Non saprei dire esattamente da quando se ne discute, ma posso testimoniare che ho letto un documento di programmazione che contiene questo argomento e che portava la data del 2009; firmato dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dal Presidente Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. A sua volta il documento cita precedenti atti amministrativi risalenti al 2003 e 2006; questo del 2006 era stato presentato al Ministro Antonio Di Pietro.
Nessuno ha mai avuto dubbi sulla necessità di quest'opera; nessuno ha
tirato in ballo questioni paesaggistiche, ferite all'ecosistema, problemi di
espropri, attività agricole massacrate: tutti d'accordo a sostenere che ci
serve. E fingiamo di non sapere che una strada è portatrice di molti sconvolgimenti,
oppure lo sappiamo ma vogliamo credere che i vantaggi siano superiori agli
svantaggi.
Prima di ogni altra considerazione, mettiamo bene in chiaro che il
traffico tra Vasto e Vasto Marina non ha nulla a che spartire con il raddoppio:
è una questione a sè stante.
La motivazione più ricorrente è
che il raddoppio della SS16 devierà buona parte del traffico che oggi intasa la
tratta vastese. Quindi stiamo pensando di deviare un flusso in transito, non di
accumulo. Cioè stiamo dicendo che buona parte dei veicoli che oggi ci assillano
non si fermano da noi, ma vanno oltre, verso sud o viceversa, e che devono per
forza passare da noi perchè non hanno alternative. E questa alternativa la
offrirà proprio il raddoppio. E il traffico sulla autostrada come lo consideriamo?
Facciamo finta che non esista?
Il traffico da Vasto marina a marina di San Salvo, non è traffico di
transito, altrimenti proseguirebbe oltre questi due punti. E' invece traffico
stanziale, locale, di sosta, casa e lavoro, passeggiata in spiaggia, pizza al
fresco, casa al mare ... che non avrà nè motivo nè convenienza ad usare il
raddoppio. Tornando all'idraulica è come l'acqua che si accumula in un
serbatoio. Questo serbatoio è proprio l'area turistica, dalla Bagnante alla
marina di San Salvo; il traffico è come una massa di pesci che sguazza in un
acquario: si riduce per 10 mesi all'anno e si incrementa per il resto; ma
l'acquario è sempre delle stesse dimensioni. E il perchè di queste dimensioni
merita un discorso a parte.
Se assumiamo che il traffico verso Vasto sia VA e quello che prosegue
oltre sia VB, allora il raddoppio fungerebbe da tangenziale, ma giustificabile
solo nel caso che VB sia nettamente superiore a VA. Come dire che per 1 veicolo
che entra in Vasto, almeno 3 o 4 veicoli/camion devino sul raddoppio. Pensate
che questa sia l'attuale situazione? Esistono rilevamenti attendibili in tal
senso? Io credo di no; ci saranno solo ipotesi e tutte a sostegno del
raddoppio, ci si può scommettere. Il traffico verso sud o verso nord, ha già la
sua autostrada e con un traffico direi esiguo se paragonato a tratti più a
nord.
Per rendere verosimile questa esigenza di raddoppio, tra le altre
storielle, si continua ad illudersi che avremo un futuro dove il traffico
industriale e turistico esploderà? Queste erano le motivazione di 15, 20 anni fa; qualcuna si è avverata? Anzi,
abbiamo una comunità che ostacola ogni nuovo insediamento industriale,
motivando con la salvaguardia del nostro ecosistema eppoi finge di non sapere
quale scempio comporta una strada proprio a quell'ecosistema che si pretende di
difendere. Osservando le industrie nelle due aree, Punta Penna e San Salvo, vi
sembrano esplose negli ultimi 15 anni? E il turismo, vi sembra raddoppiato
nello stesso periodo? Notate che ci siano programmi dell'amministrazione che
vanno in questa direzione? O, al contrario, movimenti di opinione che bloccano
ogni nuovo insediamento?
Incremento del turismo. Ma qualcuno pensa quando parla? Per incrmentare
le presenze occorre creare nuovi posti letto, quindi altri alberghi, case
vacanza, parcheggi, aree di divertimento, strade interne; quindi altro traffico
stanziale, altro traffico commerciale interno, altri orti e uliveti sbancati,
ecc. ecc. ... e l'acquario è sempre
quello!!
Ma l'alternativa al raddoppio già c'è. Vediamolo.
Leggo che per il raddoppio si parla di circa 70 milioni, mentre per una
uscita A14 a San Lorenzo (Vasto Ovest) ne basterebbero 10.
Realizzare un nuovo casello a Vasto Ovest, sarebbe la decisione più
intelligente, più economica e meno invasiva, ed è la risposta al raddoppio che
tanto cerchiamo.
La tangenziale di Milano, come quelle di altre grandi città, ha dei
tratti gratuiti ed altri, per intervalli più lunghi, con pedaggio, proprio per
smaltire traffico in città. Proviamo a fare dei calcoli.
Supponiamo che si faccia una convenzione con il gestore A14 riconoscendo
1 euro per ogni veicolo che entri a Vasto Nord ed esca a Vasto Ovest o Vasto
Sud, e viceversa. Con quei 60 milioni risparmiati non facendo il raddoppio,
potremmo far transitare gratuitamente 60 milioni di veicoli. E supponendo ne
transitassero 10.000 al giorno, fanno 3.650.000 in un anno. Cioè quei 60
milioni pagherebbero il transito gratuito, Vasto Nord, Ovest, Sud e viceversa,
a 10.000 veicoli per 16 anni. Sembrano calcoli empirici, e lo sono, ma sono
quelli che si fanno quando si devono scegliere soluzioni ai problemi.
Tutto questo senza segare nessun albero o tagliare in due un orto.
Questo è solo un esempio indicativo di quali possano essere le alternative alla
realizzazione di una strada che comporta, da quello che si legge, addirittura
una sopraelevata o un tunnel.
Ma se osserviamo bene, il traffico che tanto ci preoccupa è quello lungo
il litorale dalla nostra marina a quella
di San Salvo. Aver costruito alberghi e residenze anche sul lato strada verso
l'interno, oltre a raddoppiare il transito dei residenti, ha creato le tante
occasioni di pericolo per gli attraversamenti. Se si fosse costruito solo sul
lato mare avremmo avuto metà del traffico residente e nessun pericolo di
attraversamento. Ma tant'è e dobbiamo prenderne atto.
Allora potremmo raddoppiare solo questo tratto, con un percorso che
passi all'interno delle campagne e oltre
la linea delle costruzioni esistenti, riservando invece l'attuale percorso solo
ai residenti e deviando sul raddoppio tutti gli altri, cioè tutti quelli che da
Vasto, devono andare a San Salvo o Termoli, per lavoro o altro. Eppoi ci sono
tutte quelle strade che usiamo poco perchè abitudinari con le più trafficate;
con parte di quei milioni potremmo ristrutturarle e renderle vere e proprie
alternative.
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