Una persona molto conosciuta di Vasto mi ha chiesto di fare una buona azione. Far utilizzare gratuitamente come "punto di appoggio", da una persona "bisognosa", una cameretta che posseggo al'interno dei vicoli di Santa Maria. Una volta entrato in possesso delle chiavi, la persona "bisognosa" ha chiesto se poteva abitarci. Alla mia risposta: "il locale è umido e non ha ne corrente elettrica né acqua", mi ha detto: "tanto è solo per l'estate". Passata l'estate aspettavo che mi restituisse le chiavi ma "la persona bisognosa" ritardava la consegna. Allora mi accorsi che qualcosa non andava. Aveva subaffittato il locale ad un'altra "persona più bisognosa di lui". Non bastasse aveva riattivato il contatore Enel. Alle mie proteste, l'addetto Enel ha risposto dicendo che non era necessario avere il permesso del proprietario dell'immobile. Non sapendo cosa fare mi sono recato presso gli uffici di Pubblica Sicurezza e ho relazionato sull'accaduto. Mi è stato consigliato di "ospitare" il "bisognoso" e, dal momento che questa "ospitalità" durava tre mesi, allo scadere di questo periodo avrei avuto libero il mio locale. Passati "sei" mesi, alla mia richiesta delle chiavi il "bisognoso" mi ha detto: "chiama pure la polizia. Tanto che mi fa?" Poi improvvisamente il "bisognoso" è scomparso.
L'altra sera mi suona al campanello di casa la "persona bisognosa" per la quale mi era stata chiesta la buona azione. Pensavo che mi riportasse le chiavi. Invece .... mi ha portato una bolletta dell'Enel di quasi 400 Euro, dicendomi che non avendo abitato lui il locale, la bolletta la dovevo pagare io. Trasecolato ho risposto: "dopo tutto quello che sto passando anche questa? Ma chi l'ha consumata quell'energia?" Mi ha risposto:"Tu".
Con la vista annebbiata e con la pressione a mille l'ho cacciato e ho telefonato alla persona che me l'aveva inviata. Quest'ultima mi ha risposto che è colpa mia se "non mi so relazionare con gli altri".
Oggi, dopo essermi recato dal medico che mi ha trovato la pressione arteriosa con valori 120 minima 170 massima (e avevo già sbottato) mi sono recato al locale e ho trovato la serratura "segata" dall'interno. Sono entrato è ho trovato quello che vi mostro.
Ora mi chiedo: "è valsa la pena fare la buona azione?"
Ringrazio per la "lezione di vita" il cittadino conosciuto, la persona "bisognosa", la "seconda persona bisognosa", coloro che mi hanno "consigliato", coloro che hanno riso di me e anche coloro che, leggendo queste righe, rideranno di me.
7 commenti:
Scusa, ma la bolletta a chi è intestata?
La bolletta è intestata alla prima "persona bisognosa". Ma se non la pagherà (come non la pagherà) chi pensi che la dovrà pagare?
Ho capito.
Ci risiamo, quando si è in un buona fede e si ha la sensibilità di aiutare il prossimo, prima o poi la situazione si capovolge e chi ha commesso un torto rimane impunito e chi ha aiutato diventa quello "fesso", ingenuo, che non sa relazionarsi ecc. E come se non bastasse deve anche pagare il danno altrui.
il problema è che la legge va a favore di questi delinquenti!!!!!!!!!!!
Se la prima persona bisognosa non pagherà la bolletta, non penso ci siano leggi che vorrebbero lei come debitore... il contatore verrà staccato, e questo nome, verrà rintracciato ogni qualvolta intenderà riallacciare un contatore con lo stesso operatore, mentre se lei, o altri, necessiterà di un nuovo allaccio, con lo stesso o diverso operatore,se non risulta moroso lo potrà avere exnovo per quell'indirizzo... cambierà, probabilmente solo la destinazione d'uso...
Per il resto, purtroppo, chi fa del bene senza essere né papi e né associazioni, è a tutt'oggi considerato, a,posteriori, un fesso... purtroppo!
Ovviamente, con rispetto parlando per lei.
Ognuno, a modo proprio, è stato fesso a qualcuno...
Ritieniti pure fortunato perché poteva citarti anche per danni, vista l'insalubrità e/o la messa a norma dei locali.
Curnute e mazziate.
Caro anonimo (ultimo), io gli avevo dato il permesso di "poggiare" le sue cose non di attaccare luce ed acqua per abitarci o subaffittare.
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