mercoledì 30 ottobre 2013

Ciccio Bello

Ciccio Bello scritto staccato, come vuole il presidente Forte, non è un bambolotto bensì il mezzo che i suoi "colleghi" di partito usano per fargli capire che non vale niente e che mai gli daranno le "soddisfazioni" che "pretende". Penso che lo abbiano capito tutti. Forse se ne è accorto anche lui visto che gli ha scritto una "bellissima" lettera. Certo una lettera di questo tipo non si scrive a un "bambolotto". Si scrive, forse, ad una persona che si teme ma non penso che sia questo il caso. Sono convinto che la lettera sia stata scritta per i suoi "colleghi" di partito.
Mi chiedo allora: "perché il presidente Forte non minaccia di far saltare il Consiglio Comunale?" Parla di tanti consensi ricevuti e inoltre, se ha una sua "squadra" potrebbe dettare legge invece subisce.
Alcuni anni addietro una persona che lo ha sostenuto (senza chiedere in cambio alcunché e inimicandosi, politicamente parlando, tante persone)  nonostante facesse parte di un altro "gruppo", venne espulso immotivatamente dalla Giunta Municipale. Il presidente Forte, pur sapendo di avere questa persona dalla sua parte, non mosse un dito per difenderla, forse ritenendo di avere già sufficiente "peso" politico. Se ora ritiene ancora di avere "peso", perché non lo dimostra? Vuoi vedere che un bambolotto pesa più di un "omone Forte"?

COMUNICATO STAMPA

Il soggetto non meriterebbe una risposta. Ma, dinanzi alla scorrettezza di un tale che si vanta di rappresentare un partito del livello del P.D., si rende necessario intervenire per fare chiarezza e per ristabilire la verità delle cose.
Il soggetto in questione è “Ciccio Bello” (si prega di scrivere distaccati due nomi), ovvero Antonio Del Casale, ovvero il riconfermato segretario cittadino del Partito Democratico.
Il soggetto non accetta critiche, non accetta il confronto politico e reagisce con la solita verve utilizzando un linguaggio che non può e non deve appartenere al mondo della politica.
“Ciccio Bello”, che dimostra di essere ignorante (nel senso di non conoscere la storia cittadina ed in particolare quella del partito che è chiamato a guidare), spara giudizi e fa valutazioni smentite dai dati e dai fatti.
“Ciccio Bello” mi definisce “pluri-trombato” dimenticando un dato fondamentale: se il centrosinistra governa Vasto da oltre 7 anni lo deve soprattutto al senso di responsabilità di Giuseppe Forte e dei suoi amici che in due circostanze hanno dato dimostrazione di correttezza e lealtà. Era l’anno 2006 allorquando alle amministrative vastesi la lista “Forte per Vasto” decideva di sostenere Luciano Lapenna Sindaco mettendo a disposizione oltre 5mila voti ottenuti dagli elettori. Ma dimenticavo un fatto molto
importante: “Ciccio Bello”, quell’anno, non aveva ancora maturato l’età per il diritto al voto!
Due anni fa, dopo le “vivaci” primarie sostenute con il Sindaco uscente, il sottoscritto è rimasto lealmente al fianco del candidato Lapenna e dentro il Partito Democratico non lasciandosi influenzare dalle tante “sirene” che lo invitavano a cambiare area politica.
Il segretario del P.D. fa finta di dimenticare che Giuseppe Forte è stato il primo degli eletti alle elezioni provinciali del 2009 andando a rappresentare i cittadini di Vasto all’interno del Consiglio Provinciale.
Alle amministrative del 2011 Giuseppe Forte ha ottenuto 486 voti di preferenza alle spalle del vice sindaco Vincenzo Sputore.
Il nostro sostiene che “Forte rappresenta un PD vecchio”. 
La risposta sta nei numeri conseguiti da Forte e dai suoi amici.
Vedremo in seguito quali risultati riuscirà ad ottenere “Ciccio Bello” assieme ai suoi attuali amici.
Chiarito questo aspetto passiamo agli altri.
Un partito che governa la città da 7 anni e che nel giro di due anni perde oltre 200 iscritti non può definirsi un partito in crescita. Un segretario politico diligente e capace si dovrebbe preoccupare di incrementare il numero di cittadini interessati alle vicende del partito.
Non solo. Un segretario attento e presente (ma “Ciccio Bello” vive a Roma ed ha bisogno del fido Della Gatta che lo rappresenta in ambito cittadino) si dovrebbe preoccupare e porsi delle domane dinanzi a certe defezioni importanti.
Come mai il prof. Nicolangelo D’Adamo ha deciso di lasciare la presidenza del Circolo Vastese del P.D. e non è stato inserito nel nuovo direttivo?
Come mai l’ex consigliere comunale prof. Ivan Aloè è stato “dimenticato”?
Come mai l’avv. Fabio Giangiacomo, validissimo ex capogruppo consiliare, ha preferito farsi da parte?
Le epurazioni sono state il frutto di una precisa strategia politica imposta da chi oggi si sente il padrone del vapore?
Il direttivo eletto domenica, come ho già avuto modo di dire pubblicamente,è il frutto di una spartizione vergognosa non di correnti ma, addirittura, di spifferi d’aria che attraversano il P.D..
Si è preferito mettere in quell’accozzaglia di nomi, parenti, amici, dipendenti e collaboratori diretti pur di varare una lista (monca?) dove l’alternanza di sesso è stata rispettata perché imposta dal regolamento del partito.
E le novità più belle, vedrete, si avranno nel momento in cui si andranno a spartire gli strapuntini per la presidenza del partito, per la vice segreteria, ecc. ecc..
Ma mi fermo qui.
“Ciccio Bello”, che in qualità di segretario prende impegni con “aspiranti” candidati per le regionali, dimostra una totale impreparazione a gestire il partito.
Purtroppo, soggiogato da chi ha finalmente raggiunto l’obiettivo di rientrare nella cabina di regia dopo aver arrecato, assieme ad altri personaggi del territorio, gravi danni al Partito Democratico, si consola con il risultato ottenuto domenica: pensate: poco più di 150 votanti su una popolazione di 42 mila abitanti. 
I suoi attuali amici sono gli stessi che nel 2005 e nel 2008 hanno boicottato la candidatura di Giuseppe Forte alle regionali preferendo votare per personaggi che sono finiti nel mirino della magistratura.
Complimenti ed auguri vivissimi!!!

Vasto, lì 29 Ottobre 2013 Giuseppe Forte

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