mercoledì 10 febbraio 2021

Vasto: la città delle donne

 


Se Federico Fellini rinascesse e dirigesse oggi, nuovamente, il suo film “La città delle Donne”, lo scenario che lo ispirerebbe di più sarebbe Vasto. Non lo sarebbe però, per i suoi scorci panoramici o per le altre tante qualità che la città possiede. Lo farebbe osservando il movimento della politica locale in attese delle prossime elezioni di primavera o di autunno che Covid voglia.

A Vasto, da qualche tempo, appaiono manifesti e si leggono articoli su persone di sesso femminile già candidate alla carica di Sindaco. Altre persone, dello stesso genere, in altri schieramenti, litigano tra loro, per assumere questa figura di candidato a questa carica istituzionale.

I “maschietti” che si occupano di politica, hanno capito che ormai è maturo il tempo nel quale le funzioni di dirigenza cittadina siano affidate a una donna. 

Vuoi vedere che dietro i "tentennamenti" sulla scelta del candidato di "destra", che in tanti asppettano ci siano "problemi di donne"?  

La situazione è sempre la stessa ormai da molto, troppo, tempo. Si punta a un candidato che abbia appeal e che conduca alla “vittoria” ma nessuno parla di programmi chiari. 

“Io voglio realizzare questo”. “Punto”. “Propongo di fare questa cosa in cinque anni e lanciare idee di sviluppo in prospettiva”. "Punto". 

Tra qualche tempo invece, si comincerà a sparlare dei soliti, atavici programmi fumosi e inizierà a circolare voce di “promesse” a questo o a quello. Dietro queste “Pie”, si candideranno schiere di persone inutili e … tutto resterà come prima.

Se Federico Fellini girasse ora a Vasto “La città delle donne”, non sceglierebbe Marcello Mastroianni per il ruolo di protagonista ma Alfonso Signorini. Il perché, ve lo spiegherò (forse) in un prossimo post ... e vi spiegherò anche la scelta dell'immagine.


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