Il 7 agosto 2017, mentre mi
esibivo in piazza Barbacani (a Vasto), sono morto.
Ognuno dei presenti, in quella
occasione, si è accorto che parlavo con competenza di Platone e delle teorie
sul macrocosmo e sul microcosmo. Raccontavo storie mitologiche e esponevo con
estrema fluidità concetti di esoterismo e di alchimia. Esponevo poi, con
compiutezza, fatti accaduti in un arco di tempo che partiva dal 1492 fino ad
oggi.
Guardavo gli intervenuti che mi
ascoltavano e mi fissavano e io stesso mi meravigliavo di quanto stava
accadendo.
In realtà le cose sono andate in
questa maniera: gli Angeli Custodi mi avevano prelevato e mi stavano portando
in Paradiso, quando San Pietro li fermò dicendo: “fermi! Quello è Francescopaolo
D’Adamo, il più cacacazzo dei cacacazzi. Dove lo portate?”
La Madonna lo interruppe
dicendo: “Pietro, non tradisci mai le tue origini di pescivendolo. Devi
smetterla con questo linguaggio sboccato”.
“Ti chiedo scusa Maria ma anche
tu sai di che soggetto parlo” rispose San Pietro.
Passava di là Giobbe, il quale,
ascoltando il discorso, si permise di intervenire.
“Tutti sulla terra parlano della
mia pazienza” disse “ma nessuno sa che la pazienza di Francescopaolo D’Adamo è
ben superiore alla mia”. Lui ha però il vizio di scoppiare ogni tanto e di non
guardare in faccia a nessuno, per questo si fa molti nemici che lo descrivono
come dici tu Pietro.
Salomone che in altra occasione
si sarebbe guardato bene dall’intervenire, lo fece, confermando le parole di
Giobbe.
“Allora che facciamo?” dissero
Uriele e Barachiele che mi accompagnavano in Paradiso. San Tommaso disse: “io
non sono convinto di quanto affermano da Giobbe e Salomone”. “E daje con questi
dubbi!” disse San Giovanni che stava leggendo un manga seduto sotto un albero
di fichi.
“Perché non lo mandiamo da
Lucifero?” disse qualcuno nascosto dietro un muro - molti pensano fosse San
Paolo, geloso del fatto che io ho sempre festeggiato il compleanno il 2 aprile,
giorno dedicato a San Francesco di Paola -
“Mica è una decisione semplice!”
Dissero in coro i cherubini mentre San Pietro continuava a fare avanti e dietro
farfugliando qualcosa tra se e se. “Lasciatemi pensare” disse e tutti si
azzittirono.
In quel momento però passarono
John Lennon e un folto gruppo di musicisti che all’unisono urlarono: “Mc Adams’!”
e cominciarono a fare le feste. Qualcuno diceva: “quella volta che hai messo il
mio disco …” un altro si ricordò che ….
Insomma si creò una gran
confusione.
“Basta, per la Madonna!” urlò San Pietro.
Hip hip Urrà! Lo coprì San Giuseppe che prese le difese della moglie e esclamò:
“per Giove, Pietro non ti permetto …” Ma alla parola Giove a Pietro si illuminò
l’aureola e un ampio sorriso si aprì sul suo bel faccione.
“Ho trovato!” Esclamò Pietro. “ti
lascio sulla terra ma per farti dimenticare questa esperienza extra terrena ti
faccio fare un giro nei secoli dei secoli a partire dalla antica Grecia. (Ecco
perché parlavo di Platone, degli Dei, di Giasone e di tanto altro fino ai
nostri giorni.)
Qualcosa però non deve aver
funzionato a dovere visto che dopo qualche giorno mi sono ricordato di questo
accaduto.
Si Michele, si Michele! Ho
capito. Come tutte le cose che faccio anche questa storia sarà considerata
frutto della mia fantasia. Non mi crederà nessuno. Certo!
Si Michele!
Comunque salutami gli amici e dì
a San Pietro che non ho fretta di venire da voi.