venerdì 17 maggio 2013

Balotelli terzino



L’eco del rimpasto di giunta effettuato dal sindaco di Vasto è giunto fino a Coverciano, dove il commissario tecnico della Nazionale italiana, Cesare Prandelli, ha deciso di adottare la filosofia di Lapenna. “Gli uomini non si cambiano ma basta con i soliti ruoli”. E così, come nella giunta della “ridente” cittadina adriatica, come interpretando una gioiosa quadriglia, il tecnico della Nazionale di calcio ha deciso: Balotelli, troppo carico di pressione, passa da centroavanti a terzino sinistro mentre Chiellini, che fino ad oggi ricopriva quel ruolo, giocherà a mezzala. Con la sua freddezza, Pirlo giocherà in porta ma manterrà il compito di battere le punizioni. Buffon invece, apparso in alcuni momenti un po’ appannato, troverà posto all’ala sinistra. Poco importa se la storia vuole in quel ruolo giocatori veloci e non troppo alti. El Shaarawy sacrificato a “servizio” della squadra come marcatore aggiunto, sarà posto alle costole dell’avversario per seguire da vicino anche i micro movimenti dello stesso. Come centroavanti Prandelli proporrà un calciatore proveniente dalle categorie inferiori, con il preciso intento di spiazzare gli avversari che, non conoscendolo, avranno un gran da fare per prendergli le misure.
Interpretando il pensiero di Lapenna che dice: “evitare che gli assessori consolidino all’interno del proprio assessorato un rapporto duraturo con la macchina amministrativa” e scansando i denigratori che si chiedono: “come! Quando si capisce come funziona il proprio posto di lavoro si viene trasferiti?” il C.T. della squadra nazionale si propone di organizzare il “suo” gioco usando i “fuoriclasse” della sua compagine in maniera funzionale alle “sue” direttive, valorizzando così le capacità di squadra a scapito delle caratteristiche personali degli stessi, tuttavia guardando alla competenza, alla disponibilità e naturalmente anche ai titoli di ogni singolo calciatore come criterio essenziale per la “ridistribuzione” dei ruoli. Prandelli ha poi aggiunto che ha la fortuna di avere a disposizione calciatori “esperti” che gli garantiranno quanto è nei suoi programmi.
A chi gli ha fatto notare lo “spacchettamento” dei vari reparti, Prandelli, sempre prendendo a modello da Lapenna che, ad esempio, ha distribuito deleghe come Ambiente, Demanio e Aree protette a tre assessori diversi, ha precisato che così facendo si creano sinergie tra i vari elementi a supporto l’uno dell’altro. Che poi si crei un “meccanismo” farraginoso che potrebbe rallentare il gioco poco importa. L’importante è portare a termine la partita.

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