria biancorossa pronta eventualmente a ringraziare chiunque possa ridare la Pro Vasto al suo popolo".


I tifosi biancorossi, storia dal 1902.

Strisce blu.


Che Vasto non voglia altre strisce blu non è solo il Consigliere comunale Nicola Del Prete a dirlo. Qualora però questa amministrazione comunale voglia insistere nell’intento di istituire altre zone di parcheggio a pagamento, consiglio di porle in essere su strade come via Canaccio, via Arno, via Valloncello, via delle Croci ecc.
Queste vie (ma è il caso di tutto il quartiere in cui esse insistono) sono divenute il percorso obbligato di chi non vuole pagare il parcheggio per recarsi nei “ricchi” e “affollati” luoghi dello shopping. Costoro si riversano in esse e parcheggiano in ogni dove. Davanti ai passi carrabili come sugli scivoli per i disabili, sulle entrate delle abitazioni come innanzi alle vetrine dei negozi, sui marciapiedi come sugli accessi pedonali. Insomma, con le strisce blu questo caos troverebbe spazio altrove.
Meno male che in centro non ci sono più scuole e, a parte il Municipio, gli uffici e servizi in genere sono ridotti al lumicino, altrimenti sai che problemi! Per non parlare poi delle giornate “particolari” in cui la circolazione ed il parcheggio in centro sono impediti.
Un esempio per tutti: nel giorno del blocco delle auto in centro per la giornata ecologica, dove si pensa abbiano cercato posto, riempiendo di fumi di scarico le abitazioni e intossicando i residenti, gli “ambientalisti” che dagli altri quartieri di Vasto si sono recati in piazza per passeggiare o “correre” in bicicletta? Costoro mica possono raggiungere Piazza Rossetti a piedi! E quando arrivano …

martedì 22 maggio 2012

Non potevo esimermi dal pubblicare.


Da Il Grillo.com



CRI: bilancio da 500mila euro e solo 4.500 per bisognosi

La GdF di Chieti indaga sull'associazione vastese

Croce Rossa Italiana














VASTO. C’è anche un libro sulla Croce Rossa di Vasto nel materiale a disposizione della Gdf di Chieti, dopo che un volontario licenziato ha presentato un esposto contro questo Comitato.

Tra le lettere ufficiali, i riscontri, i certificati di presenza, le buste paga, le lamentele per gli orari di lavoro troppo lunghi, a sorpresa spunta questa pubblicazione celebrativa di Maria Luisa Del Forno Ciufici, commissario del Comitato di Vasto, che ripercorre i 20 anni dell’attività dei Volontari vastesi e della Sezione femminile, guidata da Maria Antonietta Longo.

Insomma, mentre l’autista licenziato veniva pagato 600-700 euro al mese (con anche 12 ore di lavoro al giorno), il libro intitolato “Il potere dell’umanità” (sottotitolo: Vent’anni insieme) racconta con toni autoelogiativi la storia della Cri di Vasto. Ci sono tutti i suoi presidenti (Anna Augusta Lalli Cieri, Antonio Pietroniro, Angela Pennetta e la stessa Del Forno), i volontari del soccorso, il Comitato femminile (da Lucilla Vallone alla Del Forno – ai vertici della Cri locale fin dal 2002 - e alla Longo) ed i Pionieri. In chiusura c’è spazio per i consigli su come sostenere la Croce rossa: una donazione, il volontariato, il servizio civile, un lascito o un’eredità. In realtà la lettura offre spunti di riflessione - e forse di indagine - quando parla di «distribuzione di viveri e di generi di prima necessità a persone bisognose» e di «assistenza a circa 300 famiglie, di cui un terzo di immigrati».

E si spiega: «le volontarie collaborano ad uno sportello di ascolto nelle diverse sedi del Comitato femminile e diventano partecipi delle problematiche che vengono loro sottoposte, consegnano viveri e vestiario, provvedono al pagamento di bollette di luce, acqua e gas e talvolta anche di visite specialistiche». E così via per molte pagine sulle varie attività ed iniziative assistenziali, compresi i concerti per reperire fondi, in particolare quello con gli Stadio per acquistare il vaccino per le ragazze contro il Papilloma virus. Peccato che di tutte questa assistenza non si trovi traccia nel bilancio 2011, nel quale su quasi mezzo milione di euro (per la precisione 496.500 euro) solo 500 euro sono stati spesi per i viveri e 4 mila euro per «sussidi ed interventi a carattere assistenziale in favore di estranei».
Ci sono invece 204 mila euro di Restituzione e rimborsi diversi, 12 mila di spese assicurative, 60 mila per acquisto veicoli e mezzi trainabili, 14 mila di estinzione debiti diversi, 10 mila euro di spese telefoniche, 27 mila euro per Convegni, congressi e mostre e 34 mila per manutenzione e riparazione mezzi. E’ sicuramente riduttivo dare un’immagine poco assistenziale della Croce Rossa che nell’immaginario collettivo è sempre e comunque il sinonimo di soccorso, di altruismo, di formazione sanitaria di base, di culla del volontariato. Ma questo bilancio, il licenziamento immotivato (finora) di un autista in servizio a Guardiagrele, colpevole di aver protestato, e il successivo esposto alla GdF aprono uno squarcio imprevisto sulla gestione del “marchio” Cri a Vasto. Ma il commissario Del Forno nel libro dipinge un quadretto idilliaco, come si legge nella presentazione: «la solidarietà per noi volontari – si legge – è la forza che rompe il silenzio dell’egoismo e dell’indifferenza…verso il dramma di uomini veri, senza alcuna colpa se non quella di aver incontrato il dolore e la sofferenza. Per questo siamo dalla loro parte».
I documenti ed il licenziamento in tronco di un volontario raccontano un’altra storia.

Sebastiano Calella
www.primadanoi.it

Scarpasciudd .... in attesa del torneo estivo (quello vero).

sabato 19 maggio 2012, campo Incoronata

LA MAGNANIMITA' DI CIOCCOLMAN

SHAKTAR DONETSK DNIPRO 2 - 4
arbitro sig. Orazio Di Blasio

SHAKTAR DONETSK(maglie rossoblu): Ronzitti L, Ronzitti F, Ronzitti N, Lemme, Serafini, Puddu, D'Adamo, Ruzzi, Angiolillo, Reale, Docuta, Soldano

DNIPRO(maglie giallonere): Loreta R, Antenucci, Di Marco, Sboro, Di Foglio, Patriarchi, Fanucci, Cicchini, D'Angelo, Storto, Frangione, Loreta E

Primo: dopo 20 anni, Pescara in A, orgoglio abruzzese aldilà dei campanilismi; dopo 34 settimane(invece), la 'regular season' degli Scarpasciùdd 11'-12 si conclude con questo bilancio: blu 13 vittorie, gialli 12, pareggi 9, vincitore nella classifica a punti:Frangione a 94 punti ( e, come dicono a Roma " e chissenefrega 'ndo ce lo metti?"); solo per le statistiche, nessuno ha vinto chissachè. Per quest'ultima giornata un 12 vs.12(2°t. 11 vs.11 senza Soldano e Loreta E) con un bel sole a palla, che al 12 fa 'arivajià' il bomber D'Angelo: lancio da bacio perugina del professore, il leggendario Hulk si porta avanti il pallone e lo scaglia in rete: 0-1. La risposta dei blu non tarda: Angiolillo viene smarcato da Reale, la sua conclusione è a fil di palo sinistro. Al 16' Max Frangione s'appitta i marcatori e con un pallonetto raddoppia 0- 2. Al 22' l'episodio clou: su contrasto tra Angilillo e Sboro in area gialla, la palla s'appallòtte lungo la spalla di quest'ultimo: l'arbitro decreta il rigore, e, dopo i 'bramesdòmini' di Francesco, lo espelle: il portiere Loreta si autoespelle, ma poi i 3 protagonisti 'vènne aricchiàppete' con le buone e riappacificati: si riprende comunque con il penalty per i blu, che il super-eroe 'Ciòccolman'(Soldano) fallisce di proposito, sparando sul portiere:il compagno Serafini, partendo a razzo dalla sua area, 'mo' si li magnàve'. Dopo due pericolosi cinginschiamenti della difesa gialla in fase di rinvio, non tradotti in gol dai blu Reale e Docuta, si chiude il 1°t. Nella ripresa, su cross di Fanucci, Max Frangione svetta di testa e infila lo 0-3. Ma al 19' il giallo Sboro 'accòppe 'nà vùssa fùrte'al bomber blu Angiolillo, facendolo stramazzare a terra: altro rigore per i blu, stavolta batte Giò Docuta, che accorcia 1-3.I blu insistono con una conclusione di D'Adamo, a lato sul palo sinistro, ma al 32' il giallo Frangione smarca a centroarea Luca Storto, che di piatto realizza l'1-4. Nel finale, c'è spazio per Louis Angiolillo che accorcia e realizza il finale 2-4. Al termine, presso l'Hairy crab cove, il supereroe Ciòccolman ha fatto sfoggio dei suoi superpoteri da chef, esibendosi come Uomo-fiamma al barbecue, e quindi, per i 15 invitati, reintegro a dosi massicce e in tempo reale di proteine(salsicce, bistecche, spuntature e pollo grigliati), e flavonoidi(rosso di Pollutri e amarene'confiscate'). Il maresciallo(conclamato capo cannoniere, e capoclassifica ad una sola lunghezza dal banchiere), per smentire la sua fama di tirannosaurus rex, si è cibato solo di insalata e pomodori, e acqua di ruscello, mentre Hulk sembrava 'la màcine de la vrècce'. Dopo 15'trascorsi nel covo, si respirava fino ad un'altezza di 1,5m: poi, fino al soffitto, una densa nube bianca al 'lime dei Caraibi', che col suo olezzo, ha deliziato poi a lungo i nostri talami familiari. E,'jùste pe' ffà lu' càppre di la cummèdie', il poliedrico architetto ci ha filmati in coro per inserirci nel suo prossimo trailer 'zzìr'e zzìre'. Da non dimenticare le parabole del maresciallo, come quella di Valerio e la playstation, culminate dal caffè finale e poi...insalata(l'unica cibo avanzato). Per alcuni presenti c'è stato l'arrivederci a settembre(senza cambi stravolgenti di divisa...), per altri (e non solo, per tutti voi navigatori), appuntamento a venerdì 25 per la prima del 14°Scarpasciùdd' 2012.

Classifica marcatori stagione 2011-2012: Massimo Frangione 39 gol, Angiolillo 31 gol, Ronzitti Go 25 gol, D'Angelo 20 gol, Sboro 18 gol, Serafini A 17 gol, Reale 11 gol, D'Adamo e Docuta 9 gol,De Felice-Storto-Ronzitti L. 5 gol, Cicchini 4 gol, Lemme e Soldano 3 gol, Serafini S. 2 gol, Antenucci-Bozzelli-Catinori-Danenza-Fanucci M-Fanucci R-Frasca M-Giacomucci-Rossi-Sebastiani-Serafini G-Vino 1 gol

Alé Pro Vasto Alé!

Ricevo e pubblico pari pari.

Vogliate concedermi lo stesso spazio offerto al consigliere regionale Antonio Prospero, cui rispondo dopo avermi tirato in ballo per la seconda volta sull'argomento "azionariato popolare per la rinascita del calcio vastese".

Il fallimento del progetto di azionariato popolare per la rinascita del calcio vastese promosso dal consigliere comunale Antonio Prospero, il "suo" quarto calcistico, avrebbe all'origine anche un mio coinvolgimento. Ad affermarlo è lo stesso promotore in un comunicato in cui annuncia la fine del progetto e fa riferimento al sottoscritto ancora una volta insinuando ragioni personali. Bene, intanto accolgo con favore l'enorme credibilità che Prospero mi accredita, e poi mi corre l'obbligo di sottolineare alcune cose. Nella mia vita, a parte alcune interviste, non ho mai parlato con Antonio Prospero, nè tanto meno mi sono mai recato nei suoi uffici, personali e pubblici. Non l'ho mai interpellato per interposta persona. Va da sè che le ragioni personali da egli indicate alle origini delle mie accuse decadano miseramente. Il consigliere regionale ha, bensì, tutte le ragioni per avercela con il sottoscritto che in diverse occasioni ha ricordato il suo coinvolgimento nei precedenti 3 fallimenti di altrettanti società biancorosse ('81-'95-2010) specificando i motivi degli affondi, quindi, delle sue responsabilità.
Prospero non è mai stato in grado di difendersi e dimostrare l'infondatezza dei miei attacchi. Riguardo al fallimento del progetto della'zionariato popolare non ho mai profferito alcun interesse, salvo rispondere alle domande di centinaia di tifosi con il seguente concetto: "Non so niente, non lo seguo, non mi riguarda. Spero vada avanti, ma non ci credo". Se queste parole abbiano "deciso" l'esito negativo del progetto vorrà dire che mi recherò a Medjugorjie per farmi "vedere" da qualche religioso che abbia le capacità di stabilire quali siano effettivamente i miei poteri in dote che consapevolmente disconosco.

Grazie per l'attenzione e Forza Pro Vasto!

lunedì 21 maggio 2012

San Salvo ha eletto il suo Sindaco.

A San Salvo ha vinto la Signora Tiziana Magnacca. 
Un ragazzo che conosco mi aveva detto che avrebbe votato per Lei. Sono contento per il ragazzo.
Ritengo che il lavoro fatto a favore del candidato vincente sia stato eccellente. Aggiungo poi che condivido la dichiarazione di Nicola Argirò quando dice: "merito delle liste che avevano appoggiato Mariotti e hanno deciso di non appoggiare altri prendendo in giro gli elettori"
Arnaldo Mariotti è una persona seria che nell'ambito della sinistra rappresenta una "distorsione positiva".


Ho letto poi: Osvaldo Menna, che aveva dichiarato il suo appoggio a Magnacca esulta: "San Salvo libera!"
Ma Menna non era quello che doveva "dirigere" l'Idv ?

E adesso ... chiuso.


Dopo Donna Summer anche lui.

Non te lo ha ordinato il medico di fare il sindaco.


Esiste un sito web istituzionale del municipio di Vasto che in quest’ultimo periodo si è addirittura “arricchito” di due nuove icone sulla “trasparenza”. Su questo sito, che oltre al costo per il suo impianto, ha anche un costo per la sua manutenzione ed i suoi aggiornamenti, ho cercato il recente comunicato con le “esternazioni” del sindaco sull’Imu ed altre amenità di cui qualche amico mi ha parlato, ma non l’ho trovato. Ho cercato tra le notizie in primo piano, ho cercato tra quelle in evidenza, ho cercato tra i comunicati stampa, ho cercato, ho cercato ma …. niente.
In una domenica piena di avvenimenti tragici e di sport, sono dovuto uscire per trovare il “papiro” del sindaco “appiccicato” sui muri. In questa epoca gravida di tecnologia ancora si usa “appiccicare” manifesti. Come se le persone avessero ancora l’usanza “paesana” di fermarsi a leggere i “manifesti”.
Voglio sperare che il sindaco e chi lo consiglia, abbiano pensato di usare questa tecnica comunicativa, col preciso intento di raggiungere il minor numero di persone, così, come al solito,  da pararsi da “eccessive”  critiche. Oppure, essendo il sito “istituzionale”, voglio credere che il sindaco ed i suoi consiglieri, abbiano pensato di schermarsi da eventuali “rimproveri” da parte di qualche “entità” superiore, visto che le parole del sindaco sono contro lo stato centrale.
E se invece il manifesto cartaceo è stato scelto perché ancora oggi si crede che sia la forma di comunicazione che raggiunge più direttamente il cittadino?
Nel caso di questa terza ipotesi è meglio che io stia zitto.

Vengo al dunque:

I comportamenti di questo sindaco sono  offensivi. Mi riferisco all'ultima corbelleria da lui sottoscritta. Vasto è “insozzata” di manifesti a sua firma, nei quali c'è scritto che non ci sono soldi, ma non è colpa sua. Possiamo così sapere che lui ci alza le tasse, però soffre mentre lo fa. Soffre. La Fornero ha pianto, Lapenna soffre.
Nel merito non ci voglio neanche entrare. Però fino a che punto è incapace o pericoloso lo devo comunque dire.
Il punto è che ci sono meno soldi di prima. Questo avviene perché i politici come lui, che fanno politica da 30 anni e più, li hanno sprecati in passato oltre misura. E allora il genio puro che ti fa? Spreca altri soldi dei cittadini per dire che il comune ha meno soldi! Sorvolando sul fatto che i vertici di una città passano il tempo a piangersi addosso e a giustificarsi piuttosto che ad occuparsi dei problemi, chiediamoci un po': forse i manifesti non si pagano? Forse non bastavano i soliti comunicati stampa per diffondere quei piagnistei? Forse mandare in giro per la città autoveicoli per attaccare questi manifesti ha contribuito a rendere l'aria più pulita? E gli ecologisti e i fratini e gli amici di tutte le pietruzze di punta Aderci (si dice d’Erce) non hanno niente da dire a riguardo? Possibile che non c'è nessuno che si vergogni (avrei dovuto dire “indigni” ma è un termine troppo abusato in questo periodo) per un fatto del genere? Eppure il fatto è semplice (e mi rivolgo al diretto interessato):

 “Amministrare è duro e tu sindaco non ne sei capace. Lo hai scritto sui manifesti che non ne sei capace. Lascia perdere. Non te lo ha ordinato il medico di fare il sindaco. Occupati di altro. No?
Da democratico quale sono dico che devi rimanere al tuo posto perché i “numeri” ti hanno affidato quel compito ma se hai una coscienza ti invito a dedicarti ad altro. Cosa non so.
Cosa vuoi che mi importi di quanto guadagni. La carica che ricopri non serve solo a farti fare le foto. Per me puoi guadagnare anche più soldi. Ma per quei soldi cosa fai per Vasto? Oggi è 21 maggio. Hai risolto il problema di fosso marino? Hai preparato la stagione estiva? Hai fatto qualche cosa di utile per Vasto? Che hai fatto? Ah è vero. Hai fatto fare i manifesti per dire che non ci sono i soldi”.

Già! Dimenticavo l’anello di Piazza Rossetti.

domenica 20 maggio 2012

Senza Parole: Matteo Rabottini.


Solo il ciclismo sa dare certe emozioni. Oggi seguire l'impresa dell'abruzzese Matteo Rabottini è stato magnifico.

(aggiornamento)

Tuttavia anche la promozione in serie A del Pescara mi fa contento. Grazie a  Zdeněk Zeman.

Oggi, giornata particolare

Oggi non so se uscire e magari trovarmi in un luogo dove hanno messo una bomba o restare a casa con la speranza che non si verifichi un terremoto. Per chi come me trova il tempo, tra una decisione e l'altra, propongo di seguire con attenzione questo "cartone". Se non ci riuscite oggi provate un altro giorno ... ma seguitelo con attenzione.


Ricomincia la strategia della tensione?


Il "pubblico" è cambiato. Il "pubblico" .......
Adesso vogliono farci aver paura in ogni luogo. Oggi una bomba nel piazzale di una scuola. E chi se lo aspettava. Domani nella piazza di un qualunque paese o in un semplice bar. E chi se lo sarebbe aspettato. Poi .....
Ma perché? A chi giova?

COMUNICATO STAMPA

CONSULTA GIOVANILE VASTO

Oggetto:  “Un minuto di Silenzio, un minuto AntiMafie” stasera, ore 22.30, Piazzia
Diomede - VASTO;

La Consulta Giovanile Vasto vi invita, stasera, a partecipare ad un minuto di silenzio in Piazza
in solidarietà delle vittime di Brindisi e per l'impegno contro tutte le Mafie.
In queste ore le Autorità stanno cercando di scoprire i mandanti della strage, noi, cittadini,
facciamo la nostra parte.
In ogni caso, ci stringiamo al dolore della famiglia e degli amici della povera studentessa.
Testimonieremo, con il Silenzio, il nostro sconcerto per la tragedia.
Testimonieremo, con le parole di Giovanni Falcone, che siamo pronti a costruire la Legalità e la
Libertà. In ogni caso.
22.15 raduno davanti al Bar Roma;
22.30 minuto di Silenzio o in Piazza Diomede o davanti la Chiesa di San Giuseppe.
Spiegheremo perché siamo lì e dopo il minuto di silenzio leggeremo tale massima di Giovanni
Falcone:
"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua
evoluzione e avrà quindi anche una fine. Bisogna però rendersi conto che è un fenomeno
terribilmente serio e grave, e che va combattuto non pretendendo l'eroismo di inermi cittadini,
ma coinvolgendo nella lotta le forze migliori delle istituzioni.
Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi
quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana."
Porteremo le bandiere di Libera e il nostro striscione...stiamo nascendo come presidio
territoriale...è importante dare un Segnale!
                                                                                                                        
il presidente
Francesco Del Viscio

sabato 19 maggio 2012

venerdì 18 maggio 2012

Il vero problema di Vasto. La pista ciclabile.

Scrive Ettore Del Borrello, di cui c'è da apprezzare il coraggio per aver firmato, che ha scoperto come questa amministrazione comunale e il suo sindaco non mantengano le promesse. E a me viene da dire: Buongiorno. Ben svegliato! Ma come! Sono oramai anni che denuncio tutte le incapacità, le menzogne e i voltafaccia di questa amministrazione, e quando va bene, trovo qualche viscido “anonimo” che mi dice che sono rancoroso o che comunque questi qui sono “meglio” di altri. E perché meglio? In base a che cosa? Questo non lo dice mai nessuno. Poi ogni tanto, si sveglia qualcuno, che rileva l'unica cosa che lui ha notato di uno sfacelo che è difficile anche da descrivere per quanto è grande e dice: ma l'amministrazione non ha mantenuto la promessa! Non ha mantenuto la promessa? Ma io non mi ci metto neanche più a elencare, gli sprechi, gli errori, le opportunità perdute da questa amministrazione comunale. A questo punto mi viene da pensare che queste cose le veda solo io e che magari interessino solo a me. Eppure oramai possiamo dire che siamo finiti veramente nel … “Fosso Marino”, che probabilmente ci ritorneremo anche questa estate, ma pare che nessuno abbia niente da dire.

… No! mi sbaglio. Tantissimi hanno qualcosa da dire e la dicono anche. Quando si parla della “pista ciclabile”. Prima il problema di Vasto erano le “recinzioni”, ora il problema di Vasto è la “pista ciclabile”. Johnny Stecchino insegna: il problema di Palermo era il traffico …

Surrealmente vostro

Il mio mondo sempre più ...lontano

C'era una volta una ragazza
che viveva in una terra di sogni irreali
nascosta dalla realtà
trattata come un estranea
viveva con le sue fantasie
intrappolata all'interno del suo mondo
C'erano una volta le sue speranze
morte
non c'è nessuno ad ascoltare le sue grida inutili
viveva in una casa di pietra
nessuno dalla sua parte
una famiglia solo in nome
nessun posto per nascondersi
C'era una volta il sogno di un uomo verrà
a darle tutto quello che vuole
solo amore
ma al mattino lei si sveglia
per affrontare la stanza intorno a lei
è solo un altro giorno solitario
e amarezza la circonda

amarezza la circonda

giovedì 17 maggio 2012

Se bastasse un esposto.

Sarebbe troppo semplice, se bastasse un esposto alla magistratura per recuperare una credibilità incrinata da innumerevoli episodi. La mossa di Mascitelli, pur furba e doverosa, non fa altro che certificare l'assoluta inadeguatezza di tutto un partito, dei suoi vertici e della sua base, di selezionare la sua classe dirigente. Quando era solo Di Gregorio (quanti si ricorderanno di questo personaggio eletto nel 2006 con l'Idv, e passato il giorno dopo le elezioni, con Berlusconi?) Di Pietro aveva buon gioco nel dire che anche Gesù aveva sbagliato un apostolo. Poi sono arrivati tutti gli altri, Razzi, Scilipoti ... Tricche e tracche e “bombe a mano”, solo per stare a quelli che sono diventati famosi a livello nazionale. E allora oggi possiamo dire che Gesù aveva selezionato senz'altro meglio di Di Pietro i suoi collaboratori. Io personalmente, come si dice in maniera ferocemente conformista, auguro a Sabatini di poter dimostrare nelle sedi opportune la sua totale estraneità ai fatti contestatigli, ma qua la pessima figura ce la fanno tutti gli altri. Tutti coloro che non hanno visto o non hanno voluto vedere a partire da Mascitelli per arrivare a Palomba e a tutti gli esponenti vastesi. Ma dimenticavo, qui a Vasto, cacciavano me pur non avendo mai potuto udire neanche un sussurro sui miei comportamenti e tenevano Bontempo che mentre era consigliere comunale faceva anche il broker assicurativo per il comune. Si vede proprio che per far parte dell’IdV bisogna avere certe caratteristiche.

Il tempestivo intervento di Mascitelli mostra la gravità del problema Sabatini ma la politica è dialettica, quindi “comunque vada sarà un successo” …. per il "Senatore" e anche per l’IdV.



Caso Sabatini, il senatore Mascitelli presenta un esposto alla magistratura

Caso Sabatini, il senatore Mascitelli
presenta un esposto alla magistratura
Alfonso Mascitelli (Idv)
VASTO - "Il nostro partito sulla questione morale non fa due pesi e due misure ed ha una posizione chiara e netta, anche se questo può dar fastidio a chi vuol parlare con secondi fini".
E' quanto ha dichiarato il segretario regionale dell'Idv Abruzzo, senatore Alfonso Mascitelli, che oggi ha inviato un esposto alla Procura di Vasto, in riferimento alle recenti notizie apparse su alcuni giornali che vedono interessare il consigliere comunale dell'Idv Corrado Sabatini in una presunta parentopoli.
"Ho inviato, formalmente e a tutti gli effetti di legge, - ha spiegato il senatore -  un esposto alla procura della Repubblica perché venga avviata al più presto una indagine approfondita sugli appalti pubblici del Comune di Vasto che sono oggetto dell'accusa di parentopoli. E' evidente che la tesi accusatoria deve necessariamente presupporre che questi appalti pubblici siano stati condizionati, influenzati, guidati o peggio alterati illegalmente al fine di arrecare un ingiusto vantaggio al consigliere comunale, perché, nell'amministrazione della cosa pubblica, la scelta arbitraria di una cooperativa non è in capo alla discrezionalità del singolo, sia esso consigliere o assessore, ma comporta necessariamente quanto meno  un rapporto di connivenza o di collusione. Su questo vogliamo che si faccia chiarezza perché noi, prima di altri, siamo interessati a che ciò avvenga.
Detto questo, se sulla base delle indagini venisse accertata una qualche responsabilità diretta di Sabatini, anche di natura non penale, il partito prenderà le sue decisioni in linea con il nostro codice etico. Se, al contrario, come pensiamo, si accerterà la trasparenza dell'attività amministrativa, avremo modo di dimostrare pubblicamente come questa storia sia stata volutamente strumentalizzata per colpire non solo l'uomo e la sua famiglia, ma l'attività di un partito che in questo periodo sta dando fastidio a molti".

Fonte VastoWeb.com

Vincenzo! Ma che mi combini?



Vincè! Proprio adesso che avevo cominciato a dire che in mezzo alla "Combriccola di Vasto ridens" eri il migliore, mi fai ricredere? Io che avevo esaltato le tue doti mostrando al "mondo" le tue capacità, facendo notare come ti sei salvato dal "polpettone" (per i politici costretti ad assistere) della conferenza dell'Arcivescovo, quando ti sei fatto chiamare chiamare con una scusa dal segretario particolare del sindaco nel bel mezzo del discorso e non hai fatto più ritorno più ritorno. Quella poltrona vuota mi aveva fatto sognare e invece ...
Forse dovevo pensare che non fosse una scusa. Forse dovevo pensare che non lo avevi fatto apposta. Magari dovevo pensare che eri andato a controllare a che punto erano i lavori per Fosso Marino? O forse eri andato a vedere se avevo scritto qualcos'altro su Santa Lucia, così da ripetere "a campanella" le mie parole a Paola Calvano?
Mannaggia Vincè! E mo con questa storia del rinvio dei lavori alla Marina, come la mettiamo?





COMUNICATO STAMPA

Vasto, 16.05.2012.- Una figuraccia, una vera figuraccia! Si apprende dai mezzi di comunicazione che l’Amministrazione comunale ha convocato un “vertice” per decidere se i lavori di cui al famoso bando affidati con il 40% di ribasso, quelli per la captazione delle acque sorgive dal monumento alla Bagnante a Fosso marino, possono essere fatti in 20 giorni oppure rinviati!
L’Assessore Sputore, il 10 Aprile scorso, aveva dichiarato: "Credo che già dalla prossima settimana procederemo alla consegna del cantiere, una volta terminate le procedure legate all'impiego delle poste di bilancio". Una simile previsione, già da allora, non ci sembrava verosimile. Ed infatti, dopo oltre un mese da tale uscita, della “consegna del cantiere” neanche l’ombra! Oggi, la giustificazione del rinvio, secondo Sputore, risiederebbe nel fatto che “un paio di balneatori non ci hanno rilasciato la liberatoria a eseguire lo scavo nella sabbia per realizzare la condotta ai margini del lungomare”. Fino a ieri, invece, tale circostanza non avrebbe potuto rappresentare un impedimento ed infatti tale “permesso” non è necessario per un’opera pubblica urgente su di un suolo oltretutto non in proprietà ma affidato solo in concessione. Una giustificazione incredibile!
Ricordiamo che i tempi per la loro realizzazione furono inizialmente stimati, dal progettista, in 120 giorni; successivamente, il bando del Comune li concentrò in 90 gg e, poi ancora, la ditta “provvisoriamente” assegnataria si impegnò ad eseguirli in 30 e con il 40% di ribasso. Ad oggi, dei macchinari e delle maestranze per iniziarli non se ne vede traccia. A causa del tempo perso da parte dell’Amministrazione comunale, il rischio che, da subito, paventammo fu quello di ritrovarsi con ruspe, materiali di grande ingombro e tabelle di “lavori in corso” ad impedire l’accesso alla spiaggia centrale ed agli stabilimenti balneari, a stagione balneare inoltrata. Dicemmo anche che le opere commissionate dall’Amministrazione comunale apparivano inutili alla soluzione del problema del travasamento in mare dei liquami fognari di Fosso Marino. Infatti soltanto l’intervento della SASI può risolvere le carenze ed ovviare allo stato di emergenza e questi lavori stanno andando avanti. E meno male!
Oggi è chiaro che l’Amministrazione comunale ha tentato un’operazione d’immagine: realizzare qualcosa di proprio, anche se inutile, per assumere il merito di aver risolto l’annosa questione di Fosso marino mentre chi avrà posto rimedio è solo la SASI che ha la gestione e la responsabilità del sistema fognario!   
Chissà se anche questa volta, al pari delle declassate Bandiere blu, la colpa sarà dei “gufi”, come ama dire il Sindaco, di fronte alla propria inefficienza! La stagione turistica è ormai alle porte e gli stabilimenti balneari hanno già iniziato ad allestire le proprie strutture per l’ospitalità ed oggi ci si accorge che iniziare la messa a dimora di una nuova condotta, con pozzi anche di due metri e mezzo di profondità tra la Bagnante e Fosso marino, tra il lungomare pavimentato e la sabbia, rimuovendo recinzioni e strutture, in prossimità di vegetazione e quanto altro è di… difficile esecuzione! A causa dei ritardi accumulati nell’iniziare i lavori, basterebbe una forte precipitazione a cantiere ancora aperto e i danni sarebbero ingenti, con conseguenze ancor peggiori.

Di fronte quanto è accaduto, non c’è difesa per l’Amministrazione comunale che, ancora una volta, si è mostrata incapace e parolaia!

                                                              L’Osservatorio per Fosso marino

mercoledì 16 maggio 2012

mi va di riflettere ....


 Di Giovanni La Torre, da CRITICA LIBERALE.

Prima di tutto un po’ di serietà, anche per il modo in cui si dicono le cose

La batosta elettorale che ha colpito i partiti nelle ultime elezioni
ha determinato un certo disorientamento soprattutto in chi vive di
politica e di partito. Indubbiamente non è un bel risultato, anche per
chi, come chi vi scrive, non vive di politica e tanto meno di partito.
Avremmo preferito che dal voto emergesse un progetto politico più
aderente alla realtà delle cose, meno populista, meno demagogico, ma
tant’è e bisogna prenderne atto e lavorare di conseguenza, senza
abbandonarsi a invettive e sentenze contro chi non la pensa come noi,
invettive che hanno tutta l’aria di voler essere tentativi di
autoassoluzione. Eh sì, perché la responsabilità di quello che è
accaduto, e che potrebbe ancora accadere alle elezioni politiche, è
tutta e soltanto dei partiti stessi: “chi è causa del suo mal pianga
se stesso”, dice il vecchio adagio oppure, per dirla alla
Guzzanti-Marini, “chi è causa del suo mal pianga più spesso”. Il guaio
è però che non si tratta solo del “suo mal” ma del “nostro mal”. Non è
bastato il lavacro di tangentopoli a rendere meno onnivori i partiti e
la maggior parte di chi vive di politica. Ancora nel 2007 era uscito
il best seller “La Casta” che di fatto è stata l’ultima chiamata utile
per questa nostra classe politica. Ma non è servito a niente. E’ stato
solo un ulteriore argomento da mescolare nella melassa dei salotti
televisivi, senza mai pervenire a nulla di concreto. Ogni
rappresentante di partito prometteva di, non so, ridurre i
parlamentari (“io di 100”, “ah sì, allora io di 200” diceva un altro,
“e allora io li dimezzerò” diceva un altro ancora) ma poi non si
faceva assolutamente nulla. E così per le province, la corruzione, la
commistione con gli affari, eccetera, eccetera, eccetera. Anzi si
arrivava addirittura a volte a mettere sul banco degli imputati coloro
che queste cose le denunciavano con l’accusa di fomentare l’
“antipolitica”, o di essere “giustizialisti”. Questo è stato lo
spettacolo cui abbiamo assistito in questi anni. I politici hanno
creduto che il popolo bue con il tempo avrebbe dimenticato e lasciato
correre ancora una volta, e invece stavolta se l’è ricordato e, temo,
se lo ricorderà anche alle elezioni politiche. Il massimo di questa
indifferenza verso la pubblica opinione, penso l’abbiamo registrata
nelle scorse settimane quando sia Casini che Alfano hanno pensato che
tutto il problema consistesse nel cambiare il nome al loro partito,
fermo restando le persone, i contenuti e gli intrallazzi. Ma anche
Bersani ha mostrato scarso interesse ad affrontare veramente il
problema del finanziamento dei partiti, salvo che, ma solo a parole,
negli ultimi giorni. E sempre Bersani deve ancora spiegare,
considerato che i suoi elettori sono particolarmente sensibili a certe
cose, con quali criteri si era scelto quel Penati come capo della sua
segreteria, quali “valori” (per carità, ci riferiamo ovviamente a
quelli etici) abbia apportato al partito per meritare quella
promozione.
I nostri politici molto probabilmente pensavano che sarebbe passato
tutto e, quando si incontravano, chissà che non muovevano le labbra e,
dandosi di gomito,  dicevano “un po’ di pazienza e passerà tutto …,
come sempre”. Spiace constatare che a volte anche la più alta carica
dello Stato ha dato man forte a questi comportamenti distribuendo
bacchettate solo a quella che è stata chiamata antipolitica,
dimenticando che il gesto massimamente “antipartitico” fatto in questi
anni è stato quello di un Presidente della Repubblica che ha detto ai
dirigenti dei partiti “su ragazzi, andate a giocare in cortile che
papà Giorgio deve pensare a far governare il paese”. Bisogna innanzi
tutto recuperare un po’ di serietà, a tutti i livelli. Anche nelle
dichiarazioni bisogna essere sobri e giusti, per esempio:
-       basta col dire “se non facciamo questo e quest’altro, facciamo la
fine della Grecia”, un po’ di rispetto per quel popolo, altrimenti
giustifichiamo gli stranieri che quando vedono aumentare la corruzione
e la malavita nel loro paese dicono “stiamo facendo la fine
dell’Italia”;
-       quando si dice che gli italiani hanno avuto in passato “un benessere
al di sopra delle loro possibilità”, si è pregati di usare la prima
persona plurale e non la forma impersonale o addirittura la terza
persona plurale. Capito prof. Monti? Perché se i salari e le pensioni
italiane in passato sono state troppo elevate (bontà sua!) e gonfiati
dalla spesa pubblica a debito, lo sono state anche le parcelle sue e
dei suoi colleghi della Bocconi e di altri posti, o no?
Cercasi autentici liberali disperatamente.

....... continua