venerdì 31 luglio 2015

La strada per la Marina.



Quando scendete alla Marina (e anche quando risalite), invece di telefonare, provate a guardare fuori dal finestrino. La vegetazione copre il panorama ma, soprattutto, immondizia di ogni genere copre i bordi della strada. 
Posso capire che bisognerebbe pulire e che chi è preposto a questo non lo fa, ma dell'inciviltà che genera questo schifo, vogliamo parlarne?


mercoledì 29 luglio 2015

Oggi compio 60 anni.



Questa notte, qualcuno ha lasciato una busta di "immondizie" sulla strada dove abito. Forse per ricordarmi di buttare qualcosa dei miei primi 60 anni.

.... ma non so da dove iniziare.

martedì 28 luglio 2015

... ma la signorina non c'entra.



Caro (per modo di dire) sindaco, mi rivolgo a te, con il tono col quale ci si rivolge ad un "amico" traditore e squallido, che non ha esitato, per suoi vantaggi personali, a buttare alle ortiche un patrimonio di idee, suggerimenti e costruttive critiche interne.
In città sta passando un messaggio strano: "da quando manca il sindaco qualcosa ha ricominciato a funzionare". Io so benissimo che non è così e che quanto fatto in questi ultimi giorni era già previsto da tempo. Non ci si può alzare di buon ora al mattino, andare in Municipio e dire "oggi si fa questo". 
Per quanto ti sei comportato da verme nei miei confronti, non ti reputo un fesso. Per questo ti chiedo: a che gioco stai giocando? Come ti comporterai con i tuoi cittadini? Spiegherai come stanno realmente le cose o lascerai, per qualche tuo recondito interesse, personale o di partito, che le cose appaiano come appaiono ora?
Certo sarà difficile ora spiegare a "chi ha l'anello al naso" e difenderti dall'accusa di inerzia ed incompetenza. Penso però che sia doveroso da parte tua, se hai un minimo di faccia, difenderti dall'accusa di inerzia ed incompetenza, mentre pochi giorni di tua assenza paiono dimostrare proprio questo. 
Io sono convintissimo che tu sia realmente incapace di guidare la città ma, siccome sono convinto che tu sia un "animale" politico che conosce bene come muoversi nel partito e nella politica in genere, non vorrei che tu stia tirando la "volata" a qualche altro incapace come o forse più di te. 
Per questo, ora gradirei che tu in prima persona dimostrassi che pesce sei.
Sei realmente un incapace, come diciamo io e coloro che hanno visto in pochi giorni la possibilità di "rinascita" della città, oppure saprai dimostrare di essere tu l'artefice di quanto fatto in questi giorni di tua assenza?

P.S. Sono sicuro che tu non capirai il significato della foto. Te lo spiego con una domanda: "Hai mai pensato che esistono anche gli specchietti per le allodole o conosci solo i gufi?"

lunedì 27 luglio 2015

Histonio, in Quadratum Barbacani. Sonanti dischi vinil-neri con originale fruscìo compreso



Ieri, a tarda sera, attraversando la Piazza Barbacani, il mio sguardo si è posato su una locandina ben illuminata ed esposta sul muro attiguo alla libreria attiva, da anni, nella promozione con pubblica lettura e commentari di libri, scrittori ed altri eventi culturali. Leggo in tabula manifesta che: die XXXI mensis Iulii, vir quidam Mc Adams’ porterà in quel sito musica proveniente da disco nero di vinile (materia sconosciuta un tempo ed oggi per fato nuovo dimenticata e dimessa) con fruscio originale – si legge – compreso.
Antiquis temporibus Histonii, ben altri  - si sa - erano gli strumenti che davano all’aria e agli astanti vibrazioni sonore e melodie di canto. Erano nei teatri, e non meno in strada, uno più aulos, unitamente a flauti, cimbali et etiam quamlibet timpanus. Hodie, nel Guasto (Gastaldia) d’Aymone, parimenti che nel tempo antico, ille homo de-Adamus (gentis  “qui bonus ac melius stat”), dal volgo degli angli deinde nomatus “Adam’s”, porterà coram populo, antiqui musicorum organa et senex carmina. Fra fruscii d’autore connessi, dal nero disco roteante, incredibile dictu, ille civis trarrà e noi udiremo suoni, parole, stimolerà negli astanti movenze corporali ritmiche.

Etiam hodie, in Histonio nuovo, … “nunc est bibendum, nunc libero pede pulsanda tellus” (Orazio, Odi), quale che sia la fonte del suono o i vetera instrumenta portati in piazza.
Necesse est quia intercedere, in eodem loco Barbacanorum, omnes: virorum ac mulierum , ita pueri ac speciosae puellae!


Pasquino d’Histonio


Il "mio" Siren ... e fu notte e poi mattino.



Cogli l'attimo! E io ho colto Giuseppe al quale, mentre passavano tre delle Pins ho chiesto di farmi una foto. Ecco la "testimonianza" che mi mancava.


La seta prima - meglio sarebbe dire: la prima sera - reduce da una infuocata partita di pallone, sono stato ad ascoltare i Verdena e poi Clark. Il ritardo di Jon Hopkins  è stato fatale. Ero distrutto dalla partita dove ho segnato quello che credo sia l'ultimo gol della mia "carriera" calcistica. Non ho avuto le forze per aspettarlo.
... e fu notte e poi mattina il primo giorno.



 Il secondo giorno del Festival mi sono recato al Portale di San Pietro dove ho ascoltato i Mamuthones.


Subito dopo mi sono recato ad ascoltare le Pins. Io che sono sempre stato "tifoso" di Suzi Quatro, di Lene Lovich, Nina Hagen e tutte le donne del Rock non potevo non "gustare" questa "girl band".


... e poi ho trovato i giardini d'Avalos come ai tempi di Don Cesare.  Pieni di "bella" gente, attenta a godere nella maniera giusta delle delizie di quel luogo mentre ascoltava Scott Mattew.


A piazza del Popolo c'erano i Pastels. All'inizio mi sembravano fuori luogo, nonostante io sia sempre attratto dagli strumenti a fiato e la trombettista fosse fortissima. Poi invece mi hanno "coinvolto" con gli ultimo brani. Avrei voluto che suonassero di più.


Nel cortile poi c'erano gli Is Ttropical che mi sono piaciuti molto. Anche se probabilmente non i più vicini alla mia "visione" musicale del momento.


Alla fine: James Blake. Molto particolare, molto elegante, molto "innovativo" ma ... non per colpa della prostata, non per colpa dell'orario, forse per colpa dell'età, non ho resistito: ho dovuto allontanarmi dal palco. Mi chiedevo: "come fanno questi ragazzini a chiudere gli occhi e godere di questa musica". "Come fanno a muoversi seguendo queste note". Poi ho pensato che io alla loro età ascoltavo Ummagumma dei Pink Floyd e allora ... fu notte e poi mattino.


Voi lettori che avete seguito questa mia "narrazione", pensavate che mi fossi dimenticato del prologo nella cattedrale San Giuseppe. No cari! L'ho tenuto per ultimo perché contiene una critica: "non si può ascoltare la musica di Gareth Dickson come in quel concerto". 
Siccome era gratuito la gente, anche disinteressata e attratta solo dalla curiosità, entrava e usciva. I fotografi a frotte "disturbavano" la esecuzione dei brani. Una bambina si esibiva in un suo show personale senza che nessuno la richiamasse anzi: attraeva l'attenzione del pubblico molto più del musicista. Addirittura si ascoltava l'abbaiare dei cani fuori dalla chiesa .... ma anche se notte, sarà mattino anche per la cultura a Vasto.



domenica 26 luglio 2015

Piaccia o non piaccia ... l'importante che si faccia.



Se permettere dico la mia sul Siren Fest. 

Ho sentito un sacco di commenti in questi giorni, relativi alla musica, ai gruppi, ai volumi, alle ubicazioni dei palchi, a quella degli stand eccetera. 

Su quanto è stato detto sui musicisti e la musica proposta, ritengo che chiunque possa esprimere la propria opinione. Sarebbe preferibile che questa opinione fosse però espressa in maniera competente. Chi non ha competenze dovrebbe limitarsi ad esprimere le proprie sensazioni senza "pontificare" e con tanta umiltà. Magari, avvicinarsi con curiosità e documentarsi in anticipo su quanto proposto, così da poter scegliere altri luoghi invece del "Festival", se non si gradisce. 

Per quanto riguarda i palchi e gli stand, si possono sempre scegliere altre ubicazioni per un maggior rispetto del luogo e per migliorare la qualità del servizio ... ma non sopporto (come sempre) chi critica solo per il gusto di farlo senza motivazioni e soprattutto non sopporto chi critica per interessi personali o per "partito" preso.

In questi tre giorni, tantissimi giovani, assai diversi da quelli delle "notti bianche", hanno invaso Vasto. Hanno occupato B&B, case e alberghi, speso tanto nei bar, nei pub e negli altri locali del centro e della Marina e soprattutto, hanno ravvivato la città. Ce ne fossero tutti i giorni.

Eppure ho sentito e letto critiche da parte di gestori che si lamentavano perché "udite udite" non potevano far "suonare" davanti al proprio locale. Persone che si sentivano disturbate dal movimento. Nondimeno non ho visto giovinastri parcheggiare le moto dappertutto, urinare nei vicoli o schiamazzare per il semplice gusto di disturbare.
Questa mattina, poi, ho incontrato il mio "amico" (ex collega) Vincenzo che, per paura di ulteriori critiche, con lo scooter andava a controllare che gli spazzini facessero per bene il loro lavoro. 
Questo è il vero problema: "il decoro dei luoghi" dopo questi eventi.  

Penso che qualche lacuna sotto questo punto di vista esista ma non a causa dei frequentatori del Festival che ho visto educatamente utilizzare i tanti cestini per i rifiuti posti dagli organizzatori, piuttosto a causa degli "operatori" che non hanno posto attenzione a quanto e cosa finiva a terra. Oggi in parecchi ambiti si sente  qualcosa di unto e appiccicoso sotto i piedi.  

Mi fermo qui.

Penso che tornerò sull'argomento ma per ora concludo con uno slogan: "Piaccia o non piaccia, l'importante che si faccia".

sabato 25 luglio 2015

17° Scarpasciùdd' 2015



9°giornata, 4a di ritorno, venerdì 24 luglio.  

ore 19: 
BOTSWANA  ECUADOR 0-3 a tavolino (ris.reale 8-5)  (andata 0-1)
arbitro Orazio Di Blasio. 

Marcatori: 4 Tumini, Frasca E (BOT), 3 Boldrini, 1 Ronzitti S, Serafini A (ECU). 

Manco un'epidemia di peste bubbonica avrebbe fatto tante vittime: i verdi dell'Ecuador (9 su 16), contrapposti ai 5 gatti gialli del Botswana (5 su 16 ), non hanno potuto far altro che incamerare i 3 punti della vittoria a tavolino, visto che i gialli non arrivavano a 7 (n° minimo di elementi per disputare la partita). Ma visto che lo spirito del torneo è quello della ' sgambata terapeutica ', nonostante i 35°, si è tenuta una partita regolare di 30'+30', con i verdi che hanno dato in comodato d'uso Puddu e Gabriele ai gialli: la partita, valida solo per la classifica cannonieri, ha visto prevalere i gialli per 8-5 , con Max Tumini e Enzino Frasca autori entrambi di 4 gol, mentre nei verdi hanno segnato Massy Boldrini ( tripletta ), Andrea Serafini e Sergio Ronzitti. I verdi, in virtù dei punti conquistati, confermano il loro 3° posto in classifica. 

ore 21:
ITALIA  AZERBAIJAN 2-4, (andata 3-3,d.r.5-8)
arbitro Edohill. 

Marcatori: Angiolillo, Frasca M (ITA), 2 Carlucci, 1 D'Adamo, Casolino. 

Anche qui, nonostante l'importanza del confronto tra le prime due, l'assenteismo ha predominato: gli azzurri dell'Italia (6 su 15) hanno potuto giocare regolarmente perché disponibili 2 extra (Vino ed Isoardi) e il portiere Tasia (cortesemente dall'Ecuador), mentre i rosa dell'Azerbaijan (10 su 15) iniziano alla pari in 9. In gol al 14' il rosa Pierre Carlucci, su assist di Molino; gli azzurri  pareggiano al 21', quando Orticelli lancia lungo sulla dx per Luigi Angiolillo, che brucia sullo scatto Celenza e infila nell'angolo basso, 1-1. Al 21' i rosa di nuovo in vantaggio, di nuovo Pieter Carlucci, stavolta è Frangione che gli scucchiaia la palla in area, 1-2. Dopo 2 occasioni sciupate per i rosa Casolino e Molino, e una per gli azzurri (lancio di Di Tullio per lo scattante Angiolillo, palla di un soffio fuori ), allo scadere Marco Frasca raccoglie un taglio di Vino e con un dribbling ubriacante mette a sedere Patriarchi e piazza il diagonale vincente sulla sinistra, 2-2. Nella ripresa, i rosa con Reale diventano 10, e dopo 10' escono Vino e Frangione. All'8', su corner da dx di Molino, la difesa azzurra respinge corto sui piedi di Paolo D'Adamo, che a volo d'interno collo scrocca una mazzata imparabile sotto la traversa, eurogol, 2-3. I rosa legittimano il risultato con ben 3 traverse e le risolutive parate di 'saracinesca fisica' D'Ambrosio (oggi improvvisato portiere - mancavano tutt'e due), e al 29' fissano il punteggio definitivo sul 2-4, quando Rossi pesca sulla sx Bruno Casolino, che si accentra e tira potente verso l'angolo sx, la palla entra grazie anche ad una deviazione. Nello spogliatoio, le urla del mister Di Memmo si sentivano fino a S. Michele, ma comunque gli azzurri hanno una partita in più, e a meno che si avveri un miracolo nell'ultima (gli asini volano, forse...), gli azzurri si apprestano a vincere la 17° edizione. 

Ha riposato Kiribati

Classifica: Azerbaijan e Italia pt. 16 , Ecuador pt.12, Botswana  pt.8, Kiribati  pt.2

Class. Cannonieri: 9 gol: Frasca M (ITA) 8 gol : Boldrini (ECU) 7 gol:Pegna E (BOT), Casolino (AZE)   5 gol: D'Addario (ITA) 4 gol: Pesolillo (AZE), Tumini, Frasca E (BOT), Angiolillo (ITA) 3 gol: Carlucci (AZE) 2 gol: D'Adamo, Rossi (AZE), Mazzeo G (BOT), Bevilacqua,  Lacanale (KIR), Corvino, Ronzitti S, Serafini A (ECU ); 1 gol: Ciccotosto, D'Ambrosio, D'Ermilio, Molino, Sciorilli (AZE), D'Angelo (BOT), Cianci, Finamore,Frasca P, Giacomucci, Lacaita, Orticelli M, Teti (KIR), D'Ercole, Manfra, Orticelli C, Sarchione, Vinci (ITA), Di Tullio G, Gabriele, Tasia, Versace (ECU).

Prossimo turno: giov 30 lug: h19: ITALIA-BOTSWANA   ven 31 lug, h.19: ECUADOR- KIRIBATI (al termine, cena presso agrit. Montevecchio) . Riposa Azerbaijan   

venerdì 24 luglio 2015

Il piccioncino in libreria



Ieri mattina un piccioncino, solo soletto, si era appollaiato sui libri della Nuova Libreria. Gli ho chiesto: "che fai?" Mi ha risposto: "aspetto il Rock in Libreria".
Ho domandato alla titolare della libreria se avesse posto lei il "piccioncino" in quel luogo e lei, spaventata, mi ha chiesto se sapevo come farlo uscire. 
L'ho preso e l'ho portato fuori; non prima però di fargli firmare la liberatoria qualora avessi usato la sua immagine come pubblicità per l'evento. La firma l'ha messa su un libro di Camilleri.
Sale l'attesa per il terzo atto de "Il Rock in Libreria"



giovedì 23 luglio 2015

Gino Pierabella



Un'altra voce vastarola ci ha lasciato. 
Ci sono persone che, come Gino, diventano insostituibili per una caratteristica tipica, oserei dire D.O.C: la voce. Sempre più raro trovare persone con il timbro tipico di Vasto. Quella Vasto ormai sparita da tempo. 

Ma che freddo fa



Dedico queste foto alle persone che "muoiono" dal caldo. Provate a lavorare presso un fornaio. 
Il mio amico Gino, la cui storia vi ho più volte raccontato, in questi giorni ha perso quasi tre etti e mezzo.
Nonostante il caldo però, l'odore del pane, delle pizze e dei dolci, appena sfornati, è un'attrattiva alla quale non resisto. 
Proporrei una visita guidata per i turisti (e non) ...... magari verso le quattro del mattino. 
Gino sarebbe un ottimo cicerone.



mercoledì 22 luglio 2015

Della notte bianca, aspettando quella rosa



Se in bianco (o in rosa) è da vivere, tra la folla, la notte. Un …”Facite Ammuina” come vi pare, e le minzioni là dove capita.

Fanno di certo lucro le hostarie, i dispensatori di bevande, nel caso varie e copiose. Va bene, per essi naturalmente, per l’economia locale, perché no! Ma: è proprio questo, sta tutto qua, quel che si vuole da tale manifestazione di città e di folla? Si comincia ad avere seri dubbi.

Dopo la “bianca” ultima di Vasto, ma pari, pari si può dire per altre “notti” di vario titolo di altre località, chi ha commentato l’evento,  in Rete o su stampa, ha parlato di “movida” (termine esotico latino-americano che tanto attrae i giovani), o, più prosaicamente, come …“tanta gente in giro”. E null’altro, per la verità, giacché anche la musica, posizionata e diffusa qua e là, più che da ascoltare, è una sorta di colonna sonora frastornante quanto funzionale: spingere tutti a “rimenarsi”, seguendo la corrente, da una parte e l’altra della città. Tanto che viene a mente un noto “Comando” dettato ai militari dell’esercito di “Franceschiello”. Lo si dice  “un falso storico”, ma non è poi tanto lontano dal vero, ancor oggi. Per giustificare ed avvalorare la folla degli ‘arruolati’, per un compito di alcun senso o fine, ad essi si prescriveva: All'ordine “Facite Ammuina”: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora:
chilli che stann' a dritta vann' a sinistra  (…) passann' tutti p'o stesso pertuso, … e chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à"!

Al tempo di Histonio nostro, quando la lingua del conversare era ancora quella di Roma, qui come in ogni romano municipio si elargiva alla plebe “panem et circenses”: un po’ più di cibo e bevande per soddisfare stomaco e voglia culinaria, spettacoli vari per ‘spensierare’ chi di norma assai nel quotidiano faticava e penava.
Anche nell’oggi, che plebe più non ci si considera, ma gens, seppur sempre più “di massa”, i capi-popolo, si dicano essi ‘populisti’ o ‘progressisti’,  per dare distrazione a quelli della civitas come quelli dell’ager,  si sentono in dovere di elargire festa, e per essa spettacoli. Con una differenza, non da poco, e di certo non è una progresso di civiltà. Nell’Evo che fu, il popolo assisteva allo spettacolo dato, nei teatri o nelle arene, da istrioni o gladiatori, da auriga su carri in corsa o da aedi o musici.  Oggi, nelle “notti” a vario titolo o con diverso nome denominate, gli spettatori si sono mutati essi stessi in attori o comparse, per un recita ex-tempore che mette in scena …la stessa “folla” inscenante.

Quanto poi al soddisfacimento dei bisogni corporali, dell’emissione d’urina in particolare, mentre al tempo di Roma e di Histonio nostro i “vespasiani” erano già stati ideati e messi a disposizione della plebe, al giorno civile d’oggi - incredibile dictu o, come si dice nel Vasto, ‘nin ci si pò crete - nessun governante ha idea che le dette fisiologiche impellenze da qualche parte - nei vicoli urbani o dove capita, indecentemente che si dica e che siano - hanno giocoforza da espletarsi. Abbondanti nell’effusione, non meno delle bacchiche o dionisiache effettuate libagioni.

Pasquino d’Histonio


lunedì 20 luglio 2015

Fernando De Simone



L'unico Assessore all'urbanistica disposto a "dialogare" e a capire. Sempre gioioso e gaio anche nei momenti contrari. Gentilissimo nei modi, riusciva a rasserenare anche uno come me. Dalle nostre chiacchierate sull'arte ho imparato tantissime cose. Non ostentava mai la sua competenza ... non era necessario.
Nella bottega di un antiquario, alcuni mesi addietro, dicevamo strane cose.

Ciao Fernando

Nuntio vobis gaudium magnum; habemus ... via Pampani.



Una data storica, questo 20 luglio 2015. Rimarrà negli annali e nei libri di storia patria. Sono iniziati i lavori di sistemazione di via Pampani. Certo avremmo desiderato una pavimentazione appropriata, certo avremmo desiderato che i lavori non si facessero in piena stagione estiva, ma non è il caso di sottilizzare. Finalmente ci siamo riusciti. 
Speriamo che i lavori siano fatti a regola d'arte e di non dover criticare l'intervento a posteriori.


Nicola Cucullo ... Embéh!



Dicono che fosse "fascista". Embéh! Ce ne vorrebbero tanti come Nicola Cucullo.
Assieme a lui ho partecipato a diversi programmi radiofonici a Chieti. Ne ho potuto apprezzare l'energia e la passione. Ce ne fossero tanti come lui. 
Chi non l'ha conosciuto mi viene a dire: "era fascista". Embéh!

domenica 19 luglio 2015

Cronaca di una notte "IN" bianco




Ieri sera volevo "osservare" l'intervento di Roby Santini a piazza Caprioli. Ho aspettato fino a quasi mezza notte poi me ne sono andato perché, nonostante la buona musica, non sopportavo gli interventi della vocalist. Non è colpa sua. E' colpa mia che sono esigente. Lei può migliorare. Io no.
Tornato a casa ho atteso che i primi "visitors del piss" che non si sono fatti attendere molto. Era circa mezzanotte e un quarto quando ho sorpreso il primo, dentro il mio cortiletto. Al mio urlo: "stronzo pezzo di merda", è fuggito strepitando e avvisando i compari: "Uaijù, squaiateve! Uaijù, squaiateve!". 
Avrei voluto informarlo del fatto che quello che chiama papà, non è suo padre e sulla maniera in cui la madre lo aveva concepito, ma non me ne ha dato il tempo.
Lo faccio qui: Come di consueto il marito di sua madre era al pub a vedere la partita della Juve mentre la madre riceveva, contemporaneamente, i suoi cinque amanti nella sua camera da letto. Non si può dire chi fra questi cinque è il padre. Sarebbe necessaria l'analisi del DNA. Potrei scendere nei particolari ma ora i nervi sono distesi e non ne sento l'esigenza.
Dopo aver provveduto a gettare alcuni secchi d'acqua sul "prodotto" - spero di non essere multato, vista l'ordinanza sull'utilizzo dell'acqua - non avendo sonno, mi sono appollaiato dietro le persiane a godere di un bel venticello che si stava alzando. Ne ho viste di tutti i colori. Penso che le telecamere del mio vicino possano fornirgli un o spettacolo molto godibile. 
Hanno parcheggiato un furgone davanti alla porta di un magazzino e questa collocazione favoriva l'uso di quel luogo come se fosse un water ideale. File di persone. Forse si era sparsa la voce, tanto che ho visto correre verso quel posto, una donna, molto ben vestita, reggendo la gonna con una mano e coprendo "Gina Lava" con l'altra.
Ho pensato che essere scortese non era la cosa migliore e, ad un signore sulla cinquantina che stava per urinare sul muro di fronte a casa mia ho gentilmente chiesto di spostarsi leggermente più avanti. Costui, già con la patta aperta, senza fiatare, si è recato sul muro della casa più lontana e con tanta naturalezza ha espletato i suoi bisogni. Poi ha usato fazzolettini di carta per pulirsi, lasciandoli nella pozzanghera da lui formata ed è tornato dagli amici che lo aspettavano. Poco è mancato che lasciasse una mancia nel piattino. Probabilmente non lo ha fatto perché non c'era ... il piattino.
Il tempo scorreva tra arrivi e partenze di rumorosi motorini e musica a palla. Pensavo che la notte diventasse noiosa ma ... colpo di scena. Arriva "la bella ubriacata nel Vasto".
Erano quasi le tre e mezzo quando, accompagnato da un ragazzo, una bella ragazza dai lunghi capelli neri e "simpatica" minigonna, sotto la mia finestra urlava parolacce ed improperi agli amici che non erano li con lei. Diceva di stare male e tentava di vomitare. Le telefonate agli amici erano del tono: "che cazzo! Quando avete bisogno io ci sono sempre ed ora voi dove siete?" Loro rispondevano: "dove sei?" Non lo so. Cercatemi! Rispondevano lei e l'amico. Conosco tutti i nomi dei ragazzi che hanno raggiunto la coppia ma non li farò. Devo dire che, quando verso le 4 e mezza mi sono affacciato per far capire che esistevo, la ragazza mi ha quasi chiesto scusa e si è allontanata, mentre gli altri hanno abbassato la voce.
Ad un certo punto sentivo le note di "Mamma Maria" dei Ricchi e Poveri. "Meno male! Sto sognando, vuol dire che sto dormendo".  Manco per niente! Era proprio la canzone del gruppo genovese. Siccome al peggio non c'è fine, a questa seguì una sequenza di house anni 90 mista a Celentano, Rino Gaetano, Claudia Mori ed altro, ad un volume altissimo. A quel punto, come nella canzone "Ancora" di Eduardo De Crescenzo, mi sono rivestito e sono andato a vedere chi era ancora intento a "festeggiare". 
Nove. Erano nove persone compresi i Dj. Che geni! Tutto quel volume per nulla. Da lontano vedo arrivare dei "lampeggianti". Sono andato via. Non volevo che qualcuno mi dicesse: "E ti pareva che dove c'è casino non ci fossi tu!".
Hanno abbassato il volume ma la notte non era finita. Mentre suonava "Born to be alive" una ragazza non riusciva a togliere il cavalletto dal suo motorino. Quando ci riuscì cadde dal bordo del marciapiede su cui aveva parcheggiato. Stavo per andare a soccorrerla ma una sua amica (più grande) l'ha aiutata a rialzarsi e ripartire. In quel momento mi sono accorto che suonava Sandy Marton "People from Ibiza". 
Era giorno.

P.S. L'immagine l'ho "rubata" dal webNon ho riletto quello che ho scritto. Ora ho sonno. Lo farò nel pomeriggio .... forse.

sabato 18 luglio 2015

17° Scarpasciùdd' 2015




8°giornata, 3a di ritorno, venerdì 17 luglio. 

ore 19: 

ECUADOR  AZERBAIJAN  5-5 (d.r. 8-5)(andata 1-1,d.r.3-5),
arbitro Orazio Di Blasio. 

Marcatori: 2 Boldrini, 1 Ronzitti S., Di Tullio G, Tasia (ECU), 2 Casolino, Pesolillo, 1 Rossi (AZE). 

Prima o poi doveva accadere, e come 'li callèccia fùrte' fanno strage di anziani, così pure per gli scarpasciùdd: una vera falcìdia. A ranghi ridottissimi, i rosa dell'Azerbaijan (10 su 15) disputano il 1°t in 7, e di conseguenza vanno subito sotto, ad opera del verde Massy Boldrini, 1-0. Dopo 5', il rosa Ciccarone calibra male un retropassaggio, s'inserisce il verde Gianfranco Di Tullio che sigla di piatto il 2-0; i verdi dell'Ecuador (10 su 16), inizialmente in 8 (dopo 10' ne arrivano altri 2) triplicano il vantaggio, quando, su corner da dx di Di Tullio, cavalier Sergio Ronzitti in groppa al suo fido destrier gira bene di testa in area piccola e realizza il 3-0; i rosa hanno qualche raro barlume di lucidità sul finire, quando al 39' Molino coglie la traversa, e al 43', su traversone dello stesso Molino, spunta la cocozza sale e pepe di Nicolas Rossi, che accorcia 3-1; nella ripresa, i verdi sempre in 10, ma i rosa perdono 3 (tra cui il portiere) e ne acquistano 3 (ritardatari giustificati ), e a gentil concessione del Botswana, s'inventano Sebastiani portiere, arrivando a 8. Al 6', una papera colossale: il verde Travaglini, pressato da Casolino, nella sua area piccola appoggia al portiere, il suo diagonale però è talmente preciso che spiazza pure l'esperto Florin, palla nel sacco, 3-2. Al 12' i rosa pareggiano: mani in area del verde Gabriele, penalty segnato da Franz Pesolillo, 3-3. Il Franz per un soffio non realizza il clamoroso vantaggio, quando poco dopo, su suo missile di dx, il portiere Florin gli nega i gol con un plastico tuffo, palla in angolo. Al 30', su incursione da sx, il verde Corvino al momento della conclusione a rete viene agganciato in area da Patriarchi, rigore, realizzato dal portiere Florin Tasia, 4-3. Le due squadre si affrontano a viso aperto e sono molto 'lunghe', e i contropiedi si susseguono a iosa: in un paio di questi, Casolino in assolo si vede parati da Tasia due suoi destri potenti, mentre Sebastiani neutralizza di pugno un insidioso tiro del verde Di Tullio e s'arrangia di piede su siluro di Corvino. Al 39', su cross da sx di Pesolillo, Rossi incorna bene e coglie la traversa, sulla ribattuta viene circondato da un nugolo di avversari e il suo tiro è smorzato, poi blocca Tasia: al 40',su contropiede lanciato da Stampone, Massy Boldrini tenuto in gioco da una tardiva uscita dall'offside di Celenza s'invola sulla sx e colpisce a rete, 5-3. Partita finita: macchè. Al 42' il rosa D'Adamo serve al limite per Franz Pesolillo, che ne dribbla 2 e colpisce di precisione verso l'angolo dx, 5-4. E al 45' arriva l'inaspettato pareggio: Bruno Casolino (oggi inesauribile) triangola bene col Pesolillo e in area stanga in diagonale, 5-5. Ai rigori i verdi sono più precisi, ma i rosa comunque racimolano un punto veramente a sorpresa, nonostante la snobbatura di qualche illustre ' campione di responsabilità' uscito anzitempo. 

ore 21: 

BOTSWANA   KIRIBATI 2 -2 (d.r.4-5),(andata 2-1),
arbitro Edohill. 

Marcatori: 2 Pegna E(BOT), 1 Giacomucci, Orticelli M(KIR). 

E anche questa, prima o poi, doveva arrivare: i primi punti del fanalino Kiribati: i bianchi (9 su 16 + 3 rincalzi) vanno in svantaggio al 13', quando il giallo Mazzeo sfuggito al suo marcatore sulla dx, rimette al centro verso Enrico Pegna, che controlla e colpisce bene angolato, 1-0. Dopo  aver perso il senior Di Marco per problemi postumi 'schienali', i bianchi s'affacciano in area con un sx di Orticelli, Zucaro blocca; i gialli del Botswana (11 su 16) si rifanno pericolosi con una 'saioccanna' di Mazzeo, il portiere bianco Della Penna in tuffo devia fuori; rispondono i bianchi poco dopo con Cianci, su appoggio di Lacaita, da 11 m bel tiro teso, Zucaro si salva di piede; e al 44' falliscono il pareggio, quando da dx, su traversone teso  di Lemme, Frasca manca di testa l'incornata a 1 m,'èsse e lu' purtìre', Nella ripresa, al 7', su punizione di prima, il martello giallo Enrico'Thor' Pegna con un bolide a girare infila l'incolpevole Della Penna, 2-0. Ma anche in questo caso la partita non finisce qui: i bianchi intostano: al 16' fuga di Lemme sulla dx, cross teso per Cianci che di 1a intenzione gira a rete, Zucaro respinge di pugno; e al 20' su cross da sx di Danenza, a centro area Domenico Giacomucci 'lecca' d'esterno, infilando sul 2°palo,  2-1.  Al 24', su punizione a centrocampo battuta a sorpresa da Di Marino, il giallo Pegnalanciato a rete s'accentra in area e, su uscita del portiere, manda di pochissimo fuori (da dietro, eccheggiano epìteti impronunciabili in stretto foggiano dei f.lii Mazzeo). Al 32' il pareggio: su indecisione in disimpegno difensivo tra Ranalli e Lattanzio, s'insinua e cattura palla il bianco Mike Orticelli (figlio d'arte del mitico Cecco), che dal vertice sx dell'area lascia partire un destro a giro imparabile sotto l'incrocio dx, 2-2. Allo scadere, punizione di 1a, su destro dello stesso Orticelli, il portiere Zucaro respinge di pugno, palla sul piede di Lacaita, che colpisce la traversa. Nel finale rigorista, i bianchi (nonostante un penalty fuori battuto 'alla sgrìzze' col piede d'appoggio da Danenza) ne azzeccano uno in più dei gialli, conquistando così i primi 2 punti in classifica.  

Ha riposato Italia

Classifica: Italia pt.16, Azerbaijan pt. 13 , Ecuador pt.9, Botswana  pt.8, Kiribati  pt.2

Class. Cannonieri: 8 gol: Frasca M (ITA) 7 gol:Pegna E (BOT)  6 gol: Casolino (AZE )   5 gol: Boldrini (ECU), D'Addario (ITA) 4 gol: Pesolillo (AZE)  3 gol: Angiolillo (ITA) 2 gol: Rossi (AZE), Mazzeo G (BOT), Bevilacqua,  Lacanale (KIR), Corvino (ECU); 1 gol: Carlucci, Ciccotosto, D'Adamo, D'Ambrosio, D'Ermilio, Molino, Sciorilli (AZE), D'Angelo (BOT), Cianci, Finamore, Frasca P, Giacomucci, Lacaita, Orticelli M, Teti (KIR), D'Ercole, Manfra, Orticelli C, Sarchione, Vinci (ITA), Di Tullio G, Gabriele, Ronzitti S, Serafini A, Tasia, Versace (ECU).

Prossimo turno: ven 24 lug: h19: Botswana  Ecuador  h21: Italia  Azerbaijan . Riposa Kiribati    

Scritto di getto sui fatti di oggi.




Dicono che gli italiani sono razzisti.

Se si potesse condurre una indagine sul perché, magari scherzandoci sopra, potremmo trovare spiegazione di seguito:

Gli antichi Romani hanno voluto unificare i popoli Italiani sotto la loro “aquila”. Alla fine dell’Impero, l’Italia è stata invasa da ogni tipo di “barbaro”. A lungo Normanni e gli Arabi si sono “palleggiati” la Sicilia. Per secoli, i Turchi hanno attaccato le coste di tutta la penisola mentre i signorotti locali si facevano guerra tra loro. Gli Spagnoli e i Francesi si facevano guerra per spartirsi il Regno di Napoli e Milano. Ancora i Francesi, (in nome della libertà) con Napoleone, ci hanno depredato. Gli Austriaci hanno occupato le Venezie e la Lombardia. I Piemontesi, che poi si dissero Italiani, ci hanno “unificato”.
Appena abbiamo provato ad alzare la testa, gli Inglesi ci hanno stoppato. I Tedeschi ci hanno fucilato, gli “alleati” ci hanno bombardato, gli Americani ci hanno “colonizzato”.

In poche parole: gli Italiani hanno sempre dovuto “ubbidire”.

… e adesso, senza dirmi che sono stato troppo conciso, proviamo a riflettere.

“Perché gli italiani sono razzisti?” Oppure: “siamo veramente razzisti?”

Io penso di no.

Io penso che, in un modo o in un altro, finalmente, noi Italiani avevamo creduto di poterci godere in santa pace quel pezzetto di Paradiso che ci circonda. Avevamo creduto che, finalmente, con tutti i pregi ed anche con tutti i difetti, con tutti i “compromessi” del caso, l’Italia fosse nostra.

Invece no.

Chiunque, ancora oggi, può venire in Italia e “dettare legge”. E non parlo di chi arriva col barcone ma parlo di tutti coloro che, spesso in maniera bizzarra, ci impongono stili di vita, regole, abitudini e tasse a noi non confacenti.

Siamo insofferenti e ce la prendiamo con chi ci “disturba” più da vicino. Sono le zanzare che ci pungono, mica la ciotola d’acqua che le genera. Sono le mosche che ci infastidiscono mica …. Eccetera.

Vorrei andare al supermercato senza dover essere giudicato sul perché non ho dato l’elemosina all’omino sulla porta. Vorrei parlare con gli amici in piazza, senza venire interrotto da persone che pretendono spiccioli. Vorrei andare a Messa senza ascoltare il mendicante che fuori suona la fisarmonica o la tromba. Vorrei prendere il sole senza essere disturbato ogni minuto da chi mi vuole vendere qualcosa. Vorrei non essere obbligato a chiudermi in casa o nel luogo di lavoro. Vorrei che “l’ospite” vicino di casa non “imponesse” i suoi odori, i suoi rumori, le sue abitudini. Vorrei che chi mi ha rubato il portafogli sia punito. Vorrei che la mia città non puzzasse di orina, vomito e cacca umana. Vorrei bere alla fontanella dove quella “persona” sta lavandosi il culo. Vorrei …

Vorrei che le regole di educazione che mi sono state insegnate, fossero rispettate anche dagli altri che invece mi sfottono. Vorrei essere punito, se sbaglio, ma non perché io sono Italiano (borghese) mentre gli altri sono “poveri disperati”.


Purtroppo gli Italiani non sono capaci di eliminare la “ciotola” che genera le zanzare e la “merda” (adesso l’ho detto) che genera le mosche. 

venerdì 17 luglio 2015

Incongruenza



Ieri l'amico Mauro ha pubblicato su Facebook una foto.
Metteva in evidenza il fatto che all'arrivo delle strisce pedonali era stato ricavato un parcheggio per portatori di handicap (o scegliete voi un'alta parola che indichi questa categoria di persone) che si sovrapponeva a queste. Se un avente diritto parcheggia in quello spazio, dove passa il pedone?
Sono andato sul posto e ho avuto conferma dell'incongruenza.
Posso pensare che, non  essendo più in funzione in quel luogo l'Istituto d'Arte, qualcuno abbia ritenuto inutile il passaggio pedonale e preferito sistemare il parcheggio "giallo", tuttavia la "zebratura" non è stata cancellata. Si crea quindi incertezza.
Anche in altri ambiti cittadini l'usura ha provveduto a cancellare il bianco ma il "passaggio" è rimasto. 
Alla luce di questo io penso: "che fine ha fatto il cervello?" 
Il cervello di chi opera nel settore. Il cervello di chi "spreca" chilometri di vernice per segnare inutilmente strade del centro con nuove righe "ornamentali" (mi diranno che sono previste dal codice della strada) e non pensa che interventi come questo segnalato possano essere un pericolo o quanto meno causa di confusione.
Allora il mio pensiero vaga e volge verso chi questo cervello deve attivare.



giovedì 16 luglio 2015

Disgustoso



Mi hanno inviato questa immagine da largo del Carmine. 

Disgustoso!

Pensate che mi disgusti lo "stronzo"? No. Mi disgusta il pane buttato vicino allo "stronzo".
Quando ero piccolo, mia nonna, se malauguratamente del pane cadeva a terra, lo raccoglieva lo "accarezzava" come per togliere eventuali impurità, lo baciava e lo rimetteva sulla tavola.
Diceva: "il pane rappresenta la grazia di Dio e va rispettato"
Ora ci si lamenta, ci si lamenta e ancora ci si lamenta. Di cosa, se non rispettiamo più nulla? 
Vogliamo sempre di più, ma lo sappiamo veramente quello che vogliamo?
Mia nonna non era certo una "poveretta", anzi! Sapeva però dare il valore alle cose e sapeva quanto sacrificio ci vuole per avere un "tozzo di pane" sulla tavola, sia per i poveri che per i ricchi.
Anche quelli ai quali il "pane" piove dal cielo lo devono rispettare perché se loro ce l'hanno, altri no.
Strano fenomeno però si avverte. Anche chi il "pane" non ce l'ha lo disprezza, non si accontenta, vorrebbe altro e di più. 
Qualcosa non quadra. Ci avete fatto mai caso?

mercoledì 15 luglio 2015

Bel lavoro. ... fore a la faccia nostre!



Per far vedere il panorama, sono state tagliate le piante che ne ostruivano la visione. Ma porca miseria! E' questo il modo? Certo non è un bello spettacolo. Marcello "il giardiniere" non ha visto che spettacolo?
Quasi quasi era meglio chiamare i piromani di Punta d'Erce.