venerdì 29 agosto 2014

IN editi


Ieri sera, in piazza Barbacani, presso la Nuova Libreria, si è tenuta come ogni anno la serata dedicata a chi ha qualcosa da  "proporre". Io mi ero preparato ma .... ho preferito soprassedere.
Se avete il tempo di leggere capirete perché.


Dedicato a 

Col nome di una “notte spensierata”
che non è rosa come quella alla Marina
girava per “Il Vasto” agitata
col tarlo che le rodeva, la “sposina”.

Cosa ci fa la musica in quella via?
e quel DJ che merita disprezzo
in un locale che si chiama  “Libreria”
io non capisco! Io proprio non apprezzo!

Contestò la donna al timido “sposino”
che come al solito si disse all’oscuro
nascosto dietro al lucido baffino
pensando truce: “pagherà sicuro”.

Ottusa assai più di un bel mattone
guarda senza veder, coi paraocchi
senza capire che quella è una occasione
per portare in libreria anche i “marmocchi”

Non sa che tanto se ne scrive
e ancora tanto se ne legge
di musica e di chi con essa vive
ma lei le cose frivole non regge

E se oltre a poesia e letteratura
il DJ propone Summer, White e Gaynòr
qualora non gradisca abbia premura
di farsi un bel brodino col Knòrr

Ma come! La gallina senza piume,
sempre pronta a sparlar dietro, non davanti
non sa che è questione di “volume”?
Vada altrove e ci accontenterà in tanti.

Perché il “volume” si trova in libreria
un luogo dove cercare idee
dove la mente apre alla fantasia
che sconfina trasformando fiere o rospi in dee.

Ma tu signora assai “divina”
dal nome come alla prima rima
che credi di brillare già di tuo
non puoi capir la gioia sopraffina
che io uso come una salsina
a corollario del futuro oblio
che solo noi mortal possiam godere
di prender tutti, anche te,
per il sedere.

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 Chiedo scusa .... alla cacca.

Di un bel color marrone scivola fuori di te
Ti da soddisfazione anche prima del bidè
A volte è molto dura a volte e molto lenta
dipende da tante cose ma raramente questo spaventa

Spesso è preceduta da soffi d’aria "pura"
Può capitare in pubblico ed è una seccatura
Tuttavia quando si sfoga ci si sente liberati
come al confessionale dopo svuotati dai peccati

Cacca. Cacca. Prodotto unico e personale
Cacca. Cacca. Può sembrare per tutti uguale
però non è così
Dipende da tanti fattori
Dipende anche dagli orari, dai colori e dagli odori

E a volte mi dispiace se è trattata male
Se la usano come offesa a quello o all’altro tale
Perché a chi infastidisce o ha la faccia di bronzo
si usa dare del pezzo di merda o dello stronzo?

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