sabato 22 aprile 2017

Una persona serena


A mio modo di vedere, Molière nel suo "Il borghese gentiluomo" descrive compiutamente l'italiano tipo del giorno d'oggi. Una persona che ripudia il suo passato "credendo" che senza sforzo ci si possa valicare il confine tra l'ignoranza e la cultura.

Mi spinge a dire questo il torcicollo che mi è venuto per seguire l'incontro al Teatro Rossetti con il cantautore Dario Brunori dal palco n.10 del secondo livello. Questo torcicollo mi ha reso "geloso" e "invidioso" di chi ha potuto partecipare alla bella serata comodamente seduto in platea.
Ai tempi di Molière in platea c'era il volgo, potrebbe dirmi qualcuno, ma i tempi cambiano e con esso le "comodità" e le abitudini.

Veniamo a Dario, responsabile della "premiata ditta" Brunori Sas. Il quasi quarantenne mi è apparso una persona serena come pochi in Italia. Una persona che dice quello che dice, nella maniera giusta per essere capito dall'Italiano e facendo sentire questo "Intelligente, preparato, istruito e a volte colto".
Abituato com'è a imparare le lezioni a "campanella", l'italiano assimila le rime di Dario, incastonate nelle giuste melodie. A volte mi chiedo se ne comprende i concetti ma questa è un'altra cosa.


Ma sono più duro di un mulo
 ti ho preso per il culo 
ma il culo è più giù.

Il pubblico applaudiva (giustamente) alle battute di Brunori come si applaude al comico che schernisce le abitudini di chi ascolta il quale pensa che queste battute riguardino altri.


Ma l'hai capito che non ti serve a niente
mostrarti sorridente 
agli occhi della gente

Io guardavo la prima fila della platea dove mi è riapparso un personaggio che sembrava la terza luna del famoso brano di Lucio Dalla *

A proposito di Dalla, Dario Brunori candidamente ha precisato di non aver ascoltato "Come è profondo il mare" prima di iniziare a scrivere canzoni eppure ascoltando "Canzone contro la paura" ....

Comunque bravo Dario perchè non scrivi affatto canzoni poco intelligenti. Forse ti entrano in mente facilmente ma, secondo me,  non le capisci subito non appena le senti. Come tu canti, sono "Canzoni come sberle in faccia per costringerti a pensare". Spero che tu riesca in questo intento.

Questo pensiero è espresso da uno che tante volte ha suonato la chitarra da solo in riva al mare ... e non c'era neanche il falò.


Nota: Scusate se ho approfittato di una bella serata per parlare ancora una volta male di chi mi ha "intossicato" la vita. Colpa del "torcicollo".

*  la terza luna uscirono tutti per guardarla 
era così grande
che più di uno pensò al Padre Eterno
sospesero i giochi e si spensero le luci
cominciò l'inferno
la gente corse a casa perché per quella notte
ritornò l'inverno.


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