sabato 21 giugno 2014

Coppa Rica

Quando faccio una foto non so mai perché, salvo poi utilizzarla quando diventa "attinente". 
A cosa sarebbe servito fotografare il cartello pubblicitario di una ditta di gelati durante il Cammino di Santiago de Compostela? Certo allora non lo sapevo. Ora invece, alla luce dell'eliminazione della Spagna e della sconfitta dell'Italia da parte del Costa Rica, lo so. 
"Iniesta andasse a vendere i gelati!" qualcuno avrebbe potuto dire dopo la partita con l'Inghilterra, vista l'eliminazione della Spagna. Ora però, dopo la sconfitta con la Costa Rica (se preferite con il Costa Rica) abbiamo timore di fare battute. Questo fino alla partita con "la Celeste". Dopo si aprirà un parco di scenari. 
Se si perde tutti a casa e tutti a "menare" a Prandelli, alla squadra ed alla Federazione. Se si vince ci sarà chi si esalterà e chi si lamenterà per essere arrivati secondi nel girone e quindi "infossati" in un prosieguo del torneo molto più difficile. Pensate che ci sarà anche chi potrà insinuare che abbiamo battuto l'Uruguay, grazie alla "Camorra" che ha ricattato o, peggio, corrotto Cavani.
Io invece voglio vederla diversamente e divento uno dei 60 milioni di C.T. italiani.
Abbiamo snaturato il nostro modo di "giocare" al pallone. Avevamo una "scuola" che sfornava difensori come Burgnich, Facchetti, Baresi, Maldini, Scirea eccetera, mentre ora i nostri migliori difensori sono Chiellini e Paletta. In attacco abbiamo un Balotelli che ha pochissime occasioni per segnare e quelle che gli capitano le sbaglia pure (se mi fossi mangiato al torneo Scarpasciudd, un gol come quello sbagliato da Balotelli ieri, mi avrebbero sfottuto per il resto dei miei giorni). Se devono giocare "certi" senatori anche se non sono in forma, e lo dico chiaramente mi riferisco a Buffon, dove ci presentiamo? E non voglio parlare del fatto che una nazione di "intenditori del pallone" abbia la necessità di naturalizzare calciatori come Tiago Motta, perché passerei per razzista. Insomma, come abbiamo "distrutto" l'Italia abbiamo "distrutto" anche il calcio italiano.
Iniesta può andare a vendere i gelati, i calciatori dell'Inghilterra faranno altro, e gli "Italiani" troveranno spazio nelle emittenti televisive come "commentatori". Noi tifosi invece, costretti a pagare per vedere le partite oppure sommersi da una colata di pubblicità, continueremo, nella nostra "presunzione" a  .... "sopportare".
A proposito:"esiste ancora la Coppa Rica?"

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