venerdì 31 agosto 2012

Auguri ... exassessore!

Oggi è (ancora) il compleanno di Lucio Ritucci. Tanti auguri 


Avete capito perchè in Italia le cose non si risolvono mai?

Quando ho proposto di utilizzare Palazzo d'Avalos per risolvere un problema concreto, ho effettuato prima una ricerca. Con qualche sforzo, ho potuto trovare che De Magistris ed il Sindaco di San Giorgio a Cremano avevano già individuato delle sistemazioni concrete, che al pari di quella da me indicata (successivamente alla loro) potevano essere valutate. Ma ho fatto una certa fatica ad informarmi su queste proposte. Se invece oggi aprite Repubblica su internet, troverete in bella mostra immancabile ed imperdibile: L'APPELLO. Da Saviano a Settis, da Vattimo a Zagrebelsky a Canfora. Poi Bodei, Masullo, Mattei. La mobilitazione del mondo della cultura per salvare i 300.000 volumi della prestigiosa fondazione napoletana. Che questi appelli servano solo ai primi firmatari per mettersi un pochino in mostra si è capito da tempo. Che non risolvano una beneamata cippa pure. E così, al posto di discutere di soluzioni concrete, per verificare se magari i propositori erano loro a caccia di visibilità oppure le soluzioni prospettate erano veramente adatte, al posto di scartare via via le soluzioni proposte fino ad isolare la migliore, verso cosa è indirizzata l'attenzione da parte dei grandi media? Verso il più facile ed inutile gesto della democrazia del web. Un bel “mi piace”, oppure un bel “+1”, oppure un bel "firma l'appello" così ci siamo lavati tutti la coscienza. Nel frattempo partirà il tormentone: SIAMO GIÀ DIECIMILA... SIAMO GIÀ MILA... SIAMO MILA che indicherà la commozione e la bontà del popolo del web che legge LA REPUBBLICA. 
Le tarme di Casoria ringraziano.

giovedì 30 agosto 2012

Un invito alla cultura del Toson d’Oro


               

Questa bella foto tratta dal Web (chiedo scusa all'autore se non lo ricordo) è emblematica di come è stata trasformata la "mia" manifestazione negli ultimi anni. Il personaggio effimero dal successo momentaneo che "copre" la storia e la cultura cittadina. L'immagine di Don Cesare d'Avalos d'Aquino d'Aragona, Marchese del Vasto, coperta da Alex Belli.

Non si può "uccidere" una propria creatura, anche se questa (mal consigliata) prende una strada diversa da quella per la quale è stata concepita, tuttavia si possono criticare le scelte di chi con estrema ambiguità se ne è "appropriata". Un "padre" spera sempre che il proprio "figlio" recuperi la retta via. 
Detto questo mi ha fatto molto piacere leggere l'articolo che pubblico di seguito, invitando l'autrice ad un incontro atto a precisarle nel dettaglio la realtà dei fatti.
Nel frattempo la invito a guardare questo video http://youtu.be/Xbsu__qkLNM
Da Vasto24.it Di Martina Fiore
Lo spirito critico che vive negli animi vastesi, praticamente fin dalla nascita, non sempre va condannato. Al contrario, sarebbe utile alla città se, ogni tanto, le critiche fatte con il cuore e con la testa, e non tanto per parlare, venissero prese in considerazione per cercare di fare qualcosa in più, o anche in meno, che riuscisse ad andar bene, se non a tutti, cosa impossibile, almeno alla maggior parte. Spero, con queste righe, di contribuire in qualche modo, a far sì che quanto appena detto accada.
XXVI Edizione della Rievocazione Storica del Toson d’Oro: una manifestazione degna di importanza e di valore che, tuttavia, come spesso accade nella nostra città, non riceve il merito che gli spetterebbe. L’Ordine Cavalleresco del Toson d’Oro, istituito nel lontano 1430, divenne, infatti, nel corso dei secoli, uno dei più importanti ordini cavallereschi d’Europa, nonché uno dei titoli più prestigiosi al mondo, soprattutto in virtù dei numerosi privilegi di cui godettero coloro che ne vennero insigniti.
Per alcuni vastesi, il Toson d’Oro è una passeggiata con vestiti strani che si fa a Vasto alla fine del mese di agosto, giusto per attirare qualche turista; per altri, è una rievocazione storica a cui si partecipa o per passione…; per altri ancora, sostanzialmente non serve a nulla, e per i baristi risulta anche insopportabile perché l’invadenza delle persone non permette loro di lavorare bene…
Niente di nuovo sotto le stelle, qui non si sta condannando nessuno, si sta semplicemente analizzando il fenomeno. Il fenomeno, infatti, necessita di un analisi affinché non si mandino in fumo e non si disperdano, sotto una coltre di inutili e improduttive polemiche, tutte quelle voci che, seppur critiche, forse vorrebbero dire a qualcuno che questo Toson d’Oro, tanto inutile non è!
Fonti certe mi hanno informato di una iniziale gestione della rievocazione, da parte del suo ideatore: Francesco Paolo D’Adamo. Al 2003 risale la nascita dell’Associazione “Amici del Toson d’Oro” attualmente responsabile della gestione dell’evento, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Nel corso degli anni, il fatto che la rievocazione sia stata riproposta, addirittura anche due volte nello stesso anno, va riconosciuto come punto di partenza per una Cultura del Toson d’Oro che si radichi quanto prima nel nostro territorio. Ma in realtà, ciò che ci manca, è proprio la cultura. Occorrerebbe stimolare la riflessione su un evento storico di tale portata, non snobbarlo; occorrerebbe restituire vitalità a quella storia, valorizzare le risorse di cui la Nostra Vasto è ricca, occorrerebbe mettere da parte la politica, la polemica e i discorsi vani, e pensare, almeno una volta, insieme, al benessere di tutti.
Perché, ad esempio, manifestazioni e rievocazioni storiche, anche di minor pregio rispetto alla nostra, riescono ad attirare un’ attenzione maggiore? Perché, ad esempio, tre giri di corsa in Piazza del Campo, sostengono un’intera città? Perché in un castello medievale di un piccolo paese toscano (Monteriggioni), si organizzano feste che durano addirittura due settimane?
Semplice, perché in questi casi (a cui ho fatto accenno in quanto studentessa dell’Università degli Studi di Siena), si sono radicate una cultura e una tradizione dell’evento, che coinvolgono l’intera popolazione, che fanno muovere il sistema cittadino, il sistema turistico, il sistema economico, il sistema culturale e che, pertanto, valorizzano il territorio.
Non si vuole qui, fare dell’etnocentrismo, ma, ad esempio, perché non dedicare nelle scuole una mezz’ora al mese, alla storia e alla cultura vastese? Perché non ripensare ogni anno la manifestazione del Toson d’Oro con qualcosa di diverso, come ad esempio una cena, una festa a tema nel cortile di Palazzo d’Avalos, anticipata o seguita da una proiezione in video sulla storia dell’evento e/o da una visita guidata del Palazzo?
Qualcuno dirà, giustamente:”Bello parlare, ma i soldi dove li prendiamo? Chi ci si mette ad organizzare il tutto?”… Le mie risposte in proposito sono due, anzi tre: la prima è che, per quanto concerne i costi, si potrebbe attingere alla cassa da cui si è attinto per pagare Alex Belli inserendo nella manifestazione figuranti locali; la seconda, meno polemica, è che credo che se venisse offerto uno spettacolo ben fatto, le persone pagherebbero di buon grado una quota minima per prendervi parte; la terza è che, comunque, le cose fatte bene si fanno con calma e non dall’oggi al domani, il mio vuole essere un invito a far crescere e a migliorare l’evento, non vuole essere una critica a quanto fatto fin ora e non risponde all’idea del “tutto e subito”.
Ma tanto, in ogni caso, sempre e comunque, a Vasto continueremo tutti, a dire che qualcosa non va bene e, allo stesso tempo, sapendo di avere le possibilità e le ricchezze di un territorio meraviglioso, continueremo a dare tutto per scontato e a fare solo il minimo indispensabile per mantenere un turismo che potrebbe, a mio parere, e non solo, aumentare di anno in anno.

martedì 28 agosto 2012

Arrivederci Signor Capitano.


E se spedissi questa lettera?



Gentile Avvocato Marotta,

mi presento. Mi chiamo Francescopaolo D'Adamo e sono un architetto di Vasto. Ho seguito con sgomento quanto capitato all'Istituto italiano degli studi filosofici. Ma mi sono anche detto: vedrai che adesso scatterà una gara di solidarietà per far sì che non vada perduto cotanto tesoro. In effetti la solidarietà è arrivata. Forse un po' meno di quella che io mi aspettavo, ma devono essere tempi veramente tristi quelli nei quali perfino un Presidente della Repubblica comunica con lettera che  “ha sollecitato la corresponsione di fondi ecc. ecc.” . Dal canto mio, oltre alla solidarietà che le testimonio, vorrei proporle una soluzione concreta. La comunico a lei, ma anche al Sindaco De Magistris, l'unico (con la lodevole eccezione del Sindaco di San Giorgio a Cremano) che in mezzo a tutte le difficoltà ha almeno considerato il problema, ipotizzando l'utilizzo del palazzo Fuga. Ebbene la soluzione potrebbe essere il Palazzo d'Avalos di Vasto. L'Italia lo conosce perché nel suo cortile si svolge la festa di Italia dei Valori. È lì che è stata scattata l'inutile quanto famosa “foto di Vasto”. Ma Palazzo d'Avalos è un luogo splendido, grande, pronto all'uso e ... praticamente del tutto sottoutilizzato da una politica che da Roma come alla periferia, della cultura non sa cosa farsene. Non la capisce proprio (e questo  non sarebbe un problema), ma riesce anche a distruggerla senza renderla redditizia. Quindi riesce ad immaginare? Due piccioni con una fava! Finalmente un luogo adatto per l'Istituto italiano degli studi filosofici e finalmente un fantastico palazzo che torna a vivere! Al  Sindaco De Magistris dico invece: guardi che io capisco TUTTE  le ragioni. Sono stato assessore alla cultura del comune di Vasto dal 2006 al 2009, quindi conosco ogni aspetto di un problema gestionale e mi metto evidentemente a disposizione per rimuovere gli ostacoli che sorgeranno ineluttabilmente.
Porgo i miei saluti ad entrambi, e attendo con ansia riscontri.

lunedì 27 agosto 2012

Ofanità.

 In tanti mi scrivono e mi dicono che oggi non ho scritto niente a causa del dispiacere ricevuto ieri. E' Vero! E' proprio vero. Il Milan non poteva perdere così ma ha perso e ne sono veramente dispiaciuto.

sabato 25 agosto 2012

Senza titolo.


Ma di cosa dovrei parlare oggi? Forse della pia idea di devolvere il gettone di presenza in beneficenza oppure della realizzazione del "grande" albergo sulla "circonvallazione" e dell'"ira funesta" del pelide Molino che infinite addusse risate agli "achei" e dei "centrini commerciali"?  Meglio andare a cercare fuori notizie simpatiche e "significative":
Da DAGOSPIA:
La campagna pubblicitaria anti-suicidi creata per Transport for London e addebitata all'amministrazione della città che ha ospitato le Olimpiadi ha fatto il giro della rete. Offensiva, fastidiosa, provocatoria. E perfetta. Assolutamente credibile. Un pugno in faccia plausibile al punto di meritare critiche e commenti. Che sono puntualmente arrivati a migliaia, veementi ma spesso anche rispettosi.
Un cartello bianco con il simbolo della metropolitana inglese. La scritta "Kill yourself at home", grande al centro, in rosso. E sotto il disegno di una sedia rovesciata per un'impiccagione riuscita o, a seconda delle tre versioni disponibili, un flacone di sonniferi aperto e vuoto, un tostapane con la schiuma da bagno ancora gocciolante. Poi la spiegazione, scritta più piccola, sotto, elegante: "Perché buttarsi sotto un treno quando è così facile uccidersi tra le mura domestiche? Evitatelo. I nostri clienti e i conducenti ve ne saranno immensamente grati".

venerdì 24 agosto 2012

giovedì 23 agosto 2012

Massoni "bugiardelli" oppure politici con la coscienza sporca?


I bravi giornalisti di vastoweb hanno scoperto che a Vasto in data 4.6.2011 è stato inaugurato un tempio massonico. In se la cosa non è eccezionale. Ciascuno si trastulla come meglio crede. Ma dicono i “fratelli” che la cerimonia è avvenuta a Palazzo d'Avalos. Allora mi è venuta la curiosità di verificare chi ha autorizzato la concessione. Ho cercato sul sito del comune, e non c'è traccia della delibera di giunta che avrebbe autorizzato l'utilizzo del palazzo. Sono stato in comune, e neppure lì è saltato fuori nulla. Allora il caso è semplice. O la Gran Loggia d'Italia è formata da una massa di "bugiardelli" che millantano eventi ed inaugurazioni, oppure in comune c'è qualcuno con la coscienza sporca che ha qualcosa da nascondere. Io però faccio un sacco di "mestieri", magari anche il muratore, ma non l'investigatore. Quindi mi aspetto di trovare facilmente i documenti che riguardano l'utilizzo del patrimonio pubblico. E invece i documenti non ci sono. Perchè?

mercoledì 22 agosto 2012

E adesso vediamo se "baffino" gli risponde ancora.


Da Piazza Rossetti.



Se dopo vent'anni il Gasparismo è vivo, la colpa non è di Gaspari, ma di chi è venuto dopo


Ho letto le dichiarazioni sul ministro Remo GASPARI senza prestarvi eccessiva attenzione perché mi sono sembrate un pò superficiali e senza nessun desiderio sincero ed onesto di analizzare il fenomeno del gasparismo per coglierne una lezione utilissima, direi indispensabile per provare ad individuare politiche più adeguate alla complessità della fase che il mondo e l'Abruzzo attraversano. Il gasparismo è stato una delle versioni peggiori del sistema democristiano: basso profilo culturale, organizzazione e controllo paramilitare delle comunità locali, clientelismo esasperante. La occupazione delle istituzioni a tutti i livelli, l'esercizio assoluto del potere ed il discrezionale uso delle risorse pubbliche e dei posti di lavoro, hanno portato i cittadini a confondere il partito della DC con le istituzioni pubbliche con tutte le conseguenze che sono ancora sotto i nostri occhi. Gaspari ha realizzato un sistema politico piramidale. Naturalmente lui ne era il vertice e tutti quelli che hanno provato a metterlo in discussione hanno fatto una brutta fine. Una simile dinamica relazionale non poteva non basare la selezione della classe politica esclusivamente sulla affinità e sulla fedeltà. Un periodo di oltre trenta anni con un sistema così organizzato non poteva non portare ad inclinare la popolazione più verso la subordinazione e l'ubbidienza piuttosto che verso il protagonismo responsabile. Ma ogni avvenimento ed ogni responsabilità deve essere ricollocato nel posto giusto e nei tempi propri. Per il tempo di Gaspari è Gaspari ad essere chiamato alle proprie responsabilità, per i tempi successivi sono le nuove classi dirigenti a rispondere di ciò che hanno o non hanno fatto. Che poi dopo Gaspari sia stata attuata una politica largamente inconsistente ed inconcludente ancor più colpevole perché intervenuta in un periodo lungo il quale si sono verificati eventi di straordinaria importanza come la firma del Trattato di Maastricht, la chiusura della Cassa per il Mezzogiorno, l'adozione della moneta unica europea e le politiche finanziarie di convergenza, la chiusura dell'Uruguay Round a Marrakech che ha dato il via libera alla globalizzazione, dà la misura del fallimento dell'attuale ceto politico e della intera classe dirigente regionale. Siamo stati e siamo, a dir poco, ridicoli e patetici, quando a partire dai sindaci e fino ad arrivare ai parlamentari si continua a consumare tempo ed energie nel ricevimento individuale di cittadini (clienti) che chiedono cose non consentite dalla legge o non meritate. Siamo imperdonabili perché le profonde trasformazioni degli ultimi venti anni dovevano spingerci verso un cambio radicale di sistema. Avremmo dovuto assumere come riferimento per l'esercizio della politica e per il governo delle istituzioni la legalità pervasiva e sistemica, la responsabilità, il protagonismo, le regole, il merito, la conoscenza, il talento, la creatività e la fiducia in se stessi e negli altri. Il nostro obiettivo doveva e dovrebbe ancora essere l'incremento del capitale umano e del capitale sociale della nostra comunità regionale, poiché questi rappresentano, in tutte le comunità avanzate, le infrastrutture strategiche che hanno consentito e consentono agli apparati produttivi di presentarsi competitivi sui mercati interni ed internazionali anche in questi anni di terribile crisi. Allora lasciamo in pace Remo Gaspari che non potrà essere la foglia di fico per coprire le attuali gravi insufficienze e proviamo invece a dismettere vizi e sporcizie che continuano ad interessare ancora troppa politica e troppa attività di governo. Chiodi e i suoi non si sono mostrati all'altezza del compito richiesto, non hanno dimostrato di possedere una visione adeguata ai tempi e di conseguenza l'attività di governo non ha fatto emergere nessuna proposta seria, coerente ed innovativa che la società abruzzese potesse cogliere e reagirvi di conseguenza, a partire dal mondo dell'impresa. Il problema che l'Abruzzo ha di fronte è che anche chi avrebbe dovuto predisporre una alternativa stenta a farsi percepire come portatore di una profonda innovazione nei contenuti e nei metodi. Quindi, il vero punto all'ordine del giorno è la predisposizione di un progetto di futuro per la comunità abruzzese, tutto il resto, compresi i miti e gli eroi improbabili di un passato che ci ha tramandato più problemi che opportunità, lasciamoli agli storici.

On. Giovanni Di Fonzo

Grafica pubblicitaria.



Ho saputo che il Vasto Film Festival è "passato" quindi posso parlarne. Ma non voglio parlare della manifestazione, voglio parlare di chi, per simboleggiare la "rinascita", ha usato come immagine la bagnante incinta.
Sono contento per lui (o lei o loro) che si trova a "lavorare" a Vasto. Pensi un po' se operava a Milano. Avrebbe avuto problemi seri.
In quella città hanno dovuto scervellarsi per inventare lo slogan "Milano da bere", dopo aver provato con: "CercaMilano, TrovaMilano, ViviMilano, GuardaMilano, OsservaMilano, AmaMilano, ToccaMilano, GustaMilano, AttraversaMilano, CompraMilano, .......

Mi fermo qui.

A proposito di "Loggia".


E' certamente vero che i cittadini (turisti, villeggianti, residenti eccetera) sono maleducati però mi chiedo: "Ma quando si pulisce"?

martedì 21 agosto 2012

Coincidenza o ....

Rinascita: non poteva esserci tematica di più ampio respiro e più strettamente connessa ai tempi per la XVII edizione del 'Vasto Film Festival', quasi si volesse esorcizzare la decadenza del momento offrendo l’opportunità di un nuovo inizio.

Vasto: "L'estate sta finendo".

Si "comincia" a parlare del simbolo massonico posto in piazza Gabriele Rossetti, ai piedi del monumento.http://www.vastoweb.com/notizie/quotil-simbolo-massonico-nel-nuovo-recintodel-monumento-a-gabriele-rossettiquot-16060.html
Mi urge precisare che ho detto: "La massoneria è contro il potere temporale del Papa".

lunedì 20 agosto 2012

"W l'ITAGLIA"




Nei giorni scorsi Ueli Maurer, ministro della Difesa della Confederazione Elvetica, ha affermato pubblicamente: "Annettere la Lombardia per noi non sarebbe un problema. La Lombardia rappresenta circa il 90% del totale di tutti gli scambi commerciali con il nostro paese".

Ciò che però mi ha stupito più di tutto è stato l'immediato consenso di molti Lombardi, come si può vedere dai commenti presenti su Internet e sui social network.
Cogliamo questa occasione! La Lombardia diventerebbe il 27esimo cantone svizzero (otterrebbe, cioè, una maggior indipendenza), pagherebbe meno tasse, entrerebbe a far parte di un Paese efficientissimo e all'avanguardia, neutrale, estraneo all'influenza negativa dell'Unione Europea e degli Stati Uniti; passeremmo al franco svizzero, con una diminuzione dei tassi d'inflazione, pagheremmo un minor pedaggio autostradale; e soprattutto continueremmo a parlare italiano, mantenendo dunque le nostre tradizioni.
Lombardi, firmiamo questa petizione, raggiungiamo 500.000 firme e otteniamo dal Governo un referendum per la richiesta dell’indipendenza!
PER UNA LOMBARDIA SVIZZERA!

Da Petizioni Online

Aragona: io c'ero.

Ieri sono stato all'Aragona. Non era come ai tempi della Pro Vasto e non era nemmeno quello che io sognavo in merito al ritorno della Pro Vasto. Tuttavia giocava Daniele Avvantaggiato e giocavano anche i figli di alcuni amici miei. Non ho visto coloro che sia accalorano in piazza ogni giorno a "parlare" del c"pallone" a Vasto ma non mi si dica che non c'era un .... cane.

domenica 19 agosto 2012

Se avete voglia di leggere ....

di pietro e l’alibi della legge elettorale

paolo bonetti

Francamente non capisco a quale prospettiva politica miri Di Pietro. Un’alleanza di sinistra con un serio programma di governo dovrebbe essere il suo principale obbiettivo; ma troppo spesso l’ex-magistrato dà invece l’impressione di voler soprattutto sottrarre voti al partito democratico, adottando atteggiamenti di tipo demagogico e populista. Adesso, prendendo lo spunto da una legge elettorale ancora in gestazione e che rischia di tradursi nel solito pasticcio all’italiana, propone perfino un’alleanza con Grillo, ossia con un personaggio che con l’alternativa democratica alla destra non ha nulla a che fare. Bisogna certamente recuperare molti degli elettori di Grillo, ma il grillismo è un’altra cosa, che somiglia pericolosamente, nelle idee e nel linguaggio, a una certa retorica berlusconiana. Non per nulla il comico genovese è stato in passato un ammiratore di Berlusconi. Purtroppo il dipietrismo sta assumendo sempre più gli atteggiamenti e i toni del grillismo, mentre l’Idv resta un partito dove la democrazia interna è assai scarsa, per non dire inesistente, e dove ci sono troppi uomini che provengono dalle esperienze peggiori del clientelismo meridionale democristiano. Non si capisce bene se il partito persegua una linea politica coerente o non cerchi piuttosto di arraffare voti in tutte le direzioni per consentire al suo gruppo dirigente di mantenere le posizioni di potere locale conquistate. Ma un partito di clientele e di boss locali, dominato da un padre padrone, non serve alla democrazia italiana e non aiuta neppure il partito democratico ad uscire dalle sue ambiguità.


sabato 18 agosto 2012

venerdì 17 agosto 2012

Vasto: "Drammatico" incidente a largo De Litiis.


Questa mattina, in pieno centro a Vasto, si è verificato un terribile incidente. Dal camion di un corriere è caduta una cassa di birra. Gravissimi i danni: rotte sette bottiglie. Il prezioso liquido si è riversato sulla strada. I residenti hanno collaborato a risolvere i problemi fornendo tutto l'aiuto possibile, compreso l'uso di scopa e paletta. Le cinque bottiglie salve sono state prontamente ricoverate nella cabina del conducente che poi ne ha offerte due ai soccorritori. 
Poteva andare peggio! Oggi è venerdì 17, un giorno che il "corriere" non dimenticherà mai, vista la brutta avventura. Noi avvertiremo il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).

Per venerdì 17, la pagina 17 di ... Topolino.

Mi è stato inviata una mail che mi ha "stuzzicato". "Vuoi vedere che i politici leggono topolino?" mi sono chiesto. Sicuramente in tanti diranno che non è una novità (quella di Topolino), tuttavia a me era sfuggita e, dopo le dichiarazioni di Monti sull'Irpef, non potevo non pubblicarla.

“Correva l’anno 1993 e la Disney ebbe una profezia. A pagina 17 del n. 1956 di Topolino, uscito il 23 Maggio 1993, è presente “Paperinik e le tasse rapinatorie“. La storia si basa su un problema economico dell’amministrazione comunale di Paperopoli. Il sindaco è ai ferri corti coi cittadini, che con mille astuzie riescono ad evadere costantemente tutte le tasse. A quel punto l’idea geniale: ricorrere ai tecnici. Vengono chiamati a raccolta i migliori fiscalisti per una “gestione tecnica” che dovrà prendersi tutta l’impopolarità al posto del sindaco e riportare soldi nelle casse di Paperopoli. L’oppressione fiscale sarebbe dovuta salire sempre più, con Paperon de Paperoni costretto a pagare la “metatassa”, la tassa delle tasse. A rimettere le cose a posto ci sarà Paperinik e le autorità prometteranno un tassazione più equa e meno scopri, iniziando dagli uffici pubblici. Purtroppo i tecnici vendono intercettati dalla Banda Bassotti, che prende il loro posto per rubare i soldi delle tasse e poi fuggire con il malloppo. Paperinik però riesce a smascherare il trucco, sgominando come sempre i Bassotti e riportando l’ordine a Paperopoli. Molti stanno prendendo questa storia di Topolino come una profezia dell’Italia odierna. Discutibile che l’esito possa essere lo stesso, ma indubbiamente il sindaco di Paperopoli aveva pensato ad un “governo di tecnici” molto prima dei nostri politici… arriverà anche da noi un Paperinik?”  

giovedì 16 agosto 2012

Holiday in Vasto

Se il sindaco non avesse il vizio di fare "ordinanze" di cavolo, questi ragazzi mi farebbero tenerezza. Visto però che ci si attacca a tutto, che ne pensa il sindaco del fatto che ognuno a Vasto può fare quello che vuole?

Vasto: per chi suona la campana?


martedì 14 agosto 2012

Meno male che non è Bellafronte!


Da DAGOSPIA.

Una storia d'amore che nasce in un teatro italiano, finisce nelle aule giudiziarie americane e alla fine diventa pure un caso politico. Tutto comincia un anno fa. Nello Stabile di Trieste sbarca lo spettacolo «Cercando Picasso», con Giorgio Albertazzi protagonista e le ballerine della Martha Graham Dance Company a dar vita ai quadri del genio spagnolo.
Tra loro c'è una studentessa ventisettenne, Natasha Diamond-Walker. A dirigere la rappresentazione è il regista Antonio Calenda che da quasi diciotto anni è anche il direttore artistico del «Rossetti». Sul palcoscenico scocca la scintilla tra il maturo maestro (73 anni) e la giovane talentuosa (27).
Dopo il rientro in patria della bruna ballerina, cominciano i problemi. Anche perché nel frattempo lei ha chiesto e ottenuto un grosso favore dal suo fidanzato: cinquecentomila euro in prestito. «Mi ha chiesto un aiuto, voleva comprare la sua prima casa, ero innamorato, mi sono fidato», spiega lui al Corriere.
La relazione scorre felice finché Natasha non decide di troncare il rapporto. Torna a New York, dove si dedica all'arredo dell'appartamentino (di circa ottanta metri quadri) che con i soldi dell'ormai ex fidanzato si è comprata lungo la West End Avenue (Upper West Side). E, soprattutto, fa capire di non voler restituire nemmeno un euro, nonostante, pare, ci fosse un accordo.
……………..

“Piagnisteo aperto”


Per tutti i boccaloni che ancora ci sono in giro: riporto il “piagnisteo aperto” del sindaco che risponde a Di Fonzo. In 2 righe: "Noi volevamo fare tante cose bellissime, ma non ce le hanno fatte fare gli altri, cattivoni. Per questo motivo abbiamo fatto un sacco di gite a Roma, L'Aquila e Chieti. Ottenuto una cippa, ma certe scampagnate! Adesso non ci sono i soldi. Adesso è il momento delle scelte impopolari".


Per tutti gli altri invece: non ci sono soldi, abbiamo la città ridotta un colabrodo, ma 2/300.000 € per delle opere ASSOLUTAMENTE INUTILI* si trovano sempre.



(Le bandierine sono state gentilmente offerte dal Comune di Dogliola) 

*Se c'è qualcuno che non capisce perchè è inutile sfasciare le parti di piazza completamente integre per rifarle ex novo, allora lo prego di non commentare grazie. Comunque non gli rispondero'.

A proposito di massoneria.

Questo si che sarebbe stato un "monumento" da salvare. I "muratori" tuttavia ....

lunedì 13 agosto 2012

Ma come si permette!

Questa mattina in piazza ho notato due ragazzini che "massacravano" una pianta. Non una semplice piantina ma un imponente pianta ornamentale.
Mai nemmeno pensare di richiamare i bambini di questi tempi, non si sa mai a cosa si va incontro. 
Su una panchina però ho visto una coppia che, incurante di quanto accadeva, li osservava. Ho chiesto loro se fossero i propri figli e "candidamente" mi hanno risposto di si.
Allora ho fatto loro notare che non mi sembrava normale quello che i bambini stessero facendo. La "signora" mi ha risposto stizzita che aveva altro a cui pensare. Io di rimando ho esclamato: "Bella educazione!"
Il "signore" allora mi ha urlato: "Come si permette!?!"
"Come si permette" a me che stavo facendo loro notare il comportamento "inurbano" di quei ragazzini. Inalberato ho risposto che io sono un cittadino che conosce "l'educazione civica" e come cittadino ho tutto il diritto di far notare il danno che i suoi figli stavano arrecando all'aiuola della mia Città.
Il "signore" mi ha risposto: "chiami i vigili se vuole". 
A quel punto, non potendo trattenermi oltre, ho lasciato partire un sonoro vaffanculo a lui e "a quanti ne tiene". 
Che significa "chiami i vigili"? Mica mi interessava farli multare! Mi interessava che richiamassero i loro figli. E' troppo pensare che si possano educare i ragazzi al rispetto della "cosa pubblica"?
Ma come mi sono permesso? Chi sono io per dire a questi "signori" (turisti) certe cose?
Poi .....

Aspettando con ansia il concerto di Ferragosto.


Questo è parlare!


Da Piazza Rossetti.com (Pensa un po')


Una nota dell'ex parlamentare Giovanni Di Fonzo

L'Abruzzo con la fine del regime assistenziale, cioè inizio anni '90, è finito su un binario morto dal quale nessuno ha provato seriamente a toglierlo. La nostra è una regione alla quale manca sostanzialmente un ventennio di evoluzione, nella sua accezione più ampia. A noi continua ad rimanere estraneo un sistema culturale, sociale ed economico che abbia alla propria base regole, legalità pervasiva, trasparenza, merito, innovazione, assunzione di responsabilità, protagonismo diffuso, competizione vera. Il sistema relazionale si snoda ancora su un terreno che si presentava largamente improprio già venti anni fa, superato e quindi inadeguato alla costruzione di un progetto regionale di futuro. L'incapacità della classe dirigente di portare l'Abruzzo sul "nuovo terreno", dopo tantissimo tempo dalla decisione di assumere una moneta unica europea e dall'avvio della globalizzazione, si manifesta in tutta la sua drammaticità. Un apparato produttivo impreparato alle sfide del nuovo millennio, fortemente provato, sta andando a pezzi sotto i colpi della terribile crisi di questi ultimi lunghissimi quattro anni. Un apparato pubblico elefantiaco, inefficiente, improduttivo, autoreferenziale, mai riorganizzato, costoso, dannoso e difeso ad oltranza dai sindacati e dai politici. Una industria, che per decenni ha costituito l'architrave del nostro sistema economico, ha perso interi comparti (tessile, abbigliamento, calzaturiero, legno), ed oggi con la crisi generale registra forti riduzioni nei volumi produttivi e nel numero degli occupati anche in quei comparti meglio organizzati ed internazionalizzati, come l'Automotive, senza che nessuna idea chiara si presenti all'orizzonte, senza che nessun messaggio serio, ragionato e credibile giunga agli azionisti stranieri titolari dei grandi gruppi multinazionali presenti sui nostri territori. Si tratta di gruppi di dimensioni mondiali e che si stanno ristrutturando avendo come teatro di riferimento l'intero pianeta. Va ricordato che è l'industria insieme a quel pò di agricoltura produttiva, le costruzioni, l'artigianato ed alcuni pezzi del terziario, a tenere in piedi una occupazione "realmente produttiva", con moltissima fatica, tanta sofferenza e scarse prospettive. Ma se ci rifacciamo bene i conti potremmo scoprire che messi tutti insieme, gli abruzzesi che lavorano e producono arrivano intorno a 200.000 unità, cioè meno di uno su sei!!! Cioè una insostenibilità di base per pensare ad futuro dignitoso senza radicali, sconvolgenti e rapidissimi cambiamenti. Di fronte a questo scenario ritrovare l'intera compagine parlamentare abruzzese impegnata in una lotta senza quartiere, da mesi e mesi, per mantenere aperti tutti i Tribunali mi fa molta impressione. Quando ho sentito un illustre esponente politico dire, con tono grave, che la Marsica non avrà nessuna possibilità di futuro, dopo la chiusura del Tribunale di Avezzano, mi sono chiesto come è possibile costruire un futuro per decine di migliaia di cittadini intorno alla vita e alla attività di un tribunale? Mi sono chiesto anche che effetto fa all'azionista giapponese della Honda, al quale stiamo chiedendo di modificare il progetto industriale proposto e che prevede la perdita di circa mille posti di lavoro (tutti compresi)? Loro ci chiedono, da tanto tempo, un porto, il completamento della Fondovalle Sangro (manca da anni un chilometro per collegare l'Adriatico al Tirreno), piccole tratte ferroviarie per interconnettere nuclei industriali tra di loro e con le principali infrastrutture, la banda larga, un sistema aggiornato ed efficiente di servizi alle imprese, un centro di ricerca e di sperimentazione industriale. E noi? Forse a me sfugge il carattere essenziale e strategico di un tribunale per un comprensorio, ma penso che le energie di chi ci rappresenta in parlamento e in regione potrebbero trovare un impiego più equilibrato. Ai Sindaci direttamente interessati, consiglio di esplorare nuove strade per fare sviluppo ed occupazione.

on. Giovanni DI FONZO

.... mentre io, che ho scritto un post dello stesso tenore riferito a Vasto, sono stato "aggredito" dal presidente dell'Ordine degli Avvocati.

Aggiornamento! Ha risposto i sindaco di Vasto. Vedi la risposta sul cazzariodelvasto.blogspot.com 

domenica 12 agosto 2012

Consenziente o stuprata?

In tanti mi chiedono chi sia stato a mettere incinta la "Bagnante". Io mi chiederei "come" sia stata messa incinta la "Bagnante".
Qualcuno potrebbe rispondermi che avendo questa una "faccia di bronzo" ...

Vasto e la cultura dei "nani".

Dopo il post di qualche giorno addietro, ancora un altro balcone del centro storico sul quale sono esposti Biancaneve e i sette nani. Che i cittadini facciano riferimento a qualcuno in particolare?

sabato 11 agosto 2012

Concorrenza.

Scoperta, finalmente, la motivazione del fatto che lo storico teatrino dei burattini Ferrajolo, quello che ha divertito generazioni di bambini (e adulti), non viene più a Vasto. E' solo questione di concorrenza ..... Sleale?

venerdì 10 agosto 2012

Ma vi sembra possibile?


Il simbolo della massoneria in pieno centro, non mi sembra corretto.
Dal momento che Gabriele Rossetti era massone, il monumento e tutta l'intera piazza sono pieni di riferimenti alla massoneria ma, sorvolando sul gusto estetico, non mi sembra giusto che si ostenti questo simbolo nella piazza principale della nostra città.

Vasto: Città di "Massoni".


E adesso quando andrete in "piazza" vedrete questo simbolo.
Presto Licio Gelli a Vasto per inaugurare "l'opera".

"Polli", sempre "polli", fortissimamente "polli"!

In una "Città" dove si interviene in questa maniera come si pensa di poter solo parlare di arredo urbano. Non ci si meravigli dei "nuovi" vasi di piazza Gabriele Rossetti.

giovedì 9 agosto 2012

Questa notte ho sognato Eugenio.

Il mio amico Eugenio D'Alberto mi è venuto in sogno questa notte. Mi ha fatto riflettere su tante cose ma ......

A proposito, chi ricorda Eugenio?

mercoledì 8 agosto 2012

Spettacolare! ... dovrei dire Eccezziunale veramende!

"Veramende eccezziunale" (non dialetto locale ma citazione "colta" ) questo "restauro" in corso Garibaldi a Vasto. In uno dei punti più trafficati della città. Un restauro in cui sono sbagliati i colori, sono sbagliati i materiali e non è stato nemmeno completato. Il tocco di classe poi è lo striscione sul negozio. Questo è l'esempio del "nuovo gusto vastese". 

martedì 7 agosto 2012

Aspettando la notte "rosa".

Biancaneve e i nani gialli.

La qualità nel centro storico, una priorità assoluta per la nostra Città.
Ammirate gli arredi esterni di una casa (a profferlo) posti in pieno centro a Vasto. Adeguati ai vasi posti dall'amministrazione comunale in piazza Gabriele Rossetti.
A proposito! Sapete in che via si trova questa abitazione?

lunedì 6 agosto 2012

Tanto in questi giorni non ci sente nessuno.


L'IdV si è sempre caratterizzata per l'assenza di una minoranza interna. Una minoranza presente perfino nella lega nord, non ha trovato cuori abbastanza impavidi da palesarsi in IdV. (A parte qualche “storica” eccezione rappresentata dal gruppo del quale facevo parte. Un unicum a livello nazionale riconosciuto in conferenza stampa dal Sen. Mascitelli).
Quindi tutti con il capo. Non lo dico mica io. Lo dice "Tonino". Un occhiolino al voto di protesta e via. Tutti a provare profondo sdegno alla sola ipotesi di un'alleanza con l'UdC. Aperti al “Casino”, no a Casini. Tutti a condannare questo orrendo governo Monti. Tutti a battere le mani. Perchè “noi siamo quelli che mettiamo a nudo le ipocrisie degli altri partiti.”
Parliamo di gente abituata a stare sulle barricate, a prendere posizioni sempre estreme. Tipo il Dott. Giammichele Molino, noto medico in attività a Vasto. Idem per il Dott. Antonio Spadaccini, assessore ai servizi sociali. Oppure il professore in pensione Elio Baccalà, consigliere comunale. Gente che a chiare lettere è contro lo sfascio provocato da questo governo Monti 
.... Oppure no?

Oggi relax


domenica 5 agosto 2012

Arriviamo sempre dopo.

A Francavilla è partito il servizio navetta pubblico
A Francavilla è partito il servizio navetta pubblico
A Francavilla al Mare è stato avviato il servizio pubblico e gratuito del bus navetta. Il servizio ricopre l’area da piazza Sant’Alfonso (nei pressi del cinema Asterope) a via F. P. Tosti (all’altezza della rotatoria di via Teodorico Marino) dalle ore 20.30 all’una e ci sarà tutti i fine settimana di agosto (venerdì, sabato e domenica). Il servizio è stato inaugurato con la partenza della prima corsa. Passeggeri d’eccezione nel corso dell’inaugurazione ragazzi delle associazioni Orizzonte ed Emozioni.
A Francavilla è partito il servizio navetta pubblico
A Francavilla è partito il servizio navetta pubblico
«Questo è il risultato di un accordo stipulato con la GTM – ha affermato il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani – è un servizio gratuito che cerca di alleggerire la lunghezza della nostra città che si estende per 9 km. Il servizio permette alle persone di spostarsi con maggiore facilità e di facilitare la partecipazione agli eventi che sono già molto partecipati. Il trenino è rivolto sia ai cittadini che ai turisti e ricorda i tempi dell’infanzia».
«Già da tempo c’è la collaborazione tra il Comune di Francavilla e la GTM - ha continuato il presidente della GTM, Michele Russo - in questo caso si tratta di un servizio integrativo a quello ordinario che già forniamo. È un’iniziativa originale che funge da supporto e da attrattiva ai cittadini e ai turisti».

Francesco Rapino




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