giovedì 30 aprile 2015

Scoopcorrado



E' ufficiale nel prossimo Consiglio Comunale il consigliere Corrado Sabatini voterà a favore di Lapenna. 
Non ci credete? 

Vedremo.

Tra i "nostri" primati.



Grazie all'amico Biagio Santoro, pubblico questa curiosità.

mercoledì 29 aprile 2015

Compagni di merenda.



Altro che Pietro Pacciani! Sabatini, dopo aver "distrutto" l'IdV ora si appresta a fare lo stesso con il PSI. 
Il tarlo Corrado segue pedissequamente le indicazioni del "brucaliffo" e si insinua, consiglia, lavora ai fianchi, nascosto dietro il suo "gioviale" sorriso. 
Chi fa politica (o crede di farla) dovrebbe analizzare il comportamento del "compagno di Hollande", e accorgersi di quanto segue all'operato di costui.

Lapenna non causa terremoti



L'amico Fernando D'Annunzio, ha pubblicato questa foto su Facebook. 
Se si potesse scherzare sul terremoto in Nepal, avremmo potuto esclamare: "meno male non fino all'Everest"
Io, per esempio, avrei accusato Lapenna di aver provocato l'evento sismico.

martedì 28 aprile 2015

Di cosa parlare oggi?



A Vasto c'era (o ancora c'è) un pavimento di questo tipo in una chiesa del centro, chiusa ormai da tanto tempo. 
Sapete dove?

lunedì 27 aprile 2015

QUESTA ESTATE



Aspiranti archeologi dagli otto anni in su si cimenteranno la prossima estate nella ricerca di reperti per ricostruire la storia. Gli scavi avranno luogo nel sito della Villa Romana di via San Rocco a San Salvo, sede principale del Secondo Campo Scuola di Archeologia, un esperimento della Parsifal Società Cooperativa inaugurato nell’estate del 2012.
Quest’anno per i più esperti è stato attivato il campo scuola nell’Area Sacra dei Templi Italici di Schiavi di Abruzzo.
Il Quarto Campo Scuola di Archeologia, voluto dal Sindaco Tiziana Magnacca e dall’Assessore Giovanni Artese a San Salvo e dal Sindaco di Schiavi di Abruzzo Luciano Piluso a Schiavi, è stato reso possibile anche alle relative e necessarie concessioni di scavo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Gli scavi saranno diretti dal prof. Davide Aquilano e si inseriscono in un più ampio progetto di valorizzazione e promozione della Cultura promossa dalle due Amministrazioni comunali e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, anche con la collaborazione delle associazioni locali, come, in questo caso, della Fondazione per l’Arte e l’Archeologia e la Cultura del Vastese.

Informazioni ed iscrizioni:

cell. 389 1812311 

Lettera aperta per il d'Avalos



     Egregio Presidente D’Alfonso,

sono a segnalare alla Sua sensibilità lo stato di timore che, negli ultimi tempi ed a causa dei noti eventi relativi al cedimento del muraglione di contenimento dei suoi Giardini napoletani, si è generato nella cittadinanza di Vasto in ordine alla tenuta strutturale del Palazzo marchesale d’Avalos. 

     A seguito di sopralluogo effettuato con i colleghi Consiglieri comunali Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete, Andrea Bischia ed Etelwardo Sigismondi, abbiamo provveduto a redigere puntuale relazione, che mi permetto inoltrarLe in allegato ed inviata agli organismi comunali, alla quale non è stato dato alcun seguito se non con pubbliche dichiarazioni tendenti a sminuirne la portata.

     Assunte informazioni di carattere tecnico presso aziende specializzate nel settore geotecnico e nei sistemi di monitoraggio in campo statico e dinamico, si ritiene doveroso interessare al caso, per il Suo tramite, la Regione Abruzzo, auspicando un intervento al fine di predisporre l’analisi strutturale dell’antico edificio. Tale iniziativa sarebbe volta a restituire tranquillità alla cittadinanza ed a dare certezze in ordine alla stabilità, nel tempo, della residenza vastese dei Marchesi d’Avalos, bene culturale che rappresenta, per l’intera città, un sicuro richiamo turistico oltre che ospitare pinacoteca e museo, con ambienti affrescati e murature di pregio di sicuro ed alto valore architettonico.

     Con viva cordialità


                                                            Massimo Desiati

sabato 25 aprile 2015

I "cattivi" sono sempre dall'altra parte.



I "cattivi" sono sempre dall'altra parte. Ma ci siamo mai chiesti perché esiste un'altra parte? Ci siamo mai chiesti perché i "buoni" siamo sempre noi e i "cattivi" sono dall'altra parte?
Ci siamo mai chiesti se veramente esiste l'altra parte oppure continuano a farci credere che esista?
Io vedo buoni e cattivi sia dalla mia parte che dall'altra parte. Forse perché mi sento di essere "parte" di "ogni" parte.
Quale nazione, quale popolo potremmo essere se non continuassimo a dividerci tra "quelli buoni" e "quelli cattivi". 
Purtroppo però, continua ad essere così.

venerdì 24 aprile 2015

Via Pampani



L'estate si avvicina. Fervono i lavori per rendere accogliente il centro storico. Domani sarà sistemata una lapide in piazza Rossetti. Mentre via Pampani ancora .... aspetta.


giovedì 23 aprile 2015

Il "cesso" più panoramico del mondo.



Su segnalazione di tanti concittadini sono andato a vedere cosa era successo a piazza Marconi. 
Un bagno chimico posto nel punto più panoramico di Vasto. 
Pensando che fosse stato situato in quel luogo a servizio dei frequentatori del Mercato di Santa Chiara, ero pronto a "urlare" contro gli amministratori comunali. Possibile che un servizio igienico possa essere collocato in quel luogo? Poi ho "convertito" il mio pensiero da aggressivo a ironico. Ci sono anche attività di ristorazione che usufruiscono di quel tratto di suolo pubblico. Oltre alla bella vista, sai che bel profumo di primavera si avvertirà degustando una bibita o un caffè. 
Tuttavia, sarà la primavera, sarà l'assuefazione, ho sentito il bisogno di informarmi sulla cosa. Ho chiesto ai vecchietti che .... e ho chiesto ai gestori dei locali dei dintorni. 
Alla fine sono arrivato a capire che "l'oggetto" serve ad un cantiere edile ed è quindi provvisorio. "meno male!
Non voglio entrare in merito alla necessità o meno di quel bagno chimico. In ogni caso poteva essere sistemato in un luogo più discreto.
Ma mi chiedo: "E se venisse presa come una buona idea dai nostri "cari" amministratori?" 
Io non me ne stupirei.

Quando l'ingegnere vastese ... soffriva.



L'amico Ben mi ha mandato questo simpatico articoletto. Mi chiedo se ora si usano rimedi più efficaci. 
L'ingegner Corrado Sabatini, per esempio, dopo l'incarico per il d'Avalos, che tipo di supposte usa? Le stesse del Sindaco?

mercoledì 22 aprile 2015

COMUNICATO STAMPA




I componenti la maggioranza amministrativa di Vasto ieri hanno avuto un incontro nel corso del quale sono stati affrontati i problemi sollevati, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Comunale, dai rappresentanti del P.S.I. e dal consigliere Luigi Marcello. L’incontro, molto franco e costruttivo. ha consentito di trovare punti di intesa che, nelle prossime ore, saranno oggetto di verifica tra le segreterie politiche dei Partiti.
I rappresentanti della maggioranza torneranno a rivedersi venerdì p.v.
In quella circostanza il Sindaco della Città, Luciano Lapenna, sottoporrà all’attenzione dei consiglieri comunali e delle segreterie politiche un programma di fine mandato da attuare con una tempistica ben definita.

Vasto, lì 22 Aprile 2015

Come si cambia



Mentre ora ci si sforza di salvare le povere bestie fino a pochi anni addietro (1960) "alcuni pescatori del luogo a bordo di grosse imbarcazioni, lo hanno temerariamente attaccato con arpioni e ancore marine. ..."
Almeno in qualcosa "forse" siamo migliorati.

martedì 21 aprile 2015

A Carlo Marchesani

A Vasto c'era  un Signore
di Marco Magnarapa


Ero in Svizzera ieri, 19 aprile, di ritorno da un paese più nordico e da una città dal nome impronunciabile. In coda per entrare nel tunnel del San Gottardo la telefonata, “ è morto Carlo, l'ha scritto Paolo nel suo sito”. La legnata nello stomaco della notizia, non inaspettata, ma di quelle alle quali non si è mai preparati, ha istantaneamente  cancellato il giornale radio -finalmente italiano- che ascoltavo, con i suoi seicento affogati dall'ignavia  itaGliana. .....
Con l'immagine del mare sono però  tornato ai miei dodici anni, con Carletto e Vittorio su una lancia da pesca davanti al mare di Vasto.
Poi la rinfusa dei ricordi. 
E già stamattina la cronaca del funerale, sul blog una foto scattata da me, un Carlo elegante e riservato come  sapeva essere,  con gli occhi quasi bassi  di chi non ha alcun bisogno di sfidare il prossimo per muoversi.  Eravamo andati lungo il tratturo alla Magdalena per cercare il luogo nel quale la tradizione voleva che, accanto a un uliveto secolare, esistesse una fossa comune di epoca imprecisata, della quale la sua inquietudine di indagatore non accettava la falla storica.
Ma chi era Carlo Marchesani, un musicista, un letterato, un esperto di arte, un genovese, un vastese, un professore, certo un discepolo di ogni sapere, senza forse e semplicemente un Signore.
Non prigioniero, ma sempre circoscritto nella sua educazione, ti spiegava le cose dandoti l'impressione che fossi tu a spiegarle a lui, mai sgarbato, mai adirato, sempre ospitale in quel palazzetto rinascimentale  dove le mura raccontavano di lui e dei suoi antenati e dove i ricordi, delle famiglie parenti o relative, erano parte stessa della struttura e conservati tanto gelosamente, da essere disponibili per tutti.
Colonna,  Amblingh, Rossetti, De Pompeis, Argentieri, Ciccarone sono i primi nomi delle sue famiglie che tra nonne e zii  mi vengono in mente, insieme alle corrispondenze con personaggi quali Lewis Carrol, oggetti come i dagherrotipi appunto dei Rossetti a Londra, quadri e pelli di leone…...  vanti dei quali sorrideva mostrandoli agli amici, magari anche tirando fuori tomi ponderosi, ritagli o articoli, che spaziavano dalla notazione musicale degli antichi egizi, agli etimi della toponomastica istoniense, scorrendo i quali dovevi essere veloce a leggere, se volevi fare in tempo a coglierne la firma, prima che te ne mostrasse un altro, e la firma era  quasi sempre quella di Carlo.
Pensavo questo, prima che  stamattina l'amico Paolo pubblicasse la foto di una Santa Maria desolata, non diversa da quella che ricordavo per la circostanza del trigesimo della scomparsa dell'amata sorella, quando entrando con mia moglie e i miei figli, trovammo lui sulla destra, quasi in disparte, praticamente solo a ricordare Irene. Negli ultimi anni assomigliava ogni giorno di più a suo padre, dal quale oltre alla caratteristica fisica delle palpebre, che riducevano gli occhi a una fessura, aveva ereditato la modestia del non dire di sè e di non dire quanti marinai vastesi, terminato il secolare reclutamento per la pesca dei merluzzi nei mari del nord, avevano bussato alla porta di via Santa Maria.  Il pane e il modo di dare istruzione a figli e figlie, arrivavano grazie agli uffici del fratello Mino. Il vecchio Ulterico, quasi minuscolo, accanto a donna Matilde, tra le altre cose era stato responsabile della difesa del porto di Genova e la città gli doveva più di qualcosa per non essere stata oggetto di una feroce distruzione quando, tra i bagliori dell'ultima guerra, quel mite uomo era riuscito tra indicibili rischi, ad attraversare le linee. Portando segretamente con se i documenti e gli impegni che consentirono la delicata trattativa tra le forze belligeranti, fu lui a consentire che la città fosse risparmiata dal progettato bombardamento degli ancoraggi. Un merito che ai tempi fu politicamente scippato dai consueti assi pigliatutto dell'ultima ora.  Puntigliosamente silenzioso di questi fatti e mai nulla pretendendo per sè, all'ingrata Genova non mancava però di chiedere lavoro e imbarchi per i suoi compaesani, quei compaesani i cui figli, oggi, professionisti anche affermati, non si sono neppure  accorti  che a Vasto stesse morendo l'ultimo signore.

Schivo anche della cresta baronale o della consanguineita' col generale dei Domenicani che, dalla patria frentana non divenne papa Bartoletti per un sol voto, mi piace pensare che da ieri don Carlo, o monsù Carletu, con in mano il balloon del nebbiolo ........ se la rida delle miserie di quegli inginocchiatoi vuoti, .....  del resto non ci si poteva neppure aspettare una gran folla, visto che il protagonista della cerimonia era verosimilmente l'ultimo della sua specie.


Eppure ci vuole poco.



Vogliamo eliminare il traffico di autovetture dal centro storico? Basta volerlo. 
Un bel "servizio pubblico" come quello che ho fotografato ad Amalfi (ma che avevo già visto in tante piccole cittadine italiane ed estere) ed il problema è risolto al 90%. 
Carico e scarico? Ok! Servizio alle strutture ricettive? Ok! La "vecchietta" ha necessità? Ok ... basta volerlo.
Il futuro già esiste. Linea A, da piazza Marconi al Belvedere Romani. Linea B da piazzale Histonium a via Adriatica. Collegamenti speciali da Stazione autobus.


lunedì 20 aprile 2015

Scarpasciudd



MALEDETTO ANGOLETTO
di Vittorio Patriarchi

sabato 18 aprile '15, h17, campo Incoronata:
HERTA BERLIN     ROSTOCK     1 - 1
arbitro sig. Orazio Di Blasio

HERTA (rosso) blu: Tasia, Travaglini , Fanucci,  Serafini, Puddu, Sarra, Mondin, Angiolillo, Varanelli, Reale
ROSTOCK (nero)gialli: Loreta, Stivaletta, Di Marco, Gabriele, Patriarchi, D'Adamo, Lanza, D'Addario, Battista, Casolino

Oggi un ridotto 10 vs.10 e la prima con livree bicolori primaverili: maledetta primavera per gli allergici come me, maledetto l'angoletto dx della porta est dell'Incoronata Stadium, oggi decisivo per entrambe le contendenti. I blu oggi schierano Max Fanucci, al debutto annuale dopo lunga assenza, spedito dal figlio 'inciamurrato' Roberto in sua sostituzione. I gialli premono all'inizio: una sassata di Casolino su appoggio di D'Adamo sfiora la traversa al 6': il barbuto giallo ci riprova al 10', su assist di Battista, ma il suo fendente è bloccato a terra da Tasia in tuffo plastico da manuale. Al 19' i blu, dopo aver subito, sbloccano alla 1a occasione: disimpegno in area gialla sulla dx intercettato da Varanelli, suggerimento per Miki Sarra che palla al piede finta per 2 volte e alla 3a molla il destro a giro mantenendola bassa, Loreta nascosto non la vede partire e non ci arriva, palla a fil di angoletto dx, 1-0. Dopo 3', occasione per il raddoppio: su tiro respinto di Angiolillo, si fionda in area Mondin , ma la sua conclusione prende la traversa e va fuori; al 36', su triangolo con Casolino, Lanza s'invola sulla dx e con un fine tocco a pallonetto batte Florin, ma l'arbitro Orazio lo 'stuta' ed interviene: ' Avvocà, mi dispiace tanto,  ma questo eurogol lo devo annullare, eri in fuorigioco'. Nella ripresa, tre iniziali 'pensierini' per Flo: al 4' il sinistro di Battista gli fischia alto; al 12' un destro teso di Casolino imbeccato da D'Addario fischia a lato del palo sx, e al 14' replica D'Adamo con mira imprecisa; al 15', su contropiede, il blu Angiolillo impegna Loreta in una difficile respinta, su cui interviene in 2a battuta Travaglini, che di testa scheggia il palo;  al 21' il blu Reale suggerisce lungolinea sulla dx per Sarra, il rasoterra insidioso è parato a terra da Loreta. Rispondono i gialli con una galoppata di Casolino sulla dx, cross al centro verso D'Adamo, la cui girata a volo con il piede sano (uno glielo ha accioppato Silvano) risulta debole. Sulla rimessa, Reale va in progressione sulla dx, scarta Di Marco e crossa arretrato per Angiolillo, che prova ad ingannare Loreta con un lob, ma la palla s'infrange sulla traversa e va fuori; al 20' i gialli impostano con Battista, assist al limite area sx per Sebastiano D'Addario, che derapa verso il centro e molla il destro a girare verso l'angoletto dx ( lo stesso fatale per Loreta al 1°t.), pareggio 1-1. Gli ultimi 15', con i gialli i 9 per la defezione dell'acciaccato D'Adamo, trascorrono senza ulteriori occasioni, ma allo scadere il giallo Casolino, da centrocampo, calcia un lob che sorprende Florin rimasto molto alto (oltre la sua area di rigore), la palla però va a lato di 1/2 metro dal palo sx.      

Nella foto di oggi, l'esordiente 2015 Max Fanucci 

Classifica cannonieri: 43 gol: Angiolillo  26 gol: Sarra   24 gol: Ronzitti Go    22 gol: Serafini A  10 gol: D'Angelo   9 gol: Forgione  8 gol: Casolino, Pegna, Stampone  7 gol: D'Adamo, Di Vincenzo     5 gol: Bozzelli   4 gol: Di Domenico, Tinari   3 gol: Lemme, Reale  2 gol: Fanucci, Loreta E, Rossi, Scurti, Travaglini   1 gol: Altieri A, D'Addario, Gabriele, Listorti, Sebastiani, Serafini R, Serafini S

La città assente



Al funerale del Professor Carlo Marchesani, i pochi parenti e qualche amico. Dov'erano le istituzioni? Dov'era l'assessore alla cultura e soprattutto dov'era la gente che si riempie la bocca con la parola "Cultura"?
Non ho potuto non fotografare quello che per me è stato il de profundis della cultura vastarola non dell'uomo. 
Il discorso del Professor Luigi Murolo non ha coperto l'assenza dei vari personaggi posti (dalla politica) qui e là nei vari "centri studi", nelle vari "luoghi" di cultura cittadini. Dov'erano i rappresentanti delle "tante" associazioni culturali, dov'erano i rappresentanti delle istituzioni scolastiche (era presente la Signora Letizia Daniele).
Il Professor Carlo Marchesani non appariva in pubblico a ricevere applausi. Il Professor Carlo Marchesani non partecipava a salotti. Il Professor Carlo Marchesani non portava voti. 
Il Professor Carlo Marchesani serviva solo per fornire "materia culturale". Il Professor Carlo Marchesani non è stato mai ringraziato da alcuno. Il Professor carlo Marchesani meritava di più.
... almeno nel giorno del suo funerale.

domenica 19 aprile 2015

Caro Carlo ...

Questo è quello che hanno scritto su Facebook dopo quello che ieri ho scritto su di te.
Facciamoci una risata insieme.

Ecco come trasformare un necrologo in un atto di accusa infamante! Sentite condoglianze, d'accordo, una perdita grave, ok... ma per onestà intellettuale l'autore di questo "articolo" dopo aver dato dell'ignorante a tutti i vastesi della vecchia e nuova generazione, dovrebbe ammettere che forse il primo fra tutti i "vastesi non colti" e che comunque "ignora" la realtà che lo circonda è verosimilmente proprio lui / lei. Di nuovi e vecchi tasselli "colti" nella realtà vastese ce ne sono tanti, basta ricercarli. Cultura non vuol dire solo avere una laurea, una cattedra o visibilità pubblica, la cultura è anche quella che ogni giorno tramanda l'umiltà e la conoscenza di nuovi scenari e traguardi non necessariamente ancorati ad un passato recente o remoto o con riferimenti tangibili.

sabato 18 aprile 2015

Carlo Marchesani ultimo tassello di una Vasto "colta".



Oggi si è chiusa l'ultima casa del centro storico dove si respirava Cultura. E' venuto a Mancare il Professor Carlo Marchesani. 
Carlo, come preferiva essere chiamato.
Non dimenticherò mai le chiacchierate assieme a lui ed al Principe Francesco d'Avalos, suo fraterno amico.
Le visite nella sua casa erano un tuffo nella storia ma anche nella "simpatia". Col suo humor di altri tempi, con la battuta che non ti aspetti, con l'espressione sempre divertita, metteva a proprio agio i suoi ospiti, pur imbarazzati dalle vestigia dell'ambiente.
Quando ero Assessore mi concesse alcune stanze per una mostra sui Rossetti, visitata anche da Vittorio Sgarbi. Vide esposta una pagina dell' Avanti e mi disse che nemmeno Giuseppe Garibaldi avrebbe osato tanto in casa sua.
Ultimamente era un po acciaccato ma ancora "scriveva".
La sua ultima pubblicazione è stata: Vasto e le sue strade, piccolo dizionario enciclopedico di toponomastica vastese. 
Te ne sei andato in silenzio. Di sabato, quando tutti sono indaffarati a cercare svago. A 88 anni, lucidissimo come eri.
Cosa dire di più.
Ciao Carlo

Record Store Day


In occasione del Record Store day pubblico una mia reliquia e la dedico a Angelo Barone. Questo fu il primo disco di "Francesco" Battiato (1965). Peccato non ritrovare la copertina.


venerdì 17 aprile 2015

Via il "Fascio" da San Giuseppe



A seguito del "pensiero" della PresidentA della Camera dei Deputati Onorevole Laura Boldrini, il sindaco di Vasto si è subito attivato per far rimuovere il simbolo del  fascio tuttora visibile nel rosone della Concattedrale San Giuseppe. L'assessore Marco Marra, con solerzia ed entusiasmo, si è subito messo a disposizione per la pronta esecuzione dell'operazione.


P.S. Gentile "PresidentA" Boldrini, la storia, sia essa bella sia essa brutta, sia che ci piaccia sia che non ci piaccia, non si cancella né si nasconde.

Occhio a Lapenna



E’ iniziato l’ultimo anno dell’era Lapenna. Per me da sempre, anche quando ero Assessore nella sua Giunta Municipale, sindaco “insalubre” per la nostra Città. Eppure c’è chi l’ha sostenuto e “incoraggiato” per nove lunghi anni.
Ora però siamo agli sgoccioli.
Vi spiego cosa succederà: i suoi seguaci, piano piano, si dissoceranno dal suo operato. Prenderanno le distanze da questo sindaco “sopportato” e a causa delle direttive di partito “supportato”. Bisognerà velocemente rifarsi una verginità e una faccia nuova per ricandidarsi.
Peccato che il lifting non si può eseguire sull’anima. Dieci anni con Lapenna lasciano il segno in chi ha mostrato il proprio viso compiacente riguardo all’operato di questo pessimo sindaco.
Purtroppo lasceranno il segno anche su Vasto.
Lapenna però una qualità ce l’ha.
In questa becera e squallida politica “moderna” sa muoversi come una rondine in cielo e risalta come un papavero in un campo di grano.
Questo sindaco mi suscita immagini poetiche e mi provoca sensazioni come quelle che infondeva la musica degli Strauss nel periodo di decadenza dell’Impero Asburgico.
Ora inizierà il periodo del vittimismo, dei se e dei ma.
La mancanza di fondi, le aggressioni, la stampa “contraria” e tante altre “piaghe” che fanno soffrire il sindaco uscente.  Se non ci fossero state queste, se si fosse lasciato il sindaco operare in serenità, chissà quante cose buone per la nostra Città si sarebbero potute fare.
Ma questo i suoi lacchè, sempre pronti a “scopettarlo”, non potranno dirlo. Si preparano al “nuovo”. Cominciano a sganciarlo come una scorreggia per troppo tempo trattenua.
Frane, alluvioni, punteruolo rosso ed altri disastri non sono certo colpa del sindaco. Il caso Carlo Pella Penna, il caso  Sant’Onofrio, il caso Palazzo d’Avalos, sono strascico di passato recente. La carenza di manutenzione delle strade, dei giardini e degli spazi pubblici sono originati da scarsità di fondi. La sporcizia ed il lassismo che si osservano girando per “Il Vasto”, sono colpa certo dei cittadini che abitano questo territorio, non di chi deve educare questi e far rispettare le regole.
Cosa potranno inventarsi questi “abatini” per potersi riproporre agli elettori?
Inutile dilungarsi in negatività, osserviamo quante cose belle sono state fatte: i monumenti, le lapidi, la pavimentazione dell’anello di Piazza G. Rossetti con relativo “buco”, notti bianche, notti rosa ed altri eventi degni del detto latino “panem et circenses”.
Tutto questo finirà il prossimo anno, quando i “verginelli” della politica si presenteranno dicendo: “meno male che è finita con Lapenna. Non ce la facevamo più. Tutta colpa sua”.
La lingua di queste persone, depurata dopo dieci anni di “leccaculaggine continuata”, rinnoverà gli argomenti. Si respirerà aria nuova. Si sorriderà e si ammiccherà con la solita faccia verso l’elettorato in attesa di miele e canditi.
La stessa opposizione, litigiosa ed invidiosa al suo interno per lungo tempo, ha ritenuto Lapenna il “male minore”. Ora si presta al gioco di costui usando azioni violente e linguaggio aggressivo.
Con i suoi metodi da “gatta mupa” il sindaco Lapenna saprà avvantaggiarsi politicamente del comportamento di tutti questi poveri negletti della “politica” locale e raggiungerà le mete personali che si è prefissato.
Ho detto personali, perché a Lapenna del “popolo” non interessa assolutamente nulla. A lui interessa il “suo partito” o meglio la “sua scalata nel partito”.



P.S. I giornali, una volta letti venivano usati per incartare le bottiglie della salsa. Incartare queste con il web è più difficile. Sforzatevi di leggere quello che succedeva fino a qualche anno fa e … capirete.

giovedì 16 aprile 2015

Quando una volta Vasto partecipava.



Ho ritrovato questa vecchia immagine e mi sono chiesto in quale occasione, a quale evento, negli ultimi anni, la gente di Vasto ha partecipato in maniera copiosa come nell'occasione di questa foto. 
Neanche alle tradizionali manifestazioni religiose si partecipa più come una volta.
Eppure di eventi degni di questa partecipazione ce ne sono stati. Il venticinquennale del "gemellaggio" Vasto-Perth per esempio.
Mi chiedo come mai? Dove siamo? Cosa facciamo? Di cosa ci interessiamo?

mercoledì 15 aprile 2015

Auguri a Gianni Letta



Uno dei pochissimi, se non unico signore conosciuto nell'ambito della politica. Auguri per i suoi 80 anni.

Leonardo Umile




Ho letto che il sindaco di Vasto farà erigere una lapide in Piazza Gabriele Rossetti in onore di Leonardo Umile. Non voglio soffermarmi sul fatto che se continua così, piazza Gabriele Rossetti somiglierà al cimitero, tuttavia voglio far presente ai nostri amministratori comunali che a Vasto esiste già una strada dedicata a Leonardo Umile.  Questa stranamente si trova nel quartiere che ricorda le conquiste in Libia. Sfocia su via Tobruk, è parallela di via Misurata eccetera.


O forse il sindaco si vergogna delle strade del centro di Vasto, ritenendole non all'altezza di cotal personaggi?



martedì 14 aprile 2015

Io non sono Consigliere "Comunale".




Dopo i fatti di ieri e gli articoli sul Consiglio Comunale", continuano a fermarmi, a telefonarmi e a inviarmi messaggi, ma il consigliere comunale Francescopaolo D'Adamo di cui si parla non sono io. 
Io sono di ben altra "pasta".
Da anni ormai "lotto" contro questa omonimia ed ora dovrò correre decisamente ai rimedi. 
Qualora dovessi ricandidarmi, ma i presupposti mi portano attualmente in altra direzione, dovrò aggiungere al mio il cognome di mia madre. La distinzione si rende a questo punto necessaria e obbligatoria.

lunedì 13 aprile 2015

Scarpasciudd



SILURO PADANO
di Vittorio Patriarchi

sabato 11 aprile '15, h17, campo Incoronata: 
VAVOSI     CACCAVONI  1-1
arbitro sig. Orazio Di Blasio

VAVOSI (blu): Tasia, Travaglini , Di Marco, Giacomucci, Serafini S, Puddu, Isoardi, Lacaida, Angiolillo, Pegna, Lemme 

CACCAVONI (gialli): Loreta, Stivaletta, Gabriele, Sebastiani, Danenza, Patriarchi, Reale, Lanza, D'Adamo, Battista 

Il fiume Po,  per definizione  leghista  confine tra  padania e  terronia, è infestato dai giganteschi pesce siluro, che stanno distruggendo tutte le specie ittiche endemiche di quel fiume, tant'è che la Forestale da' un bonus a chi li pesca: e Florin, il portiere rumeno dei Blu, dopo la  proficua battuta pasquale, ha gettato la lenza pure all'Incoronata. I blu, infatti, nei primi 45' hanno visto piovere da tutte le parti i 'siluri' impazziti dei gialli, roba che Florin ' n'arruvuàve cchiù 'con la canna. Al 4' siluro dal limite di Reale, vicino  ma fuori dal palo dx: al 6' ci prova sempre dai 15m Battista, stavolta alto; 9', su traversone da dx, Patriarchi di sinistro, anche questo alto; i blu giocano nella loro metacampo e le uniche emozioni sono 2 teatrali falli subiti dall'istrione Pegna, che anche il mitico Gassman avrebbe applaudito. Reale, oggi ariete dei gialli, si dimena a centroarea, mancando il bersaglio per altre 2 volte: al 18' è D'Adamo che aggancia in area un cross da dx di Battista, fuori bersaglio di poco la sua girata; al 29' Lanza dal limite appoggia per Battista, oggi con la maglia extralarge n°9 di Hulk (che ce ne entravano 3 di Fabiani ), il suo preciso dx fiuta il gol ma lecca la traversa e schizza fuori: al 35' l'occasionissima: Lanza filtra centrale in area per Reale, che in area piccola conclude con tiro a effetto, Florin si butta prima dalla parte sbagliata, ma con un guizzo alla Blue Marlin smanaccia in extremis e devia in angolo. Nel 2° t. i gialli rallentano, e i blu incominciano a punzecchiare di contropiede: al 13', eludendo un fuorigioco alto dei gialli, Lacaida scatta in velocità dalla metacampo in assolo, il rasoterra conclusivo termina a 20 cm. fuori dal palo sx . I gialli continuano a macinare gioco avanzando anche i difensori, e infatti altri 2 siluri di Danenza e poi Gabriele non vengono catturati dalla rete di Florin.  Al 22' Pegna smarca bene sulla sx Angiolillo, che filtra e molla la rasoiata, Loreta in uscita blocca a terra: si sente puzza di bruciato, e infatti al 32' il blu Lacaida recupera palla sulla dx, avanza verso l'area e crossa col telecomando verso l'area, dove 'el buìtre' Luis Angiolillo si fa trovare sul palo lungo e in tuffo colpisce di testa a pallonetto, la palla sorvola Loreta in uscita e s'infila sotto la traversa, 1-0. La partita sembra anticipare (come risultato) quella  che stava maturando al Tardini di Parma, ma al 43' Florin ci mette 'na pezza: dopo aver visto girargli intorno una gragniuola di 'siluri' gialli, gliene arriva uno a mo' di tiro cross da dx di Giuseppe Reale che gli arpiona la lenza, il siluro impazzisce ma Florin clamorosamente lo cattura a mani nude mettendolo dentro la propria rete: 1-1. E se non ci pensava lui ... Caro Florin, non sono la Forestale, accontentati come rimborso di un panino con la porchetta. 
      
Nella foto di oggi, l'esemplare 'Reale' di pesce siluro catturato 

Classifica cannonieri: 43 gol: Angiolillo  25 gol: Sarra   24 gol: Ronzitti Go    22 gol: Serafini A  10 gol: D'Angelo   9 gol: Forgione  8 gol: Casolino, Pegna, Stampone  7 gol: D'Adamo, Di Vincenzo     5 gol: Bozzelli   4 gol: Di Domenico, Tinari   3 gol: Lemme, Reale  2 gol: Fanucci, Loreta E, Rossi, Scurti, Travaglini   1 gol: Altieri A,Gabriele, Listorti, Sebastiani, Serafini R, Serafini S

domenica 12 aprile 2015

Il San Paolo del Vasto



Un campo come il San Paolo di Vasto richiede l'abbigliamento adeguato. Il manto del terreno di gioco è uno spettacolo. Ci si può ammalare di silicosi a furia di respirare polvere. Può darsi che si respiri anche amianto polverizzato. Se poi cadi ....
La maglia del Brasile è un dettaglio.
Possibile che Vasto, la "Città del Vasto", non meriti impianti sportivi "moderni" e attrezzati?

sabato 11 aprile 2015

Chiude Sant'Onofrio

Il mio bisnonno in Francia



Oggi è una bellissima giornata di primavera e non ho voglia di stare qui a scrivere e pubblicare. Vi lascio con questa foto che sicuramente incuriosirà gli "stacanovisti" del Web vastarolo.
Adesso che non potremmo essere ricoverati nemmeno a Sant'Onofrio ....
Ma cosa ne parliamo a fare! Tutto va come deve andare. Inutile perderci tempo. Finché dura, godiamoci questa primavera.

venerdì 10 aprile 2015

Stereo 8


Alcuni giorni fa due ragazzini vedendo un telefono a "rotella" degli anni, uno di quelli grigi, comunemente utilizzati negli anni Settanta, hanno chiesto: "e con questo come si telefona?"
Chissà cosa direbbero se vedessero le cassette Stereo 8.
Secondo me anche molti sessantenni ne hanno dimenticato l'esistenza. 
In occasione del Record Store Day, leggendo qui e la in occasione della manifestazione del 18 aprile, mi sono tornate in mente proprio gli Stereo 8 e ho trovato un interessante articolo su Dagospia in cui se ne parla.
Chi volesse leggerlo può farlo. Io invece cerco (regalato o in prestito) un lettore funzionante per questo tipo di cassetta poiché ne posseggo diverse decine e sarei curioso di riutilizzarle. Purtroppo l'unico lettore che ancora posseggo non funziona più da anni.

A chi fosse attratto da questi oggetti, segnalo "Casa del disco" in piazza Diomede a Vasto. Se ne trova un ampio assortimento di ogni genere musicale.


P.S. La mia non è pubblicità e divulgazione

giovedì 9 aprile 2015

Ciao Ivano



Ciao Ivà,
Ieri eri troppo preso a parlare con Donna Summe, Barry White, i Bee Gees e tutti gli altri che ti spettavano in Paradiso, per guardarti indietro e vedere quanta gente c'era al tuo funerale. Nessuna e ribadisco nessuna retorica. Ieri eravamo li tutti per te. Eravamo li perché ti "vogliamo" bene. Eravamo li perché te lo meriti. Non  eravamo li per farci vedere. Tu sai che io sono "piccioso" e quindi se dico una cosa dico la verità e descrivo le sensazioni che provo. 
Se ti facessi i nomi delle persone che insieme a me piangevano - quei nomignoli che ci davamo quando eravamo ragazzini - ti sembrerebbe il testo di una canzone degli Squallor. 
Che fai ridi? 
Certo, con quel faccione sempre sorridente anche nei momenti di collera, sicuramente ti faccio ridere anche adesso. Vorrei far sorridere però coloro che hai lasciato qui e che soffrono la tua "scomparsa".
Scomparsa, parola inappropriata. Uno come te non scompare. Continuerai, come sempre, in maniera discreta e mai appariscente, ad essere presente. 
Aritanghete! Non è retorica.
Ma ti sei mai osservato in una festa? Mai una parola sguaiata, mai un gesto inconsulto, mai una ostentazione. Sempre con la tua giovialità, con la tua educazione, con la tua discrezione. Quella discrezione che ti farà essere presente anche se "sei assente".
Dico io: "Ma San Pietro non poteva aspettare un'altra volta per assaggiare le salsicce del Pasquone?"
Ridi, ridi!
Noi qui piangeremo ancora per qualche tempo. Poi pensandoti ... ricominceremo a ridere anche noi.

martedì 7 aprile 2015

Love is in the air



Avevo ricomprato il vinile di John Paul Young proprio per te. Lo avrei voluto usare come brano di apertura delle serate di questa prossima estate. Quelle serate che da sempre mi chiedevi e che tanto ti entusiasmavano come quella dello scorso agosto in Piazza Barbacani. 
Porca miseria Ivà! Non potevi aspettare? 
Ieri parlavamo di te come "fine ballerino". C'era chi diceva: "eppure con quel fisico non sembra!" e io rispondevo che non iniziava una serata se non eri tu a dare il via con le tue "movenze". Fino dagli anni Settanta, quando i nostri occhi si incrociavano, io sulla consolle e tu in pista, significava che la festa era iniziata. 
Ringo Starr, in questi giorni, ha pubblicato un disco dal titolo che per noi è evocativo: "Postcards from Paradise". Volevo fosse il titolo delle prossime serate estive. 
Come vedi era tutto pronto. C'era il brano di apertura, c'era il titolo, c'eri tu. E invece ....
Le serate non saranno più le stesse per me. Mi mancheranno i tuoi cenni e il tuo fare divertito.
Ancora non ci credo che sei andato via. 
Se è vero, però, nel luogo dove arriverai avranno tutti la sensazione che "love is in the air" e tu, sorridendo come al solito, mi  manderai una "Postcards from Paradise".

Il Record Store Day

Il Record Store Day, la giornata mondiale dedicata ai negozi di dischi che resistono, festeggia sabato 18 aprile la sua ottava edizione.


A Vasto "resiste" solo Barone. Ma chi ricorda quanti altri negozi di dischi ci sono stati?


"I negozi di dischi conservano un potere eccezionale, sono una fonte di ispirazione ancora viva e in salute"
(Dave Grohl)