Da Francescopaolo Spadaccini ricevo e pubblico questa analisi che reputo meriti grande considerazione.
In tempi di elezioni amministrative si fruga nei cestini e negli archivi
alla ricerca di argomenti da rinfrescare e riportare all'attenzione degli
elettori.
In questo safari, tra scaffali e faldoni, non poteva mancare il
raddoppio della statale 16 (SS16). Non saprei dire esattamente da quando se ne
discute, ma posso testimoniare che ho letto un documento di programmazione che
contiene questo argomento e che portava la data del 2009; firmato dal Presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, e dal Presidente Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. A sua volta il
documento cita precedenti atti amministrativi risalenti al 2003 e 2006; questo
del 2006 era stato presentato al Ministro Antonio Di Pietro.
Quindi ci sono tutti e nessuno può tirarsi fuori, perchè tutti hanno
dato la spintarella quando ne hanno avuto l'occasione. Ma si sa, col tempo la
faccenda si ingrossa, le condizioni al contorno cambiano, ma tutti continuano ad
operare ed opinionare come se i presupposti iniziali fossero rimasti immutati.
Nessuno ha mai avuto dubbi sulla necessità di quest'opera; nessuno ha
tirato in ballo questioni paesaggistiche, ferite all'ecosistema, problemi di
espropri, attività agricole massacrate: tutti d'accordo a sostenere che ci
serve. E fingiamo di non sapere che una strada è portatrice di molti
sconvolgimenti, oppure lo sappiamo ma vogliamo credere che i vantaggi siano
superiori agli svantaggi.
Adesso voglio provare a fare il bastian contrario e spero di stimolare
qualche riflessione, ma di quelle che si fanno stando con i piedi per terra.
Nelle aule scolastiche il traffico viene studiato prendendo a prestito
alcune delle regole dell'idraulica, assimilando il flusso dei veicoli all'acqua
che scorre nei tubi (le strade). Pensate a questo mentre proseguite nella
lettura.
La motivazione più ricorrente è
che il raddoppio della SS16 devierà buona parte del traffico che oggi intasa la
tratta vastese. Quindi stiamo pensando di deviare un flusso in transito, non di
accumulo. Cioè stiamo dicendo che buona parte dei veicoli che oggi ci assillano
non si fermano da noi, ma vanno oltre, verso sud o viceversa, e che devono per
forza passare da noi perchè non hanno alternative. E questa alternativa la
offrirà proprio il raddoppio.
Questo vuol dire che buona parte del traffico che oggi ci affligge, una
volta deviato sul raddoppio, ce lo dovremmo ritrovare confluito dopo San Salvo
e fino a Termoli; viceversa, fino a Vasto nord. Ma qualcuno ha mai osservato il
traffico sul ponte del Trigno o quello alla deviazione per Punta Penna? E vi
sembra paragonabile a quello della tratta tra Autostello e marina di San salvo?
A me proprio no.
Il traffico da Vasto marina a marina di San Salvo, non è traffico di
transito, altrimenti proseguirebbe oltre questi due punti. E' invece traffico
stanziale, locale, di sosta, casa e lavoro, passeggiata in spiaggia, pizza al
fresco, casa al mare ... che non avrà nè motivo nè convenienza ad usare il
raddoppio. Tornando all'idraulica è come l'acqua che si accumula in un
serbatoio.
Sento già le grida di contrappunto, ma voglio ascoltarle e porre domande
semplici, in primis agli automobilisti e agli autisti di mezzi pesanti.
Cominciamo immaginando un pacifico posto di blocco alla rotonda di Punta
d'Erce, e una delle uscite è proprio verso il raddoppio, l'uscita n.1, mentre
l'uscita n.2 è quella verso Vasto.
Prima vettura A (vA): (il controllore si avvicina) dove va? ... a
Termoli in vacanza, a un concerto a Foggia, ... a trovare parenti a
Campomarino. ... Da dove viene? ... Da Pescara. Perchè non ha scelto
l'autostrada fino a Vasto Sud o fino a Termoli? ... Perchè sono un masochista e
un tirchio. ... Bene, prenda la 1. Grazie.
Seconda vettura B (vB): dove va? ... a Vasto Marina, ... per vacanza,
... a trovare parenti, ... ad un concerto, ... a una sagra, ... per una
mangiata di pesce, ... per comprare la ventricina.... Da dove viene? Da
Pescara, ... da Ancona, ... da Bologna. ... Perchè non ha preso l'autostrada?
... L'ho fatta fino a Vasto Nord. ... Bene, prenda la 2. Grazie.
Primo camion (cA): dove va? A Termoli. Da dove viene? Da Pescara, ... da
Ancona, da ... Bologna... Che trasporta? ... Materiale vario. ... Perchè non ha
fatto l'autostrada fino a Vasto Nord o direttamente fino a Termoli? ... Perchè
la mia ditta non rimborsa autostrada e mi piace guardare il mare. ... Bene,
prenda la 1. Grazie.
Secondo camion (cB): dove va? ... A Termoli. ... Da dove viene? ... Da
Pescara, ... da Ancona, ... da Bologna ... Che trasporta? ... Derrate
alimentari per alberghi, negozi, mercati e centri commerciali di Vasto e Vasto
Marina. ... Perchè non si fa l'autostrada? L'ho fatta fino a Vasto Nord. ...
Bene, prenda la 2. Grazie.
Ho cercato di ridurre a 4 gli esempi di tipologia di traffico, distinguendo
tra quello (leggero e pesante) che dovrebbe imboccare il raddoppio, (vA + cA),
e quello che invece, (vB + cB), deve necessariamente entrare in zona Vasto. Ora
invoco un ragionamento razionale e senza pancia.
Il raddoppio sarebbe tecnicamente giustificato, con tutte le sue
conseguenze, se il volume di traffico (vA + cA) fosse nettamente, ripeto
nettamente, superiore a quello che invece deve fermarsi a Vasto (vB + cB). Come
dire che per 1 veicolo che entra in Vasto, 2 o 3 veicoli/camion deviano sul
raddoppio. Pensate che questa sia l'attuale situazione? Cioè, pensiamo che
verso di noi arrivi una massa d'acqua di cui una parte minore rimane nel
serbatoio locale e il grosso fluisce verso Termoli? Io penso avvenga
esattamente il contrario.
Oppure vogliamo continuare ad illuderci che avremo un futuro dove il
traffico industriale e turistico esploderanno? Queste erano le motivazione di
15 anni fa; qualcuna si è avverata?
Ora prendiamo le aree industriali principali. L'area di San Salvo, con
Pilkington Denso ecc., quali vie di trasporto utilizzano? Di sicuro la A14 e/o
le ferrovie. Crediamo che si possano innamorare del raddoppio per risparmiare
il pedaggio tra Vasto Sud e Vasto Nord? Dico nord perchè verso sud non c'è
partita.
E le aziende a Punta Penna? Anche loro per risparmiare il pedaggio
autostradale si farebbero il raddoppio fino a San Salvo e poi proseguono verso
sud sulla A14? Dico sud, perchè verso nord non c'è partita.
Osservando le industrie in queste due grandi aree, vi sembrano esplose
negli ultimi 15 anni? E il turismo, vi sembra raddoppiato nello stesso periodo?
Notate che ci siano programmi dell'amministrazione che vanno in questa
direzione? O, al contrario, movimenti di opinione che bloccano ogni nuovo
insediamento?
Ma l'alternativa al raddoppio già c'è. Vediamola.
Leggo che per il raddoppio si parla di circa 70 milioni, mentre per una
uscita A14 a San Lorenzo (Vasto Ovest) ne basterebbero 10.
Realizzare un nuovo casello a Vasto Ovest, sarebbe la decisione più
intelligente, più economica e meno invasiva, ed è la risposta al raddoppio che
tanto cerchiamo.
La tangenziale di Milano, come quelle di altre grandi città, ha dei
tratti gratuiti ed altri, per intervalli più lunghi, con pedaggio, proprio per
smaltire traffico in città. Proviamo a fare dei calcoli.
Supponiamo che si faccia una convenzione con il gestore A14 riconoscendo
1 euro per ogni veicolo che entri a Vasto Nord ed esca a Vasto Ovest o Vasto
Sud, e viceversa. Con quei 60 milioni risparmiati non facendo il raddoppio,
potremmo far transitare gratuitamente 60 milioni di veicoli. E supponendo ne
transitassero 10.000 al giorno, fanno 3.650.000 in un anno. Cioè quei 60
milioni pagherebbero il transito gratuito, Vasto Nord, Ovest, Sud e viceversa,
a 10.000 veicoli per 16 anni. Sembrano calcoli empirici, e lo sono, ma sono
quelli che si fanno quando si devono scegliere soluzioni ai problemi.
Tutto questo senza segare nessun albero o tagliare in due un orto.
Questo è solo un esempio indicativo di quali possano essere le alternative alla
realizzazione di una strada che comporta, da quello che si legge, addirittura
una sopraelevata o un tunnel.
Ma se osserviamo bene, il traffico che tanto ci preoccupa è quello lungo
il litorale dalla nostra marina a quella
di San Salvo. Aver costruito alberghi e residenze anche sul lato strada verso
l'interno, oltre a raddoppiare il transito dei residenti, ha creato le tante
occasioni di pericolo per gli attraversamenti. Se si fosse costruito solo sul
lato mare avremmo avuto metà del traffico residente e nessun pericolo di
attraversamento. Ma tant'è e dobbiamo prenderne atto.
Allora potremmo raddoppiare solo questo tratto, con un percorso che
passi all'interno delle campagne e oltre
la linea delle costruzioni esistenti, riservando invece l'attuale percorso solo
ai residenti e deviando sul raddoppio tutti gli altri, cioè tutti quelli che da
Vasto, devono andare a San Salvo o Termoli, per lavoro o altro.
Concludo sostenendo che il raddoppio della SS16 è opera inutile e che i
fondi disponibili, ammesso che ci siano, potrebbero essere diversamente e più
proficuamente impiegati.