Il Giro passa, dal terrazzo della palazzina in "ristrutturazione" mio nonno Peppino, con le mani dietro la schiena, osserva "la giostra". Alla sua destra mia madre che, premurosa, mi regge in piedi sulla sedia. Seminascosto, dietro il cartello "Alfa Romeo", mio padre, che mi aveva tenuto a cavalluccio sulle sue spalle all'arrivo del giorno prima, guarda la coda della carovana. Si sporgno sul balcone in costruzione (da sinistra) zio Nino, zia Nicoletta, zia Emilia, nonna Maria e altre donne, forse zia Annina, forse la signora Pierina, forse ... non riconosco. Sotto vedo mio zio Paolo ancora ragazzino assieme ad un manovale, probabilmente Michelino.
Che ricordi! Tuttavia non mi sfugge un cartello con scritto in grande evidenza: Eternit.
E già! Mio nonno tra gli altri prodotti per l'edilizia vendeva l'Eternit. Quanto amianto avremo respirato in famiglia? All'epoca l'Eternit era un prodotto all'avanguardia. Tubi, serbaroi, lastre e tanti accessori. Posseggo ancora un posacenere pubblicitario in merito ai prodotti in amianto. Solo molto più tardi ci si accorse che ... ma questa è un'altra storia.
A pensarci quel posacenere è simbolo di due veleni: il fumo e l'amianto.
Grazie a Lino Spadaccini per avermi "regalato" questa foto, tratta dall'archivio Mileno, che per me non è solo una semplice foto. E' una emozione.