venerdì 31 gennaio 2014

Anomia? ... No. Incuria.

Chi deve mantenere "decoroso" l'ambiente? E chi paga i danni? Un "turista" che passa e vede certe cose, che deve pensare? Immagino: "mi fanno pagare la tassa di soggiorno e mi accolgono così". 
Aggiungo: la pavimentazione in pietra bianca ha un costo. Quando si sporca, o peggio, si rompe chi la "ripaga"?

Dedicato a Termoli.




giovedì 30 gennaio 2014

Vast(a) eco.


Vasto e l’Imposta di Soggiorno. Ancora un ‘fiorino’ per cosa?

L’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno di provvedere, quale nuova forma di finanziamento per i comuni, nell’ottica del federalismo fiscale e a fronte di sempre minori risorse provenienti da Stato e Regioni, all’istituzione dell’imposta di soggiorno nel Comune di Vasto, il cui territorio è caratterizzato dalla presenza di consistenti flussi turistici, che pur rappresentando una risorsa significativa per l’indotto economico della città, comportano, a carico del bilancio dell’Ente, spese aggiuntive finalizzate a garantire l’erogazione di quei servizi, manutenzioni e interventi, necessari per l’intero comparto turistico”.
Così leggiamo - fra le altre enunciazioni date, teoricamente ineccepibili quanto pretestuose, strumentali ad altro e non a quel che si dice - in un articolo d’informazione sulla nuova Tassa locale in vigore dal prossimo Febbraio.
Si dice che è finalizzata “...a garantire l’erogazione di quei servizi, manutenzioni e interventi, necessari per...”! Sarà... O, meglio: sarebbe bello che così fosse.
Mi limito ad osservare, per restare alla nostra città, al nostro luogo turistico (dunque al concreto e al verificabile) che:
a) anche in anni in cui le “risorse” non mancavano - per i sicuri “trasferimenti” ai Comuni (non ...“comuni”, caro scrivano pubblico!) delle tasse incassate dallo Stato, e/o per versamenti di imposte aggiuntive, tipo Irpef addizzionali, Ici, Imu..., specie da parte dei “non residenti” proprietari d’immobili – tutto si può dire, non che l’Amministrazione cittadina abbia provveduto, se non minimamente e solo sporadicamente, a ciò che fa ritenere “curato, ordinato e attraente” un luogo, sia in termini cittadini che turistici;
b) da vastese-di-fuori, che tiene e conserva, a caro prezzo, la sua (comprata e/o ereditata) casa a Vasto, ancora di recente, nel mio ultimo soggiorno (un salato “pernotto”, come dice l’Archidadamo), passeggiando alla Marina, ho ripreso e immesso in memoria le immagini di puro squallore e significatività che qui mostro a corredo della mia nota.
Valgono (queste ed altre) a confutare di per sé le ‘belle’ intenzioni di cui sopra, anche perchè – getto qui una mia facile sfida e scommessa – è garantito che indecorosità, sciattezza, incuria, mancanza di sapiente programmazione turistica ..., saranno ancora e tutte lì nella prossima estate e nelle altre stagioni a venire. Sarà una rivalsa intellettuale, un ulteriore motivo di vergogna per gli amministratori pubblici, e pur di sicuro, per me e per noi, ancora un rammarico e una mortificazione.

Il punto sostanziale sta in questo, per Vasto come per il Bel Paese Italia: - Pago “il fiorino”, e poi ancora “un fiorino”, un “fiorino” moltiplicato magari per 5, per 10, per 100... Pago, paghiamo, si delibera che venga pagato... Riscuote lo Stato, incassa la Regione, impone il Comune ... Perchè? Ancora “un fiorino” per cosa?
Non ci resta che piangere, o, quantomeno, c’è ben poco da ridere, sia pur ripensando alla spiritosa quanto educativa gag del fu giullare Massimo Troisi. Anche perchè questa “è la vita”, non un film-commedia.

GFP

Antenne

Un regolamento che vieti le antenne su spazi privati e ne autorizzi l'installazione, solo sul spazi comunali. Questo ci vorrebbe. 
In mattinata ho visto il sindaco e un vice presidente del "coniglio" comunale, in auto che, uscendo dal parcheggio coperto, osservavano quanto accadeva sul tetto del Palazzo di Città. Strano che quando si stavano collocando antenne su quel parcheggio invece, dal Municipio, nessuno si accorgeva di nulla.
Io non sono scandalizzato dal fatto che siano state collocate antenne per la telefonia su questo edificio. Mi indigno del fatto che invece di fare sceneggiate dopo denunce dei cittadini, si dovrebbe concretizzare il concetto che, dal momento che queste antenne sono necessarie, dobbiamo indicare i luoghi per la loro possibile collocazione.
Dal momento che le "compagnie" erogano fior di quattrini, per installare tali manufatti, invece di imporre nuove tasse, si dovrebbe provvedere a incamerare questo denaro a favore di tutti i cittadini.
Se è vero, e io ne sono sicuro, che le radiazioni fanno male, fanno male sia se le antenne si trovino su spazi privati sia si trovino su spazi pubblici. Dal momento quindi che devo subire il danno, che almeno questo danno in qualche maniera mi venga "ridotto". 
Altro che gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno! Sono convinto che gli affitti degli spazi per le antenne, renderebbero alla collettività molto di più.

Povera "patria".


martedì 28 gennaio 2014

Per entrare a Vasto? “Un Fiorino!” …. e tutti ridono.

Se avessi saputo di partecipare ad un incontro su “come” si deve pagare la tassa di soggiorno e non su “perché” si deve pagare la tassa di soggiorno, sarei restato a casa.

Una provocazione: Si chiama tassa di soggiorno o tassa di pernotto? Perché a Vasto, almeno per quanto riguarda le piccole strutture, i “turisti” arrivano la sera e ripartono immediatamente la mattina successiva.
Non basta il golfo e non bastano nemmeno le altre bellezza naturalistiche e culturali cittadine a trattenere queste persone.

Se io passo davanti ad una vetrina e leggo Euro 9,99, invece di Euro 10,00, pur sapendo che è la stessa cosa e che nemmeno mi verrà reso il centesimo in più, psicologicamente sarò invogliato all’acquisto. Ora se un “turista” legge tassa di soggiorno e dovrà pagare 31 Euro invece di 30 Euro,  sarà infastidito e a causa di questo “misero” euro di differenza, preferirà recarsi in un paese vicino dove questa tassa non si paga. Il più delle volte sarà lo stesso gestore che dovrà, per forza di cose, accollarsi questa tassa, gravando ulteriormente sul già misero introito (tra l’altro circoscritto ad un periodo limitato) .
Riconfermo quanto già detto ripetutamente in precedenza: Cosa offre questa città, più di altre, tanto da “pretendere” una tassa di soggiorno?
Se riteniamo che le nostre manifestazioni abbiano valore, richiediamo una tassa di soggiorno per il giorno (o per i giorni) in cui questa manifestazione si svolge. Potremo così, oltre a ottenere un contributo per la realizzazione di quanto proposto, anche valutare il valore di richiamo che queste manifestazioni hanno sui flussi turistici.
Se un turista arriva la sera, attraversa come nel caso della mia struttura, strade sconnesse, sporche e buie, e riparte la mattina successiva, come si fa a chiedere la pur minima “tassa” di soggiorno?
Per entrare a Vasto? “Un Fiorino!”e tutti ridono … tranne chi ha investito tutti i risparmi per inventarsi una attività alternativa alla “assenza” di lavoro, una alternativa per la città che altrimenti non sarebbe esistita.


Questa amministrazione comunale, con l’istituzione della tassa di soggiorno, ha ulteriormente dimostrato di non avere idee di sviluppo, di non conoscere una strada da seguire. Insomma, come a livello nazionale, i “politici” sanno solamente “pretendere” denaro da spendere come loro aggrada.

Il padrone di Roma

Dopo il "fattaccio" di Piazza San Pietro (si, quello di un gabbiano che aggredisce la colomba), questo uccello, comincia a far paura; e non solo per le "squicce" che ci fa addosso. Pensare che fino a poco tempo addietro era simbolo di libertà e "valori".

Scarpasciudd

...PERSEVERARE E' DIABOLICO!
di Vittorio Patriarchi

Sabato 25 gennaio, h17, campo Incoronata:
SAN LORENZO QUILMES   3-3
arbitro Mario Cinquina

SAN LORENZO (blu): Ronzitti L, Antenucci, Puddu, Forgione, Serafini G, Serafini S, Bozzelli, Fanucci R, Angiolillo, Pegna, Fanucci M

QUILMES (gialli): Di Blasio, Ronzitti N, Isoardi, Sebastiani, Di Foglio, Patriarchi, Battista, Serafini A, Ronzitti Go, Lanza, D'Angelo
   
Prologo: Emanuele, mancando un portiere, m'avverte venerdì:"  Dumuàne Orazio si mètt' a la pòrte, àrbitre Mario: pòvere a chi fiàte e strìlle 'n gàmb'! ". Alla raccomandazione del pres. ubbidiscono all'unisono tutti i 22. S'incomincia coi gialli in 10, pericolosi al 9' su contropiede, Isoardi però riesce a sventare l'irruenza di BlueBozz deviando in corner. I gialli però suonano meglio lo spartito, con buone geometrie: dopo una conclusione di D'Angelo, al 18' Battista, con tocco vellutato, verticalizza per Andrea Serafini, che irrompe in area e insacca a volo: 0-1. A questo punto entra in campo nei gialli Gogò, ma la sua attenzione è rivolta alla costellazione dell'Ariete, poi capiremo perchè. Al 23', su tiro cross di del blu Fanucci, Patriarchi salta in contrasto e col braccio alzato devia palla, Collinacinguina fa segno di continuare; al 31' su lancio del blu Forgione, Bozzelli si porta avanti la palla con la mano e tira di poco fuori: Mario l'inglese dice:' tutto ok '. Il 1°t si chiude con un destro del giallo Ronzitti, deviato in corner da Lorenzo. Nell'intervallo, l'astro...logo Gogò, comunica di essersi alzato alle 16,45 da una tavolata di 15 persone: banchetto dietetico, con asado argentino e porceddu, totale kg.25 di proteine; ma l'arrosto mette sete e, dice lui, "l'àcche l'aùse sole p'allavà la fàcce" . Nella ripresa, i gialli legittimano la superiorità finora dimostrata con Andrea Serafini che, visto ' lu pucuròne' di Gogò e l'inconsistenza di Hulk, prende in mano la squadra e al 13' raccoglie un invito di Lanza sulla sx e, anticipando di punta l'uscita del portiere Lorenzo, infila sotto la traversa: 0-2. I blu, scossi dall'inatteso doppio svantaggio, cominciano a martellare: al 16' Bozzelli manda un filo a lato su verticalizzazione di Pegna, e al 20', sfruttando una disattenzione a centrocampo di Battista, ruba palla e s'infila in area, realizzando con un potente destro l'1-2. Al  22' il giallo Sebastiani invita Serafini in area, lu fruàte in contrasto lo sbilancia, Collinacinguina fischia il penalty: vista la...vista odierna di Gògò, si fa avanti Hulk D'Angelo, che sicuro batte sulla sx, ma, ahilui, Lorenzo in tuffo ci arriva e para. Al 24' il giallo Di Foglio, partendo dalla sua area, in uno spunto solitario alla Nicola Berti aggira le barriere difensive e,dopo una fuga di 40m, davanti a Lorenzo, fallisce il bersaglio, buttandogliela in mano. Al 27' il blu Angiolillo, fan della Virtus Lanciano, da sx dimentica la rivalità e serve a centro area Nick Bozzelli, fan pescarese, che stoppa, aggira in dribbling Isoardi e pareggia 2-2. Al 32' però il giallo Ronzitti Ni scatta sulla dx, dal fondo crossa teso, a centro area svetta il dr.Andrea Serafini che spizzica in girata e insacca sul 2° palo, eurogol del 2-3. Ma al 43' il blu Serafini' accùcche la còcce' spingendosi in avanti alla disperata, e serve Nick Bozzelli, che si fa largo resistendo ad un nugolo di difensori e cade addosso a Di Foglio in area: Collinacinguina fischia il penalty, batte Nick-Pes a fil di palo dx, Orazio in tuffo sfiora con le dita, ma la palla finisce in rete, 3-3 finale e pareggite cinguinale rispettata. Epilogo: domenica mattina, allo SprizBar di Armando, incontro Massimo Di Lorenzo, ex scarpasciùdd' da 30 anni, che, dopo avermi chiesto se ancora giocavamo, ignorando gli attuali partecipanti ed anticipando la mia risposta mi fa di primo acchìtto: 'Ma Mario arbitra ancora ?'. Errare è umano....  

Class.cannonieri: 44 gol: Ronzitti Go  35 gol: Bozzelli  19 gol: Serafini A   13 gol: D'Angelo  12 gol: Angiolillo, Sarra  11 gol: Ronzitti L      7 gol: Ronzitti Ni   4 gol: Forgione   3 gol: D'Adamo, Fanucci, Lanza, Reale    1 gol: Di Foglio, Battista, Isoardi, Lemme, Pegna, Rossi, Serafini S, Vino   

La manna della Majella di Giulio Sigismondi e Guido Albanese


lunedì 27 gennaio 2014

Guglielmo Marchione da Cupello

 Un poeta che non conoscevo. Scusatemi amici di Cupello. Le immagini sono di Scanno ma visto il tema della poesia ....

La spiaggia di Istonio vista da Ennio Spisti.

Spiagge dell’Adriatico

Istonio


Arrivare ad Istonio per la prima volta significa portarsi, beati, in una spiaggia magnifica di riposo, di pace, di sole, regalarsi un soggiorno di un sereno che non ha uguale; e ci si può rendere conto a prima vista, del progresso che il paese ha fatto nel suo corso breve di pochissimo tempo.
Dieci anni addietro, la spiaggia di Istonio era ancora uno di quei lidi dove la vita poteva svolgersi piana, elementare, semplicissima, senza pretese di eleganza, senza preoccupazioni di etichetta alcuna: poche cose ed un mare deserto.
Poi, poco alla volta dal minimo nucleo iniziale è venuta fuori una meraviglia con le ville fastose, serrate in un bel verde nuovo, le strade che sono viali asfaltati ed alberati e tutto che dalla centina spumosa che il mare ricama sulla battima liscia alla pineta.
Ed anche il mare in questo periodo di rinnovamento è venuto man mano popolandosi di barche, sandolini, nuotatori, vezzose ondine e allegri bambini che giocano forgiando il loro fisico.
Merito di tanto spetta certo per grandissima parte alla natura che per la spiaggia di Istonio è stata generosa sul serio; ma occorre fare anche una lode alle Autorità che di tante bellezze naturali, hanno saputo fare pregio.
Se nulla infatti è stato trascurato perché il soggiorno qui divenisse tale da rispondere a pieno alle esigenze della colonia balneare, nessuna iniziativa si è tralasciata che potesse in qualsiasi forma rappresentare fonte di lavoro per gli abitanti fissi del paese.
Alla spiaggia di Istonio non mancano divertimenti e possibilità ricettive, specie nel periodo dell’estate.
Si balla, ma non ci si lascia affatto impazzire da un’interrotta teoria di orchestrine; si organizzano gare sportive, in modo che la gioventù al bel sole Adriatico, si ritempra nell’anima e nel corpo.
Vita estiva e vita invernale sono legate da un nesso logico, sostanziale, da un indirizzo unico, da una speciale atmosfera di serenità e di pace.
Un’atmosfera che a momenti, ha qualcosa di religioso e che tra il blu della marina e lo stupendo scenario di verde, staglia netto nella chiarità del cielo ed eleva l’anima in uno spazio infinito.
I villeggianti fan ressa: una folla da cui emergono i più bei nomi politici ed aristocratici, che adorano addirittura soggiornare in questo paese che oggi, con le sue belle strade, con i suoi viali a mare, una spiaggia tenuta come un giardino tende a divenire una grande spiaggia dell’Adriatico.
Tuttavia quella intimità, quella semplicità d’origine, quella freschezza che ne costituisce la caratteristica essenziale, costituiranno sempre, la virtù inconfondibile, pittoresca e poetica insieme della nostra spiaggia.



Ennio Spisti
Lo scritto originale

Pierino ....

Oggi si vedeva perfettamente il Gargano. Le Tremiti erano vicinissime e addirittura di Termoli si potevano quasi vedere le persone affacciate alle finestre. E tu Pierì, dov'eri? Da dove stavi tu che si vedeva?
Hai incontrato Gigino? Che vi siete detti?
Si lo so! Gli hai detto che la "Repubblica" ha portato agli italiani la ricchezza ma non l'educazione e lui ti ha risposto "pensa alla salute!".
Caro Pierino mi mancherai molto. Mi mancheranno il tuo sorriso, la tua dolcezza anche quando ti arrabbiavi e i saluti da portare a .....

(Meno male che c'è Tiziano Longhi; altrimenti non avrei potuto avere questo "immenso" ricordo)

Vittorio Bedarida (per non dimenticare)

Posseggo molte "carte" dalle quali si evince che il Dottor Bedarida e sua moglie, molto attivi in città, erano stimati e benvoluti. Poi .... 

sabato 25 gennaio 2014

Francescopaolo Celenza

Ieri, è stata celebrata la "festa dei giornalisti". Io oggi voglio celebrare un "giornalista vastarolo" di cui nessuno ricorda: Francescopaolo Celenza.
Ho deciso di pubblicare tutto il materiale d'archivio di cui sono in possesso e di scrivere un piccolo "romanzetto" sulla sua vita, intitolato: "Il barbiere dalle scarpe strette". Nei prossimi trent'anni spero di riuscirci.

Un grosso, grasso, "ade gamisou" greco

Il mio medico mi suggerisce una frase di Re Lear: "è il destino del nostro tempo, che i pazzi guidino i ciechi"
Io, per superarlo, sono andato a scomodare una amica in Grecia, per farmi suggerire una parola nella lingua di quei luoghi, da usare per l'occasione senza passare per volgare o "arrogante".
Il resto andatelo a vedere su Facebook.

Un suggerimento.

Credo che in municipio dovrebbero fare una cosa del genere.

venerdì 24 gennaio 2014

... ma non mi sembra che le volte sottostanti siano "rotte".

Attualmente, l’ex carcere di via Aimone si presenta in uno stato di completo abbandono: tra i danni la copertura in più punti crollata a causa del cedimento delle travi in legno, con la conseguente rottura delle volte sottostanti. L’intervento, informa una nota di palazzo di città, oltre che di tipo strutturale, vedrà la realizzazione ex novo di tutte le pavimentazioni, gli intonaci e la messa in opera degli infissi, sia esterni che interni. Prevista, inoltre, la realizzazione degli impianti idrici sanitari, termici, elettrici, telefonici, tv e antincendio, oltre la pavimentazione della corte interna e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Diciamo che anche in questo caso come succede per le opere pubbliche non esiste un "puntuale" rilievo dell'immobile. Per trasformare l'antico stabile in appartamenti (case popolari), come già successo per "Villa Aragona", è necessario abbattere le volte (e non solo). Però almeno non dite "bugie".
Da "esploratore urbano" quale sono, dico che un altro pezzo della nostra storia "il convento dei Padri Celestini", poi ridotto a carcere, sarà cancellato. 
                           
Poco male, visto che col Piano Cervellati tutto il centro antico sarà cancellato

Uno scritto "autografo" di Luigi Anelli

Cercavo, nel mio disordine, un documento sul cambio di nome Vasto - Istonio. Naturalmente non l'ho trovato. Ne sarà contento l'amico "Gigi", così che oggi avrà l'esclusiva sull'argomento. Ho però ritrovato un interessante scritto li Luigi Anelli sul Castello Caldoresco.
 Specialmente la pagina due, con le correzioni riportate, mi piace molto. Senza peli sulla lingua. Si sarà corretto da solo o lo avranno corretto?

Vasto città ... "esplosiva".

Ci voglio ridere su. Mi lamento sempre del fatto che in questa città non succede niente ed invece .... 
Una vetrina viene fatta esplodere con una bomba carta un'altra esplode da sola. Tutto in un solo giorno. 
Certo non è bello ciò che è successo tuttavia il "paradosso" appare in tutta la sua evidenza. Sono convinto che il periodo brutto passerà. Quando non lo so, ma passerà.

giovedì 23 gennaio 2014

Osservando bene ...

Osservando bene oggi i "miei amici" mi seguono dal Vietnam.

Il "Gattonero" e Gabriele Rossetti.

Può sembrare normale vedere un gatto nero sul monumento a Rossetti, ma c'è un riferimento culturale che sfiora l'esoterismo.
                                          
 Per chi non ne fosse a conoscenza, ne parlerò prossimamente su ZonaLocale.