martedì 31 gennaio 2017

Scarpasciùdd' 16-17



TIRO EPICO AL PICCIONE (permaloso)
di Vittorio Patriarchi

Campo sportivo Incoronata, sabato 28 gennaio '17
TROIANI   ACHEI   6 - 4
arbitro Vittorio Patriarchi

Marcatori: 3 Frangione, 2 Angiolillo, 1 Ruzzi (b), 2 D'Angelo, 1 D'Adamo, Lanza (g)

TROIANI (blu): Frangione (15' Puddu), Ruzzi,  Di Stefano,  Fanucci, Serafini , Puddu,  Pegna (70' Reale), Angiolillo, D'Addario

ACHEI (gialli): Tasia(45' Lanza,60' Di Zanna), Ronzitti P, Piccinini, Sebastiani, Gabriele, Di Zanna, D'Adamo, Lanza, D'Angelo, Battista

'Cantami o diva dell'ira funesta del pelide Paolille...': potrebbe cominciar così questo sabato 'epico', che mi vede, mio malgrado, nell'indisponibilità di Orazio e Mario, arbitro di una vera battaglia campale, il cui bersaglio principale non erano né le le porte Scee di Troia né tanto meno gli impavidi eroi nascosti dentro il famoso cavallo, bensì le mie discutibili decisioni arbitrali; non nasco imparato, come si suol dire, riesco a malapena a tirare due calci al pallone, e quella volta che non lo posso fare, cerco di rendermi utile a modo mio, e non mi reputo affatto infallibile, chi mi conosce bene lo sa.
Veniamo alla cronaca: i blu in 9 senza portiere subiscono nei primi 15' l'assedio degli Achei gialli ispirati da Agamennone Battista, il quale va vicino al gol al 5', e suggerisce per un assolo sulla dx di D'Adamo, palla di poco fuori, e all'8° per Piccinini, conclusione da dimenticare ('era il dx, il mio piede sbagliato..'); al 9' lo stesso D'Adamo manda a lato sulla sx su appoggio di Lanza. Al 15' il blu Puddu s'infortuna e va in porta, mentre Frangione, con Angiolillo e D'Addario, si trasforma in 3° dente del tridente, e appunto su una ripartenza dalla difesa blu, Max Frangione chiede triangolo con D'Addario e in velocità si fa mezzo campo in progressione e infila sulla sx Tasia, 1-0. Al 32' i gialli pareggiano: Di Zanna imposta l'azione e lancia sulla sx Pietro Hulk D'Angelo che di potenza evita Di Stefano e di punta trafigge Puddu, 1-1. Al 39' però i blu si riportano avanti con un gol fotocopia del 1°, stavolta è Pegna che smiccia sulla dx il maresciallo, che dalla linea di centrocampo aggira l'offside e s'invola verso la porta, per il 2-1. Nella ripresa, il portiere giallo Florin s'inventa terzino (al suo posto Lanza e poi Di Zanna), l'arbitro si trasforma da 'Omero' in piccione, mentre gli altri incoccano le frecce sugli archi. Al 4' il blu Ruzzi vola sulla fascia dx ed effettua un tiro cross, sul 2° palo il giallo Ronzitti nell'anticipare Luigi la mette dentro la sua porta, 3-1; 7', su duro tackle Frangione-Sebastiani, il piccione fischia, il maresciallo scocca il 1° dardo avvelenato; 14', il blu Fanucci lancia in area Max Frangione (che poco prima gli diceva che corre di più il padre quasi settantenne che lui), palla in rete per il 4-1; 16', su punizione a due in area (anche per questa arriva n'altra freccia), il giallo Lanza batte a sorpresa per la funambolica girata di testa di Florin, troppo dietro col corpo, palla sopra i legni; 19', contrasto in area blu Frangione-D'Adamo, vantaggio (anche questo impallinato) verso Pietro Hulk D'Angelo, che si trova tra i piedi la palla, ed imbuca il 4-2; 25', il blu D'Addario vince un contrasto a centrocampo e lancia su sospetto fuorigioco (che non c'era, n'arriva n'antra) Luigi Angiolillo, che supera Gabriele in chiusura e da sx realizza il 5-2. Palla al centro, Hulk passa a D'Adamo che scarta 4 avversari e ripassa a Hulk che tira verso la porta mandando fuori ('quèss' signàtevele sòpr' a lu' qualendàrie). Al 30° il blu Luigi Angiolinho si ripete su contropiede: raccoglie un cross di Reale (appena subentrato ad uno staticissimo Pegna) ed infila con un pallonetto l'incolpevole Di Zanna uscito alla disperata, 6-2; 30', fuga del giallo Piccinini sulla sx, cross ritardato al centro intercettato dal blu Serafini (che scatena D'Adamo -ma canda c++ li pèss' 'ssa pàlle-), la sfera però gli si appallotta tra le gambe e comunque arriva sul destro di Paolo D'Adamo, che di prima 'stòcca' verso l'angolo dx, accorciando 6-3; 33', altro contrasto in area blu Frangione-D'Adamo, palla sul piede sx (anche questo 'sbagliato', bisogna capire quale altro piede 'giusto' possiede) di Piccinini, che manda di un soffio fuori sulla sx, mentre Ach-Paol-ille sfodera la sua ira funesta verso il piccione 'no-penalty'. 40', dopo un sx velenoso di Gabriele terminato fuori, i gialli pressano in area e su imbeccata da destra di Sebastiani s'infila Amerigo Lanza, che evita  Reale e s'inventa una perla di dx che s'insacca bassa rasente al palo sx, 6-4. Gli ultimi 3' sono un continuo scoccar di frecce (sulla durata del recupero, sul numero effettivo dei blu in campo, sul 'piove governo ladro' e 'cànda fa frèdde, ciùffile!' e, come direbbe Paolo, sul quant'altro) alla fine il malcapitato piccione 'ciùffila' la fine delle ostilità: alla prossima chiamata di Emanuele, meglio una vagonata di .. fatti miei che fischiare.  



Classifica cannonieri: 23 gol: Ronzitti Go 13 gol: D'Angelo 11 gol: Frangione M 10 gol: Serafini A 8 gol: D'Adamo 7 gol: Angiolillo, Reale 4 gol: D'Addario, Di Domenico, Gabriele, Lanza 3 gol: Frangione S, Tortoli 2 gol: Bozzelli, Carriero, Di Zanna, Forgione, Pegna, Stampone, Stante 1 gol: Battista, D'Ercole, Pegna G,  Piccinini, Rossi, Ruzzi, Versace

lunedì 30 gennaio 2017

Rigopiano



Non riesco a vedere il positivo 
eppure c'è.
Il dolore non si cancella ma si attutisce.
...........
Spero anche in quello di un padre e di una madre.
Anche se sarà duro vedere quello sguardo dolce nascosto tra i fiori 
al bordo di una pietra tombale
e ricordare.

domenica 29 gennaio 2017

... pieno di Silenzio



Spero che oggi a Vasto non sia concesso spazio allo "spettacolo" ma solo al silenzio ed al dolore.

sabato 28 gennaio 2017

Ricominciamo da ... qui



Ormai da tempo le peculiarità regionali e le distinzioni tra le varie comunità sono amalgamate in maniera tale che tutti pensano di ricordare "qualcosa" del proprio passato senza averne una immagine diretta. Così che, chi dirige i media, per interesse o semplice scarsa conoscenza, ci ricorda un passato che rimane solo nei racconti delle generazioni precedenti e che "pensiamo" di riconoscere.
In un passato non troppo lontano, prima di strade e di autostrade, storia, tradizione, comportamento, dialetto, e chi più ne ha più ne metta, variavano da regione a regione, da città a città, da paese a paese e perfino da quartiere a quartiere. Cosa è rimasto di tutto questo?
Fino a 60 anni fa al cinema o in televisione, l'Abruzzo (e il Molise) veniva ricordato solo per le sue montagne (guardatevi questo film). Qualcuno se ne è ricordato dopo le tragedie di questi giorni. 
Quello che sto dicendo sembra una ovvietà ma a mio modo di vedere non è così. 

Le nuove generazioni pensano che ..... 

(Continuate un po' voi. Non posso mica fare tutto io).

venerdì 27 gennaio 2017

Tanto per

Il campo per gli italiani "pericolosi" di Istonio Marina (Vasto).

Il campo di Istonio Marina fu uno dei primi campi abruzzesi ad essere allestiti. L’11 giugno 1940 era già attivato: era costituito dall’albergo dell’avv. Oreste Ricci e dalla villa degli eredi Marchesani, entrambi nel rione marino. Aveva una capienza complessiva, preventivata all’inizio, di 280 posti, poi diminuita a 170. Il servizio di sorveglianza era effettuato da 12 carabinieri, e quello sanitario dal Dr. Nicola D’Alessandro. A dirigere il campo, fino al 16 agosto 1943, venne riassunto il Commissario in pensione Giuseppe Prezioso, poi sostituito dal Vice Commissario Aggiunto di P.S. Giuseppe Geraci.
Nel campo di Istonio vi si internarono, soprattutto, italiani ritenuti "pericolosi", e solo negli ultimi mesi, precedenti la chiusura, gli slavi.
Nel luglio 1940 arrivarono i primi 79 internati, tutti italiani. Sei di essi erano stati internati, perché "sovversivi schedati", gli altri perché ritenuti "pericolosi in linea politica". Il 15 settembre erano presenti nel campo 109 internati tutti italiani ritenuti "pericolosi".
Per tutto il 1940 venne utilizzato solo l’albergo, mentre la villa degli eredi Marchesani rimase quasi sempre vuota. Nell’estate del 1941 il campo venne interamente occupato: superò pure il limite massimo di capienza, raggiungendo, nell’autunno dello stesso anno, le 185 presenze con ben 15 internati in più.
Nel mese di gennaio 1941 venne scoperta, dallo stesso direttore, un'organizzazione sovversiva che si stava formando all’interno del campo: i promotori, Mauro Venegoni e Angelo Pampuri, vennero trasferiti alla colonia delle Tremiti.
Anche nel 1942 il campo rimase sovraffollato; solo nel 1943, il numero degli internati scese, intorno alle 150 presenze. Nello stesso anno arrivarono, trasferiti da Tortoreto, 52 internati "ex Jugoslavi" ed in seguito altri slavi, trasferiti da diversi campi, tutti ritenuti particolarmente "ostili verso l’Italia" .
Le condizioni di vita, nel campo di Istonio, vennero rese difficili dalla mancanza di spazio e degli infissi in alcuni locali, dall’insufficienza dei servizi igienici, dalle difficoltà di approvvigionamento del vitto e dall’atteggiamento arbitrario, nei confronti degli internati, del direttore Vincenzo Prezioso. All’inizio il direttore non autorizzò l’approntamento di una mensa comune nel campo e costrinse gli internati ad andare nelle trattorie del paese, creando gravi disagi ai meno abbienti. In seguito venne stipulato, per il servizio mensa, un contratto con la ditta S.P.I.A. Molini e Pastifici di Casalbordino, la quale, peraltro, spesso distribuì cibo avariato agli internati.
Dopo il, 25 luglio 1943, le autorità militari sollecitarono la chiusura del campo, perché nei pressi di Istonio erano iniziati dei lavori di fortificazioni per la difesa del territorio, e gli internati, dei quali alcuni accusati di spionaggio, potevano vedere, sapere e forse riferire quello che si stava facendo.

Il Ministero dell’Interno, per la mancanza di posti disponibili in altri campi, dispose, solo il trasferimento degli elementi più pericolosi mentre il campo continuò a funzionare fino alla fine del settembre successivo.

Tratto da: 
Dall’internamento alla deportazione 
I campi di concentramento in Abruzzo (1940-1944)  
di Costantino di Sante

martedì 24 gennaio 2017

Far Wast



Una carrellata di personaggi che sembrano usciti da un antico film western e invece "furono" di Vasto. Già il personaggio raffigurato sopra sembra il pianista del Saloon. Sotto invece una donna Navajo. 
Poi .....


Pat Garrett


Billy the Kid


Il vecchio Sceriffo


Il Banchiere


  Ne ho tanti altri ma mica li posso pubblicare tutti!


lunedì 23 gennaio 2017

Piccoli "particolari"



Se osservate bene questa foto vi accorgerete di alcuni particolari. Sono diversi e mi piacerebbe che mi scriveste di quale di questi vi accorgete per primo.

domenica 22 gennaio 2017

Un'altra "emozione"



Ho un grande difetto. Quello di voler condividere subito con gli altri le cose che mi attraggono e mi generano emozioni. Non volevo pubblicare questa foto almeno fino a quando non l'avessi ripulita dalle impurità. Una signora così non si mostra in disordine. Tuttavia è stato più forte di me non ho saputo resistere.

Spero vi piaccia come è piaciuta a me e spero che qualcuno la riconosca.

sabato 21 gennaio 2017

Il giovane bello



Mi chiedo se questo ragazzo potrebbe piacere alle ragazze di oggi. 
Non ho la più pallida idea di chi sia. Certo è che era di Vasto (o del circondario). 
Posseggo una sterminata collezione di queste fotografie e se non mi vedete sul web in questi giorni, oltre al fatto che di questi tempi è meglio non parlare, è perchè sto godendomi queste immagini.

Vorrei poter realizzare un libro con le più significative ma ....

venerdì 20 gennaio 2017

La gente di prima



Certo in questi tristi e sciagurati giorni leggo e ascolto tanta gente parlare di "quelli di prima".
Vorrei sapere loro come si sarebbero comportati in questi frangenti. Già dal solo sguardo del bambino si capisce la tempra della gente .... di allora.

martedì 17 gennaio 2017

La neve a Vasto oggi.

Oggi ho postato "pensieri" su Facebook, riguardanti questa seconda nevicata. Mi sono tenuto sul romantico "sdolcinato". Scrivo questo post a "futura memoria".



Ancora un po' di zucchero a velo sulla nostra città. ..... silenzio.

Adesso, più che zucchero a velo, sembra "gileppo". 
Chissà se Vasto ha il sapore di un candido "raffaiolo".

E infine uno spesso strato di panna montata sulla torta farcita ... del Vasto.
.........


Questo articolo lo stavo scrivendo ieri. Poi è mancata la corrente elettrica. Non funzionava il riscaldamento. Non funzionava l'autoclave, Non funzionava (e ancora non funziona) il telefono.
Ma di tutto ciò non sono arrabbiato. Oggi è un altro giorno e domani vedremo.

.... del resto non capita spesso di cenare a lume di candela.

giovedì 12 gennaio 2017

La terra è piatta e Vasto è il suo confine



Poveri noi! Con questa inflazione di foto della neve passa inosservato anche il lamento del sindaco rispetto a eventuali critiche rivolte all'amministrazione comunale. Del resto sono passate inosservate anche le stesse critiche di cui il primo cittadino si lamenta. 
Ormai la gente si è assuefatta. Nessuno fa più caso alle opinioni, sia favorevoli che contrarie, e tanto meno alle ostentazioni di "operosità" che mai come in questo periodo si mostrano al pubblico. 
Io penso che quello che l'amministrazione ha fatto in questo periodo altro non sia che "normalità". Una volta si sarebbe detto "hanno fatto la metà del proprio dovere"
Stia tranquillo il sindaco, la gente ormai ha capito. A cosa serve lamentarsi? Le cose andranno male lo stesso nonostante le critiche e nonostante le ostentazioni di "azione". Cercare di dimostrare buona volontà non basta. 
Ben altro si aspetta il cittadino da una amministrazione. L'amministratore che spala la neve è una bella foto ricordo ma non una medaglia al valore.
La gente già non leggeva i giornali di carta, ora non legge più nemmeno le notizie sul web. Magari guarda foto e filmatini "ma solo raramente barigatta" (chiedo scusa per la citazione colta). Credo sia il caso di spendere energie e ostentazioni per azioni più concrete.
Devo iniziare a fare l'elenco? No. A cosa servirebbe?
In questo periodo storico la terra è piatta e (per noi) Vasto è il suo confine. Chi vuole spiegazioni in merito a questa citazione .... (continua)

martedì 10 gennaio 2017

Pina



Hai aspettato il silenzio della neve per andartene senza far rumore, ma la tua mancanza urlerà.

lunedì 9 gennaio 2017

Grillo



Scusa caro "grillo", alla luce dei fatti di oggi, vorrei che tu mi spiegassi "per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare"

Io sono un disincantato ... "o per quale libertà non ci siamo scontrati ieri senza cena giovani". (penso che questa citazione sia troppo colta per essere compresa)

Dimmi chiaramente cosa "ci" vuoi dire. Credi veramente che le persone comuni, più o meno frustrate, possano decidere le sorti di una nazione semplicemente applicando "i numeri"? O forse sarebbe più corretto ascoltare tutti e poi "capire" quali debbano essere le soluzioni, senza limitarsi solo a contare? Non pensi che sarebbe necessario prima spiegare alle persone comuni il significato di quello che si fa e che bisognerebbe valutare chi esprime giudizi e indica strade? Molti lo fanno al di fuori dei propri limiti e senza alcuna informazione. Solo per "tifo contrario". Questo lo avverti?

Lo so! Sto per trasformarmi in asino (io di asini me ne intendo) e aspetto. So anche però che la storia continuerà. Tuttavia ho paura che, se continuerà così, alla fine non sarò capace di uscire dalla pancia della balena.



sabato 7 gennaio 2017

Angelina fa 90



Come ogni anno faccio gli auguri di buon compleanno a Angela Poli Molino. Quest'anno, vista la situazione meteo, ci è venuto in mente e abbiamo improvvisato un augurio spiritoso. Sappiamo che Angelina, dotata di immenso spirito, accetterà di buon grado.

Auguri!

Le scarpe pesanti



Mi hanno visto spalare la neve d'avanti casa con le scarpe di ogni giorno. Qualcuno mi ha fatto notare che non erano scarpe adatte. Ho spalato anche la neve che ostruiva la porta del vicino e questo insisteva. Allora ho fatto un vialetto fino alla strada e questo ancora ...
Mentre andava via ho aspirato una bella boccata di aria fresca e gli ho detto: "sono in goretex e porto calze termiche" ... non mi ha capito.

Caro Giacinto, il problema non è solo l'italiano periclitante.

Toson d'Oro e Tokaji ... a Vasto



Giorni fa parlavo di Tokaji. Da questa pagina che ricorda delle feste per il conferimento del Toson d'Oro nel 1723 a Vasto, si capisce quale uso facessero di questo vino in quella occasione.

martedì 3 gennaio 2017

Un regalo per l'Epifania



Qualcuno dice che io invento le cose ma non è così. Ieri per esempio ho scritto (ma lo avevo già scritto altre volte) che a Vasto Francescopaolo Celenza produceva un dentifricio alla mirra. Oggi a confermare quanto più volte asserito (ri)pubblico la cartolina pubblicitaria del citato prodotto.
Probabilmente "Zio Paolo" sapeva già allora che la mirra serviva per imbalsamare i cadaveri e .....

lunedì 2 gennaio 2017

Vasto, i Magi e la mirra



Rifacendomi alla storia dei Magi e dei loro i famosi doni, mi accorgo che Vasto è l'unico luogo dove i Magi invece di "portare" vengono a "prendere". 

Purtroppo però da noi è rimasta solo la mirra.

A Vasto di oro non ce n'è più da tempo (sperperato in maniera impropria) mentre di incenso ne fanno così tanto uso i nostri concittadini che l'olfatto si è ormai abituato. Di mirra invece, utilizzata per imbalsamare i cadaveri, se ne trova in abbondanza, poiché di "cadaveri" è piena la città e tutto il suo territorio. I Magi quindi possono tranquillamente continuare a venire a farne ampio carico, continuando a lasciarci in cambio i loro sermoni e le loro rassicurazioni. Di "mirra" ne troveranno in ospedale, in tribunale e, da qualche tempo, sulla SS 16 e nei dintorni di questa.

Inutile che vi racconti di quando a Vasto Francescopaolo Celenza produceva un dentifricio alla mirra . Il discorso si allargherebbe troppo e si finirebbe per rimpiangere l'iniziativa, l'inventiva, il commercio, l'artigianato e quanto altro che da tempo è scomparso nelle nostre zone.