Ho assistito, alcuni giorni addietro, ad un dibattito sul web a cui, tra gli altri, hanno partecipato il consigliere comunale Edmondo Laudazi e l'assessorA Paola Cianci. Non sto certo a dilungarmi sul contenuto del dibattito, che partito bene è finito come al solito in "simme e Napule paisà", ma su uno screzio tra i due "sopracitati".
Il consigliere, ad un certo punto della discussione ha usato il termine "stronzate", l'assessorA, che non aveva altri argomenti per confutare il discorso nel suo contenuto, ha approfittato di questo termine per spostare la discussione sulla "maleducazione", stoppando così Laudazi e attirando l'attenzione degli ascoltatori. Naturalmente quelli di parte hanno sicuramente usato la dicitura: "la Cianci ha asfaltato Laudazi" e , dal punto di vista della comunicazione probabilmente è così.
L'ing. Edmondo Laudazi, persona troppo educata, proprio per la sua educazione ha fatto un passo indietro rendendosi conto che sarebbe stato meglio non utilizzare quel termine.
Ecco l'errore! Una conscia ammissione di "colpa".
L'avvocatA Paola Cianci invece ha approfittato del suo modus lavorandi e si è attaccata al termine distraendo l'ascoltatore creando bagarre e spostando l'attenzione di questo su un argomento vuoto e spicciolo che però era di facile presa.
Un Vittorio Sgarbi (docet) avrebbe approfittato del richiamo accusatorio della Cianci la quale sarebbe stata polverizzata, non avendo argomenti da contrapporre se non quello (opportunista) del turpiloquio, rispetto a quello (concreto) sul quale si stava discutendo.
La prossima volta l'Ing. Laudazi dovrebbe utilizzare un linguaggio consono alla sua educazione. Se il Signor Edmondo, malauguratamente, dovesse utilizzare un linguaggio "alternativo", ben sapendo che questo è ormai di uso comune e non più solo del "volgo", ha l'obbligo di continuare il discorso, rispondendo all'interlocutore di turno: "questo è il linguaggio che vi meritate".
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