giovedì 27 ottobre 2016

RAW ... una giornata particolare



Dal “cirbionevagolatoinghiorbezezzé” del gli anni settanta fino alla “Iasonis aurea pellis” di questi ultimi anni, passando per il restauro di castelli e cattedrali fino al riutilizzo del più piccolo frammento “recuperabile” di ogni “umile” abitazione, sempre alla ricerca della conservazione del “momento” anche attraverso la “putrefazione” di questo. Purtroppo senza quella “pazienza” che porta, gradino dopo gradino, a raggiungere lo scopo.
Come un piccolo foglio di carta può provocare un taglietto “fastidioso”, incuriositi dalle più disparate sollecitazioni che la natura e la società possono offrire, spesso ci si trova a fare “cose” che non sempre si riesce a concretizzare se non col suscitare “ispirazioni” che “altri” svilupperanno.
E così alla maniera di un disco in vinile rotto che trova come ultimo utilizzo la “memoria” fornita dal titolo del brano da riascoltare attraverso il web, lo scatto di un semplice “telefonino” blocca la “memoria” di un qualcosa del passato che, aggredito dal tempo e dalla natura, diventa irripetibile ma che - e forse proprio per quello - passa inosservato al “viandante”.

In tal modo, vinto dalla pigrizia, forse “sprecando” quella creatività che un “architettodj” avrebbe potuto servirsi, si arrende. Come quando della Beata Beatrix, opera preraffaellita di Dante Gabriel Rossetti,  propose una “rilettura” intitolata Beata Remix, lasciandone ad altri il gusto della trasformazione “da moro perfetto a cigno bianco”.







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