sabato 30 agosto 2014

Il momento "TOPICO" della Cultura Vastese.

Ecco a cosa siamo ridotti! Il salotto buono cittadino trasformato in "sagra di paese". Ma dove cazzo andremo a finire? Si ho detto "cazzo" perché si deve capire che sono "incazzato". Una volta si diceva "scendi e vai a piedi". Ora non mi rispondono nemmeno quello. Si limitano a ridermi in faccia. Questi pezzi di merda di intellettualoidi di questa "minchia". 
Hanno fatto togliere il teatrino dei burattini da piazza Rossetti perché non erano di livello "culturale" adeguato, hanno avuto da ridire sul fatto che ho portato il "Rock in Libreria" ed ora ecco cosa fanno. I nostri monumenti usati come cornice a panche da area di ristoro di feste campestri.
Almeno in campagna si potrebbe andare a fare i "bisogni" dietro un albero o una fratta. Nel nostro centro storico li faranno come al solito nei vicoli.
Probabilmente però daranno vita a convegni, seminari e conferenze sulla porchetta lentellese o sulla priorità della qualità della ventricina tra Guilmi, Carunchio o Carpineto. Chissà se qualcuno ricorderà che l'unico piatto "Vastarolo" da esportazione è la scapece e che questa non si produce più a Vasto.
Con tutto il rispetto per la produzione ed il lavoro dei produttori locali, proprio in piazza, e soprattutto in questa maniera, si doveva fare questa manifestazione?
Mi hanno pure detto: "ma come, non vieni questa sera?"
Ma vaffanculo! Volete che io mi vergogni di quella che "era" la mia "città"?
Di quella che "era" non me ne vergognerò mai. Di quello in cui l'avete trasformata ... sicuramente.


Restituiamo dignità a Vasto?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

aveva più senso farlo sul lungomare di Vasto Marina a questo punto.... visto che ormai è totalmente abbondanata a se stessa

Luana.

Anonimo ha detto...

Probabilmente la cultura in Vasto merita questo...

Anonimo ha detto...

Ormai siamo alla cafoneria più sciatta. Ma i giovani perchè non reagiscono? Non è colpa di noi anziani se tutto questo succede ma solo di incompetenti e ignoranti che non hanno età. Sono disgustato da questo modo di trattare la città e tutti i suoi "padri storici" si staranno rivoltando nella tomba.
Poveri noi come siamo caduti in basso!

Anonimo ha detto...

La cultura di Vasto? ... Vastesi snob!
Modena, Ravenna, Ferrara, Bologna non si toccano per la cultura e gli eventi di questo tipo nelle loro piazze sono anche più grandi. Se fai sbagli.

Alessandro ha detto...

A Vasto non è mai esistito un salotto "buono" perché Vasto è provinciale dentro. Quindi la sagra si accorda perfettamente con lo spirito vastese.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Da "Vastarolo snob" rispondo all'anonimo che mi definisce tale di osservare e rendersi conto delle differenze e dei luoghi dove nelle città che nomina si svolgono certe manifestazioni. Si renderà conto che non è la piazza principale.
Non ho mai visto sagre a piazza Maggiore o a palazzo diamante o ....

Ad Alessandro dico che si può tentare di migliorare come cerco di fare io o di offendere solo, come fa lui.

A colui che cita NoiVastesi rispondo che "anche la casa della Leoncina era affollata quando proponeva il suo prodotto topico".

Alessandro ha detto...

Architetto, sei nervoso? Io offendere? Ho solo detto che Vasto è provinciale, non è mica un'offesa.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Dopo quello che ho visto ieri, e quello che mi sento dire oggi, mi offendo per ogni cosa si dica "contro" Vasto. Soprattutto se devo darti ragione.
Mi hai capito?

Alessandro ha detto...

Passata l'incazzatura? OK, allora ragioniamo. Tu parli di salotto buono. All'apparenza è così. La piazza, i negozi, i bar, ecc. Fin qui sono d'accordo con te. Poi però ti dimentichi dell'anima provinciale di Vasto, nel bene e nel male: il dialetto che è ancora vivo, i bar con gli ubriaconi che giocano a carte, i prodotti tipici, le conoscenze che tornano sempre utili per risolvere senza troppe complicazioni qualche problema, i pettegolezzi, ecc.
A me sinceramente l'anima provinciale di Vasto non dispiace e nemmeno a te, visto che spesso ne sei interprete (zirrezzirra dance e l'ultima canzone spassosissima,"rosina")
Fatte queste premesse non vedo cosa ci sia di male nell'utilizzare la piazza in quel modo. Certo, il colpo d'occhio non era dei migliori, ma almeno i tavoli sono rimovibili.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Condivido solo "le conoscenze che tornano sempre utili per risolvere senza troppe complicazioni qualche problema e i pettegolezzi". Il dialetto è morto da tempo. Io che non l'ho mai parlato lo "commemoro" con le mie canzoni (Rosina è stata la prima, non l'ultima) Gli ubriaconi che giocano a carte li trovi nei bar di periferia. I giovani che si ubriacano sono in tutti i luoghi, specialmente nelle gradi città (Campo de Fiori a Roma per fare un esempio) L'anima provinciale che contesto io è "La prucessione passa a la piazze!"
Un colpo d'occhio migliore sarebbe stato altrove ....