giovedì 20 febbraio 2014

Buccio d'Alvappario ....

ALLA SCOPERTA DELL'ANTICA HISTONIUM.

Visita guidata al Museo Archeologico di Vasto


La sezione di Italia Nostra del Vastese ha organizzato nell’autunno scorso due visite guidate ai resti della romana Histonium. Il percorso di scoperta e di conoscenza continua sabato prossimo 22 febbraio, alle ore 16,00 davanti all’ingresso di Palazzo d’Avalos, dove inizierà la visita guidata al Museo Archeologico di Vasto, il più antico museo pubblico d’Abruzzo.
Grazie alla collaborazione col Comune di Vasto, l’iniziativa è aperta a tutti ed è gratuita.

Il Gabinetto Archeologico Comunale di Vasto fu istituito il 25 settembre 1849 sotto il sindaco Pietro Muzii sotto la direzione di Luigi Marchesani, l’autore della famosa Storia di Vasto. Il Museo nacque grazie alla liberalità delle famiglie vastesi dell’epoca, che rinunciarono alle proprie collezioni a vantaggio del godimento pubblico.
Le raccolte private vastesi si erano formate nei secoli precedenti con l’intento di celebrare le glorie patrie, ma soprattutto per consegnare ai posteri le testimonianze di un passato avvertito come “classico”, esemplare. Si tratta di una tradizione già viva agli inizi del Quattrocento, epoca alla quale risale la visita nella nostra città di un anonimo umanista alla ricerca delle “antichità”: nella chiesa di Santa Maria Maggiore vede il sarcofago di Publio Paquio Sceva e della moglie Flavia e ne trascrive i testi epigrafici funerari; trascrive anche l’iscrizione incisa sulla base della statua di Lucio Valerio Pudente, che segnala nell’abitazione di Buccio d’Alvappario, grande personalità vastese dell’epoca.
Il collezionismo di antichità locali continua nei secoli ad opera delle famiglie Canaccio-Spataro, Tiberi, , Ricci, Genova ed al loro senso civico si deve il nucleo originario del Gabinetto Archeologico vastese, che divenne uno dei più apprezzati d’Europa per la ricca collezione epigrafica e per la pregevole raccolta di ritratti romani.
Il Museo di Vasto acquisì agli inizi del Novecento alcuni corredi italici scavati nella Necropoli del Tratturo e dal 1998 lo Stato vi espone, tra le altre cose, altri reperti provenienti dalla stessa necropoli, alcuni pezzi della collezione Carrozza di Villalfonsina ed il ricco corredo vitreo di una sepoltura romana ad incinerazione.

Le attività di Italia Nostra a Vasto hanno come finalità anche il reperimento dei fondi necessari per rendere fruibili quegli importanti monumenti di epoca romana che i proprietari sarebbero ben lieti di mettere a disposizione del pubblico godimento.

Sono previste per il futuro visite alla Vasto medievale, moderna e contemporanea, di cui sarà data successiva comunicazione.

Luogo di incontro: davanti all’ingresso di Palazzo d’Avalos
Data: sabato 22 febbraio 2014

Ore: 16,00

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